NordVPN open source: i primi passi dell'azienda verso la liberalizzazione

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(Immagine:: NordVPN)

NordVPN, una delle migliori VPN in circolazione (maggiori informazioni sul perché nella recensione NordVPN), si sta lentamente indirizzando verso una nuova strada, quella dell’open source. Come la stessa azienda comunica sul proprio sito, la scelta è, al momento, limitata ad alcune funzionalità della VPN, come Libtelio (una libreria utilizzabile da tutti i servizi offerti da NordVPN) e Libdrop (una libreria utilizzata per la condivisione file tramite Meshnet).

Ma il passaggio all’open source non riguarda solo questi due aspetti. La grande novità arriva per gli utenti Linux che, d’ora in avanti, potranno visualizzare e modificare l’intero codice dell’applicazione NordVPN e, eventualmente, distribuire nuove versioni della stessa.

Le ragioni di questa scelta sono molteplici, ma l’azienda pone innanzitutto l’accento sulle intenzioni: “Stiamo rendendo questi prodotti open source come segno del nostro impegno verso la trasparenza e la responsabilità. Vogliamo il contributo e il controllo della comunità dei programmatori e dimostrare che abbiamo fiducia nel nostro software”.

Il bello dell'open source

Intenzioni a parte, la modalità di sviluppo open source porta altri vantaggi sul tavolo: il codice può essere analizzato e migliorato da una vasta platea di programmatori, molti dei quali sicuramente esperti e con diversi anni alle spalle, in grado di realizzare aggiornamenti e migliorie senza una spesa da parte di NordVPN.

Ma la possibilità di intervenire direttamente sull’applicazione è riservata a Linux, quindi, a livello globale, assume decisamente più importanza la “liberalizzazione” delle due librerie sopra menzionate. In particolare, sarà interessante seguire gli sviluppi del percorso open source di Libdrop che potrebbe portare ad ulteriori sviluppi accessibili a tutti del sistema Meshnet di NordVPN.

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