Cosa sono e come funzionano i display LTPO degli smartphone top di gamma?

OnePlus 9 Pro
OnePlus 9 Pro (Immagine:: Truls Steinung)

Se siete sempre aggiornati sul mondo smartphone e seguite le notizie sui prossimi telefoni in uscita, potreste aver già letto il termine “display LTPO”. Questa tecnologia rappresenta il futuro degli schermi dei telefoni top di gamma e in questo articolo scopriremo cosa li rende così interessanti.

Acronimo di “low-temperature polycrystalline oxide” (ossido policristallino a bassa temperatura), LTPO è una nuova tecnologia di visualizzazione che consente ai produttori di smartphone di integrare una frequenza di aggiornamento variabile (VRR) sui loro dispositivi. In questo modo è più facile coniugare nei telefoni una frequenza di aggiornamento di 120 Hz con una maggiore durata della batteria. 

I display LTPO sono apparsi a partire dal 2021 su telefoni come Samsung Galaxy S21 Ultra e il OnePlus 9 pro. Come sappiamo, questi pannelli sono diventati ormai una costante sugli smartphone di fascia premium. Si delinea così una tendenza comune: per ora le aziende riservano i display LTPO ai loro dispositivi più costosi.

Ma questa nuova tecnologia è davvero così rivoluzionaria? Come funziona? E quali telefoni la adottano già o la implementeranno in futuro? Di seguito cercheremo di rispondere a queste domande

Display LTPO: cosa sono e come funzionano?

Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, ecco cosa c'è da sapere su questa tecnologia: si tratta di un materiale a base di ossido di silicio progettato per supportare frequenze di aggiornamento elevate e variabili, mantenendo al contempo un'elevata efficienza energetica. In poche parole, fa sì che la modalità a 120Hz di un telefono non abbatta la durata della batteria.

Già nel 2021 Samsung era il maggiore produttore di questo tipo di schermi; l'azienda avrebbe creato oltre 110 milioni di display LTPO, molti dei quali commissionati da Apple (azienda alla quale va riconosciuto il merito di essere stata la prima a rendere popolare questa tecnologia) per i suoi iPhone top di gamma.

Ora andiamo più in profondità con la nostra analisi.

Gli schermi dei telefoni sembrano composti da un singolo strato di vetro, giusto? Sbagliato! In realtà sono costituiti da più strati di componenti diversi, che si combinano per permettere al pannello di funzionare. I display OLED, ad esempio, hanno sei strati, ognuno con la sua specifica funzione.

Tra questi strati, si trova un transistor a film sottile (TFT) incorporato, realizzato in silicio policristallino a bassa temperatura (LTPS). Il display di un telefono non può funzionare senza un TFT perché il vetro non può fungere da semiconduttore. La maggior parte dei telefoni recenti è dotata di TFT in LTPS, che consente al display di rimanere il più efficiente possibile dal punto di vista energetico.

Oppo Find X3 Pro

Oppo Find X3 Pro (Image credit: Future)

Ciò che l'LTPS non può fare è supportare il VRR. Per questo è necessario uno strato TFT che combini LTPS e ossido di zinco e gallio (IGZO). Insieme, il materiale ibrido di silicio e ossido consentono al telefono di passare rapidamente da una frequenza di aggiornamento (Hz) alta ad una bassa senza utilizzare troppa energia. Questa tecnologia ibrida è chiamata LTPO.

Non tutti i telefoni a 120 Hz richiedono la tecnologia LTPO, ma ci aspettiamo che questa tipologia di display venga sempre più adottata nel futuro, anche da smartphone non necessariamente top di gamma. Se un display adotta costantemente una frequenza di aggiornamento così elevata, la carica della batteria si esaurisce in modo incredibilmente rapido; i display LTPO consentono ai telefoni di ridurre la frequenza di aggiornamento ogni volta che i 120 Hz non sono necessari per l'applicazione o l'attività in corso, combinando così la fluidità di un pannello a 120 Hz con una maggiore autonomia.

La tecnologia LTPO non si trova solo nei display dei telefoni ma anche su altri dispositivi, come smartwatch e tablet. Apple l’ha introdotta sui suoi orologi a partire dall’Apple Watch 6, che raggiunge solo 60 Hz come frequenza di aggiornamento. Il suo display always-on scende a 1Hz quando non è in uso, ma sale a 60Hz quando viene utilizzato, prolungando così la durata della batteria. Sempre per quanto riguarda Apple, gli LTPO hanno esordito anche sull'iPad Pro del 2017 e sugli iPad successivi che supportano la tecnologia ProMotion.

Samsung Galaxy S21 Ultra

Galaxy S21 Ultra (Image credit: Future)

Display LTPO: fanno davvero la differenza?

Come detto, abbiamo già testato i display LTPO su cellulari come Galaxy S21 Ultra, OnePlus 9 Pro e Oppo Find X3 Pro. Vediamo quindi come si sono comportati questi tre telefoni in termini di qualità del display e durata della batteria.

Il nostro recensore di Galaxy S21 Ultra non è rimasto particolarmente impressionato dalla modalità Quad HD/ 120 Hz, affermando che la batteria da 5.000 mAh del telefono si consumava troppo rapidamente attivandola. Ma ha sottolineato che ad una risoluzione di 1080p, la frequenza di aggiornamento variabile del telefono ha garantito la durata della batteria per tutto il giorno, dato che alcune applicazioni richiedono durante il funzionamento solo 11Hz.

Nella nostra recensione del OnePlus 9 Pro, il recensore ha affermato che l'impostazione della frequenza di aggiornamento adattiva "ha funzionato bene, regolando il display senza problemi e non ci siamo accorti quando lo schermo funzionava a una frequenza di aggiornamento inferiore". La durata della batteria non era eccezionale, ma non ci saremmo aspettati nulla di diverso con una capacità di 4.500 mAh su un telefono da 6,7 pollici e con un chipset veloce e molto energivoro. Senza LTPO il responso sarebbe stato senz’altro peggiore.

L'Oppo Find X3 Pro supporta il VRR fino a 120Hz e, ancora una volta, il nostro recensore ha affermato che questa modalità funziona bene e non si notano cali di frame. Il display si è comportato abbastanza bene in termini di durata della batteria, anche se i giochi pesanti e la registrazione video l'hanno scaricata molto più rapidamente del previsto.

Nel complesso, un display LTPO non porterà ad un risparmio della batteria se si utilizzano costantemente applicazioni e giochi che richiedono prestazioni a 120 Hz. Ma renderà più efficienti le attività quotidiane e vi eviterà di dover attivare o disattivare continuamente la modalità a 120 Hz per le diverse applicazioni. Il telefono e lo schermo sono in grado di gestire i cambiamenti senza problemi ed in autonomia.

iPhone 12 Pro Max

iPhone 12 Pro Max (Image credit: TechRadar)

Display LTPO: su quali smartphone?

Ad oggi, i top di gamma delle principali aziende produttrici di smartphone adottano questa tipologia di schermo. Con il passare dei mesi e degli anni, sempre più telefoni dovrebbero avere display LTPO.

Ecco alcuni degli smartphone che ad oggi sono dotati di display con tecnologia LTPO:

Non sappiamo se nel prossimo futuro i telefoni più economici abbandoneranno l'LTPS o se l'LTPO rimarrà un vantaggio riservato ai modelli più costosi. In ogni caso, la tecnologia LTPO è destinata a diffondersi sempre più sul mercato.

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