Cina accusa l'NSA di cyberattacchi “avanzati” durante i Giochi Asiatici
Secondo le autorità di Harbin, agenti statunitensi e due università USA avrebbero colpito infrastrutture critiche con malware preinstallati su Windows.

Le autorità cinesi hanno accusato la National Security Agency (NSA) statunitense e due università americane di aver condotto attacchi informatici contro infrastrutture critiche nel Paese.
Secondo un rapporto diffuso dall’ufficio di pubblica sicurezza della città di Harbin, tre agenti della NSA, insieme all’Università della California e al Virginia Tech, sarebbero stati coinvolti in operazioni di cyberspionaggio durante i Giochi Invernali Asiatici del febbraio 2025.
“L’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti ha lanciato attacchi informatici contro settori chiave come energia, trasporti, gestione idrica, telecomunicazioni e istituti di ricerca per la difesa nazionale nella provincia di Heilongjiang”, si legge nel documento.
Al momento non sono arrivate risposte ufficiali da parte delle autorità statunitensi o delle università coinvolte.
Disordine sociale
Secondo quanto riportato dalle autorità di Harbin, città della provincia di Heilongjiang nella Cina nord-orientale al confine con la Russia, gli attacchi informatici attribuiti alla NSA e a due università statunitensi avevano l’obiettivo di sabotare le infrastrutture informatiche critiche del Paese, “causare disordini sociali e sottrarre informazioni riservate di grande importanza”.
Il rapporto non fornisce dettagli sui presunti agenti coinvolti né chiarisce il ruolo delle università, ma afferma che sarebbero stati condotti attacchi ripetuti contro infrastrutture informatiche sensibili, con riferimento diretto anche a Huawei e ad altre aziende cinesi.
Una parte della campagna di attacchi avrebbe incluso, secondo le autorità, l’attivazione di “backdoor preinstallate” su dispositivi dotati di Microsoft Windows presenti nella provincia.
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Mentre esperti di cybersicurezza denunciano frequentemente campagne di spionaggio digitale e attacchi informatici attribuiti a gruppi sponsorizzati dallo Stato cinese contro infrastrutture occidentali, Pechino continua a respingere ogni accusa e, al contrario, punta il dito contro gli Stati Uniti, definiti spesso “il più grande bullo informatico del mondo”. In passato, la Cina ha persino sostenuto che Volt Typhoon - un gruppo considerato legato all’intelligence cinese - sarebbe in realtà un’operazione della CIA.
Via MSN
Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.