Netflix, il piano con pubblicità è un'idea geniale
É l'unico modo per salvare le nostre serie TV preferite
La pubblicità arriva su Netflix, ormai è ufficiale: il futuro piano di abbonamento Netflix più economico, ancora senza nome, ha destato non poco scalpore. In realtà non c'è molto di cui lamentarsi, perchè un abbonamento supportato dalla pubblicità è forse l'unico modo per salvare il futuro della piattaforma streaming.
Appena il Co-CEO di Netflix Ted Sarandos, sul palco dei Cannes Lions, ha confermato che su Netflix sarebbe stato aggiunto un nuovo piano di abbonamento con inserzioni pubblicitarie, il panico è dilagato.
Nonostante Sarandos abbia specificato che le pubblicità non arriveranno sul piano di abbonamento Premium da 17,99€ al mese, in molti forse non hanno ricevuto il messaggio, infuocandosi su Twitter e sminuendo Netflix come un "futuro canale televisivo."
Altre lamentele si sono concentrate sul fatto che Netflix dovrebbe innanzitutto lavorare su una soluzione per non cancellare serie TV in continuazione, prima di pensare a nuovi modi di monetizzare con la pubblicità.
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Il piano con la pubblicità vi serve
Attirare nuovi clienti con un piano di abbonamento economico potrebbe generare miliardi, e sappiamo che attualmente Netflix sta avendo qualche problema con il numero di abbonati e le entrate.
Se vi frustra il fatto che Netflix non riesca a rinnovare alcune serie TV per più di una stagione, sappiate che questo accade perchè gli spettatori non sono sufficienti, quindi un piano di abbonamento più accessibile potrebbe parzialmente risolvere questo problema.
Se vi state chiedendo come mai non ci sia più niente di nuovo (o di valido) da guardare su Netflix, e come mai non ci siano più contenuti di valore come Stranger Things, la pubblicità potrebbe essere una soluzione anche a questo.
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Tutto ha senso
Inoltre, c'è da dire che i piani di abbonamento con pubblicità non sono così tremendi. Per esempio, su Paramount Plus, per un'ora di visione di contenuti vengono proposte tra le 4 e le 8 inserzioni che si possono benissimo ignorare.
Su Netflix il quantitativo di pubblicità potrebbe essere addirittura inferiore, o inserito in maniera meno fastidiosa. Se decideste di cambiare abbonamento per risparmiare qualche euro, i vantaggi sarebbero molti e riguarderebbero tutti gli utenti Netflix.
Il denaro generato dalle inserzioni pubblicitarie potrebbe ammontare a 230 miliardi di dollari in un anno, e il budget verrebbe destinato alla qualità e quantità dei contenuti.
Senz'altro, non appena il piano di abbonamento verrà rilasciato, anche il numero di iscritti crescerà, quindi ci saranno più spettatori a giustificare il rinnovo dei contenuti, e più soldi generati dalla sottoscrizione di nuovi abbonamenti.
Quello che ne potrebbe seguire sarà una nuova primavera per Netflix, con nuove opportunità, iniziative, e magari nuove acquisizioni. Insomma, l'arrivo della pubblicità su Netflix non sarà certo una tragedia, anzi, i risvolti positivi potrebbero stupirvi.
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Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.
Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.
Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.
Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.
- Lance UlanoffEditor At Large