Apple sviluppa AirPods con fotocamera, ma l’idea è piena di incognite

AirPods Pro 2 out of their case on a wooden surface
(Immagine:: Future)

  • Apple sta sviluppando AirPods con fotocamere.
  • Non arriveranno presto, il progetto è ancora agli inizi.
  • Ci sono problemi con capelli, cappucci, cappelli e altro.

Uno dei problemi principali con gli AirPods dotati di fotocamera è dove posizionare le lenti. A differenza degli occhiali smart, che le collocano naturalmente vicino agli occhi, gli auricolari si trovano più in basso sulla testa, limitando l’angolo di visuale.
A questo si aggiungono gli ostacoli fisici. Capelli, cappucci e cappelli possono facilmente coprire le fotocamere, riducendone l’efficacia, soprattutto nei mesi più freddi, quando le persone tendono a coprirsi di più.
Anche se Apple riuscisse a risolvere queste difficoltà tecniche, resterebbe il problema della privacy. AirPods con fotocamere integrate solleverebbero inevitabili preoccupazioni sul rischio di registrazioni non autorizzate in pubblico, un problema che ha già compromesso il successo di altri dispositivi simili in passato.

Questi nuovi AirPods potrebbero essere ancora più di nicchia

Ammettiamo che Apple riesca nell’impresa di miniaturizzare la tecnologia delle Ray-Ban Meta smart glasses fino a farla entrare in un AirPod. Questo sarebbe già un traguardo enorme, considerando che proprio la necessità di spazio è uno dei motivi per cui il Vision Pro è così ingombrante e gli occhiali smart di Apple sono ancora lontani dall’essere realtà, ammesso che lo diventino mai. Ma anche se Apple trovasse una soluzione, resterebbero comunque ostacoli significativi da superare.

The new limited edition Ray-Ban Meta smart glasses show a translucent design.

(Image credit: Meta / Ray-Ban)

Il problema delle fotocamere integrate negli auricolari è che devono avere una visuale libera, il che non è scontato. Se non sei un uomo con i capelli corti in California, ci sono diversi ostacoli da considerare: i capelli lunghi sono il primo, ma anche cappucci, cappelli e altri indumenti indossati per moda, religione o necessità possono bloccare la visuale.

C'è poi la stessa domanda che mi pongo per il Vision Pro. Sì, è un dispositivo incredibile, pieno di tecnologia avanzata e funzioni affascinanti. Ma a cosa serve davvero? Cosa cambia concretamente nella vita quotidiana per giustificarne il prezzo?

La risposta, prevedibilmente, è l’AI. Ma al momento, l’intelligenza artificiale spesso non è all’altezza delle aspettative, e Apple Intelligence sembra persino meno utile. L’unico motivo per cui non l’ho ancora disattivata sul mio iPhone è che farlo renderebbe inutilizzabile Siri sui miei HomePod. E non sono il solo a pensarla così: nel dicembre 2024, il 73% dei possessori di iPhone e l’87% di quelli di Samsung dichiaravano che l’AI aggiungeva “poco o nessun valore” ai loro dispositivi. Forse è per questo che Apple ha rimandato il lancio della nuova versione avanzata di Siri, prendendosi più tempo per migliorarla.

Apple ha una lunga storia di dispositivi lanciati prima di trovare il loro vero scopo – è successo con l’iPad, poi con l’Apple Watch, che hanno impiegato anni per definirsi. Ho il timore che gli AirPods con fotocamera possano seguire la stessa strada, a meno che non siano pensati per supportare un altro prodotto, come i futuri occhiali smart di Apple.

Le fotocamere negli occhiali intelligenti – al netto delle preoccupazioni sulla privacy – hanno un senso. Ma fotocamere nelle orecchie potrebbero essere un’idea troppo limitata per avere davvero successo.

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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.