TechRadar Verdetto
IPVanish è veloce, molto personalizzabile e con alcune caratteristiche davvero interessanti. Le app presentano alcuni difetti e non sono sempre comodissime ma se cercate una VPN che unisca potenza e prestazioni date almeno una possibilità a questo provider.
Pro
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Sblocca Netflix USA, BBC iPlayer e Disney+
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Molte funzionalità
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Kill switch molto affidabile su Windows
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Dispositivi simultanei illimitati
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Garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni
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Nessun record delle connessioni
Contro
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Non sblocca Amazon Prime Video
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Le app non sono sempre comodissime
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Velocità OpeVPN sotto la media
Perché puoi fidarti di TechRadar
IPVanish è una VPN che vi consigliamo di tenere d'occhio per via delle numerose funzionalità offerte, molte delle quali non sono fornite da altri provider.
Questa VPN ha una rete di server di medie dimensioni con oltre 40 mila IP condivisi e oltre 1600 server per il P2P in più di 75 Paesi.
Secondo il sito ufficiale IPVanish è “l’unico provider VPN di tipo Top Tier” dato che il provider possiede e gestisce direttamente i propri server senza affittarli da altre aziende; questo garantisce un maggiore controllo sulla configurazione e la gestione dando a IPVanish una serie di risorse e competenze che non sempre si trova nei concorrenti.
Il provider inoltre supporta il P2P su tutti i suoi server ma non pubblicizza troppo questa funzionalità che, tra l’altro, permette di usare i torrent alla massima velocità da qualsiasi area geografica.
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IPVanish offre un’ampia scelta di client, come Windows, Mac, Android, iOS e anche Amazon Fire TV, mentre le guide permettono di impostare la VPN su Linux, Chromebook e altre piattaforme.
Il servizio consentiva di avere fino a 10 dispositivi contemporaneamente, ma ora tale limite è stato addirittura rimosso, dunque potrete usarne un numero illimitato.
IPVanish offre un servizio di assistenza telefonica 24 ore su 24 (sette giorni su sette) e anche assistenza via chat. Però attenzione: nel momento in cui scriviamo, il sito è disponibile solo in lingua inglese e il numero di telefono per l’assistenza tecnica ha un prefisso statunitense. Quindi, per l’assistenza, vi consigliamo di usare o la chat in tempo reale oppure l’email.
Il principale cambiamento che abbiamo notato recentemente con IPVanish è il tentativo di espandere i confini della propria offerta dal semplice servizio VPN sino ad altre aree della sicurezza e della privacy. Come primo passo, l’account IPVanish adesso include uno spazio cloud gratuito di 250 GB attraverso SugarSync (il valore è di circa $9.99 al mese). Questo può rivelarsi decisamente utile e non a caso IPVanish adesso definisce il proprio prodotto una suite per la sicurezza e ci aspettiamo di vedere molte altre funzionalità e caratteristiche in questa direzione molto presto.
Piani tariffari e prezzi
Per quanto riguarda i piani tariffari, IPVanish offre tre opzioni. Il costo del piano mensile è di $10,99 al mese, mentre quello annuale costa $3,33 al mese
Queste tariffe si dimostrano piuttosto convenienti, infatti il piano annuale è comunque meno costoso di altri provider VPN (Ivacy chiede $3,50 al mese per il piano annuale, Private Internet Access invece prevede $3,33), quindi potete immaginarla come una prova gratuita lunga un anno di SugarSync.
Se non vi serve spazio di archiviazione sul web, in ogni caso, scegliere un altro piano VPN vi permetterà di risparmiare notevolmente. Il piano biennale di Surfshark costa appena $2 al mese, ad esempio, con un pagamento immediato di $48. IPVanish richiede $44 per un anno, $88 per due.
La prova non è così semplice e immediata come avremmo voluto. Non c’è infatti una prova gratuita ma solo 7 giorni di rimborso garantito (CyberGhost e Hotspot Shield concedono 45 giorni, mentre la maggior parte di VPN un mese).
Il piano annuale prevede la garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni.
IPVanish permette solo di usare carte di credito e PayPal.
Privacy
IPVanish protegge la privacy degli utenti tramite l’utilizzo di crittografia con l’ottimo standard AES-256 e il supporto ai protocolli più sicuri come OpenVPN e IKEv2.
Le app di IPVanish fanno ancora di più da questo punto di vista, fornendo un livello di controllo inusuale sulla configurazione di OpenVPN. La possibilità di scegliere la porta 1194 o 443 può risultare utile per connettersi, mentre l’opzione “Scramble OpenVPN Traffic” riduce il rischio che il tunnel VPN venga rilevato o bloccato in quei paesi che non consentono l’uso di VPN come la Cina e l’Iran.
Il client per Windows offre un kill switch , DNS e anche protezione verso i leak IPv6 per ridurre il rischio che la propria vera identità venga rivelata online in caso di perdita di connessione VPN.
Le opzioni per la privacy su altri dispositivi prevedono ad esempio la possibilità per l’app iOS di comporre liste di reti wireless in cui IPVanish si attiverà automaticamente e altre che invece la VPN deve ignorare perché sicure. Grazie a questa opzione è possibile scegliere di tenere sempre attivata o disattivata la VPN in base alle esigenze.
Per avere la conferma che il servizio tuteli effettivamente l’identità dell’utente, abbiamo controllato se ci fossero leak usando siti come IPleak, DNS leak test and Do I leak. Nessuno dei test eseguiti ha rilevato problemi, quindi l'app è riuscita a proteggere il nostro vero indirizzo IP in tutte le circostanze.
Log dei dati
Andando sul sito ufficiale di IPVanish, è possibile trovare un messaggio che descrive una policy molto chiara in merito all’archiviazione dei dati di navigazione degli utenti.
«In merito al log dei dati abbiamo una policy molto rigida che non rivelerà l’identità degli utenti. Per tutelare il diritto degli utenti stessi alla propria privacy, non registriamo le loro attività mentre usano la nostra app».
Quando leggiamo dichiarazioni del genere, messe in bella vista sul sito, è nostra abitudine confrontarle con le classiche informazioni scritte in piccolo che riguardano la policy sulla privacy. Dobbiamo dire che, nel caso di IPVanish, la policy conferma quanto affermato nel messaggio che avete letto.
«IPVanish è un provider VPN con una politica di “zero log”, vale a dire che non registra dati relativi a connessione, traffico o attività degli utenti quando usano i nostri servizi».
Parole sicuramente rassicuranti ma i clienti non dovrebbero fidarsi alla cieca di ogni dichiarazione che leggono sul sito dei provider. Altre aziende come NordVPN, TunnelBear e VyprVPN hanno provato a rassicurare i loro clienti commissionando test indipendenti di terze parti sui propri server. La speranza è che anche IPVanish, e il resto dell’industria, possano adeguarsi.
Prestazioni
Misuriamo le prestazioni delle VPN con vari servizi di benchmark, come SpeedTest, SpeedOf.me, nPerf e altri, da un data center in Regno Unito e una zona residenziale in USA, entrambi con connessioni di 1 Gbps. Eseguiamo cinque volte ogni benchmark con OpenVPN, altre cinque con WireGuard, e ripetiamo tutto qualche ora dopo, con un minimo di 120 test complessivi, per poi analizzare i dati e trarre le nostre conclusioni.
Le velocità di OpenVPN in UK ci hanno deluso, raggiungendo solo 120-160Mbps. I risultati in USA sono stati più ragionevoli, con 300 Mbps, ma siamo comunque in una fascia media, molto al di sotto di altri leader in OpenVPN come Hide.me (550-580 bps) e Mullvad (700-710 Mbps).
IPVanish, però, va meglio decisamente in WireGuard, though, con velocità di picco in download di 700 Mbps in Regno Unito, 890 Mbps in USA. Ciò mette IPVanish al terzo posto negli ultimi 25 speed test che abbiamo condotto, preceduto solo da Hide.me (900 Mbps) e TorGuard (950 Mbps).
Netflix
IPVanish sostiene di offrire un accesso sicuro a tutti i vostri siti di streaming preferiti. In precedenza, non è sempre stato così, ma abbiamo visto che le cose sono migliorate negli ultimi test.
Si parte benissimo con lo sblocco di BBC iPlayer, ma IPVanish ha sbloccato anche Disney Plus senza difficoltà. Ottime notizie rispetto alla volta precedente.
Netflix USA è spesso la sfida più difficile, ma siamo lieti di vedere che IPVanish riesce a sbloccare il servizio senza problemi. Questo vale per gli USA, quindi occorre valutare attentamente gli altri Paesi.
Purtroppo, però, non siamo riusciti a sbloccare Amazon Prime Video.
Tre su quattro è un buon risultato, comunque, sebbene altri facciano meglio. CyberGhost, ExpressVPN, Hotspot Shield, NordVPN, ProtonVPN e Surfshark hanno raggiunto il 100% in tutti i nostri test di sblocco.
Configurazione client
IPVanish supporta direttamente una vasta serie di piattaforme e ci sono client per Windows, Mac, Android, iOS, e Fire TV. Non ci sono estensioni per il browser ma le pagine di assistenza tecnica offrono una guida per la configurazione di Chrome e Firefox, nonché tutorial relativi a router, Chromebook, Linux e altre piattaforme.
I link per il download delle app sono facili da trovare all’interno del sito e, aspetto molto utile, non è necessario effettuare il login ad un account IPVanish per poterli visualizzare.
Non ci sono grandi sorprese durante il processo di configurazione del client (e neanche particolarmente piccole). Le applicazioni per Windows e Mac si installano come un qualsiasi programma, mentre le app per iOS e Android si scaricano dai rispettivi store. Inoltre, per gli utenti esperti, è disponibile un download diretto dei file APK Android, un’opzione che garantisce un maggiore controllo del processo di installazione.
Se non vi interessano i client ufficiali, IPVanish offre anche dei tutorial per la configurazione manuale per Windows, Mac, Android, iOS e altre piattaforme ancora. Queste guide non sono tanto numerose e dettagliate quanto quelle che troviamo per Express VPN, ma comunque le informazioni sono più che soddisfacenti. Sul sito sono presenti dodici guide per Windows, per esempio, con guide separate che riguardano la configurazione di OpenVPN, PPTP, P2TP e IKeV2 per Windows 7,8, e 10.
Se usate OpenVPN o strumenti basati su questo protocollo, apprezzerete sicuramente la struttura dei nomi dei file di configurazione .OVPN. Infatti se su NordVPN questi file iniziano con il nome di un Paese, per esempio “us2356.nordvpn.com.udp.ovpn” (scomodo se si mischiano i file da vari fornitori di servizi vpn) dove non è presente il nome della regione geografica, su IPVanish, invece, il nome inizia con IPVanish e comprende anche il nome della città (“'ipvanish-US-New-York-nyc-a01.ovpn”), il che rende il file di più immediata comprensione e di più facile utilizzo.
Client Windows
Se avete usato diversi client VPN, saprete che sono tutti molto simili. Solitamente c’è una lista di località, un pulsante per la connessione, una pagina per le impostazioni e, solitamente, nient’altro.
Ancora una volta, IPVanish vuole distinguersi. Le applicazioni sembrano più complesse di quelle della concorrenza, ma il motivo è che offrono un numero maggiore di caratteristiche e funzionalità.
Da questo punto di vista, il client Windows è un ottimo esempio. La schermata inziale di connessione rapida è molto affollata ma ci sono alcuni extra interessanti. Basta premere sul tasto per la connessione per far apparire una schermata di status del protocollo, i tempi di connessione, il nome del server e i dati scaricati o andati in upload. Si tratta di informazioni che raramente è possibile trovare così dettagliate. Il client di Windows permette anche di visualizzare un grafico con le velocità in upload e download. Si tratta di qualcosa di essenziale? Probabilmente no ma sicuramente lo sforzo è apprezzabile.
Se non vi piace questa interfaccia, basta un clic per passare a un elenco con i vari Paesi dall’aspetto più tradizionale. Con questa visuale questo client assomiglia di più a quelli che di solito troviamo nelle altre VPN, ma anche qui IPVanish ha voluto aggiungere qualcosina. Un riquadro per la ricerca consente di filtrare l’elenco tramite una parola chiave. In questo modo è possibile ricercare per Paese, tempo di caricamento o di risposta. È possibile inserire i server tra i preferiti con un solo clic e, scelta intelligente, questi server possono essere visualizzati in cima all’elenco dei Paesi anziché in una scheda separata.
IPVanish permette anche di selezionare la località del server da una mappa e, in questo caso, tale funzionalità è implementata in maniera migliore rispetto ai concorrenti. Se si va negli USA per esempio, la mappa non mostra una miriade confusionaria di pallini per i server, ma ne mostra soltanto quattro. Se volete connettervi ad un server sulla costa est, vi basterà ingrandire quell’area e spunteranno altre località disponibili. I numeri che compariranno indicano il numero di server a cui è possibile connettersi. Per esempio, ci sono 55 server a New York, 67 a Washington e 57 a Los Angeles. Se si clicca su una località, il programma si connette automaticamente al migliore server disponibile.
Anche la schermata delle impostazioni offre più di quanto ci aspettassimo. Si può cambiare protocollo e scegliere tra IKEv2, PPTP, L2TP, TCP e UDP OpenVPN. Un’altra possibilità offerta è quella di scegliere la porta OpenVPN (1194 o 443). È presente la protezione sia per i leak DNS che per quelli IPv6. È possibile indicare quale server IPVanish deve usare quando si avvia il programma, riparare il driver OpenVPN se c’è conflitto con un’altra VPN e visualizzare i log di OpenVPN all’interno dell’interfaccia per risolvere i problemi.
La kill switch del client non è attivata di default, così abbiamo dovuto farla partire e portare avanti una serie di test. I risultati sono stati eccellenti in tutte le circostanze: in qualsiasi prova che abbiamo fatto e con qualsiasi protocollo, il client ci ha avvisato subito con una notifica sul desktop e riconnessi alla linea se abbiamo attivato l’opzione apposita sotto la schermata delle impostazioni senza rivelare il nostro reale indirizzo IP.
Andando a cercare a tutti i costi un difetto, IPVanish non aggiorna molto spesso le proprie applicazioni. A quanto pare il file di installazione del client Windows ha l’ultima datas di modifica del giugno 2918 e la versione di OpenVPN che arriva in bundle è datata a dicembre 2018. L’ultima app iOS era stata aggiornata quattro mesi prima, anche se per quanto riguarda Android l’ultima versione era stata aggiornata 16 giorni prima dell’ultima revisione di questa recensione.
Certo, non ci aspettiamo degli aggiornamenti settimanali ma lasciar passare molti mesi tra le varie versioni è davvero troppo tempo, soprattutto se ci si attende che alcuni difetti vengano corretti. La maggior parte delle migliori VPN aggiornano le loro app iOS come minimo ogni mese, ad esempio, risolvendo bug o introducendo miglioramenti e vorremmo che IPVanish sia in grado di fare qualcosa di simile.
Al di là delle problematiche sugli aggiornamenti, il client Windows è realizzato molto bene e sicuramente gli utenti più tecnici apprezzeranno la lunga lista di caratteristiche disponibili.
App Android
L’app Android di IPVanish all'inizio mostra una semplice schermata di connessione rapida in cui sono visualizzati l’indirizzo IP e la località dell’utente, un Paese, una città e un server a cui è possibile connettersi e un pulsante con scritto “connetti” per connettersi velocemente.
L’app seleziona automaticamente il server più vicino ma siete comunque in grado di impostare la regione “obiettivo”, una determinata città all’interno di uno stato o, in maniera ancora più specifica, un server.
Come nel caso dell’applicazione desktop, una volta connessi, l'app mostra un grafico a scorrimento che indica in tempo reale i valori di download e upload. Non siamo certi che sia una funzionalità utile e probabilmente consuma un po’ troppa batteria se la si tiene aperta per un lungo periodo di tempo, ma comunque contribuisce a dare un po’ più di carattere alla schermata, visto che non ci troviamo di fronte alla solita visuale con l’elenco dei Paesi disponibili.
L'app dispone anche di alcune informazioni di stato davvero utili che sono presentate in maniera convincente. Queste informazioni sono il nuovo indirizzo IP, il nome del server, la località, il tempo di connessione e così via. Il fatto che tutto funzioni come ci si aspetta non fa che rassicurare l’utente che usa questo servizio.
La finestra di dialogo per selezionare la località è nel complesso abbastanza basilare. E’ possibile scegliere il server per area geografica o città ma non vengono visualizzati il ping o i carichi del server per poter decidere. Manca anche un sistema di preferiti o una lista dei server recenti per rendere più veloci le connessioni. Al contrario siete costretti a scorrere manualmente su server specifici quando ne avete bisogno, un potenziale problema su dispositivi mobili con uno schermo piccolo.
L'app offre più impostazioni e opzioni rispetto alla concorrenza. All’utente è offerta la possibilità di effettuare connessioni OpenVPN UDP o TCP, ottimizzando in base a velocità o affidabilità. L’offerta in termini di porte è più ampia rispetto alla versione Windows (443, 1194 e 8443).
La funzionalità Scramble rende molto complicato per le reti riuscire a identificare e bloccare le connessioni VPN. Una kill switch blocca l’accesso internet in caso di caduta della connessione. Soprattutto, però, troviamo una funzionalità di Split Tunnelling che permette alla VPN di ignorare alcune applicazioni; si tratta di un’ottima aggiunta per quelle app che non funzionano con una VPN attivata. Anche ExpressVPN ha qualcosa di simile ma in ogni caso è un’opzione che raramente si troverà da qualche altra parte.
Ci sono altre piccole mancanze sotto altri aspetti. Mentre altre applicazioni si attivano in automatico su una rete non fidata, ad esempio, IPVanish mostra un avvertimento opzionale e lascia decidere che azioni intraprendere. Questo è abbastanza di aiuto per stare al sicuro, l’app funziona molto bene.
App iOS
L'app IPVanish per iOS presenta la stessa schermata iniziale di connessione rapida vista su Windows e Android. Le informazioni relative a indirizzo IP, località e stato della VPN possono essere visualizzate con un semplice tocco. Comunque, come nel caso della versione Android, il Paese predefinito sono sempre gli Stati Uniti, a prescindere dalla località dell’utente.
Una volta connessi, anche in questo caso troviamo un grafico che ci dà informazioni in tempo reale sul traffico internet. Ancora una volta ribadiamo che si tratta di un’aggiunta non necessaria, ma fa piacere vedere una app VPN che si concentra anche sull’aspetto estetico, non proprio una cosa frequentissima.
Se si preferisce, l'app consente pure si selezionare le varie località da una lista testuale più semplice. Come nel caso della versione per Android, questo elenco può essere ordinato per Paese o città, ma questi campi sono mostrati in colonne separate e ciò rende più semplice la navigazione. Il carico dei server e i tempi di ping sono mostrati anch’essi, il che è utile per scegliere la località migliore a cui connettersi.
Un altro aspetto importante, che manca nella versione Android, è la possibilità di avere dei preferiti. Il sistema funziona in maniera semplice e veloce: basta premere sulla stellina a destra di un server e questo comparirà quando si seleziona la finestra dei preferiti, in modo da evitare scocciature quando si deve selezionare o cercare un server specifico.
La schermata delle impostazioni risulta un po’ scarna, almeno all’inizio. Come nel caso di Android, non è presente un kill-switch integrato per proteggere la propria identità e troviamo soltanto due impostazioni rilevanti per la VPN: un’opzione di connessione automatica e la possibilità di cambiare protocollo scegliendo tra IKEv2 (predefinito) e IPSEC.
Se si apre la funzionalità di connessione automatica, però, si ha accesso a tutta una serie di opzioni e controlli. Oltre a impostare una connessione automatica, infatti, possiamo far sì che IPVanish si spenga quando ci si connette a reti cellulari sicure. Possiamo anche creare liste nere e elenchi sicuri relativamente alle reti wireless; in questo modo IPVanish saprà quali connessioni sono sicure e quali invece non lo sono. Inoltre è possibile creare una lista di domini per i quali vogliamo che si attivi la protezione di IPVanish, per esempio possiamo dire alla VPN di attivarsi ogni volta che visitiamo il sito di Netflix.
Gli aggiornamenti con la versione più recente sono stati davvero minimi, ma adesso si possono usare delle shortcut di Siri per connettersi o disconnettersi dalle VPN e l’app è anche compatibile con la modalità scura di iOS 13.
L'app iOS di IPVanish non è perfetta, ma a differenza di parecchi concorrenti non si tratta di una semplice trasposizione della versione desktop. Questa app ha tante potenzialità e siamo davvero curiosi di vedere quali novità offrirà in futuro.
SugarSync
Con l’attivazione di IPVanish, adesso c’è incluso anche un account di SugarSync che garantisce 250 GB di spazio di archiviazione sul cloud che è molto conveniente per salvataggi, condivisione dei file o qualsiasi altro uso possiate farne.
Dato che IPVanish definisce questo bundle una “suite per la sicurezza”, ci si aspetterebbe una qualche integrazione, un launcher o qualcosa che renda comunque più facile usare insieme i servizi.
In quel caso, rimarrete delusi. Registrandosi, IPVanish vi manderà una mail separata con altrettanto separati dati di accesso a SugarSync e un paio di link. IN caso contrario dovreste scaricare e installare l’app SugarSync indipendentemente.
In ogni caso non ci vuole molto tempo e una volta che è stato installato e funziona, SugarSync è molto facile da usare. Potete, ad esempio, sincronizzare una cartella di Windows direttamente dalla finestra di dialogo con il tasto destro del mouse in modo da potervi trovare gli stessi file su PC, Macs, iOS e Android.
Quando avete bisogno di condividere file con altri utenti, è facile creare collegamenti a documenti o condividere file in sola lettura.
Nel caso in cui il vostro dispositivo venga rubato, ad esempio, e proprio volete evitare il rischio che qualcuno acceda ai file, non c’è problema: come ogni servizio cloud basta cancellare i file all’interno della cartella per farli sparire da tutti i dispositivi.
Non abbiamo tempo di recensire SugarSync in questa sede, né tantomeno possiamo dirvi se è una soluzione adatta alle vostre esigenze. Se però vi tornerà utile lo spazio sul cloud, la sincronizzazione dei file o un tipo di collaborazione sicura sui contenuti, avere tutto questo con una VPN al prezzo di $3,25 mensili per un anno è molto conveniente.
Se avete dubbi, in ogni caso, tenete conto che potete provare SugarSync per una trentina di giorni subito dopo esservi iscritti in modo da capire se il bundle di IPVanish possa avere un valore aggiunto.
Assistenza
Se la VPN non funziona come dovrebbe, la pagina di assistenza tecnica di IPVanish (in inglese) è pensata per venire incontro all’utente e indirizzarlo verso la soluzione dei problemi. C’è un collegamento che rimanda alla pagina di stato del sistema, che avvisa in caso di problemi che riguardano la rete, gli articoli che forniscono informazioni sul servizio sono ben organizzati in categorie (Configurazione, risoluzione problemi, fatturazione, etc) ed è possibile creare specifiche parole chiave all’interno del centro informazioni.
Gli articoli non sono all’altezza di quelli che troviamo presso la concorrenza (ad esempio ExpressVPN), ma non sono di cattiva qualità e generalmente offrono tante informazioni. Non ci sono soltanto due o tre guide per la configurazione del servizio, ma potrete trovare diversi tutorial per Windows, Android, iOS, MacOS e Linux nonché delle indicazioni su come usare il sistema su Chrome OS e diversi router oltre a informazioni per l’utilizzo con Roku, Chromecast e Kodi.
Meno convincenti, invece, sono alcune guide per la risoluzione dei problemi. Per esempio, l’articolo per la risoluzione di problemi di bassa velocità fornisce solo indicazioni di base non esaustive e i consigli forniti non sono sempre chiari (non è chiaro cosa voglia dire “provare tutti i tipi di VPN disponibili”, per esempio). Da questo punto di vista la pagina di ExpressVPN è senz’altro preferibile, visto che offre molti più dettagli, guide passo dopo passo e link ad articoli correlati.
Se non si trovano le risposte ai propri problemi tra gli articoli , è disponibile un servizio di chat in tempo reale sul sito.
Abbiamo posto una domanda di prova chiedendo delle informazioni sulla velocità altalenante della nostra connessione con i server locali.
In maniera molto gentile un operatore ci ha risposto in meno di un minuto e ci ha consigliato di passare dal protocollo IKEv2 o quello OpenVPN al L2TP e scegliere un server manualmente e non far scegliere il migliore al client. Provare un protocollo diverso è una soluzione abbastanza elementare e l’invito a non fidarci della selezione automatica non ci hanno proprio incoraggiati.
In ogni caso, la velocità nell’assistenza di IPVanish resta sicuramente un punto a favore dato che abbiamo parlato con un operatore immediatamente, andando direttamente al punto (nessuna domanda superflua come dettagli dell'account o simili per riconoscerci), ponendoci domande sensate e dando suggerimenti molto veloci. Si tratta di un ottimo risultato e decisamente preferibile all’approccio solo via mail di molti altri provider (se lo preferite potrete anche farlo con IPVanish).
Verdetto finale
IPVanish ha molte funzionalità, ha app estremamente configurabili e una chat di assistenza molto veloce per fare in modo che tutto funzioni per il verso giusto. Ci sono però anche dei problemi, come quelli che riguardano la facilità di uso e piccoli glitch che non permettono a questa VPN di raggiungere il podio per poco.
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