Recensione Apple HomePod mini

L'altoparlante "economico" di Apple offre un audio straordinario

HomePod mini review
(Image: © TechRadar)

Verdetto

Chiunque desideri entrare nell'ecosistema Apple o abbia un abbonamento ad Apple Music, dovrebbe valutare l’acquisto di HomePod Mini. È un altoparlante dal prezzo contenuto (99 $ in USA), ma offre prestazioni eccezionali e vanta un design elegante. Tuttavia, Siri e la gestione dei dispositivi smart devono ancora essere perfezionati.

Pro

  • +

    Suono incredibile

  • +

    Design elegante

Contro

  • -

    Occorre un abbonamento ad Apple Music per sfruttarlo appieno

  • -

    Siri e le funzioni per la smart home vanno perfezionate

Perché puoi fidarti di TechRadar I nostri esperti revisori trascorrono ore a testare e confrontare prodotti e servizi in modo che tu possa scegliere il meglio per te. Scopri di più su come testiamo.

Apple ha introdotto un nuovo altoparlanti smart, una versione compatta dell’HomePod, HomePod mini.

È uno dei dispositivi più economici che l’azienda abbia mai prodotto: costa 99 $ in USA (se dovesse arrivare in Italia potrebbe costare circa 100 euro), vanta un buon rapporto qualità-prezzo e se la dovrà vedere con Amazon Echo (4a gen.) Amazon Echo Dot (4a gen.), Echo Dot con orologio (4a gen) e Google Nest Mini.

Apple ritiene che la combinazione del suo assistente vocale, Siri, e un'eccellente qualità del suono permetteranno al nuovo speaker di imporsi.

Come molti dispositivi Apple, la configurazione di HomePod Mini è molto semplice: avrete bisogno di un iPhone o di un iPad che dovrete semplicemente accostare all’altoparlante e... il gioco è fatto.

Tutte le password e gli account Wi-Fi vengono sincronizzati automaticamente, inoltre potete abbinare due altoparlanti (dopo aver impartito il comando); bastano pochi secondi per completare la procedura. Il design dell’altoparlante è sobrio ed elegante, ha una forma sferica e occupa molto meno spazio rispetto all'HomePod (2018).

HomePod mini review

(Image credit: TechRadar)

La rete acustica si fonde piacevolmente con l’arredamento e il lato superiore si illumina di una luce piacevole, anche se vorremmo un'opzione per diminuirne la luminosità o spegnerlo del tutto.

A nostro avviso, le prestazioni audio sono il motivo principale per acquistare HomePod mini: è incredibile che un altoparlante così piccolo produca un suono di tal livello e sembra davvero il giusto mix tra prezzo e prestazioni. I bassi non sono troppo poderosi, le voci non si perdono nel mix e usando due HomePod Mini si ottiene un'esperienza stereo davvero coinvolgente.

Tuttavia, se non avete un abbonamento a Apple Music, non potrete sfruttare appieno le potenzialità dello speaker: non è possibile chiedere a HomePod mini di riprodurre brani da Spotify, ma potete comunque avviarne la riproduzione dall’iPhone (via AirPlay). In sostanza, occorre un abbonamento per usare HomePod Mini come vi aspettereste.

Il principale difetto del prodotto è… Siri, l’assistente digitale: la gestione dei dispositivi smart tramite comandi vocali non sempre porta ai risultati sperati.

In più occasioni, le luci si accendevano e si spegnevano a comando, ma una lampadina o una presa rimanevano casualmente accese, il che ci obbligava a ripetere il comando. Se i comandi vocali non sono eseguiti correttamente, l'esperienza diventa frustrante.

Tuttavia, se vi piace Siri e avete un abbonamento a Apple Music, HomePod Mini dovrebbe soddisfarvi: la qualità del suono è eccezionale, (considerate le dimensioni dello speaker), mentre la gestione via HomeKit va perfezionata.

Disponibilità e prezzo

HomePod mini

(Image credit: TechRadar)

Durante la stesura di questo pezzo, HomePod Mini è disponibile negli USA a 99 dollari. Non sappiamo se o quando il nuovo altoparlante raggiungerà gli store italiani, purtroppo. Detto ciò, con la sua uscita,

l’HomePod (2018) potrebbe ricevere sconti interessanti durante il Black Friday e/o il Cyber ​​Monday.

Se HomePod Mini fosse commercializzato anche in Italia, potrebbe costare circa 100 euro e andrebbe a competere con Amazon Echo (2020)

Configurazione

HomePod mini

(Image credit: TechRadar)

Il processo di configurazione di HomePod Mini è davvero semplice, il migliore che abbiamo visto su qualsiasi prodotto del settore. Chi non ha mai posseduto un altoparlante smart ed è preoccupato all’idea di configurarne uno, rimarrà sbalordito.

Dopo averlo estratto dalla confezione e averlo collegato a una presa, il piccolo LED nella parte superiore dell'altoparlante si illuminerà a segnalare il passaggio della corrente. A questo punto, è sufficiente avvicinare il vostro iPhone (o iPad) al dispositivo e riceverete una notifica per iniziare la configurazione; accettandola, si attiverà la fotocamera che dovrete puntare sul LED dello speaker.

Una volta fatto, dovrete dare il consenso per il trasferimento delle informazioni chiave al dispositivo, come la password del Wi-Fi.

Il vostro account Apple verrà sincronizzato e potrete decidere se permettere allo speaker di memorizzare le vostre abitudini o quelle dei vostri familiari e/o coinquilini (può riconoscere fino a 6 voci differenti).

L’altoparlante può essere personalizzato dall'app Home, sull’iPhone, dove vi verrà chiesto di assegnare HomePod mini a una stanza, oltre alla possibilità di abbinarlo a un altro modello mini.

Design

HomePod mini review

(Image credit: TechRadar)

Il design di HomePod mini è, e odiamo descriverlo in questo modo, molto Apple: è sobrio, minimal e attraente; sembra ciò che la maggior parte delle persone avrebbe disegnato se avessimo chiesto loro "disegna un piccolo altoparlante Apple".

Forse, l'unica cosa che sbaglierebbero è la sua forma, infatti HomePod mini è sferico e produce un suono a 360 gradi. Anche Amazon ha optato per un design sferico con la sua gamma Echo 2020, tuttavia HomePod mini non solo è più piccolo, ma suona anche molto meglio.

La piccola sfera poggia su una base piatta, e sebbene sia abbastanza pesante, è molto più leggera dell’HomePod (2018). Il peso contenuto significa anche che non dovrete preoccuparvi che macchi la superficie su cui è posizionato.

L'altoparlante è coperto da una rete grigia o bianca, a seconda del modello scelto, e il cavo di alimentazione si collega a un ingresso USB-C (per fortuna, nella confezione, è incluso un caricabatteria, a differenza della gamma iPhone 12).

Va sottolineato che, il caricabatteria USB-C di HomePod mini può essere usato anche per ricaricare i nuovi iPhone.

È un peccato che Apple non abbia reso lo speaker portatile, con una piccola batteria all'interno come Sonos Move, ma ciò ne avrebbe aumentato le dimensioni. Il dispositivo si fonde bene con l’arredamento di casa, per cui non sarà difficile trovargli posto. 

Prestazioni

Homepod mini review

(Image credit: TechRadar)

Il motivo principale per acquistare HomePod mini è la qualità del suono. Non siamo abituati a scrivere quanto segue su molti dei prodotti Apple, ma il rapporto qualità-prezzo è eccellente.

Come accennato, il design del HomePod mini è simile a quello del nuovo Amazon Echo 2020, ma quest’ultimo non offre un suono a 360 gradi.

Il suono viene veicolato dal driver interno fino alla base dell'HomePod, dove viene emesso all'esterno su tutte le direzioni per un’esperienza più coinvolgente.

HomePod mini è dotato del nuovo chip S5, che supporta "l'audio computazionale": in pratica, analizzerà la canzone in riproduzione e modificherà il suono per esaltare il contenuto. La possibilità di modificare l’audio in tempo reale, oltre all'uso di un driver full-range e due radiatori passivi, si traduce in prestazioni impressionanti.

L'abbiamo testato con diversi generi musicali, e sebbene non abbia la stessa grinta dell'HomePod (2018), l’esperienza è non poi così inferiore.

Le frequenze alte e le voci sono cristalline in ogni canzone, tutto ciò che abbiamo testato era ben bilanciato e sebbene i bassi siano poderosi, non vanno a coprire le altre frequenze.

I mezzitoni sono fluidi, soprattutto nelle canzoni pop, e anche a volume massimo, non c’è distorsione. Abbiamo anche testato due HomePod mini associati: inizialmente non erano sincronizzati bene, ma un riavvio ha risolto il problema. Quando abbiamo testato l'HomePod (2018), abbiamo riscontrato lo stesso problema, ma con questo speaker è accaduto una sola volta.

I singoli strumenti, come la chitarra vibrante in The Chain di Fleetwood Mac o i violini in Giove di Mozart, si percepivano facilmente; forse l'unica critica che possiamo muovere riguarda il suono dei singoli strumenti che si perdevano un po' all’interno dell’orchestra, ma è un problema minore e probabilmente soggettivo.

HomePod mini review

(Image credit: TechRadar)

HomePod mini non soddisferà gli audiofili, ma per il prezzo richiesto e le sue dimensioni, c’è poco di cui lamentarsi. Apple punta sulla qualità audio e siamo certi che l’utente medio sarà molto soddisfatto, ancor più se assocerà due speaker.

L’altoparlante supporta anche la funzionalità Handoff (non disponibile sull'HomePod-2018), poiché è dotato del chip Ultra Wideband, presente anche negli iPhone 11 e iPhone 12.

Come funziona? Puntate il vostro iPhone in riproduzione verso HomePod mini e la riproduzione passerà all'altoparlante; potete eseguire la stessa procedura per trasferire la riproduzione dallo speaker allo smartphone.

È un gesto semplice e divertente, che regalerà un sorriso a grandi e piccini. L’unica pecca che Apple dovrebbe risolvere riguarda la gestione del LED, posto sul lato superiore dell'HomePod mini: si illumina quando riproduce musica, il che ha senso, ma chi vuole addormentarsi cullato dal suono della pioggia o delle onde, non potrà farlo.

Apple deve implementare una “modalità notturna” nei suoi altoparlanti, sia per eliminare la luce del LED, sia per consentire agli utenti di dire “Ehi Siri, buonanotte” ed evitare la risposta rumorosa dello speaker, che finirebbe per svegliare chi sta dormendo.

Siri, HomeKit e Intercom

HomePod mini review

(Image credit: TechRadar)

Per alcuni consumatori, il motivo principale per acquistare il nuovo HomePod mini non è la qualità audio (impressionante per il prezzo), ma la possibilità di gestire i dispositivi smart mediante comandi vocali.

A tal riguardo, HomePod mini è uno strumento utile. Durante la presentazione, Apple si è soffermata a lungo sulle capacità di Siri.

Al mattino, potete chiederle di riprodurre le news del giorno e l’assistente avvierà la riproduzione di una stazione radio locale; potete anche chiederle di attivare o spegnere le luci o le prese smart (purché siano collegate alla rete Wi-Fi) e le accenderà e spegnerà come richiesto.

Queste funzioni sono supportate anche dall'HomePod (2018) che abbiamo recensito due anni fa; il vero problema è che da allora Siri non è stata migliorata come ci aspettavamo.

Funzionalità utili non mancano, ma sarete obbligati a usare le app del colosso di Cupertino: se volete prenotare un appuntamento, dovrete usare l’applicazione predefinita, se volete conoscere il traffico del vostro tragitto giornaliero, dovrete usare Apple Maps, e così via.

Potete anche chiedere "Ehi Siri, dimmi le informazioni del giorno?" e l’assistente vi fornirà il meteo, gli appuntamenti e le ultime news con un breve podcast, ma non abbiamo usato molto questa funzionalità.

Molte di queste informazioni si possono verificare dallo smartphone, e come accennato, la voce di Siri è piuttosto alta e potrebbe accidentalmente svegliare qualcuno.

Interagire con Siri è semplice, inoltre l’assistente ha una voce “naturale”; anche Google e Amazon stanno cercando di migliorare questo aspetto dei loro assistenti.

HomePod mini review

(Image credit: TechRadar)

Ciò su cui Apple deve davvero concentrarsi è HomeKit; la configurazione è semplice (anche se ci sono alcuni passaggi da seguire), ma l’esecuzione dei comandi vocali lascia a desiderare.

Fin troppe volte abbiamo pensato "Hmmm, quel dispositivo non risponde" e abbiamo dovuto ripetere il comando vocale affinché venisse eseguito, il che è frustrante. Forse dipende dalla nostra rete Wi-Fi, ma crediamo si tratti di Siri, e a volte, ci siamo limitati ad accendere o spegnere manualmente i dispositivi. HomePod mini deve eseguire i comandi più velocemente e senza errori o non riuscirà mai ad affermarsi come hub di casa.

Un'altra novità dell'HomePod mini è la funzione Intercom, che consente di riprodurre messaggi vocali sugli altri altoparlanti Apple in casa tramite Siri.

Anche questa funzione va perfezionata: spesso abbiamo dovuto cambiare le parole del “testo” per trasferire il messaggio corretto.

Questa funzione verrà ampliata nei mesi a venire: potrete inviare messaggi a tutti i dispositivi collegati alla rete di casa, inclusi iPhone e AirPods.

Ciò potrebbe anche essere un problema: se qualcuno stesse conversando in una stanza e all'improvviso venisse riprodotto un messaggio, sarebbe piuttosto seccante. Comprendiamo il motivo per cui Apple abbia integrato questa funzione, ma l'abbiamo usata raramente.

Vale la pena acquistare Apple HomePod mini?

Compratelo se…

La vostra famiglia usa dispositivi Apple

HomePod mini è comodo se vivete da soli, ma può gestire più utenti ed è più utile in famiglia.

Avete un abbonamento ad Apple Music

Avete bisogno di un abbonamento ad Apple Music per avviare la riproduzione dall’altoparlante tramite comandi vocali.

Vi piace Siri

Siri può essere tanto utile quanto fastidiosa: se vi piace il modo in cui si “comporta”, vi troverete bene con HomePod mini.

Non compratelo se…

Siete utenti Android

Questo altoparlante è progettato per gli utenti dell'ecosistema Apple. Senza un iPhone o un iPad, non potete nemmeno configurarlo.

Non volete comprarne due

HomePod mini è molto più potente se associato a un secondo speaker: la configurazione stereo migliora notevolmente l'esperienza.

Non volete disturbare i vostri familiari / coinquilini

Apple deve introdurre una modalità notturna che consenta di disattivare il LED e diminuire il volume di Siri.

Gareth Beavis
Formerly Global Editor in Chief

Gareth has been part of the consumer technology world in a career spanning three decades. He started life as a staff writer on the fledgling TechRadar, and has grown with the site (primarily as phones, tablets and wearables editor) until becoming Global Editor in Chief in 2018. Gareth has written over 4,000 articles for TechRadar, has contributed expert insight to a number of other publications, chaired panels on zeitgeist technologies, presented at the Gadget Show Live as well as representing the brand on TV and radio for multiple channels including Sky, BBC, ITV and Al-Jazeera. Passionate about fitness, he can bore anyone rigid about stress management, sleep tracking, heart rate variance as well as bemoaning something about the latest iPhone, Galaxy or OLED TV.