Auto elettriche, addio touchscreen complicati: Hyundai risponde alle richieste dei clienti

Hyundai Ioniq 5 interior
(Immagine:: Hyundai)

  • Il vicepresidente del design Hyundai dice che i proprietari chiedono più pulsanti
  • Le modifiche ai test di sicurezza porranno l'accento sui controlli fisici
  • Di conseguenza, i costruttori stanno finalmente ripensando gli interni dei veicoli

Hyundai è l'ultimo costruttore a dichiarare che reintrodurrà i pulsanti fisici nei futuri veicoli, in risposta alle reazioni dei clienti verso i sistemi touchscreen, che spesso risultano fonte di distrazione. 

Il vicepresidente del design di Hyundai North America, Ha Hak-soo, ha recentemente rivelato in un'intervista al sito web coreano JoongAng Daily che l'azienda si era lasciata influenzare dal "fattore wow" degli schermi enormi, trascurando però la praticità e la comodità dei pulsanti fisici. 

"Quando abbiamo effettuato i test con il nostro gruppo di discussione, ci siamo resi conto che le persone si stressano, si infastidiscono e si arrabbiano quando vogliono fare qualcosa in fretta, ma non ci riescono", ha spiegato Ha. 

Hyundai si unisce così a un numero crescente di produttori automobilistici che hanno deciso di reintrodurre i comandi fisici per le funzioni principali. Tra questi, Volkswagen ha fatto marcia indietro sulla decisione di utilizzare esclusivamente gli schermi nei primi modelli elettrici ID, a seguito delle critiche della stampa e del pubblico. 

L'ex amministratore delegato di Volkswagen, Thomas Schäfer, ha dichiarato che la scelta di puntare solo sugli schermi tattili "ha danneggiato molto il marchio", portando l'azienda a rivedere l'offerta di infotainment durante le revisioni intermedie della gamma ID, introducendo pulsanti fisici retroilluminati per il controllo del clima, la disappannazione dei finestrini e le luci di emergenza. 

Inoltre, Euro NCAP, il principale ente europeo per la sicurezza delle auto, ha annunciato all'inizio di quest'anno che "incentiverà i produttori a dotarsi di comandi fisici, facili da usare e tattili per le principali funzioni di guida, come i tergicristalli, le spie e gli indicatori di direzione", ha dichiarato Richard Schram, direttore tecnico dell'ente, in un'intervista con Auto Express.

Analisi: Colpa dell'effetto Tesla

Tesla Model S Interior

(Image credit: Tesla)

Anche se poche case automobilistiche lo ammetteranno, la tendenza a puntare su un grande display touchscreen è in parte dovuta a Tesla e al suo utilizzo innovativo dei sistemi di infotainment in stile tablet. 

Prima di allora, le case automobilistiche si limitavano a inserire schermi nel cruscotto o nella console centrale, spesso controllati da una manopola rotante o da altri interruttori. 

Nel 2009, con il debutto della Tesla Model S, Mercedes-Benz aveva ancora un tastierino numerico fisico per comporre i numeri di telefono. Oggi, Tesla ha fatto un ulteriore passo avanti, eliminando anche indicatori di direzione e altri elementi fondamentali dell’automobile. 

Le cose sono cambiate, e gli schermi a bordo delle auto sono ormai destinati a rimanere. Recentemente, Hyundai ha anche rivelato di aver collaborato con lo specialista tedesco di ottica Zeiss per sviluppare un display head-up che si estende sull’intero parabrezza. 

Tuttavia, concentrarsi esclusivamente su un display e i suoi numerosi sottomenu è, a volte, frustrante e spesso pericoloso. Cercare un cursore per regolare la temperatura dell'abitacolo può risultare difficile, mentre chiedere a un assistente vocale AI di sbrinare il lunotto posteriore è più fastidioso che premere semplicemente un pulsante fisico facilmente individuabile. 

Fino a quando non arriveremo al punto in cui i veicoli altamente autonomi si occuperanno della maggior parte della guida, avremo ancora bisogno di interruttori e pulsanti fisici per rendere la vita al volante più comoda e sicura. 

Dopotutto, c'è un motivo per cui la cabina di pilotaggio di un aereo è progettata in un certo modo, e non è solo un gigantesco computer touchscreen.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.