Recensione Sony Bravia A8

Sony Bravia A8 porta la qualità video a un nuovo livello

Sony Bravia A8H/A8 OLED TV
Editor's Choice
(Image: © Sony)

Verdetto

Combinando le eccellenti prestazioni delle immagini OLED di Sony con un sistema audio potente e diretto, Sony A8 si impone come un eccellente TV per gli appassionati dell'home cinema.

Pro

  • +

    Immagine splendida e raffinata

  • +

    Buona qualità audio

  • +

    Angoli di visione ultra-ampi

  • +

    Audace design industriale

Contro

  • -

    Manca il supporto a HDR10+

  • -

    Prezzo alto

  • -

    Android TV è meno raffinato di altri

  • -

    Rischio Burn-in

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Sony A8 vanta un equilibrio ideale tra prezzo e prestazioni, poiché implementa le funzionalità dei TV OLED premium della serie Sony A9G Master, ma costa molto meno.

Il modello da 65 pollici ha un prezzo consigliato al pubblico di 3200 euro, ma presenta il processore X1 Ultimate e supporta le tecnologie Pixel Contrast Booster di Sony (per immagini più intense) e X-Motion Clarity, inizialmente sviluppata per i propri televisori LCD FALD.

Il comparto audio dispone del sistema Acoustic Surface Audio di Sony (in cui lo schermo del TV vibra per produrre suoni) ed è affiancato da un due subwoofer e da un sistema di calibrazione automatica acustica che può ottimizzare l’audio in base all’ambiente in cui è riprodotto. I risultati sono a dir poco stupendi.

Disponibilità e prezzo

Sony A8 è stata annunciato al CES 2020 ed è ora disponibile in tutto il mondo in due formati, 55 e 65 pollici. Sul sito ufficiale, Il modello da 55 pollici ha un prezzo consigliato di 2200 euro, mentre quello da 65 pollici di ben 3200 euro.

A confronto, il nuovo LG CX ha un prezzo consigliato al pubblico di 2000 euro per la variante da 55 pollici e di 2800 euro per quella da 65 pollici.

Sony Bravia A8H/A8 OLED TV

(Image credit: Sony)

Design

Abbiamo testato il Sony A8 da 65 pollici, che vanta un design industriale e un pannello incredibilmente sottile, come molti altri TV OLED. Le finiture sono da top di gamma e la qualità costruttiva è eccellente.

Il blocco posteriore che contiene porte di I/O, il processore e i subwoofer  è minimalista e ben fatto, al punto da valorizzare il design del TV.

Il display presenta cornici in metallo molto sottili che non distraggono dall'immagine, così come i piedini che sostengono il TV.

Questi ultimi possono essere fissati in modo da avere spazio per aggiungere una soundbar al televisore.

La connettività offre quattro ingressi HDMI, tre USB, una porta Ethernet, una presa jack, un ingresso video composito e un'uscita audio digitale. Inoltre, sono integrati Wi-Fi e Bluetooth.

Le porte HDMI sono in grado di supportare il più recente sistema anti-pirateria HDCP 2.3 e supportano sia il passaggio automatico alla modalità di gioco sia la tecnologia eARC (Enhanced Audio Return Channel) per inviare dati audio digitali a soundbar compatibili.

Manca il supporto sia alla riproduzione 4K a 120 Hz che al VRR (variable refresh rate), il che è un peccato considerando le funzionalità della PS5 e Xbox Series X, in uscita a fine anno.

L'ultima piccola novità riguarda il telecomando caratterizzato da una raffinata finitura effetto metallo, l’ottima configurazione dei tasti e da pulsanti reattivi. E ne siamo felici, poiché i pulsanti a filo dei vecchi telecomandi Sony erano alquanto irritanti. Questo non è molto diverso, esteticamente, ma usandolo si nota la differenza.

Android TV

(Image credit: Google)

Smart TV (Android TV)

Sony A8 usa Android TV (Pie), che è stato ottimizzato dal colosso giapponese. Evidenziando un'opzione nel menu Impostazioni, ora viene visualizzata una bella spiegazione della funzione in esame. Sony ha anche introdotto una nuova guida elettronica ai programmi che fornisce molte più informazioni rispetto alla maggior parte degli EPG (Electronic Program Guide), riuscendo comunque a mantenere una (piccolissima) versione del canale nell'angolo in alto a sinistra. Sono inoltre disponibili nuovi "suggerimenti" vocali e l’accoppiamento a dispositivi audio esterni è stato migliorato.

Sony A8 supporta Google Chromecast, Google Assistant e Google Play Store. L’azienda ha anche integrato Apple Airplay 2 e le più importanti app di streaming: Disney Plus, Netflix, Amazon Prime Video, Tidal (incluso il supporto Dolby Atmos Music) e YouTube. Al momento, manca il supporto per Apple TV e il servizio di streaming Apple TV Plus.

(Image credit: Sony)

Prestazioni 

Le immagini HD/SDR elaborate da Sony A8 sono fantastiche, l'upscaling di contenuti sub-4K funziona a meraviglia. Le immagini vantano alti livelli di dettaglio e trama senza artefatti visivi, anche se i contenuti sono di bassa qualità.

Anche la gamma cromatica è eccezionale, l’upscaling non va a rovinare nemmeno quest’aspetto.

Le preimpostazioni immagine Vivido, Standard e Cinema applicano automaticamente la rimasterizzazione HDR alle fonti SDR, che non è disattivabile. Detto questo, la rimasterizzazione è davvero convincente. Adotta un approccio relativamente delicato, che non allontana troppo l’immagine dalla luminosità e gamma cromatica originale. Sembra che il processo sia basato sull’IA, il che dona un aspetto più naturale rispetto a quanto prodotto dai tipici filtri.

I gamer, infine, saranno felici di sapere che, in modalità gaming, l’input lag di Sony A8 (il tempo impiegato dallo schermo per visualizzare le immagini) scende a 18 ms, un buon valore.

(Image credit: Sony)

Con le immagini 4K/HDR si possono apprezzare le vere potenzialità del pannello. Le zone d’ombra (HDR), ad esempio, mostrano il fantastico lavoro svolto da Sony su uno degli aspetti più difficili della tecnologia OLED: la transizione dai colori pieni a quasi neri. Non c'è alcun segno di rumore di cui talvolta soffrono i TV OLED e, a dirla tutta, dobbiamo ancora testare un TV con un controllo, una raffinatezza, una profondità del nero e una coerenza così eccellenti.

Sony A8 si distingue anche per l'ampia gamma cromatica delle immagini HDR. L'incredibile gestione del colore rende le immagini 4K HDR tridimensionali, naturali e ricche di sfumature. In effetti, la qualità video raggiunta nella tonalità della pelle, dei colori scuri e nei dettagli in ombra è paragonabile a quella di un monitor OLED professionale.

La tecnologia Bitmapping di Sony sfuma correttamente i tipici artefatti striati che si vengono a creare quando si visualizzano contenuti HDR/Wide gamut sugli schermi HDR. A volte, l'elaborazione provoca una leggera perdita di dettaglio, ma i vantaggi superano nettamente gli svantaggi.

La nitidezza e il dettaglio delle immagini 4K native è fantastico. Dettagli come i pori della pelle, le scanalature delle foglie e vecchi muri coperti da licheni in lontananza sono tutti resi in modo impeccabile. Inoltre, tale nitidezza non è rovinata dai comuni artefatti come il rumore digitale o bordi eccessivamente marcati.

La nitidezza si perde un po’, quando c'è molto movimento da gestire. L'impostazione "MotionFlow 1" svolge un ottimo lavoro con le fonti cinematografiche a 24 fps, evitando il cosiddetto “effetto soap opera".

La nuova funzione X-Motion Clarity salva la situazione, poiché non inserisce schermate nere tra i fotogrammi a differenza della tecnologia Black Frame Insertion. Al contrario, inserisce immagini nere parziali, aumentando la luminosità delle aree luminose. Questo consente di migliorare la percezione del movimento senza causare un calo della luminosità o episodi di flickering.

(Image credit: Sony)

Come la maggior parte dei TV OLED, la luminosità massima di Sony A8 non è un granché. Abbiamo rilevato circa 640 nit su un quadrato HDR bianco che occupa il 10% dello schermo sia nelle impostazioni predefinite Brillante che Standard: scende a 540 nit in modalità Cinema. A confronto, LG OLED CX supera gli 800 nit nella sua modalità Brillante  e 700 nit nella modalità Cinema e Standard.

Si tratta di un particolare da tenere a mente se intendete porre il televisore in una stanza luminosa. Detto questo, Sony A8 presenta alcune funzionalità che assicurano immagini HDR di alto livello.

Le tecnologia Pixel Contrast Booster e Dynamic Contrast Enhancer aumentano il "divario" di luminanza tra i pixel più scuri e quelli più chiari, migliorando ulteriormente il contrasto, inoltre le immagini rimangono naturali.

Il pannello si comporta bene anche con i contenuti Dolby Vision, peccato manchi il supporto a HDR10+. C’è però la modalità Calibrata per Netflix, che funziona piuttosto bene e non vi farà sentire la mancanza di HDR10+.

Sony A8 supporta la modalità IMAX Enhanced, uno standard disponibile su alcuni film rimasterizzati e su alcune app di streaming (Rakuten in Europa). Questa permette di apprezzare contenuti con una qualità video e audio senza paragoni e proprio come l’ha pensata il regista.

Data la qualità del televisore, è un peccato che non supporti la modalità Filmmaker e le preimpostazioni d’immagine Dolby Vision IQ adottati quest'anno dalla concorrenza. Sony ha dichiarato che la propria elaborazione delle immagini non necessita di tale "aiuto" e considerata la qualità video di A8, è difficile dargli torto.

Le uniche pecche, al di là della bassa luminosità di picco, è il mancato supporto alla riproduzione in 4K a 120 Hz per i giochi e l’alta riflettività dello schermo.

(Image credit: Sony)

Comparto audio

Il comparto audio di Sony A8 è all’altezza della qualità video. L'uso di attuatori che fanno vibrare lo schermo per produrre i suoni genera un soundstage più dettagliato e potente di quello fornito dai tipici altoparlanti integrati.

La spazialità dell’audio è riprodotta al meglio: se un'auto si sposta da un lato dello schermo all’altro, si sentirà effettivamente il suono del veicolo muoversi da una parte all’altra. Anche le voci sembrano provenire dalla bocca degli attori.

E non è tutto, il suono non è relegato solo sul pannello, ma invade l’intera stanza. Talvolta, durante la visione di contenuti Dolby Atmos, ho avuto l'impressione che alcuni effetti sonori provenissero dalle mie spalle.

La precisione e la completezza della riproduzione audio basata su oggetti si è rivelata davvero efficace per un sistema di altoparlanti incorporato.

L'aggiunta di un secondo subwoofer (due in totale) al sistema Acoustic Surface Audio aiuta a completare la gamma media e bassa efficacemente, e in genere non c'è distorsione anche con volume molto alto. La nitidezza del suono mantenuta durante le scene d'azione più rumorose è sorprendente.

Al limite i toni più bassi, non sono profondi e poderosi quanto quelli dell'LG OLED65CX. D'altro canto, i bassi del TV Sony risultano sempre definiti, a differenza di quelli dell’LG.

LG CX OLED è il principale competitor di Sony A8. 

LG CX OLED è il principale competitor di Sony A8.  (Image credit: LG)

Altri televisori da considerare

Il principale rivale di Sony A8 è l’LG CX. Il modello da 65 pollici costa circa 500 euro in meno e i contenuti HDR beneficiano molto della sua maggiore luminosità. Questo lo rende un'opzione migliore per soggiorni relativamente luminosi.

Sony A8, tuttavia, offre un'immagine più raffinata ed elegante, specialmente nelle scene molto buie, quindi è ideale per l’home theater (o una stanza in cui ridurre al minimo la luminosità ambientale).

Se invece siete interessati soprattutto ai contenuti HDR, potete risparmiare ben 1000 euro optando per il TV LCD Sony XH90; ha una luminosità massima molto alta e prestazioni video eccezionali, compreso un contrasto e un livello di nero altissimi, i migliori mai visti su un LCD. Ovviamente, i livelli di nero non sono così profondi e stabili come quelli dell’A8, ma considerata la differenza di prezzo potrebbe valerne la pena. 

Conclusioni

La bassa luminosità di picco rende Sony A8 più adatto a stanze relativamente buie, ma l’ampia gamma cromatica, il contrasto e la nitidezza rendono le sue immagini a dir poco affascinanti. È un televisore ideale per un home cinema.

Se la bassa luminosità non rappresenta un problema, questo televisore vi regalerà le immagini più naturali, coinvolgenti e raffinate mai viste.

John Archer
AV Technology Contributor

John has been writing about home entertainment technology for more than two decades - an especially impressive feat considering he still claims to only be 35 years old (yeah, right). In that time he’s reviewed hundreds if not thousands of TVs, projectors and speakers, and spent frankly far too long sitting by himself in a dark room.