Nikon Z6 III: tre aggiornamenti che desidero da possessore di Nikon Z6 II
Le specifiche trapelate sono interessanti, ma manca qualcosa
La Nikon Z6 II è la fotocamera mirrorless che mi ha convinto ad abbandonare le reflex e da allora è la mia fotocamera preferita per lavoro e tempo libero.
Si è dimostrata un'eccellente tuttofare, capace di produrre ottimi scatti da 24 MP sia in pieno giorno che in notturna, con un sistema di messa a fuoco affidabile che, a mio avviso, è molto migliore di quanto non dicano alcuni critici. Il suo processore aggiornato rispetto al primo modello e la rapidità dello scatto continuo facilitano il lavoro nelle situazioni più concitate, mentre le sue capacità video consentono di realizzare filmati 4K di ottima qualità.
Sono quasi 3 anni che uso felicemente la mia Z6 II ma questo non vuol dire che sia perfetta. Oltre ai pregi evidenti di cui sopra, ha anche qualche difetto principalmente dovuto al fatto che è uscita nel 2020 e oggi risulta un po' datata rispetto alla concorrenza. Per questo, in vista dell'arrivo della Z6 III, ho stilato una lista di aggiornamenti che spero di trovare sulla terza iterazione della mia fotocamera di riferimento.
Il mio ragionamento non si basa sulle voci circolate finora rispetto alla nuova Nikon Z6 III, bensì sulle mie preferenze personali.
1. Messa a fuoco automatica a rilevamento del soggetto più versatile
Quando ho usato per la prima volta la Z6 II, sono rimasto molto impressionato dall'efficacia della sua messa a fuoco automatica, soprattutto se paragonata a quella della mia reflex. Ad esempio, l'opzione "Auto-area AF (persone)" fornisce un rilevamento affidabile dei volti e la possibilità di spostare rapidamente la messa a fuoco dall'occhio sinistro a quello destro. Tuttavia, le superbe prestazioni dell'AF per le persone non si riflettono su soggetti diversi, come animali e veicoli.
Fotocamere come la A7R V di Sony, la OM System OM-1 e le Z8 e Z9 di Nikon hanno migliorato le prestazioni. L'autofocus AI della A7R V infonde ancora più fiducia, rilevando una gamma più ampia di soggetti, compreso l'AF sugli occhi degli animali. Dopo aver scattato con queste fotocamere e poi essere tornato alla Z6 II per un recente safari in Kenya, l'autofocus della mia fotocamera mi è sembrato un po' limitato. Dovevo regolarmente intervenire per perfezionare la messa a fuoco manuale e, a volte, perdevo l'attimo.
In definitiva, può essere difficile capire quali animali vengono seguiti dall'autofocus dello Z6 II e se sono a fuoco o meno. Secondo Nikon rumors, la Z6 III avrà il miglior autofocus a rilevamento di soggetto di Nikon, superando persino la Z8.
Se così fosse, il mio desiderio più grande potrebbe diventare realtà.
2. Nuovo design più ergonomico
Nikon ha perfezionato il design delle sue fotocamere nel corso degli anni e la Z6 II ne è la dimostrazione, visto che ha un'ergonomia quasi perfetta. Tuttavia, ho riscontrato alcuni problemi. L'impugnatura ben definita della Z6 II è molto comoda, ma l'alloggio per il pollice ricade sullo sportello per la scheda della batteria e si apre troppo facilmente.
Il suo schermo touch inclinabile va bene, sia chiaro, ma personalmente preferirei la versatilità di un display con angolazione variabile. Trovo che l'EVF intralci lo schermo inclinabile quando lo estendo per le riprese a bassa angolazione. Inoltre, non che io sia un fanatico dei numeri, ma visto che stiamo parlando dell'EVF, la sua risoluzione di 3,76 m di punti è un po' sottotono rispetto alle concorrenti più recenti.
Il modello di terza generazione dovrebbe essere molto più simile alla Nikon Z8, il che risolverebbe gran parte di questi problemi. Tuttavia, l'ovvio svantaggio di questa strada è una fotocamera fisicamente più grande e pesante, e credo che la Z6 II sia tanto popolare proprio perchè è relativamente compatta e leggerai.
Spero che Nikon riesca a perfezionare il design senza aumentare di molto le dimensioni e il peso.
3. Più velocità
A quanto pare, la Z6 III utilizzerà un sensore full-frame da 24MP "più veloce" rispetto alla Z6 II. Non un sensore stacked come quello della Z8 (che farebbe lievitare il prezzo di parecchio), ma uno più veloce. Il termine è piuttosto vago, ma presumibilmente si riferisce alla velocità di lettura del sensore e sarebbe un vantaggio per la fotografia d'azione e i video ad alta risoluzione, per i quali la Z6 III dovrebbe offrire il formato 6K 60p in N-Raw e 4K 60p in ProRes Raw, o un 4K 120p ritagliato.
Per quanto riguarda le foto, non mi dispiace la risoluzione inferiore della Z6 II rispetto alla Sony A7 IV da 33 MP, soprattutto perché ha ottime prestazioni per lo scatto continuo grazie al doppio processore Expeed 6. Tali prestazioni non potranno che migliorare con l'utilizzo dell'ultimo processore Expeed 7 e fino a 20 fps. Se la risoluzione dovesse realmente rimanere sui 24MP, spero che la Z6 III possa scattare a questa velocità per tutto il tempo desiderato senza rallentamenti e senza distorsioni dei soggetti in rapido movimento. In breve, la Z6 III potrebbe diventare la macchina più veloce di Nikon.
Se la velocità non dovesse migliorare, spererei invece in un aumento della risoluzione. Tuttavia, ciò che mi entusiasma di più di una maggiore velocità dei fotogrammi è il miglioramento della stabilizzazione dell'immagine all'interno del corpo macchina che, secondo quanto riferito, sarà la stessa della Nikon Zf, che ha fino a 8EV.
Purtroppo si parla anche di un notevole aumento di prezzo, che potrebbe raggiungere i 2.500 dollari per il solo corpo macchina. Nel complesso, design a parte, la Z6 III sembra quindi essere un aggiornamento iterativo della Z6 II, più che un modello completamente rivoluzionato.
Del resto miglioramenti incrementali potrebbero essere molto simili a quelli che speravo di vedere e, dal mio punto di vista, varrebbero il passaggio al nuovo modello.
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Tim is the Cameras editor at TechRadar. He has enjoyed more than 15 years in the photo video industry with most of those in the world of tech journalism. During his time as Deputy Technical Editor with Amateur Photographer, as a freelancer and consequently editor at Tech Radar, Tim has developed a deeply technical knowledge and practical experience with cameras, educating others through news, reviews and features. He’s also worked in video production for Studio 44 with clients including Canon, and volunteers his spare time to consult a non-profit, diverse stories team based in Nairobi. Tim is curious, a keen creative, avid footballer and runner, and moderate flat white drinker who has lived in Kenya and believes we have much to enjoy and learn from each other.
- Marco SilvestriSenior Editor