TechRadar Verdetto
Non è mai esistito un dispositivo per la realtà mista come Vision Pro. Il visore Apple alza il livello della qualità visiva, del tracciamento degli occhi e offre un livello di immersione tale da modificare la concezione del mondo reale. Nonostante i notevoli inconvenienti legati al prezzo e al peso e alcuni problemi della V1 (a volte le app si bloccano), è senza dubbio uno dei dispostivi AR / VR più rivoluzionari che abbiamo mai provato.
Pro
- +
Specifiche ottime
- +
Controllo preciso e intuitivo
- +
Esperienza visiva fantastica
- +
Il video spaziale lascia a bocca aperta
Contro
- -
Pesante
- -
Manca una batteria integrata
- -
Costoso
Perché puoi fidarti di TechRadar
Apple Vision Pro: Recensione veloce
Apple ha dedicato quasi un decennio allo sviluppo del suo Vision Pro, e si vede.
Senza dubbio ci troviamo di fronte a un dispositivo spettacolare, dal design raffinato, alle immagini brillanti che fondono realtà e multimedialità, alla versatilità che fa impallidire i dispositivi AR della concorrenza.
Detto questo, il fatto che anche dopo tutto questo lavoro ci siano ancora dei limiti evidenti è frustrante. Il peso è elevato, manca una batteria integrata e costa un rene, ma del resto non ci aspettavamo niente di meno da Apple.
Tuttavia, non il Vision Pro rimane l'esperimento più riuscito nell'ambito della realtà mista. È un risultato straordinario in termini di design industriale e tecnologia che traduce gli imperscrutabili mondi dell'AR, della VR e della realtà mista in un'esperienza comprensibile e godibile praticamente da chiunque.
Usare lo sguardo e i gesti (tocco, pizzico prolungato, swipe) per controllare un computer è un'esperienza che non si può comprendere a pieno se non la si prova in prima persona. Sembra di essere in un film futuristico dove la realtà che ci circonda diventa completamente interattiva, ed è fighissimo.
Il Vision Pro dispone di un ampio spettro di funzioni e non si limita alla mera navigazione. Con Vision Pro si ha la sensazione di avere un desktop quasi illimitato con il quale interagire ed è difficile tornare a guardare lo schermo del proprio PC dove averlo usato in modo intensivo per lavorare e svagarsi con film, serie TV e giochi.
Raramente ho provato una tecnologia che mi ha trasmesso emozioni paragonabili a quelle offerte dal Vision Pro. I video spaziali sono così reali che scatenano immediatamente sensazioni che un'immagine piatta non potrebbe mai suscitare. Trovarsi da vicino con creature ultraterrene o preistoriche che sembrano quasi vedermi è allo stesso tempo sconvolgente ed emozionante. Per ottenere questo risultato, non bastano grandi applicazioni, software, sviluppatori e artisti: serve un sistema coeso e perfettamente sintonizzato.
Il Vision Pro riesce a offrire questa esperienza futuristica grazie a ben 23 milioni di pixel, un audio spaziale super efficace e un sistema di tracciamento degli occhi che funziona alla grande.
Ma non è tutto oro quel che luccica.
Ho faticato a indossarlo correttamente e anche quando ci sono riuscito, dopo qualche ora il peso mi ha letteralmente fatto venire il torcicollo.
La batteria esterna non è male, ma non si è dimostrata all'altezza del compito quando ho provato a guardare un film in 3D e si è esaurita in pochi minuti. Grazie al cielo, la batteria può essere collegata alla presa di corrente in modo da continuare a usare il visore anche quando è quasi scarico.
Sebbene ritenga che la tecnologia pass-through outside-in che unisce il mondo reale a quello generato dal computer sia tra le migliori che abbia mai visto, i il sistema usato da Apple per tenervi in contatto con le persone di fronte a voi o attraverso
FaceTime è ancora acerbo.
Gli avatar creati dall'app dedicata sono al limite dell'inquietante e EyeSight, che mostra una versione digitale dei vostri occhi a chi vi vede dall'esterno non è da meno. E poi c'è il prezzo, che è spropositato e che per molti rappresenterà una rinuncia immediata. Del resto un dispositivo così complesso non può costare poco.
Apple Vision Pro: Prezzo e disponibilità
- Costoso
- Il prezzo non include gli inserti per le lenti
- Non disponibile al di fuori degli Stati Uniti
Apple ha annunciato il Vision Pro scorso 5 giugno 2023, in occasione della WWDC. È già disponibile negli Stati Uniti e costa 3.499 dollari per il modello da 256 GB. I preordini sono attivi dal19 gennaio e le spedizioni sono iniziate il 2 febbraio. La disponibilità e i prezzi per gli altri mercati non sono ancora stati confermati, ma Apple afferma che seguiranno nel 2025.
Questo vuol dire che gli utenti Italiani dovranno attendere ancora un bel po' prima di poterlo usare.
Prezzo: 4
Apple Vision Pro: Cosa c'è nella confezione?
Cosa si ottiene con 3.499 dollari (Apple ci ha inviato la versione da 1 TB, che parte da 3.899 dollari). In sostanza, nella confezione c'è tutto ciò che serve per indossare e iniziare a usare il Vision Pro:
- Vision Pro
- Una batteria con cavo allegato
- Cavo di ricarica USB-C e adattatore da 30W
- Fascia Solo Knit
- Fascia a doppio anello
- Due cuscinetti Light Seals
- Un rivestimento in tessuto
- Un panno per pulire le lenti
L'unica cosa che non è inclusa e di cui potreste aver bisogno, come è successo a me, sono gli inserti per lenti da vista Zeiss. Il costo è di 99 dollari per le lenti da lettura e di 149 dollari per le lenti da vista complete, che sono quelle di cui ho bisogno io. Il Vision Pro potrebbe essere inutilizzabile per chi ha particolari problemi di vista, in quanto non è compatibile con tutte le lenti.
Il tutto arriva in una grande scatola bianca in perfetto stile Apple.
È possibile acquistare una custodia opzionale per 199 dollari e, considerando il prezzo del dispositivo, penso che siano soldi ben spesi, anche se visto il prezzo potevano fare uno sforzo in più e includerla nella confezione.
Apple Vision Pro: Specifiche
Il visore, dimensionalmente parlando, è bello grande: misura circa 15 cm in larghezza, è profondo quasi 20 cm dal bordo del Light Seal alla parte anteriore del vetro e alto quasi 20 cm.
Forse la specifica più importante di tutte, però, è il peso. A seconda delle fasce utilizzate, il Vision Pro pesa da 600 a 650 grammi. La batteria esterna pesa circa 350 grammi.
Header Cell - Column 0 | Apple Vision Pro | Meta Quest 3 | Meta Quest Pro |
---|---|---|---|
Dimensioni | 152 x 101 x 101mm | 184 x 160 x 98mm | 265 x 127 x 196mm |
Peso | 600g | 515g | 722g |
Display | Dual micro-OLED | Due display LCD | Due display LCD |
Risoluzione | 4K per occhio (23 milioni di pixel) | 2064 x 2208 pixels per occhio | 1920 x 1080 pixels per occhio |
Campo visivo | 100 gradi | 110 gradi in orizzontale, 96 gradi in verticale | 120 gradi |
Frequenza di aggiornamento | 90Hz, 96Hz, 100Hz | 72Hz, 80Hz, 90Hz, 120Hz | 90Hz |
Chipset | Apple silicon M2, R1 | Qualcomm Snapdragon XR2 Gen 2 | Qualcomm Snapdragon XR2+ |
RAM | 16GB | 8GB | 12GB |
Storage | 256GB, 512GB, 1TB | 128GB or 512GB | 256GB |
Autonomia | 2 ore | 2 ore 12 minuti | 2 ore |
Apple Vision Pro: Prestazioni
- Chip M2
- R1 sembra sopportare il carico visivo
- Zero lag
- Sarebbe meglio avere una maggiore quantità di memoria di base
Il Vision Pro deve funziona bene perchè al suo interno ci sono componenti eccellenti.
Il cuore è il chip M2, il processore Apple di seconda generazione, con una CPU a 8 core e una GPU a 10 core che alimenta, ad esempio, i più recenti MacBook Air (i MacBook Pro ora hanno chip M3). Secondo la mia esperienza, si tratta di un chip potente e ben qualificato per gestire le esigenze della realtà virtuale e aumentata.
Tuttavia, l'M2 non è solo, bensì può contare sul supporto del chip R1, che sembra essere il principale responsabile della gestione dei due schermi 4K e dell'aggiornamento dell'immagine da 12 millisecondi.
Anche i doppi schermi micro-OLED 4K di Vision Pro, con i loro 23 milioni di pixel, sono leader del settore e consentono di visualizzare immagini cristalline in qualsiasi scenario.
Il sistema audio è collocato all'interno dei rigidi steli di gomma bianca che si inseriscono nel telaio di Vision Pro ed ha una qualità eccellente, probabilmente pari a quella che si può ottenere con gli auricolari in-ear.
Essendo un audio spaziale i suoni sono direzionali e risultano efficacissimi in termini di immersività. A un certo punto, ho preso uno schermo che riproduceva un video e l'ho trascinato lentamente da un lato all'altro del mio spazio, e l'audio è passato perfettamente dal lato sinistro al centro e poi a destra.
C'è anche un array di sei microfoni che fa un buon lavoro nel captare i comandi di "Siri". Nel Vision Pro, l'assistente digitale Apple è incarnato da una piccola sfera di vetro fluttuante.
All'esterno e all'interno del Vision Pro sono posizionate numerose telecamere. Le due sulla parte anteriore gestiscono le immagini stereoscopiche che si possono vedere e catturare foto e video che verranno riprodotti in seguito.
Il Vision Pro supporta il Wi-Fi 6 (anche se stranamente non il Wi-Fi 7, che tra qualche anno sarà onnipresente) e il Bluetooth 5.3, che mi ha permesso di collegare facilmente il Vision Pro a un controller Xbox, alla Magic Keyboard e al Magic Trackpad.
Il Vision Pro visualizza anche una tastiera virtuale che si può ridimensionare e posizionare a piacimento, ma la mancanza di feedback fisico e tattile ne rende difficile l'uso. La cosa peggiore è che il sistema di controllo dello sguardo non è in grado di aiutare la precisione della digitazione e spesso l'esperienza di scrittura risulta frustrante. In definitiva, trovo che sia meglio usare la Magic Keyboard.
Il Vision Pro inviatoci da Apple ha una memoria interna da 1 TB, ma fa strano pensare che il modello base abbia solo 256 GB di storage dato che si tratta di un "computer spaziale" che costa un occhio della testa.
Prestazioni: 4.5
Apple Vision Pro: Design
- Materiali eccellenti
- Design futuristico
- Pesante
- Batteria esterna
So che a prima visto il Vision Pro assomiglia a una maschera da snowboard oversize e forse è davvero così, ma nel complesso ha un design davvero bello da vedere. Inoltre, Apple non ha badato a spese con i materiali e ha scelto un corpo composto da un mix di alluminio, magnesio, fibra di carbonio e tessuto. Le linee sono molto sinuose, morbide, con una parte anteriore in vetro scintillante che protegge lo schermo e si sposa quasi perfettamente con il corpo.
Il Vision Pro è pieno di dispositivi tecnologici che Apple si è sforzata di nascondere. Ci sono diverse telecamere dietro il vetro e una serie di sensori lungo il bordo inferiore rivolti verso il viso e le mani. Gli altoparlanti AudioPod, che offrono un audio spaziale quasi perfetto, sono nascosti da uno strato di gomma bianca rigida.
Lungo un lato del bordo superiore c'è anche la cosiddetta Digital Crown già vista sull'Apple Watch. Quando l'ho vista per la prima volta, mi sono chiesto perché Apple avesse preso un componente del suo smartwatch e l'avesse inserita nel suo nuovo dispositivo. Ma Apple considera il Vision Pro un indossabile, quindi c'è una certa continuità logica. Inoltre, la corona digitale si rivela un componente incredibilmente utile e importante della tecnologia del Vision Pro.
Il "pulsante superiore" in alto a sinistra, utilizzato soprattutto per le foto e i video spaziali, si usa molto meno di frequente rispetto alla Digital Crown.
Ci sono delle prese d'aria nella parte superiore della montatura e una griglia nella parte inferiore pensate per attirare l'aria e farla fluire verso l'alto e lontano dal viso. Il Vision Pro si scalda, ma non tanto da risultare fastidioso.
Vision Pro e Light Shield si curvano entrambi verso il viso, ma l'elemento cruciale per il comfort è il cuscino in schiuma Light Seal. Questo si appoggia e segue i contorni del viso risultando molto comodo, anche se avremmo preferito fosse leggermente più spesso e morbido.
Per fissare il visore alla testa è necessaria una fascia, o una coppia di fasce. La fascia predefinita è ampia e può essere regolata tramite una ghiera per renderla più stretta o meno stretta. Tuttavia, non offre un sostegno sufficiente.
Nel complesso non è scomodo, ma se usato per sessioni medio lunghe inizia a pesare parecchio e risulta scomodo anche per i colli più allenati.
Design: 4.5
Apple Vision Pro: Impostazioni d'uso
Il processo di configurazione del Vision Pro è piuttosto intuitivo. Ci sono diverse fasi da seguire, ma per lo più servono a personalizzare l'esperienza. Per quanto riguarda l'assemblaggio, è necessario scegliere la fascia più comoda e montare la Light Seal giusta (quella più sottile è standard, quella più spessa è per i portatori di occhiali che hanno gli inserti Zeiss). È inoltre necessario collegare il cavo della batteria, che si inserisce sul lato destro (se il vetro delle cuffie è rivolto verso di voi) e si blocca con una semplice rotazione. Il cavo è abbastanza lungo da consentire di riporre la batteria in tasca.
Le fasce si agganciano e si staccano dalle alette metalliche grazie a piccole linguette arancioni; di solito metto il coprilente, in modo da poter ribaltare il Vision Pro sulla faccia mentre cambio le fasce. A parte lo schermo colorato dietro il vetro, che è nero quando il dispositivo è spento, l'arancione è l'unica nota di colore delle cuffie.
Se volete abbinare al sensore le lenti da vista Zeiss, come ho fatto io, dovrete inserirle prima di utilizzare le cuffie. Queste, come la maggior parte degli altri componenti delle Vision Pro (ad esempio il Light Seal e il suo cuscino), si attaccano magneticamente.
C'è anche un codice QR per sincronizzare il Vision Pro con il telefono e l'account iCloud in un batter d'occhio.
Il resto della configurazione avviene principalmente una volta indossato il visore. Una delle chiavi dell'eccellenza tecnica di Vision Pro è la capacità di tracciare lo sguardo dell'utente (insieme ai doppi schermi micro-OLED 4K all'interno dell'headset ci sono telecamere puntate direttamente sugli occhi). La configurazione inizia quindi premendo la corona per regolare la distanza pupillare, cioè la distanza tra le pupille. Gli schermi si spostano meccanicamente per adattarsi ad esse.
Poi, per assicurarsi che il Vision Pro capisca perfettamente dove si sta guardando, si esegue una serie di test di calibrazione della vista, durante i quali appare un cerchio di punti, si guarda ciascuno di essi e si stringono insieme l'indice e il pollice. Si esegue questa operazione per tre volte in tre diverse impostazioni di luce ambientale. A conti fatti sembra di effettuare una visita oculistica.
Il sistema deve anche calibrare le mani. Per farlo dovrete nel tenerle davanti a Vision Pro. Vedrete un leggero bagliore intorno ai bordi esterni delle vostre dita, quindi dovrete girare le mani e ripetete l'operazione più volte.
Sebbene il sistema possa occasionalmente chiedere di reimpostare la distanza pupillare tenendo premuta la corona digitale, non sarà necessario eseguire nuovamente nessun'altra parte della configurazione. Per quanto riguarda la modalità Ospite, se si desidera far provare le cuffie a qualcun altro, quest'ultimo eseguirà la calibrazione della vista e delle mani, ma i risultati non verranno utilizzati da Vision Pro al termine della sessione.
Come ho già detto, ho trovato questa configurazione semplice ed efficace, in quanto da quel momento in poi il sistema sembra riconoscermi ogni volta che indosso il Vision Pro e funziona bene come la volta precedente. L'unico passo da seguire per iniziare è l'accesso con un PIN. È possibile accedere anche con una scansione dell'iride (OpticID) ma, pur avendo registrato con successo la mia iride, non sono mai riuscito a sbloccare il Vision Pro con gli occhi. Ho chiesto ad Apple informazioni su questo problema e aggiornerò questa recensione con la sua risposta.
Apple Vision Pro: Software e interfaccia
- Sistema operativo intuitivo e funzionale
- Interfaccia ben realizzata
- L'elaborazione spaziale trasforma il mondo in uno spazio digitale illimitato
Accendendo il Vison Pro ci si ritrova subito nella schermata iniziale, o Home View, alla quale si può tornare in ogni momento premendo la Digital Crown. Questa risulterà in qualche modo familiare alla maggior parte dei fan di Apple: c'è una griglia di icone delle app preinstallate, molte delle quali corrispondono a quelle presenti sull'iPad o sull'iPhone (Note, Safari, Foto, Podcast, Calendario, Posta, File e così via), disposte orizzontalmente e fluttuanti nell'ambiente reale.
È possibile utilizzare le gesture per spostarsi tra più schermate di app. È qui che si trovano le app installate; è possibile scaricarne molte altre dall'App Store, che ora conta più di 600 app visionOS. Si può anche accedere alla cartella "App compatibili", che raccoglie tutte le app iOS e iPadOS che ho installato su Vision Pro. Apple sostiene che circa un milione di app per iOS e iPadOS funzionano già con Vision Pro, anche se non sono state progettate per visionOS e Vision Pro. Tuttavia, non è difficile trovarne altre, come la maggior parte delle app di Google, che non funzionano.
La compatibilità è un misto. A volte funziona perfettamente, altre volte meno. NBA2K si è bloccato nelle schermate di configurazione e non mi ha permesso di accedere al gioco. Paramount Plus, che non di base non sarebbe compatibile, ha funzionato, ma non sono riuscito a espandere il video live in una finestra completa. Come impone la logica, le applicazioni che non sono state personalizzate per visionOS sono quelle più soggette ai bug.
Per impostazione predefinita, il Vision Pro è in modalità pass-through completa, anche se si tratta di un termine improprio: non si guarda mai direttamente l'ambiente circostante. Piuttosto, si potrebbe dire che le telecamere frontali trasmettono agli occhi un flusso video chiaro dell'ambiente circostante. È il modo migliore per coniugare informazioni virtuali e realtà fisica, ed è molto efficace.
Vision Pro tiene costantemente traccia dello sguardo, delle mani e delle dita, quindi finché tenete le mani nel range delle telecamere potete controllare tutto ciò che si vede sullo schermo. Il visore non registra i gesti compiuti al di fuori del campo visivo delle fotocamere. Se volete interagire con un'app specifica, ad esempio, basta guardarla e passarci sopra il dito, come se si dovesse interagire con uno schermo touch.
Una volta aperta un'applicazione, è possibile spostarla nella stanza afferrando una sottile barra bianca nella parte inferiore dello schermo. Non è difficile: basta guardarla, selezionarla e spostarla. Volendo si può anche avvicinare o allontanare la finestra dell'app. Nell'angolo in basso a destra c'è una barra curva che si può usare per ridimensionare, ad esempio, un'immagine presente sullo schermo o un'applicazione aperta.
Mentre si lavora e si gioca con le app, è possibile sovrapporle al mondo reale o selezionare uno degli Ambienti di Apple per cambiare lo sfondo. Ci sono Yosemite, Mount Hood, Joshua Tree, Haleakalā, Hawaii e persino la Luna, e ognuno di essi offre un'esperienza immersiva a 360 gradi, "live", completa di suoni spaziali.
Una volta scelto un ambiente, è possibile ruotare la corona digitale per aumentare o diminuire l'immersione (è anche il modo in cui si alza e si abbassa il volume: basta guardare l'icona del volume invece di quella degli ambienti). Se si alza il volume, il mondo reale si attenua sempre di più e si viene circondati a 360 gradi, ad esempio, dalla superficie polverosa della Luna. Le mani non scompaiono, ma non sono più appoggiate sulle ginocchia e sembrano fluttuare sopra la superficie lunare.
Pur essendo in grado di calarvi quasi completamente nella realtà virtuale, il Vision Pro è abbastanza intelligente da mantenervi in contatto con il mondo esterno. Quando mia moglie ha iniziato a parlarmi durante una sessione immersiva, l'ho vista apparire gradualmente davanti a me. Chi si trova all'esterno invece vede un feed video dei miei occhi sulla parte anteriore delle cuffie. Apple ha chiamato questa funzione EyeSight.
EyeSight mostra una riproduzione video degli occhi in base a ciò che la fotocamera vede all'interno delle cuffie. Il colore è blu e violaceo e può sembrare un po' strano a prima vista. A mia moglie non è mai piaciuto, ma ha impiegato molto per abituarsi ai miei occhi "digitali".
Software e interfaccia: 5
Apple Vision Pro: La nostra prova
- Usare il Vision Pro è un'esperienza unica
- Può essere difficile trasmettere l'esperienza a chi è all'esterno
- Potrebbe avere grandi risvolti in ambito lavorativo
Se si riesce a trovare la giusta vestibilità (ci vogliono un po' di tentativi), il Vision Pro diventa uno spasso da usare.
È un ottimo dispositivo per la realtà virtuale e mista e la sua capacità di integrare il mio ambiente di lavoro reale è stata sconvolgente.
Ho trascorso molte ore a lavorare con Vision Pro. Per farlo, si usa il Centro di controllo, a cui si accede guardando verso l'alto fino a vedere una freccia verde che bisogna selezionare per aprirlo e lanciare il display virtuale del Mac. Nel mio caso, l'opzione mostrava il mio MacBook Pro, quindi l'ho selezionato e il mio desktop è apparso come un enorme display da 55 pollici. Oltre a essere enorme, lo schermo è anche cristallino e permette di lavorare su superfici enormi, fino a 150 pollici.
Avere il desktop aperto non limita in alcun modo l'esperienza spaziale offerta dal Vision Pro. Alla mia destra c'era Messaggi aperto (quando arriva un nuovo messaggio, un'icona verde fluttua davanti al mio viso) e alla mia sinistra c'era Foto. A volte, ho eseguito l'AirDrop di un'immagine (spesso una ripresa dello schermo del Vision Pro che avevo catturato dicendo "Siri, cattura uno screenshot") dal Vision Pro al mio desktop, per poi modificarla in Photoshop sul mio gigantesco display virtuale.
Un giorno ho voluto provare JigSpace, un'applicazione che consente di manipolare e smontare oggetti 3D giganti come un'auto da corsa. Volevo un ampio spazio per lavorare, quindi mi sono recato nel mio studio e il Vision Pro si è adattato immediatamente allo spazio circostante. Certo, non consiglierei di indossare il Vision Pro mentre si cammina per strada, dove è necessario prestare attenzione ai marciapiedi e ad altri ostacoli.
Quando son arrivato in sala, ho aperto JigSpace e ho iniziato a smontare un motore a reazione: mi bastava guardare una parte del motore, prenderla e lasciarla in giro per la stanza. Un'esperienza divertentissima, devo ammetterlo.
Ore dopo stavo scrivendo di JigSpace, ma volevo ricontrollare qualcosa nell'interfaccia. Non riuscivo a trovare l'applicazione, così, per un'intuizione, mi sono alzato e sono tornato nella stanza: l'applicazione era lì, dove l'avevo lasciata ore prima.
Con lo spatial computing e il Vision Pro abbiamo, forse per la prima volta, sperimentato il concetto di space-aware computing.
Valutazione test pratico: 5
Spatial Computing is the only computing where if you forgot where you put an app, it might be in another room. #VisionPro pic.twitter.com/yzG84JRWmfFebruary 1, 2024
Apple Vision Pro: Media e giochi
- Un'esperienza di intrattenimento coinvolgente
- Il supporto per l'audio spaziale è eccellente anche senza AirPod Pro
- I giochi progettati per Vision Pro sono molto immersivi
- I titoli compatibili non funzionano sempre al meglio
Ho provato a guardare film con altre cuffie per la realtà virtuale, ma senza successo. Il Meta Quest Pro è un dispositivo eccellente, ma lo trovo ancora troppo scomodo da indossare per più di 20 minuti alla volta. Tuttavia, c'è qualcosa di speciale nel guardare un film con l'Apple Vision Pro, soprattutto se si possiedono anche gli AirPods Pro 2 (che includono il supporto per l'audio spaziale e, grazie al loro nuovo chip H2 - anch'esso all'interno del Vision Pro - aggiungono il supporto per l'audio lossless a bassissima latenza).
A renderlo così efficace non è solo la fedeltà 3D quasi perfetta (Disney Plus ha una libreria di film 3D eccellente, tra cui lo strabiliante Doctor Strange nel Multiverso della Follia), ma anche il modo in cui è possibile immergersi nell'esperienza teatrale con vari ambienti. L'app Disney Plus offre alcuni dei miei preferiti: c'è uno spazio Avengers, uno dedicato a Monsters Inc. e il Teatro Disney, probabilmente il mio preferito in assoluto.
Quando le luci si abbassano e si guarda un gigantesco schermo virtuale da 70 mm o addirittura da IMAX all'interno di una sala buia, si sente quasi l'odore dei popcorn. Non c'è praticamente nessuna dispersione di luce a rompere l'illusione e non ho avuto problemi a guardare un film di due ore.
Una cosa che ho notato, però, è che i film in 3D divorano la batteria. Se avete intenzione di guardare, ad esempio, Killers of the Flower Moon, della durata di tre ore e 26 minuti (una produzione Apple, tra l'altro), dovrete collegare la batteria utilizzando il cavo e l'adattatore di carica in dotazione. Questi forniranno tutta l'energia di cui avete bisogno.
Al momento sia YouTube che Netflix non supportano la piattaforma ma dovrebbero aggiornarsi a breve.
Il marketing del Vision Pro mostra spesso persone sedute mentre lo usano, ma io ho passato la maggior parte del tempo di gioco in piedi. Synthriders è un gioco progettato per il Vision Pro che contiene consiste nel muovere le mani, simili a sfere, a ritmo della musica. Mentre ci giocavo me ne andavo in giro per la stanza. Oltre a divertirmi ho fatto ridere anche i presenti che si sono goduti lo spettacolo.
Nel complesso l'esperienza multimediale con il Vision Pro è ottima, anche se per ora la libreria di cui dispone è abbastanza limitata.
Media e giochi: 4.5
Apple Vision Pro: Fotografia spaziale
- Vision Pro è una potente macchina per la fotografia spaziale
- Un eccellente partner per le immagini spaziali scattate con iPhone 15 Pro
- L'effetto di riproduzione di fotografia e videografia spaziale è spesso commovente
Mi piace come Apple riesca sempre a inventare nuovi termini per la tecnologia esistente che in qualche modo riescono a catturare l'immaginazione della gente comune.
La stereofotografia ha più di un secolo, e molti boomer e GenXers l'hanno sperimentata per la prima volta negli anni '70 con i giocattoli View-Master. L'effetto era buono, anche se non molto coinvolgente. Con il Vision Pro, Apple ha introdotto il concetto di fotografia spaziale, un versione rinnovata della fotografia e della videografia 3D che mette l'acquisizione di immagini 3D nelle mani, o meglio nella testa, di tutti. Per estendere il concetto, Apple ha anche implementato l'acquisizione video spaziale nell'iPhone 15 Pro e nell'iPhone 15 Pro Max.
Per la mia prova ho riprodotto sul Vision Pro i video spaziali che avevo acquisito con il mio iPhone 15 Pro Max. Non si trattava di un'esperienza View-Master vera e propria: potevo visualizzare i video in una finestra fluttuante, che li metteva a una certa distanza, o usare una gesture per espandere le immagini. Cos' facendo i bordi svaniscono e il video spaziale sembra fluttuare su una nuvola.
Vision Pro è in grado di acquisire immagini spaziali sia fisse che video. Per catturarle, si utilizza il pulsante dedicato sul lato superiore sinistro del visore. Una singola pressione fa apparire l'opzione per scattare foto o video, e dopo averne selezionata una si preme di nuovo il pulsante per catturare una singola foto o avviare la registrazione di un video spaziale (si preme di nuovo per terminare la ripresa del video).
L'ho usato per scattare delle foto della mia mano e poi per qualche scatto con mio figlio. Ogni volta che visualizzo le immagini spaziali ho una reazione emotiva immediata e automatica; quando ho riprodotto il contenuto spaziale era come se mio figlio fosse davanti a me.
Devo riconoscere che Apple non si limita a inventare nuovi termini, ma punta a offrire un'esperienza totalmente nuova.
Fotografia spaziale: 5
Apple Vision Pro: Comunicazione e avatar (Personas)
- Gli avatar possono sembrare strani, ma sono molto utili
- Si può comunicare con iMessage e FaceTime senza problemi
Durante la configurazione, Vision Pro vi guiderà nella creazione del vostro Personas, ovvero un rendering 3D della vostra testa che potrete utilizzare per FaceTime e altre videochiamate. Per creare il mio, ho seguito le istruzioni, ho tolto il visore e l'ho rivolto verso il viso. Il display mi ha ripreso mentre guardavo in alto, in basso, a sinistra e a destra. Le informazioni raccolte hanno permesso alle telecamere spaziali di creare una mappa 3D del mio viso.
Quando ho rimesso il Vision Pro, ho potuto vedere il mio nuovo Persona che ha iniziato automaticamente a mimare le mie espressioni facciali (le telecamere all'interno e quelle puntate sul viso e sulle mani catturano le mie espressioni in diretta). Ho aggiunto gli occhiali semi-trasparenti al mio Persona ed ero pronto per una chiamata FaceTime con mia moglie. A lei non è piaciuto affatto, anzi direi che l'ha quasi spaventata. Anche se ritengo che il mio Persona sia uno dei migliori in circolazione, non posso negare il suo aspetto sia un po' sinistro.
Più tardi, ho fatto una telefonata con un collega che stava testando il Vision Pro. Entrambi abbiamo sottolineato i limiti dei nostri Persona, ma nel corso della nostra conversazione di 20 minuti queste preoccupazioni sono svanite e ho dimenticato che non stavamo guardando né i nostri volti né le nostre mani reali. Sono ancora convinto che Apple possa fare di meglio, ma è per questo che Personas è ancora in fase beta.
Comunicazione e avatar (Personas): 4
Apple Vision Pro: Considerazioni finali
L'Apple Vision Pro è costoso, ma non sono sicuro di poter affermare che sia troppo costoso per quello che fa. Qualcuno mi ha chiesto se lo comprerei. Ora so che se potessi permettermelo, lo prenderei subito.
Non è mai esistito un dispositivo come il Vision Pro. È una vera e propria piattaforma "pensa-fai". È potente, divertente da usare, ma anche perfetto per l'ambiente di lavoro. Potrebbe fare uno strano effetto a chi vi guarda dall'esterno, ma in fin dei conti è solo questione di abitudine.
Vorrei che fosse più leggero, ma comunque la vista non reggerebbe sessioni troppo lunghe e tutto sommato, ameno che non lo teniate addosso per ore, è sopportabile.
Mi piace molto lavorare con Vision Pro, ma sono consapevole che non potrei mai indossarlo per tutta la giornata lavorativa.
Apple Vision Pro è senza dubbio il miglior visore AR / VR che abbiamo mai provato. Forse non è accessibile a tutti e ha ancora qualche difetto, ma chi ne possiede uno sa di cosa è capace e difficilmente sarà disposto a rinunciarvi. Vi consiglio di cogliere l'occasione e provarlo se conoscete qualcuno che ce l'ha, o al limite di recarvi in un Apple Store per una dimostrazione.
Non c'è mai stato nulla di simile al Vision Pro e sono convinto che rappresenti una svolta nel mondo della realtà aumentata.
Conviene acquistare l'Apple Vision Pro?
Attributi | Note | Valutazione |
---|---|---|
Prestazioni | Componenti potenti per un'esperienza quasi perfetta. | 4.5/5 |
Design | Design e materiali eccellenti. Potrebbe essere più leggero e sarebbe stato meglio con una batteria integrata. | 4/5 |
Software e interfacia | Un'interfaccia intuitiva con rilevamento preciso dello sguardo e dei gesti ne fanno un sistema facile da usare. | 5/5 |
Prezzo | Estremamente costoso, ma per alcuni potrebbe valerne la pena. | 4.5 |
Esperienza | È molto più di un semplice dispositivo VR o AR. Trascende persino la realtà mista per dimostrare che lo Spatial Computing è una cosa reale. | 5 |
Intrattenimento | Non c'è niente di meglio che guardare un film in 3D | 4.5 |
Fotografia spaziale | Catturare e visualizzare immagini spaziali su Vision Pro può essere un'esperienza profondamente emotiva. | 5 |
Comunicazione e Personas | Personas è un'applicazione in versione beta e ha ancora tante imperfezioni. | 4 |
Compratelo se...
Volete sperimentare l'informatica di nuova generazione
Finché non proverete Vision Pro per la prima volta, sarete sempre convinti che l'elaborazione spaziale sia solo marketing. In realtà potrebbe essere il futuro dell'informatica e funzionare bene in un'enorme quantità di scenari. Per ora, Vision Pro è l'unico modo per sperimentarlo.
Vi piace stare al centro della scena
Il Vision Pro è indiscutibilmente potente, ma è anche bello e appariscente e sicuramente attirerà molti sguardi curiosi.
Non avete problemi a spendere
Costando la bellezza di 3.500 dollari il Vision Pro è un dispositivo costoso per tutti, anche per chi è abituato a spendere molto per la tecnologia. Tuttavia, se potete permettervelo, vale la pena di comprarlo.
Volete provare la realtà mista senza controller
Anche se le cuffie VR come il Meta Quest Pro supportano il tracciamento della mano e il controllo dei gesti, funzionano molto meglio con i controller. Il Vision Pro si affida interamente al tracciamento degli occhi e delle mani (volendo, si può integrare con una tastiera e un mouse) e riesce ad offrire un'esperienza unica nel suo genere.
Non compratelo se...
Avete un budget limitato
Il Vision Pro è, con ampio margine, l'headset per la realtà mista più costoso sul mercato. Persino l'HTC Vive XR Elite costa molto meno.
Volete una cuffia completamente integrata
Se odiate i fili e preferite le batterie integrate il Vision Pro non fa per voi, a meno che Apple non decida di proporre una versione "all-in-one" in futuro.
Non siete fan della tecnologia indossabile
Se non siete amanti della tecnologia da indossare il Vision Pro non fa per voi in quanto è senza dubbio un dispositivo molto invasivo a livello fisico.
Alternative
PlayStation VR 2
Il nostro sito gemello TRG ha definito l'headset PSVR 2 "un headset che vale quello che costa". Se avete già una PS5 e volete un visore VR, questo è quello che fa al caso vostro.
Meta Quest Pro
Un'eccellente visore VR con un ottimo passthrough, realtà mista e tracciamento delle mani, che costa una frazione del Vision Pro. Dispone inoltre di un ecosistema ben rodato e di una ricca collezione di applicazioni.
Meta Quest 3
Il miglior headset VR per la maggior parte degli utenti, considerando il prezzo molto più accessibile e il vasto numero di applicazioni concepite appositamente per la piattaforma. Anche al netto di una qualità visiva inferiore, per molti potrebbe essere un'opzione più accessibile e ragionevole rispetto al Vision Pro.
A 38-year industry veteran and award-winning journalist, Lance has covered technology since PCs were the size of suitcases and “on line” meant “waiting.” He’s a former Lifewire Editor-in-Chief, Mashable Editor-in-Chief, and, before that, Editor in Chief of PCMag.com and Senior Vice President of Content for Ziff Davis, Inc. He also wrote a popular, weekly tech column for Medium called The Upgrade.
Lance Ulanoff makes frequent appearances on national, international, and local news programs including Live with Kelly and Mark, the Today Show, Good Morning America, CNBC, CNN, and the BBC.
- Marco SilvestriSenior Editor