Apple AirPods vs AirPods Pro: quale scegliere?
Basterà la cancellazione del rumore attiva per scegliere AirPods Pro?
Siete indecisi se acquistare Apple AirPods o AirPods Pro? Gli auricolari true wireless di Apple potrebbero sembrare identici, ma in realtà sono molto diversi tra loro.
Gli originali Apple AirPods sono tra gli auricolari più diffusi al mondo e nel 2019, a tre anni dal lancio, hanno ricevuto alcuni interessanti aggiornamenti.
Del resto gli AirPods Pro sono arrivati al culmine di anni di lavoro nell’ambito degli auricolari true wireless e rappresentano l’offerta di punta di Apple.
Non solo gli AirPods Pro sono estremamente facili da calibrare, sono anche più comodi e dispongono di numerose nuove funzioni come la cancellazione del rumore attiva e un equalizzatore parametrico. Non a caso si trovano nella nostra classifica dei migliori auricolari true wireless del 2020.
Detto questo, sono anche molto più costosi degli AirPods, e in molti si saranno chiesti se valga veramente la pena di acquistare la versione Pro o convenga accontentarsi degli AirPods 2019.
Va anche tenuto presente che nei prossimi mesi potremmo vedere dei nuovi modelli true wireless prodotti da Apple; tra questi ci sono gli AirPods 3 e i presunti AirPods Pro Lite, che in teoria dovrebbero essere presentati entro il 2020.
Non c’è una scelta giusta per tutti, ma per aiutarvi a decidere quali sono gli AirPods che fanno per voi abbiamo elencato le differenze che distinguono maggiormente i due modelli.
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- Leggi la nostra recensione per Apple AirPods e AirPods Pro
Differenza #1: Gli AirPods Pro hanno la cancellazione del rumore attiva
La differenza più sostanziale tra i due modelli è senza dubbio costituita dalla cancellazione del rumore attiva presente su AirPods Pro.
Il livello di cancellazione del rumore può essere regolato, consentendo persino di scegliere la cosiddetta “Modalità Trasparenza”, che vi permette di sentire tutto ciò che sta accadendo intorno a voi senza dover rimuovere gli auricolari. Non ci sono svantaggi in questo caso, ma solo aspetti positivi.
Gli AirPods, sfortunatamente, non possiedono la cancellazione del rumore attiva e per limitare i disturbi esterni si affidano completamente sulla tenuta degli inserti in silicone.
Differenza #2: Gli AirPods Pro sono resistenti all’acqua
Se volete allenarvi indossando i vostri auricolari Apple, probabilmente vi conviene scegliere AirPods Pro. Questi infatti possiedono la certificazione IPX4 che ne indica la resistenza a acqua e sudore non presente su AirPods 2019.
Questo non vuol dire che potrete farvi il bagno al mare indossando gli AirPods Pro. Se gli auricolari dovessero cadere o rimanere immersi in acqua a lungo dovreste comunque buttarli. Se siete in cerca di un prodotto che resista anche in queste situazioni, vi consigliamo di dare un’occhiata ai modelli waterproof presenti nella nostra classifica dei migliori auricolari bluetooth.
Differenza #3: Gli AirPods Pro hanno degli inserti in silicone personalizzabili
In termini di ricerca del comfort perfetto gli AirPods Pro sono molto più adattabili rispetto agli Apple AirPods: all’interno della confezione vengono forniti dei gommini che si differenziano per dimensioni e forma. Se non sapete quale scegliere verrete aiutati dal software appositamente messo a punto da Apple per trovare la taglia giusta e ottimizzare al meglio la resa audio.
Dato che gli inserti di AirPods sono in plastica non sarete in grado di sostituirli. Va comunque detto che alcuni utenti trovano più comoda questa soluzione rispetto ai gommini in silicone.
Differenza #4: Gli AirPods Pro hanno una valvola per la pressione
Se avete mai avvertito una sensazione di fastidio indossando un paio di auricolari, probabilmente è perchè c’è una piccola, fastidiosa pressione accumulata all’interno del vostro orecchio al momento dell’inserimento. Per evitare questo inconveniente, gli AirPods Pro possiedono una piccolissima valvola per ridurre la pressione all’interno dell’orecchio, funzione presente anche sui modelli Powerbeats Pro.
Si tratta di una piccola miglioria presente sulla versione Pro, ma per chi ha delle orecchie sensibili potrebbe rappresentare un fattore determinante nella scelta.
Differenza #5: Gli AirPods Pro hanno un equalizzatore parametrico
All’interno degli auricolari sono presenti dei microfoni che misurano il volume in uscita. Questi sono fondamentali per la cancellazione del rumore, ma hanno anche altre funzioni, una delle quali consiste nell’Adaptive EQ, un equalizzatore parametrico che ottimizza la qualità del suono in base alla forma del vostro padiglione auricolare.
Come funziona? Stando a quanto dice Apple, gli AirPods Pro “sintonizzano automaticamente le frequenze basse e medie” utilizzando un amplificatore personalizzato ad alta gamma dinamica che “produce un suono chiaro e pulito aumentando al contempo la durata della batteria.”
Differenza #6: Gli AirPods Pro offrono un soundstage più ampio e un suono leggermente più pulito
Pur non essendoci delle differenze sostanziali in termini di prestazioni audio tra i due modelli di AirPods, molti utenti hanno notato un soundstage più ampio (ovvero la possibilità di distinguere più chiaramente i vari strumenti) e un leggero incremento in termini di chiarezza del suono su AirPods Pro. Questo, probabilmente, dipende dal fatto che gli AirPods Pro possiedono una frequenza più ampia e una camera di dimensioni maggiori che permette una migliore espansione del suono.
Differenza #7: Gli AirPods Pro sono più corti e robusti degli AirPods
In questo caso si tratta di un fattore estetico più che funzionale, ma va considerato che gli AirPods Pro sono più corti e spessi rispetto agli AirPods. Lo stelo della versione standard è più lungo di quello del modello Pro, ma quest’ultimo ha una base più larga che copre una porzione maggiore del padiglione auricolare.
Del resto entrambi i modelli hanno un look che alcuni definiscono futuristico e basta uno sguardo per capire che si tratta di prodotti Apple.
Differenza #8: Gli AirPods Pro costano molto di più
In questa categoria gli AirPods hanno un netto vantaggio sulla versione Pro: con un costo di €279 gli AirPods Pro sono decisamente più costosi della versione originale, che con la custodia standard viene venduta a €179.
Se volete gli AirPords standard ma non ve la sentite di rinunciare al case di ricarica wireless il prezzo sale a €229, avvicinandosi molto a quello di AirPods Pro.
Del resto questi prezzi tendono a scendere con il passare del tempo, in particolare quello degli AirPods 2019. Potete controllare tutte le offerte AirPods e AirPods Pro disponibili al momento qui sotto:
Ci sono dei punti in comune tra i due modelli?
In questo articolo abbiamo preso in esame le differenze tra AirPods e AirPods Pro, ma è innegabile che i due auricolari presentino molti punti in comune.
Ad esempio, entrambi sono auricolari true wireless, hanno un case di ricarica delle stesse dimensioni e un'autonomia che si aggira sulle 3.5 ore per carica, che diventano 24 con il case di ricarica wireless.
Anche la qualità del suono è molto simile, con differenze minime in termini di soundstage e chiarezza. Entrambi utilizzano il chip Apple H1 Wireless che consente di sfruttare il comando vocale “Hey Siri” ed entrambi funzionano tramite iOS.
Quale scegliere?
Se siete infastiditi dai rumori esterni durante le ore di lavoro o mentre vi spostate sul treno, vi servono degli auricolari resistenti al sudore da usare in palestra o avete sperimentato dei fastidi interni all'orecchio a causa di un accumulo di pressione vi conviene investire qualche euro in più e scegliere AirPods Pro.
Se invece puntate tutto sulla qualità del suono e l'autonomia, potete risparmiare e scegliere gli AirPods.
Ovviamente vi suggeriamo di leggere le nostre recensioni approfondite per Apple AirPods e AirPods Pro per saperne di più, ma al contempo ci auguriamo che questo articolo via abbia dato le informazioni che vi servivano per scegliere la soluzione adatta a voi.
Nick Pino is Managing Editor, TV and AV for TechRadar's sister site, Tom's Guide. Previously, he was the Senior Editor of Home Entertainment at TechRadar, covering TVs, headphones, speakers, video games, VR and streaming devices. He's also written for GamesRadar+, Official Xbox Magazine, PC Gamer and other outlets over the last decade, and he has a degree in computer science he's not using if anyone wants it.