Samsung Galaxy Watch recensione

Samsung Galaxy Watch: un design coraggioso e qualche nuova funzione

Samsung Galaxy Watch
Best in Class
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TechRadar Verdetto

Il Galaxy Watch è lo smartwatch più avanzato di Samsung, grazie alle funzioni avanzate per lo sport e l’autonomia di quattro giorni, se scegliete la versione da 46 millimetri che vi consigliamo. Il design circolare è moderno ed elegante, e la corona rotante permette di navigare nei menu facilmente. Attenzione però, mancano applicazioni di terze parti e la compatibilità con iOS è limitata. Ideale per i fan Samsung.

Pro

  • +

    Impressionante autonomia di 4 giorni

  • +

    Software eccellente

  • +

    La corona rotante è molto comoda

  • +

    Sembra un vero orologio da polso

Contro

  • -

    Connettore di ricarica proprietario

  • -

    Bixby ancora non ci convince

  • -

    Niente Google Maps, Whatsapp o FB Messenger

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Il Samsung Galaxy Watch è ancora uno tra i migliori smartwatch in commercio, grazie al suo design ben riuscito, l’interfaccia ergonomica e, ancora più importante, l’autonomia di quattro giorni.

Questo smartwatch è tutto ciò che l’Apple Watch 4 non è (e nemmeno l’Apple Watch 5, se è per questo).Il Galaxy Watch ha tutto l’aspetto di un vero orologio da polso di fascia alta, con la cassa in acciaio inox e i dettagli rifiniti con cura. È di grande stile ma anche funzionale perché, come il precedente Gear S3, la corona ruota e permette di navigare nel menu.

È il modo migliore per navigare nell’interfaccia di uno smartwatch. Le dita non coprono lo schermo, non bisogna faticare per toccare il punto esatto (un problema con tutti gli smartwatch). La ghiera rotante è presente solo sugli smartwatch Samsung più recenti. 

Il più vecchio Samsung Galaxy Watch Active costa meno del Galaxy Watch, ma non ha la corona rotante. Il nuovo Samsung Galaxy Active Watch 2 invece ha una corona rotante digitale, con feedback aptico che vibra per sembrare una vera corona rotante. L’effetto finale non è affatto male, ma costa di più rispetto al modello precedente.  

Non ci sono smartwatch con corona rotante tra gli smartwatch con Wear OS, mentre l’Apple Watch e WatchOS si affida a una ghiera sul lato della cassa, che non è male ma è inferiore alla corona rotante scelta da Samsung. 

Questa corona è una delle ragioni per cui Samsung ha scelto di usare Tizen OS invece di Google Wear OS. 

L’altra ragione per scegliere Tizen è la durata della batteria. Il Samsung Galaxy Watch da 46 mm che abbiamo provato per due mesi durava tranquillamente 4 giorni con un utilizzo normale. Lo usavamo per controllare messaggi e notifiche, tracciare gli allenamenti, ascoltare musica con Spotify e parlare con Bixby, il terribile assistente vocale sviluppato dal colosso sudcoreano. Samsung afferma che la versione più piccola, quella da 42mm, dura invece tre giorni. 

Samsung Galaxy Watch

La grande differenza tra il Galaxy Watch e il Gear S3, a parte un giorno in più di durata, è che il modello nuovo ha più funzioni e sensori dedicati a chi fa sport, che rendono più potente l’applicazione Samsung Health. Individua automaticamente 6 tra 39 esercizi diversi, e manda delle notifiche se passate periodi sedentari troppo lunghi. Ha anche un tracciamento del sonno abbastanza preciso, e resiste alle immersioni fino a 50 metri. 

Il Galaxy Watch eredita alcuni problemi degli smartwatch Gear precedenti, però. I peggiori hanno a che fare con il software: le applicazioni base di Samsung sono ben rifinite e funzionano, ma quelle di terze parti scarseggiano. Non c’è Google Maps, né Facebook Messenger né Whatsapp. C’è l’assistente Bixby, di cui potremmo anche fare a meno; e c’è Samsung Pay, che curiosamente non usa la  Magnetic Secure Transmission (MST) che era invece presente sul Gear S3.

In sostanza quindi il Samsung Galaxy Watch è ciò che sarebbe dovuto essere il Samsung Gear S4. Un aggiornamento minore che aggiunge funzioni per il fitness, nuovi sensori e una nuova finitura impermeabile. Tutto ciò che ci era piaciuto sul  Gear Sport e sul Gear S3.  

Samsung Galaxy Watch disponibilità e prezzo 

  • Disponibile online e negozi fisici 
  • La versione da 42 mm costa intorno ai 220 euro 
  • La versione da 46 mm ha un prezzo intorno ai 280 euro 
  • La versione LTE è disponibile in esclusiva con TIM 

Il Samsung Galaxy Watch è stato presentato il 24 agosto 2018, insieme al Samsung Galaxy Note 9. Oggi si trova a prezzi che partono da 220 euro circa, per la versione da 42 millimetri. Quello con cassa da 46 mm, che abbiamo provato, costa un po’ di più. Lo trovate su Amazon a partire da 280 euro rica, nel momento in cui scriviamo (agosto 2019). I prezzi comunque variano, con oscillazioni di circa 50 euro. 

Esiste anche una versione LTE, che al momento è disponibile in esclusiva con TIM, tramite il sito dell’operatore telefonico.  

Samsung Galaxy Watch

Dimensioni e design 

  • Ha l’aspetto di un vero orologio da polso 
  • La versione da 46mm sta bene su un polso di medie dimensioni 
  • Lo schermo rotondo e la corona rotante lo rendono elegante 
  • Lo schermo ci mette mezzo secondo per aggiornare ora e informazioni quando lo si attiva 

Il Galaxy Watch esiste in due dimensioni. Quella più grande ha la cassa da 46mm ha una finitura bicromatica, argento e nero. Quella più piccola è da 42 millimetri ed è finita a tinta unita, nero (Midnight Black) o oro rosa (Rose Gold). Le abbiamo provate entrambe e consigliamo quella da 46mm, per la maggiore autonomia e lo schermo più grande. Sta bene su un polso di dimensioni medie, se vi piacciono in generale gli orologi un po’ grandi.  

L’orologio di Samsung è molto grande, più dell’Apple Watch 5 e dell’Apple Watch 4, ed è progettato per sembrare un “vero” orologio da polso. Chi ce lo ha visto addosso lo ha notato e ne ha apprezzato l’estetica. Anzi, molti si sono sorpresi quando abbiamo detto loro che si tratta di uno smartwatch. In un mondo pieno di Apple Watch, il Samsung Galaxy Watch si sa distinguere.  

L’orologio di Samsung è progettato per sembrare un “vero” orologio da polso

Non c’è molta varietà per quanto riguarda il colore della cassa, il materiale o il cinturino abbinato. La cassa da 46 millimetri, nero e argento, offre tre cinturini da 22mm tra cui scegliere: nero, blu e grigio. Il Galaxy Watch più piccolo invece usa cinturini da 20mm, e ce ne sono di più tra cui scegliere:  Onyx Black, Lunar Grey, Terracotta Red, Lime Yellow, Cosmo Purple, Pink Beige, Cloud Grey, e Natural Brown. Samsung vende i cinturini anche separatamente, per chi li volesse cambiare di tanto in tanto.  

Samsung Galaxy Watch

Tre versioni: 46mm Silver (sinistra), 42mm Rose Gold (centro) and 42mm Midnight Black (destra) 

Lo schermo Super AMOLED da 1,3 pollici (1,2 pollici sul Galaxy Watch da 42mm) è luminoso e con colori brillanti, come ormai ci aspettiamo dagli schermi Samsung. Tutto è perfettamente visibile, anche all’esterno, grazie all’efficace sistema di luminosità adattabile. Samsung ha realizzato un’interfaccia che sfrutta il nero in modo intelligente, riducendo al minimo lo “spreco” di pixel nella risoluzione 320x320. Il difetto è una bassa velocità di aggiornamento: quando si riattiva lo schermo, infatti, ci vuole circa mezzo secondo per vedere l’ora corretta e le altre informazioni aggiornate. Sembra che, più che lo schermo, venga riattivato tutto lo smartwatch. 

La corona rotante ha un effetto estetico ed è funzionale, ma conferisce anche resistenza al Samsung Galaxy Watch. Prendete noi come esempio: abbiamo rotto il vetro dell’Apple Watch più di una volta. Ma Samsung protegge il dispositivo con tecnologie di origine militare e Gorilla Glass DX, per evitare anche il minimo graffio. 

Samsung Galaxy Watch

Oltre alla corona rotante ci sono due pulsanti, posizionati a destra ma non centrali, il che aiuta a evitare pressioni accidentali. È un orologio ben progettato, almeno per l’uso diurno. 

Il Galaxy Watch è utile anche di notte, grazie alle funzioni per il monitoraggio del sonno. In questo caso però le sue dimensioni ingombranti sono uno svantaggio. La versione da 46mm pesa 63 grammi, che in certi momenti possono sembrare un macigno. Questo è l’unico aspetto per cui preferiamo il modello da 42mm e 49 grammi. 

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Fitness

  • Tracciamento automatico di 6 attività, e 39 attività in totale 
  • Include alcuni esercizi che gli altri non hanno 
  • Ottimo monitoraggio del sonno, promemoria e sfide 1:1 
  • Gestione dello stress e sfide di gruppo da migliorare 

Il Samsung Galaxy Watch è molto orientato al fitness e offre una più grande varietà di esercizi monitorati automaticamente. Bicicletta, ellittica e vogatore sono presenti nella lista di tracciamento automatico, insieme a camminata, corsa e workout aerobico. Un totale di sei esercizi per i quali non dovrete attivare manualmente il tracciamento. 

Per esempio, ogni volta che abbiamo fatto una passeggiata di dieci minuti lo smartwatch se ne è accorto e ha attivato il tracciamento di conseguenza, cosa che noi non avevamo fatto anche perché stavamo semplicemente andando speditamente da un posto all’altro, lungo le affollate strade di New York.. Sicuramente una nota più che positiva per il Samsung Galaxy Watch. 

Questo non significa che ci si debba sempre affidare agli automatismi del Galaxy Watch, per monitorare un allenamento. Lo abbiamo usato per le discese in mountain bike, per esempio, scoprendo che non si è attivato il monitoraggio automatico. Nei casi in cui ci si tiene, meglio controllare a mano. 

Il software Samsung può monitorare 39 diversi esercizi, compresi 21 allenamento indoor e allenamenti per la forza fisica che raramente sono presenti sugli smartwatch.

  • Corsa
  • Camminata
  • Ciclismo
  • Nuoto
  • Altri allenamenti
  • Tapis Roulant
  • Ciclette
  • Pesi
  • Circuito
  • Arm curl
  • Arm extension
  • Back extension
  • Bench press
  • Burpee test
  • Crunch
  • Deadlif
  • Ellittica
  • Front raise
  • Hiking
  • Pulldown laterali
  • Lateral raise
  • Legs curl
  • Leg extension
  • Leg press
  • Leg raise
  • Lunge
  • Mountain climbers
  • Pilates
  • Plank
  • Pull-ups
  • Push-ups
  • Rowing machine
  • Shoulder presses
  • Sit-ups
  • Squat
  • Star jump
  • Step machine
  • Stretching
  • Yoga

I rilevamenti, automatici e manuali, si sono rivelati più precisi che sul Fitbit Versa (che tende a gonfiare un po’ numero di passi e distanza percorsa) e delle molte app per smartphone (che gonfiano parecchio i numeri). Non è stato così preciso con gli addominali: nel nostro caso ne segnava tre ogni cinque, il che non ci ha ispirato molta fiducia.   

Samsung Galaxy Watch

Nell’arco della giornata lo smartwatch vibra se si sta fermi troppo tempo, un gentile invito a muoversi un po’. Vi suggerirà di fare torsioni del torso (e potrete attivare il tracciamento dell’esercizio), e si metterà a contarle se decidete di farle. Oppure dà altri suggerimenti specifici, non si limita a ricordarvi di muovervi un po’ come fanno altri.

Un’altro strumento motivazionale è la sfida tra amici, che trovate nella scheda specifica dell’app Samsung Health. Serve a competere con altri per vedere, ad esempio, chi brucia più calorie in un giorno. La cosa buona è che gli altrinon devono avere un Samsung Galaxy Watch per partecipare: sarà sufficiente qualsiasi dispositivo Gear o anche solo l’applicazione. La cattiva notizia è che si tratta sempre di sfide uno contro uno, senza la possibilità di farle in gruppo. 

Samsung Galaxy Watch

Tra le funzioni c’è anche il tracciamento e la gestione dello stress. Ci sembra un’ottima idea con una pessima realizzazione. Il sistema include alcuni esercizi di respirazione per calmarsi: 15 secondi per inspirare e altri 15 per espirare, cose del genere.  Sarebbe stato molto meglio se la gestione dello stress funzionasse davvero in modo automatico, come dovrebbe. Invece abbiamo dovuto fare manualmente la misurazione dello stress, che sembra affidarsi al ritmo cardiaco. Alla fine, è finita che ci siamo stressati  perché questo strumento non funziona come dice Samsung, guarda un po’.  

Samsung Galaxy Watch

Ecco la prova dei nostri sforzi 

Il tracciamento del sonno invece è ciò che ci si aspetta, nella maggior parte dei casi. Riporta i dati sul sonno dividendo in tre parti il tempo passato a letto: immobile, sonno leggero e sonno agitato. Potrete valutare voi stessi il vostro sonno a partire da questi dati, ma l’applicazione di Samsung non offre spunti per interpretarli. 

Il Samsung Galaxy Watch traccia il sonno automaticamente, e ci è sembrato preciso. Lo abbiamo trovato stancante da portare di notte, specialmente la versione da 46mm, ma lo abbiamo usato lo stesso per avere il tracciamento. E abbiamo notato che durante la notte perde pochissima carica. 

Software e applicazioni 

  • L’interfaccia utente è quella che ci piace di più tra gli smartwatch 
  • Ci sono 60mila quadranti e Spotify offline 
  • Mancano Google Maps, Whatsapp, Facebook Messenger e altre
  • Bixby è terribile in confronto a Google Assistant o Siri  
  • Samsung Pay non ha MST, per i sistemi senza NFC 

Il Samsung Galaxy Watch ha un software ben rifinito ma scarno, e questo è secondo noi il suo peggior difetto.

Quando lo si toglie dalla piastra di ricarica wireless, vi saluta con un “ciao” e poi mostra una faccina sorridente. È un dettaglio carino per iniziare la giornata, e fa sembrare l’Apple Watch meno creativo. Tutto nel Galaxy Watch è più animato e dinamico.  

Samsung Galaxy Watch

Scorrendo i menu tramite la corona rotante si possono apprezzare i widget colorati e gradevoli, facili da leggere e ricchi di informazioni allo stesso tempo. Quello per il meteo è un ottimo esempio: mostra la temperatura e un’icona che riassume il tempo del giorno, con massima e minima in un carattere più piccolo. In blu c’è la percentuale delle precipitazioni, e in rosso il livello di raggi UV, disposti sul lato dello schermo. Toccando il menu si accede alla previsione a cinque giorni. 

Ogni mattina avrete il riassunto del giorno, con gli appuntamenti, il meteo e altre voci importanti. A volte la nostra agenda era in conflitto con il meteo, il che, a volte,  si è rivelata un’informazione utile. 

I widget e le impostazioni del Galaxy Watch sono personalizzabili fino al più piccolo dettaglio, ed  persino possibile modificare le voci nel menu delle impostazioni veloci. Qualcosa che vogliamo dai tempi di watchOS 5 e che ancora stiamo aspettando, da parte di Apple. 

Samsung Galaxy Watch

Samsung ha aggiunto due piccoli gioiellini al software: Tizen offre circa 60.000 diversi quadranti tra cui scegliere, di ogni stile e genere. E c’è inoltre la possibilità di ascoltare Spotify offline, il che è una gran cosa se volete usare lo smartwatch in palestra o per andare a fare sport all’aperto, senza portarvi dietro lo smartphone. I 4GB di memoria interna basteranno per moltissima musica.  

Samsung ha fatto un lavoro eccellente con la grafica del sistema operativo, e un lavoro pessimo nell’attrarre gli sviluppatori di applicazioni. Inoltre bisogna fare un passaggio aggiuntivo per scaricare le applicazioni “Gear” dal negozio Galaxy Apps, perché di default quelle installate sul telefono non compaiono sullo smartwatch. 

Non c’è Google Maps, ma ci si può affidare a HERE, e mancano anche Facebook Messenger e Whatsapp. Ci sono alcune alternative, su cui nutriamo qualche dubbio. 

Per le applicazioni di messaggistica che funzionano, ci sono le notifiche, la possibilità di leggere i messaggi e quella di rispondere. Ma per avviare una nuova conversazione bisogna mettere mano al telefono. C’è anche Samsung Pay, un sistema di pagamento alternativo a Google Pay o Apple Pay, che però non supporta il protocollo Magnetic Secure Transmission (MST), che può funzionare con i POS senza NFC e che è presente sul Gear S3.

Samsung Galaxy Watch

Bixby, l’assistente vocale di Samsung, non è meglio di S Voice sul Gear S3; ci ha fatto sentire la mancanza di Google Assistant, e qualche volta persino della meno valida Siri. 

Non tutti hanno bisogno di un assistente vocale sul proprio orologio, né di applicazioni di terze parti - tanto che molti sviluppatori stanno abbandonando anche l’Apple Watch. Se vi basta un sistema operativo ben fatto e le funzioni più importanti, questo Galaxy Watch ha tutto quello che vi serve. 

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Batteria 

  • La versione da 46mm dura quattro giorni. Una volta è arrivata a cinque giorni 
  • La versione da 42mm invece arriva a tre giorni, per la batteria più piccolo
  • In risparmio energetico il 2% è durato diverse ore
  • Il piedistallo wireless è prezioso, attenzione a non perderlo 

Il Samsung Galaxy Watch può durare tranquillamente quattro giorni, come abbiamo verificato nella nostra prova di 12 giorni. Anzi, in un’occasione la batteria da 472 mAh è arrivata al quinto giorno prima che lo smartwatch si spegnesse; stavamo usando il monitoraggio cardiaco, dell’attività fisica e del sonno, e in quel momento stavamo anche avviando una chiamata telefonica direttamente dal Galaxy Watch. 

La modalità di risparmio energetico è impressionante. Una volta l’abbiamo attivata quando c’era il 2% di carica residua, e lo smartwatch è rimasto acceso per il resto della serata. Potevamo ricevere chiamate e messaggi, in questa modalità. In confronto, l’Apple Watch 4 in modalità di risparmio energetico mostra .. l’ora. 

Samsung Galaxy Watch

Usando la funzione always-on dello schermo abbiamo notato una riduzione significativa dell’autonomia. Lo schermo è la parte che consuma di più, anche con la luminosità ridotta. 

La versione da 42 mm ha invece tre giorni di autonomia dichiarata, che è quanto ci si può aspettare dalla batteria da 270mAh. Testeremo anche questa variante appena possibile. 

Non ci è piaciuto invece il fatto che il piedistallo wireless incluso nella confezione è l’unico modo di ricaricare il Samsung Galaxy Watch; non si può usare nemmeno il caricatore veloce della stessa Samsung. Se avete bisogno di ricaricarlo in ufficio, quindi, dovrete ricordarvi di portarvi dietro anche il suo caricatore. Avremmo senz’altro preferito avere una porta USB-C o microUSB. 

La soluzione di Samsung è la Wireless Charger Duo, un accessorio da comprare separatamente. 

Compatibilità Android e iPhone 

  • Funziona meglio con uno smartphone Samsung o un Android 
  • Funzione con iPhone ma con alcuni limiti
  • Su iOS arrivano comunque le notifiche dei messaggi 

Il Samsung Galaxy Watch funziona al meglio con gli smartphone Samsung, che hanno l’applicazione Gear preinstallata. Ma funziona anche con qualsiasi altro smartphone Android, basta che sia almeno Android 5.0 (che è del 2014). Per il nostro test abbiamo usato un Pixel 2 come smartphone non Samsung.  

Samsung Galaxy Watch

Abbiamo provato il Galaxy Watch anche con un iPhone X. Gli iPhone sono compatibili dall’iPhone 5 in avanti, ma con funzionalità limitata. Si possono leggere le notifiche di iMessage, ma non è possibile rispondere né avviare una nuova conversazione. E non ci sono app per email, chiamate telefoniche o normali messaggi SMS. Inoltre dovevamo aprire l’applicazione Samsung Gear di tanto intanto affinché la connessione restasse attiva, altrimenti l’orologio passava in modalità standalone, cioè funzionava senza un telefono associato.

In generale questo smartwatch è più a proprio agio con un smartphone Android, in particolare quelli Samsung, come per esempio il recente Samsung Galaxy Note 10

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 Verdetto finale 

Il Samsung Galaxy Watch ha il miglior design e il sistema operativo più reattivo tra tutti gli smartwatch che abbiamo mai provato. Sembra un vero orologio, può tracciare automaticamente molti esercizi, e le funzioni base si gestiscono in modo brillante con la corona rotante. L’autonomia di quattro giorni è fantastica. 

Il design potrebbe risultare troppo grosso e ingombrante per alcune persone, e ci sono ben poche app tra cui scegliere. E nessuno sano di mente vorrà usare l’assistente vocale Bixby su questo orologio (e probabilmente da nessun’altra parte), ma forse non importa: in genere sono poche le persone disposte o preparate a usare un assistente vocale sullo smartwatch. 

Il Samsung Galaxy Watch sembra lo smartwatch di domani, oggi. Il software è impressionante, e lo schermo è perfetto per mostrarlo in tutta la sua gloria. La gestione delle notifiche è ergonomica e veloce, così come quella del fitness. Ed è facile confonderlo per un vero orologio.

Samsung Galaxy Watch

Samsung Galaxy Watch, per chi è? 

Se cercate uno smartwatch che sia bello da vedere e avete già uno smartphone Samsung, il Galaxy Watch fa al caso vostro. Funziona anche su altri smartphone Android e persino con iPhone, ma l’esperienza non è la stessa. È una scelta eccellente se volete le notifiche essenziali al polso e un tracciamento del fitness di alto livello.  

Samsung Galaxy Watch

Vale la pena comprarlo? 

Sì, se già avete uno smartphone Samsung e cercate il migliore smartwatch da abbinare. Ci sono anche tanti eccellenti smartwatch Wear OS tra cui scegliere, ma il software di Google non è ancora maturo. E l’Apple Watch, che invece sarebbe maturo, semplicemente non funziona con gli smartphone Android (o almeno non ancora). La nostra raccomandazione è sempre il prodotto Apple, ma solo se avete un iPhone.  

Concorrenza 

Non vi ha convinto il Samsung Galaxy Watch? Abbiamo alcuni modelli da proporvi come alternativa 

Samsung Galaxy Watch Active 2 

Il Samsung Galaxy Watch Active 2 è una versione più leggera, ed è privo della corona rotante. 

Per questo è probabilmente più appropriato per gli sportivi, anche perché offre tutti i pregi di Tizen. Inoltre costa meno del Galaxy Watch standard. 

Leggi la recensione: Samsung Galaxy Watch Active 2 

Apple Watch 4

Apple Watch 4

L’Apple Watch 4 è uno smartwatch sofisticato, con uno schermo di alta qualità ed è, per alcuni aspetti, anche meglio del Galaxy Watch. Funziona solo con gli iPhone, e per questi dispositivi è un complemento eccellente. Ma se avete uno smartphone Android non vi servirà a nulla. Il Galaxy Watch inoltre sembra più un vero orologio, dettaglio che per alcuni può essere molto importante. 

L’Apple Watch è più leggero, e una maggiore varietà di cinturini tra cui scegliere. Non sembra all’altezza del Galaxy Watch, ma in realtà offre alcune funzioni avanzate come l’elettrocardiogramma. Inoltre Siri è senz’altro più sveglia di Bixby, per quando non sia un assistente vocale memorabile. 

Leggi la recensione: Apple Watch 4 

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Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.