L'amore lesbico nei videogame: la diffusione del genere Yuri
Le grandi artefici del genere Yuri
Non importa chi siate, indipendentemente dal vostro genere o dalla vostra sessualità, potete sperimentare delle storie d'amore lesbiche attraverso la magia dei giochi. Sia che abbiate mescolato fagioli con Sera in Dragon Age: Inquisition, che abbiate baciato Samantha Traynor in Mass Effect 3, o abbiate dormito con una qualsiasi delle donne bisessuali in Fable, Fire Emblem: Three Houses o Fallout 4, molti gamer hanno colto l’opportunità per sperimentare un'avventura in rosa.
Tuttavia, spesso pensiamo alle relazioni sessuali esplicite tra donne come prodotti mediatici creati per per uno sguardo maschile. Spesso è così, il che minimizza gli sforzi delle grandi creative lesbiche che hanno aperto la strada alle loro storie e rappresentazioni nei media moderni.
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Rendere visibile l'invisibile
Nel 1919, la scrittrice giapponese Nobuko Yoshiya pubblicò un romanzo semi-autobiografico, Due vergini in soffitta, una storia su una donna che sperimenta il suo risveglio sessuale quando si innamora della sua compagna di dormitorio. Sebbene l'attrazione e le esperienze sessuali lesbiche nell'adolescenza fossero note al grande pubblico giapponese come esperienze di classe “S'', che in Occidente potrebbe essere descritto come una “fase'', ci si aspettava che le donne maturassero per poi condurre una vita tradizionale. Per la prima volta, Yoshiya stava facendo sapere alle donne che questo non era l'unico risultato a loro disposizione. In un'enciclopedia di storie e culture lesbiche e gay, Jennifer E. Robertson ha commentato: "La narrativa shoujo di Yoshiya si sofferma sull'amicizia appassionata e su un mondo senza maschi dominanti; ha ispirato l'emergere di una sottocultura riflessiva."
Ne nacque un vero e proprio genere, che divenne noto come Yuri. Si diffuse nella cultura pop degli anni '70, quando Ryoko Yamagishi, un'autrice che "è sempre stata affascinata da ciò che è queer", creò il suo manga Our White Room, che descrive la storia di una ragazza giapponese costretta ad andare in un collegio cattolico femminile in Francia.
Nel lavoro di Yoshiya la relazione romantica e persino la cotta omosessuale della coppia erano solo accenate, ma nell’opera di Yamagishi erano molto più evidenti e venivano analizzate in dettaglio. Il lesbismo era ancora un tabù nella società giapponese (in gran parte conservatrice), tuttavia l’autrice decise di portare queste storie invisibili in primo piano.
In un'intervista scritta per l’editore Bungeishunju, Yamagishi dichiarò:
"Di certo non ho paura dei tabù. Potrebbero darmi della pervertita, ma voglio scioccare il lettore con quei temi. Le persone ragionevoli possono premere i freni e controllare i propri impulsi, ma non possono diventare artisti che catturano i cuori delle persone. Dico ai giovani che solo chi può esporre la propria vergogna può diventare un manga artist".
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Le prime espressioni di relazioni amorose lesbiche di Yamagishi e Yoshida sono state scritte da donne per donne. Ciò significa che oltre alle dichiarazioni esplicite di amore per lo stesso sesso, c'era una più ampia varietà di affetto femminile e romanticismo nel genere.
La censura occidentale
Dopo i primi lavori Yuri, il Giappone aveva fatto dei progressi nella rappresentazione delle relazioni omosessuali. Negli anni '90, quando queste relazioni erano ancora oggetto di disapprovazione dalla società giapponese, i temi queer venivano comunemente esplorati nella cultura pop. Le coppie gay potevano essere presentate apertamente in anime e manga nel loro paese d'origine, sebbene fossero spesso censurati nelle versioni occidentali.
Il pubblico occidentale probabilmente ha sperimentato la sua prima trama Yuri nella terza stagione della serie anime Sailor Moon (1994), che ha introdotto la storia d'amore tra Sailor Uranus e Sailor Neptune. In quel periodo, le relazioni saffiche erano rare nei media occidentali, se non inesistenti; questo invece era un programma destinato ai bambini, e infatti, la coppia fu censurata e le ragazze descritte come cugine. Tuttavia, Sailor Moon e la sua creatrice, Naoko Takeuchi, hanno portato le giovani donne di tutto il mondo a rendersi conto per la prima volta che innamorarsi delle proprie compagne non era sbagliato. Sailor Uranus, una donna con caratteristiche maschili, o otokoyaku (un termine teatrale giapponese per le donne che interpretano parti maschili), era adorata e adulata sia dai fan che dai critici.
Non passò molto tempo prima che i giochi seguissero suddetto esempio, portando le esperienze lesbiche in prima linea. Nel 1997, la serie SaGa (scritta da Miwa Shoda), nota per avere molteplici trame diverse basate sulla scelta del giocatore, presentava la sua prima narrativa lesbica. I giocatori che scelgono Asellus in SaGa Frontier sperimenteranno il toccante corteggiamento tra lei e la principessa White Rose, che aiuta Asellus a fuggire dal loro castello nonostante il suo status di unica mezza mistica esistente. SaGa Frontier fu un successo ed è diventato il 29esimo gioco PlayStation più venduto di tutti i tempi in Giappone (secondo la Game Data Library).
Il romanticismo lesbico stava lentamente diventando una componente dei giochi, ma gli sviluppatori erano, e sono ancora, titubanti nel proporre giochi esclusivamente per un pubblico femminile. Ciò è probabilmente dovuto all'idea che le donne non comprano videogiochi; ne consegue che lo sviluppo di titoli per un pubblico femminile omosessuale non genererebbe abbastanza introiti. Le donne a cui piacciono le donne possono essere accolte volentieri come opzione, ma raramente le software house propongono storie fatte esclusivamente per loro.
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Ok gay, ma perché non bisessuale?
Dall'inizio del millennio, sono usciti molti giochi dove è possibile scegliere il genere del/della protagonista, e questo ha portato anche a una quantità di relazioni omosessuali con i personaggi non giocanti; ma le storie lesbiche sono integrate in molti modi diversi, in questi giochi. In titoli come Skyrim, Summon Night e Persona 3 Portable, il romanticismo con gli NPC è indipendente dal sesso del protagonista, mentre in titoli come Stardew Valley e Assassin's Creed Odyssey, alcuni NPC sono disponibili solo se si gioca con il personaggio femminile. In titoli come Mirror's Edge, Bayonetta 2 e Rule of Rose invece, l'intimità femminile è palese, ma le sue manifestazioni rimangono segrete.
Questi giochi offrono la possibilità di godersi una relazione lesbica, ma c'è qualcosa anche per il giocatore eterosessuale. Non è solo l'eccitazione di guardare due donne che si danno da fare tra loro, anche perché la parte di erotismo vero e proprio è piuttosto morigerata. È anche il fatto che queste relazioni, a cui il giocatore può partecipare oppure no, esistono senza essere centrali nella trama del gioco.
. Anche in giochi come Life is Strange: Before the Storm e The Last of Us Part II, dove la protagonista femminile è esclusivamente interessata alle relazioni omoerotiche, queste caratteristiche sono semplicemente parte di una storia più ampia, con una gamma di diversi stili di gioco e il cui nucleo può attrarre un pubblico diversificato.
È qui che entrano in gioco i titoli del genere Yuri, in cui la storia si concentra esclusivamente su fantasie lesbiche. A volte rasentano l'erotico o addirittura il pornografico e, sebbene molte serie sono rivolte principalmente a un pubblico maschile, nell’ultimo periodo sono stati introdotti anche prodotti Yuri per donne, che si concentrano maggiormente sull'intimità e sul venire a patti con il sesso di una donna.
Serie come Nurse Love e Yumeutsutsu seguono una protagonista femminile che può innamorarsi di una qualsiasi delle sue colleghe. La popolarità di questo stile di romanzo visivo ha generato un crescente interesse in Occidente: in VA-11 HALL-A il giocatore interpreta il ruolo di Jill, una barista lesbica innamorata del suo capo, mentre in Gone Home, la protagonista scopre la relazione omosessuale della sorella.
La prossima volta che trascorrerete il vostro tempo a far fare "woohoo" a due ragazze sim, riflettete un secondo sulla lunga storia del lesbismo e delle donne di talento che ne hanno decretato il successo: donne come Nobuko Yoshiya e Ryoko Yamagishi, i cui lavori hanno portato alla divulgazione e all'inclusione di temi saffici nei media mainstream di oggi.
Georgina Young è una scrittrice freelance part-time e appassionata di PlayStation Vita a tempo pieno. Ha vissuto in Giappone. Potete trovarla su Twitter o sul suo blog Vita Paradisa.
Georgina Young is a part-time freelance writer and full-time PlayStation Vita enthusiast who used to live in Japan. You can find her on Twitter or on her blog Vita Paradisa.