Comprare una reflex nuova oggi ha poco senso, vi spieghiamo perchè
I tempi cambiano e rimanere ancorati al passato non è sempre un bene
Per quanto ci siano ancora dei fotografi, professionisti e non, che scattano con le reflex, gran parte degli esperti del settore ha già effettuato il passaggio alle mirrorless o pianifica di farlo.
I più diffidenti hanno conservato i corredi in loro possesso, magari acquistando un corpo macchina ML (mirrorless) e un adattatore per montare gli obiettivi che già avevano (scelta sensata che approfondiremo in seguito), mentre altri hanno venduto (spesso svenduto) tutto per passare ai nuovi sistemi Z (Nikon), RF (Canon), E (Sony) e via dicendo.
Sui forum ci sono numerose discussioni tra chi sostiene che le reflex abbiano ancora qualcosa da dire in termini di durata della batteria, qualità del mirino e dei file e chi racconta quanto il passaggio alle mirrorless abbia rappresentato un vero e proprio salto di qualità in termini di AF, funzioni avanzate, raffica e soprattutto compattezza. Noi di Techradar abbiamo analizzato le differenze tra mirrorless e reflex in un approfondimento dedicato evidenziando le peculiarità e i difetti di ciascun sistema.
Basta andare su qualsiasi mercatino dell’usato per vedere ogni giorno decine di annunci di vendita relativi a reflex che fino a pochi anni fa erano considerate il massimo della tecnologia e oggi si trovano a cifre irrisorie. Lo stesso discorso vale per le lenti. In questi giorni ho visto dei 70-200 / 24-70 2.8 (Canon e Nikon) di ultima o penultima generazione venduti a meno di 1000 euro, ma anche corpi macchina eccellenti come Nikon D750/D780 e D850, giusto per citarne qualcuno, ceduti a una frazione del prezzo originale.
Questo vuol dire che le mirrorless sono superiori in tutto e che le reflex non sono più buone a nulla? Assolutamente no. Il discorso è più complesso di quanto possa sembrare.
Ci sono reflex top in grado di produrre file migliori di alcune mirrorless di fascia medio alta e dotate di sistemi AF che possono tenere ancora perfettamente il passo (vedi Canon EOS-1D X MKIII, Nikon D850 e Pentax K1 II), questo è certo. Tuttavia, che senso avrebbe continuare a investire in un corredo sapendo che la stragrande maggioranza dei produttori di fotocamere (esclusa Pentax) sta investendo tutto sui sistemi ML?
Prendiamo per esempio le lenti Z di Nikon. C’è chi sostiene che la qualità delle immagini prodotte non sia di tanto migliore rispetto a quella delle lenti serie F di fascia alta (concepite per le Reflex), ma sono tutti d’accordo nell’affermare che, nonostante l’efficacia degli adattatori FTZ/FTZ II, il sistema AF delle mirrorless renda meglio con le lenti Z.
Se a livello amatoriale la differenza è trascurabile, chi lavora in ambito fotografico cerca il top delle prestazioni e non rinuncerebbe mai a un sistema AF più veloce abbinato a una lente più compatta e versatile, pensata appositamente per una fotocamera mirrorless, e magari a un sistema di scatto super silenzioso.
Il discorso vale anche per le costosissime ottiche RF di Canon, sempre più diffuse e apprezzate dai canonisti, anche dai più scettici.
Se a questo si aggiunge il fatto che gran parte dei produttori di ottiche di terze parti come Tamron, Sigma, Samyang, Viltrox, TTartisan e via dicendo ha già convertito gran parte della produzione sul segmento ML la situazione è ancora più cristallina.
E siamo solo all’inizio, visto che i due principali produttori di fotocamere sono alla loro seconda iterazione (MKII) per gran parte dei modelli ML in catalogo, mentre per le lenti si parla ancora di MKI. Questo significa che nei prossimi anni il divario non farà altro che accentuarsi, quindi il passaggio ai nuovi sistemi diventerà inevitabile per chi si occupa di fotografia.
Comprare una reflex nuova ha ancora senso?
Senza girarci troppo intorno: assolutamente no. I motivi sono molteplici, ma il primo consiste proprio nell’enorme quantità di corpi macchina professionali che si trovano sull’usato a prezzi irrisori. Chi comprerebbe una reflex di fascia bassa spendendo 6/700 euro se può acquistare un’ammiraglia con qualche migliaio di scatti sui 1000€?
Inoltre, oggi ci sono tantissime alternative mirrorless di fascia bassa, sia full frame che APS-C, capaci di surclassare i corrispettivi reflex in tutto e per tutto (eccezion fatta per il mirino, che rimane un vantaggio delle reflex se non si prendono ML di fascia alta) nonostante abbiano corpi più compatti. Per questo motivo, chi vuole entrare nel mondo della fotografia dovrebbe farlo acquistando una mirrorless o al limite investendo in un corredo reflex usato.
Il discorso cambia per i professionisti. Nel mondo della fotografia è necessario rimanere al passo con i tempi ed evolversi insieme ai sistemi di riferimento. Se si parla di scattare foto in famiglia, un iPhone 14 può fare le veci di una fotocamera e c’è persino chi preferisce scattare ancora a pellicola, o con le istantanee, ma se si parla di usi specifici come la fotografia sportiva, gli eventi o i matrimoni, avere un sistema AF performante e poter contare su raffiche velocissime, mirini EVF di alto livello e otturatori elettronici che non emettono suoni i vantaggi sono tali da aver convinto gran parte dei Pro a passare ai modelli senza specchio.
Al contempo i fotografi escursionisti sanno bene che mezzo chilo in più o in meno può fare la differenza e, anche se le lenti top continuano a pesare parecchio, di norma un kit mirrorless pesa circa 400/500g in meno rispetto al corrispettivo reflex. Se a questo si aggiunge il fatto che Nikon e Canon stanno sviluppando teleobiettivi sempre più compatti e performanti (si veda il Nikkor 24-200 F4/6.3 serie Z che pesa 507g) e lenti pancake con costruzione in plastica superleggera, è facile comprendere come mai ci sono parecchi fotografi disposti a sacrificare il feeling dei materiali e uno stop in più in cambio di un kit leggero e maneggevole anche nelle situazioni più complicate (come quando si è appesi a una ferrata, giusto per dirne una).
Cosa conviene fare se non si è ancora passati alle mirrorless?
Siete tra coloro che, per sentimentalismo o partito preso, non sono ancora passati al sistema mirrorless ma con l’arrivo dei modelli più evoluti e la graduale riduzione dei prezzi delle prime serie dei vostri costruttori di riferimento ci state facendo un pensierino? Non c’è nulla di male, siete in buona compagnia.
Vi ritrovate tra le mani un corredo eccellente, ma dopo aver provato la ML di un vostro collega o amico avete deciso di passare ai nuovi modelli. Cosa fare? Ha senso svendere le proprie reflex? A mio avviso, assolutamente no! Tenetevi care le vostre ammiraglie, conservatele perchè ci sono molti modelli che possono ancora dire la loro nella ritrattistica, come anche in studio, per still life e foto prodotto.
Aspettate finché non avrete un budget sufficiente ad effettuare il passaggio e fatelo al momento giusto. Affrettarsi a vendere il proprio corredo vuol dire essere costretti a svendere lenti e fotocamere che vanno ancora benissimo ed è una scelta che ha senso solo qualora riusciate a coprire gran parte dell’investimento per il nuovo kit con la vendita del vostro attuale corredo.
Per un passaggio graduale ai nuovi sistemi, la scelta migliore è conservare il proprio corredo fotografico, acquistare un corpo macchina ML entry level o di fascia medio alta (usato) e un adattatore che vi permette di continuare a utilizzare il vostro corredo senza privarvi delle lenti che vi hanno accompagnato finora.
Gli obiettivi concepiti per reflex, in particolare quelli più recenti e di fascia alta, funzionano benissimo anche sulle mirrorless con gli adattatori giusti e, pur non essendo in grado di eguagliare le prestazioni AF delle ottiche concepite appositamente per ML, possono ancora regalarvi grandi soddisfazioni e produrre immagini tranquillamente sovrapponibili a quelle delle lenti di ultima generazione.
In conclusione, a meno che non abbiate un budget elevato o particolari necessità professionali, ha perfettamente senso affiancare una mirrorless alla vostra reflex e continuare a usare le lenti che avete già per poi ampliare il vostro corredo nel tempo aggiungendo ottiche di ultima generazione.
Al contempo non ha senso investire su una reflex nuova o su lenti concepite 10 anni fa e aggiornate nel tempo. Il passaggio alle mirrorless, oggi, non è più un’opzione, bensì una realtà inesorabile e non capirlo significa, in molti casi, rimanere ancorati a un sistema destinato a rimanere appannaggio dei collezionisti nel giro di qualche anno, come è avvenuto in passato con il passaggio dalla pellicola al digitale.
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Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.