AirPods Pro 2: la modalità apparecchio acustico funziona, ma il design è un problema

AirPods Pro 2 Hearing Test Start Screen on an iPhone 16
(Immagine:: Future/Jacob Krol)

Franklin Leonard, noto nell'industria dell'intrattenimento per aver fondato The Black List, un prestigioso elenco di sceneggiature non prodotte, ha recentemente condiviso la sua esperienza con la modalità apparecchio acustico degli AirPods Pro 2. Senza volerlo, il suo racconto è diventato virale, ottenendo oltre 250.000 visualizzazioni e più di 3.000 like.

Leonard, abituato a guardare un'infinità di film per lavoro, ha iniziato a sperimentare difficoltà nel sentire i dialoghi dopo che una malattia, due anni fa, ha danneggiato il suo udito. Nel suo post, racconta come abbia considerato l'acquisto di apparecchi acustici, ma il costo proibitivo, che spesso si aggira su migliaia di euro, lo ha frenato. Inoltre, molti piani assicurativi non coprono queste spese, anche in caso di necessità comprovata.

La soluzione si è presentata sotto forma degli AirPods Pro 2, dotati di una funzione progettata per amplificare i suoni e aiutare chi ha difficoltà uditive. Questa modalità, pensata per offrire un supporto accessibile, è diventata per Leonard un’alternativa valida agli apparecchi acustici tradizionali, consentendogli di continuare a godere dei film che tanto ama.

La sua storia ha acceso l'interesse su una funzione degli AirPods che potrebbe fare la differenza per molte persone con esigenze simili, dimostrando come la tecnologia consumer possa talvolta offrire soluzioni innovative e più accessibili.

AirPods Pro 2 in modalità apparecchio acustico: pregi e difetti

I genitori di Leonard, dopo aver visto la pubblicità degli Apple AirPods Pro 2, hanno deciso di regalargliene un paio per Natale. Questo gesto ha avuto un impatto significativo sulla sua vita. "Per me hanno già cambiato le carte in tavola", ha scritto Leonard, sottolineando come, pur non essendo economici, gli AirPods rappresentino una soluzione molto più accessibile rispetto agli apparecchi acustici tradizionali. Questo, secondo lui, li rende una vera rivoluzione per chi necessita di un aiuto uditivo senza spendere cifre esorbitanti.

Tuttavia, Leonard ha anche evidenziato un limite degli AirPods Pro: il colore. Citando Apple direttamente, ha suggerito: "Parliamo di prodotti con colori della pelle". Nel suo post ha mostrato una foto degli AirPods nelle sue orecchie, sottolineando quanto il bianco brillante li renda vistosi e poco discreti, quasi un marchio di fabbrica che risale ai primi iPod.

Questo aspetto, seppur pensato per scopi di marketing, può essere uno svantaggio per chi utilizza gli AirPods per la loro funzione di apparecchio acustico, attirando più attenzione di quanto si desideri. Leonard ha suggerito che Apple potrebbe prendere spunto dalla linea Beats, che già offre opzioni in tonalità che si integrano meglio con diverse carnagioni. L’accoglienza positiva dei Beats Fit Pro in tonalità pelle dimostra che esiste una domanda per questa personalizzazione. AirPods disponibili in tonalità più discrete potrebbero rappresentare un’ulteriore evoluzione, rendendoli non solo più utili, ma anche più inclusivi per una vasta gamma di utenti.

Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.