Recensione Amazon Echo Dot (4 generazione)

La quarta generazione di Amazon Echo Dot sfoggia un design moderno e poco altro

Amazon Echo Dot (2020)
(Image: © Future)

Verdetto

Amazon Echo Dot (2020) offre ciò che vi aspettereste in termini di qualità del suono e integrazione con Alexa, ma il design sembra l’unico vero aggiornamento del prodotto.

Pro

  • +

    Design

  • +

    Facile configurazione e integrazione

  • +

    Jack da 3,5 mm

Contro

  • -

    Suono direzionale

  • -

    Manca l’hub Zigbee

  • -

    Il jack fornisce solo audio in uscita

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Amazon Echo Dot è l’altoparlante Bluetooth entry-level del noto e-store; supporta Alexa e offre prestazioni audio sufficienti per l’utente medio. È in vendita a circa 50 euro.

Il dispositivo è all'altezza dei predecessori: è piccolo, offre un volume abbastanza alto e, grazie ad Alexa, è anche smart.

Purtroppo, presenta anche tutti i difetti delle precedenti iterazioni: non ha un hub Zigbee e il jack da 3,5 mm fornisce solo audio in uscita; è utile per chi possiede un sistema di altoparlanti, ma non per chi vorrebbe usarlo come altoparlante (ad esempio collegandolo a uno dei migliori monitor da gaming). Inoltre, non è il miglior altoparlante al mondo. Conclusioni? Il nuovo Echo Dot, sebbene esteticamente diverso, offre le stesse prestazioni del modello di terza generazione. Non è un dramma considerato il rapporto qualità-prezzo, ma non è abbastanza innovativo. 

Disponibilità e prezzo

Amazon Echo Dot (2020) è disponibile da giovedì 22 ottobre. Come l'Echo, anche l'Amazon Echo Dot è disponibile in tre colori: ceruleo, antracite e bianco.

La versione base costa 50 euro, mentre il modello con LED sarà disponibile dal 5 novembre a circa 70 euro.

Non ci sono molti altoparlanti intelligenti economici, ma Google Nest Mini, in vendita allo stesso prezzo, potrebbe dargli del filo da torcere.

Amazon Echo Dot (2020)

(Image credit: Future)

Design

Amazon ha optato per un nuovo design: invece della forma a disco da hockey, il nuovo Echo Dot è una sfera delle dimensioni di un pugno.

Come Amazon Echo (2020), lo chassis sferico di Amazon Echo Dot è diviso in due parti: una rete rigida e una base in plastica con piedini in gomma, utili a evitare graffi. Presenta anche un anello di plastica lucida lungo la parte inferiore, che agisce da spia LED e avvisa quando Alexa sta ascoltando (blu), quando il microfono è disattivato (rosso) o quando l'altoparlante ha perso la connessione Internet (giallo).

Sul lato superiore, l'altoparlante presenta quattro pulsanti di controllo: volume su, volume giù, microfono spento / acceso e un pulsante che attiva Alexa. Non avrete necessariamente bisogno di usarli, poiché possono essere sostituiti da comandi vocali (a eccezione del microfono spento), ma sono delle belle aggiunte.

Sul retro, sono posti la porta di alimentazione e un jack da 3,5 mm che può essere utilizzato come porta di uscita per inviare il segnale audio a un altoparlante esterno. Questa è una caratteristica particolarmente utile considerando la qualità del suono non sopraffina di Echo Dot, ma è anche un po' deludente che non si possa sfruttare per l’audio in entrata.

All’interno, è presente un driver da 1,6 pollici. Questo piccolo ma potente altoparlante è responsabile della produzione dell'intera gamma di frequenze e i risultati, beh ... non sono il massimo.

Detto questo, il dispositivo dispone anche di microfoni sensibili al punto da sentirci anche con la musica a massimo volume; i comandi sono eseguiti correttamente.

Amazon Echo Dot (2020)

(Image credit: Future)

Assistente digitale (Alexa)  

È possibile gestire tutti i dispositivi della linea Echo direttamente dall’app: basta accedere all'applicazione Amazon Alexa e toccare l'icona + nella sezione Dispositivi; il software eseguirà una scansione rapida alla ricerca dei dispositivi nelle vicinanze e in un attimo il dispositivo sarà operativo.

L’app Amazon Alexa è disponibile sia sul Play Store che nell’App Store; una volta scaricata, non vi resta che accedere con il vostro account Amazon e seguire la procedura di cui sopra.

Terminata la configurazione, potete chiedere ad Alexa di impostare timer, prenotare eventi sul calendario, riprodurre musica, chiedere le condizioni atmosferiche, attivare gli altoparlanti Echo, leggere le notizie e persino creare comandi personalizzati con Alexa Skills.

Amazon Echo Dot 2020 può controllare altri dispositivi smart solo se accoppiato a un altro dispositivo Amazon Echo, poiché è privo dell’hub Zigbee. Potete chiedere ad Alexa di fare di tutto, dall'accensione delle luci intelligenti al blocco della porta d'ingresso, ma avrete bisogno di un dispositivo compatibile.

In definitiva, Echo Dot non è un ottimo acquisto per una smart home.

Amazon Echo Dot (2020)

(Image credit: Future)

Prestazioni

Amazon Echo Dot offre una buona gamma media: la voce nelle canzoni è nitida e i discorsi sono cristallini. Purtroppo, il livello di dettaglio è scarso e il suono di più strumenti risulta piatto.

Il design sferico potrebbe indurvi a credere che offra un suono a 360 gradi, ma in realtà l’audio è direzionale e dà il meglio di sé a breve distanza. Non è necessariamente una cosa negativa, ma vale la pena sottolinearla.

Le canzoni che abbiamo testato includono successi pop come Hey Jude dei Beatles e il nuovo successo di Justin Bieber, Lonely, oltre ad alcuni classici funk e rock. In tutti i brani, abbiamo notato lo stesso problema: gli alti e i bassi sono molto deboli anche con il volume al massimo. Amazon Echo (2020) consente di modificare l’impatto delle frequenze tramite equalizzatore, ma ciò non ha un impatto radicale sulla qualità audio.

Il volume massimo di Echo Dot è abbastanza alto, tuttavia non sembra in grado di mantenerlo per un lungo periodo di tempo. Per farla breve, non è un altoparlante adatto ai party; è un dispositivo utile per ascoltare musica in ambienti poco rumorosi.

Vale la pena acquistare Amazon Echo Dot (2020)?

Amazon Echo Dot (2020)

The new Amazon Echo (on left) next to the Amazon Echo Dot (on right). (Image credit: Future)

Compratelo se...

Volete gestire la vostra smart home con Alexa

Se possedete già un altoparlante smart in casa e dovete solo estendere il raggio d'azione di Alexa, l'Echo Dot è il prodotto giusto. La configurazione è semplice e dopo aver scaricato l'app Alexa, i due dispositivi funzionano perfettamente.

Volete trasformare un vecchio altoparlante in un altoparlante intelligente

Se avete un altoparlante dalle grandi prestazioni, potete collegarlo ad Amazon Echo Dot con un cavo audio da 3,5 mm. In questo modo, potrete sia sfruttare Alexa che godervi una qualità audio ottimale.

È in saldo

Come Amazon Echo (2020), il giorno migliore per ritirare qualsiasi dispositivo Amazon è durante gli eventi annuale come il Black Friday o il Cyber ​​Monday, che in genere portano con sé interessanti sconti su tutta la linea di dispositivi Echo. Se ne trovate uno a metà prezzo, non lasciatevelo sfuggire.

Non compratelo se...

Volete un audio ottimale 

Se desiderate una qualità del suono cristallina, abbiamo delle brutte notizie. Amazon Echo Dot (2020) è il classico altoparlante per la musica di sottofondo; non è un dispositivo di cui vantarsi con gli amici audiofili.

Volete realizzare una smart home

Se siete alla ricerca di dispositivi per la vostra smart home, Amazon Echo Dot non dovrebbe essere il vostro primo acquisto. Sì, può controllare alcuni dispositivi, ma solo se è collegato a un prodotto con hub dedicato.

Trovate invitanti offerte per Amazon Echo (3a generazione) 

Vale la pena acquistare il nuovo altoparlanti entry-level di Amazon... a meno che non troviate <a href="https://global.techradar.com/it-it/reviews/amazon-echo-2019-recensione" data-link-merchant="global.techradar.com"">Amazon Echo (3a generazione) in vendita a un prezzo inferiore. La qualità del suono è superiore e potrete gestire i dispositivi smart. 

Nick Pino

Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.