AMD rivoluzionerà i portatili gaming con le CPU Ryzen 4000

(Immagine:: Future)

I migliori portatili sono, per tradizione, discretamente meno potenti dei PC desktop.
I componenti che i produttori montano nei loro modelli devono consumare molta meno energia rispetto alle controparti desktop essendo, generalmente, vincolati dai limiti termici imposti, specialmente nei recenti notebook ultrasottili, dallo spazio ristretto. La regola vale anche per quelle macchine che fino a non molto tempo fa, si presentavano come robuste e che ormai da qualche anno stanno seguendo la tendenza del momento, diventando sempre più sottili. Con l’arrivo sul mercato delle CPU “mobile” AMD Ryzen 4000 il divario prestazionale potrebbe essere arrivato a un termine. Siamo riusciti a mettere le mani su un laptop Zen 2, in particolare su un Asus Zephyrus G14.

Questo modello è equipaggiato con un processore Ryzen 9 4900HS, variante da 35W del chip mobile in questo momento più potente della gamma AMD. E vi anticipiamo che siamo rimasti davvero impressionati dalle capacità. Questo processore, in effetti, ci è piaciuto talmente che abbiamo voluto provarlo in maniera più completa e confrontare successivamente i risultati con quelli dei più potenti processori consumer sul mercato in questo momento. Per poterci fare un’idea più chiara del livello di prestazioni, abbiamo provato diversi processori di entrambe le aziende produttrici. Da quanto abbiamo potuto intuire nei benchmark recenti, il nostro Ryzen 9 qui in prova non è sicuramente più veloce di un Intel Core i9-9900K o di un Ryzen 9 3900X, ma crediamo si possa avvicinare abbastanza alle prestazioni di tali CPU per poter venir definito “di classe desktop”. Ma andiamo con ordine.

(Image credit: AMD)

Iniziamo con la durata della batteria 

Arriveremo tra poco alla parte con i grafici sulle prestazioni, ma vogliamo farvi notare, nel caso in cui non ne siete già a conoscenza, che esiste un’enorme differenza nei valori dei consumi tra un PC portatile e uno desktop.

Quando si acquista una CPU desktop, il consumo energetico è importante fino a un certo punto. Più genericamente: maggiore è la potenza richiesta, più si spende in bolletta ogni mese. Un‘ovvietà.

La differenza nel consumo elettrico tra un Ryzen 7 3700X da 65W e un Core i9-9900 K da 95W sarà certamente tangibile ma probabilmente non così rilevante dato che la forbice dei costi varierà in maniera differente a seconda di come e soprattutto quanto utilizzeremo il computer.

Per un portatile, tuttavia, la durata della batteria è uno dei parametri più importanti se ci si sposta molto anche perché molti scelgono un notebook solo per problemi di spazio e una volta messo il dispositivo sulla propria scrivania, non lo spostano se non sporadicamente. Esiste, in ogni caso, una enorme fetta di popolazione che li utilizza in maniera quotidiana durante i propri spostamenti, e se il portatile si spegne dopo un paio di ore di utilizzo navigando sul web o guardando un film sul treno, qual è l’utilità di averlo acquistato?

Per far durare la batteria più a lungo possibile sono stati fatti nel tempo dei compromessi, anche importanti. Tuttavia anche i portatili che montano hardware di fascia gaming/workstation, tipicamente i più “energivori”, con le loro migliori impostazioni difficilmente, riescono a durare più di 3-5 ore a seconda della potenza del modello, della capacità della batteria e del tipo di utilizzo. Come dicevamo però nella apertura del nostro articolo, pare che qualcosa stia realmente cambiando.

Nei nostri test della batteria con lo Zephyrus G14, ad esempio, il portatile ha dimostrato una durata della batteria pari a quella di Dell XPS 13, un modello progettato prima di tutto per lavorare in mobilità. Il G14 però è dotato di una potenza di calcolo parecchie volte superiore e chi volesse usarlo per giocare, avrà la possibilità di riprodurre tutti i più recenti giochi per PC.

Grazie a un controller integrato nella matrice della CPU, il firmware di AMD è in grado di regolare dinamicamente la velocità di clock in base ai carichi di lavoro effettivi imposti sulle unità di calcolo. Quindi, se state semplicemente navigando sul Web o scrivendo un documento in Microsoft Word, la velocità di clock diminuisce, riducendo anche il consumo di energia. Questo, tuttavia, è già lo standard da molti anni per tutte le CPU, ma ciò che distingue l’ultima generazione di chip AMD Zen 2 dagli attuali Ice Lake di Intel o persino dai “vecchi” AMD Ryzen 3000 mobile, è nella velocità di regolazione della velocità di clock, poiché la regolazione stessa consuma energia. 

Queste migliorie sono state apportate per massimizzare la durata della batteria nell’utilizzo reale oltre che nei benchmark. AMD ha portato i colleghi di TechRadar USA nel proprio campus di Austin, in Texas, per dar loro un’anteprima dettagliata di ciò che Ryzen 4000 sarebbe in grado di fare, e il direttore della gestione dei prodotti di AMD Renato Fragale ha detto in un’intervista che invece di concentrarsi sui benchmark più pesanti “è stato necessario analizzare nel dettaglio l’impatto nell’utilizzo di una vasta gamma di applicativi". 

Abbiamo fatto una domanda specifica per quanto riguarda una delle nostre esigenze primarie, ovvero l’uso prolungato all’esterno quando siamo in viaggio per visitare le fiere internazionali e partecipare alle conferenze tecnologiche (anche se al momento è tutto fermo), e Fragale ci ha spiegato: "Se sapete di poter difficilmente rimettere in carica il portatile per 14 ore e la vostra necessità è quella di lavorare, concentrate la le risorse di Windows nel mantenere la durata della batteria. Realisticamente, se state utilizzando Word o PowerPoint o qualsiasi altra applicazione Office, probabilmente non avrete bisogno di molte prestazioni per farlo, in questa maniera la priorità verrà data all’autonomia".

Per farla breve, AMD ha introdotto una generazione di chip mobile, completamente rinnovata, in grado di fornire prestazioni fantastiche per carichi di lavoro pesanti, ma che è in grado anche di ottimizzare i consumi per permettervi di lavorare durante un lungo volo aereo. A quanto pare l’azienda di Sunnyvale è riuscita a far quadrare il cerchio tra l’esigenza di concentrare il meglio della sua tecnologia in un processore estremamente potente e la possibilità di stillare solo una minuscola quantità di energia dalla batteria del notebook in cambio di una longevità di livello superiore.

SPECIFICHE DEL SISTEMA DI PROVA

Questo è il sistema che abbiamo usato per testare le prestazioni della CPU desktop:

Intel:
Dissipatore: Cooler Master Masterliquid 360P Silver Edition
Scheda grafica: Nvidia GeForce RTX 2080 Super
RAM: 32GB di HyperX Predator RGB @ 3.000 MHz
Scheda madre: MSI MEG Z390 ACE
SSD : ADATA XPG SX8200 Pro @ 1 TB
Alimentatore: Phanteks RevoltX 1200
Case: Praxis Wetbench

AMD:
Dissipatore: Cooler Master Masterliquid 360P Silver Edition
Scheda grafica: Nvidia GeForce RTX 2080 Super
RAM: 32GB HyperX Predator RGB @ 3.000 MHz
Scheda madre: X570 Aorus Master
SSD: ADATA XPG SX8200 Pro @ 1TB
Alimentatore: Phanteks RevoltX 1200
Case: Praxis Wetbench

Come si è comportato AMD Ryzen 4000 nei benchmarks?

È stato interessante vedere come in Cinebench R20 il nuovo AMD Ryzen 9 4900HS sia in grado posizionarsi davanti a una pietra miliare come Intel Core i7-9700K. Ad essere onesti, era stata AMD ad affermare che i propri chip avrebbero fornito questo tipo di prestazione quando al CES 2020 rivelò la nuova serie dei processori in prossima uscita. Non sappiamo se vale anche per voi, ma qui a Techradar ci piace testare i prodotti prima credere ai benchmark forniti dalle varie aziende produttrici.

Ed è esattamente ciò che abbiamo fatto. Abbiamo testato Ryzen 9 4900HS insieme ai rivali Intel Core i5-9600K, Core i7-9700K e Core i9-9900K. Per par condicio, abbiamo anche testato gli AMD Ryzen 5 3600, Ryzen 7 3700X e Ryzen 9 3900X. I risultati sono stati stupefacenti. 

Come abbiamo già accennato in una notizia precedente, AMD Ryzen 9 4900HS ha ottenuto 4.194 punti nel test multi-core Cinebench R20 contro i 3.726 di Intel Core i7-9700K ma abbiamo voluto entrare più a fondo nella questione. 

In Geekbench 5, il 4900HS a ottenuto in multi-core 7.820 punti rispetto ai 7.728 del 9700K, mentre si avvicina alla stessa prestazione single core con un punteggio di 1.170 contro 1.294 punti del rivale (che si riassume in un +10% per Intel). Anche in 3DMark, dove Intel è storicamente molto forte, il 4900HS batte il 9700K con un punteggio CPU di 8.438 contro 8.106.

Ciò che è ancora più impressionante, tuttavia, è quanto si avvicini a Intel Core i9-9900K. Un chip che costa quasi €500, ma presenta anche un TDP di 95 W, più del doppio di quello del 4900HS.

In Cinebench R20, il Core i9-9900K ottiene un punteggio multi-core di 4.789 e un punteggio single-core di 515. Questi valori sono, rispettivamente, solo il 13% e il 7% più veloci. Un’inezia per un processore che ha un TDP più che doppio e che viene raffreddato tramite un dissipatore a liquido AIO dotato di radiatore da 360 mm.

Anche in Geekbench, il 9900K è solo il 13% più veloce rispetto al chip mobile di AMD, che mette a segno 8952 punti nel test multi-core. Intel, in questo caso, vince sui crudi valori numerici, ma di certo non è un esempio di efficienza energetica.

Le prestazioni di Ryzen 9 4900HS si trovano a breve distanza anche dalla CPU desktop di AMD, ovvero Ryzen 7 3700X. Il processore desktop mainstream a 8 core e 16 thread di AMD ottiene un punteggio multi-core Cinebench R20 di 4.802 e un punteggio multi-core GeekBench di 9.037, contro i già citati valori di 4194 e 7820.

AMD Ryzen 9 4900HS non è certamente più veloce dei processori desktop Ryzen 9 e Core i9, ma il fatto che possa entrare nella medesima classifica, dovrebbe bastare per farvi capire di che pasta è fatto.

Si tratta di un'ottima notizia per chiunque abbia bisogno di una potente workstation che abbia un peso contenuto. Se avete bisogno di realizzare editing video mentre siete in viaggio, ora è venuto il momento di comprare un nuovo portatile. La cosa bella? Durante i nostri test, le temperature del Ryzen 9 4900HS hanno raggiunto i 91 C, un valore non basso, ma che è inferiore alla norma delle temperature massime per alcune categorie di device portatili, ad esempio i MacBook Pro.

Siamo davvero in una nuova era del mobile computing di fascia alta, ed è tutto grazie al fantastico lavoro svolto da AMD.

Razer Blade 15 Studio Edition

(Image credit: Future)

Guardando al futuro

Tuttavia per l’azienda di Sunnyvale, non sono tutte rose e fiori. In questo momento Intel sta monopolizzando tutti i modelli principali di notebook di fascia alta sul mercato. Il Razer Blade 15, l'MSI GS66 Stealth e molti altri ancora, quasi tutti per la verità, gireranno su piattaforma Intel grazie a processori Intel Comet Lake-H. 

Per essere chiari, non abbiamo ancora testato i processori Comet Lake-H, quindi non possiamo parlare delle loro prestazioni o della durata della batteria offerta sui relativi modelli. 

Quello che possiamo dire, tuttavia, è che i processori Intel saranno quelli che troveremo prossimamente accoppiati con le RTX 2080 Super per fornire laptop di fascia alta dedicati al gaming.

In tale contesto è importante notare che AMD non sta impedendo ai produttori di associare i processori AMD Ryzen 4000 alle GPU di fascia alta. Nella nostra intervista avvenuta ad Austin, il senior manager AMD Scott Stankard ci ha detto: "Non abbiamo posto alcuna restrizione. Ma ci stiamo muovendo in maniera aggressiva sul mercato, e vogliamo raddoppiare i sistemi Ryzen mobile venduti nel corso del 2020, rispetto a quelli dell’anno passato."

In breve, AMD vuole garantirsi la fascia mainstream del mercato. Cioè quella che è la più consistente, in termini numerici di vendite ed è corretto pensare che quando si desidera acquistare un notebook, il numero di persone che vuole spendere cifre proibitive sarà certamente piuttosto basso. Un dispositivo di fascia alta può costare migliaia di euro (o dollari) ed è probabile che la totalità di questi modelli attirerà solo un numero limitato di persone.

Inoltre, per quanto vorremmo vedere i processori AMD nei migliori portatili sul mercato, non è detto che tutti vogliano dare fiducia al prodotto AMD, per quanto promettente, gli OEM devono decidere di mettere determinati processori nei portatili in base a una serie di considerazioni di carattere economico e di immagine. 

Stankard ci dice: "Nel settore mobile, abbiamo un rapporto di collaborazione con gli OEM: devono guardare nel loro portafoglio, capire cosa vogliono costruire e infine come intendono venderlo. Quindi non abbiamo il pieno controllo delle loro scelte. AMD può sicuramente influenzare i produttori di laptop, ma aziende come Asus e Dell devono effettivamente prendere le decisioni in base ai propri criteri, riguardo ai processori che vogliono includere nei nuovi modelli”. 

Personalmente, non vediamo l'ora di vedere questi processori abbinati alle migliori GPU sul mercato dato che ci piace assolutamente l'idea di accoppiare una CPU AMD di fascia alta con le GPU mobile dello stesso livello in un portatile da gioco che non farà fatica a macinare i migliori titoli anche in 4K. Quel giorno non è ancora arrivato, ma man mano che sempre più produttori di notebook daranno più credito a Ryzen 4000, riuscendo a comprendere i vantaggi che offre agli utenti nell’utilizzo quotidiano, siamo sicuri che cambieranno idea. 

Fino ad allora, possiamo semplicemente goderci le prestazioni che questi processori offrono. I migliori portatili da gioco sono appena migliorati e, se le cose continueranno in questa direzione, potremmo persino iniziare vedere ultrasottili da gioco, grazie alle maggiori prestazioni senza compromettere la durata della batteria. E sarà fantastico.

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