Gimbal: cos'è, come funziona e a cosa serve?

Gimbal: cos'è, come funziona e a cosa serve?
(Immagine:: Zhiyun / DJI)

I gimbal esistono da più di 30 anni, ma fino a una decina di anni fa venivano utilizzati esclusivamente negli studi delle produzioni televisive o cinematografiche. 

Tuttavia, con l'avanzare della tecnologia e la conseguente riduzione dei prezzi, gli stabilizzatori per videocamere e fotocamere sono diventati molto diffusi tra film maker e hobbisti di tutti i livelli, e hanno contribuito a incrementare notevolmente il livello della produzione video amatoriale. 

Oggi con una buona fotocamera o videocamera abbinata a un gimbal si possono ottenere risultati professionali senza spendere cifra un tempo inaccessibili.

Ma in sostanza, cos'è un gimbal? Abbiamo già approfondito l'argomento in un articolo dedicato, ma se volessimo riassumere il concetto in poche parole potremmo dire che il gimbal è uno supporto che viene agganciato al dispositivo per ridurre o eliminare le vibrazioni e stabilizzare il video. Per riuscire in questa impresa, i gimbal sono dotati di un sistema di rilevamento e contrasto dei movimenti indesiderati che utilizza sensori e motori avanzati. 

Sfruttando una tecnologia concepita nell'antica Grecia, i gimbal moderni sono in grado di mantenere la fotocamera o videocamera (ma anche lo smartphone) in punto fisso dello spazio inerziale indipendentemente dai vostri movimenti. 

Ma i gimbal fanno ben altro che ridurre le vibrazioni nei video. Questi accessori sono in grado di offrire un maggior dinamismo nelle riprese, permettendo all'utente di effettuare manovre che altrimenti sarebbero impossibili, e che spesso si vedono nelle grandi produzioni Hollywoodiane. 

Con un buon gimbal le opzioni di ripresa si moltiplicano e c'è molta più libertà d'azione, dai carrelli in movimento alle riprese a 360 gradi fino agli inseguimenti in auto o in moto alla Christopher Nolan.

Se pensato di acquistarne uno, in questa guida abbiamo stilato una lista di specifiche e fattori da prendere in considerazione prima di scegliere il gimbal che fa per voi.

1. Che fotocamera/videocamera avete?

I gimbal si differenziano per tipologia e dimensioni dato che sono fatti per essere abbinati a un gran numero di dispositivi diversi, dalle fotocamere reflex o mirrorless, agli smartphone per la fotografia, fino alle più compatte action cam.

A meno che non siate dei professionisti o vogliate ottenere dei risultati di livello cinematografico, dovreste cercare dei prodotti di livello consumer come i piccoli gimbal per smartphone e action cam, o quelli dedicati alle mirrorless più compatte.

Zhiyun Crane 2S

(Image credit: Zhiyun)

Molti utenti che praticano la fotografia o sono amanti del video making avranno una reflex in casa. Le fotocamere di questo tipo possono risultare piuttosto pesanti, e richiedono l'acquisto di gimbal più avanzati come lo Zhiyun Crane 2S (che di listino costa circa più di 700€), progettati per supportare fotocamere e obiettivi di grandi dimensioni o videocamere al di sotto dei 5kg. Come potrete immaginare per supportare pesi maggiori servono gimbal più grandi e avanzati, e di conseguenza più costosi. 

DJI Pocket 2

(Image credit: DJI)

Se invece non volete usare la vostra fotocamera e cercate qualcosa di leggero e facile da usare, dovreste prendere in considerazione l'acquisto di un DJI Pocket 2 (circa 349€). Nonostante abbia un sensore relativamente piccolo che la renda adatta solo per le riprese b-roll in produzioni di alto livello, questa piccola videocamera dispone di un gimbal a 3 assi e può girare video in 4K

C'è anche un piccolo supporto per lo smartphone sulla parte laterale del gimbal integrato che consente di usarlo come un display esterno e avere il pieno controllo sull'azione. 

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2. Che funzioni vi servono?

La funzione più importante di un gimbal è la stabilizzazione. Esistono gimbal a un asse, due assi e tre assi che si differenziano per la qualità e il livello della stabilizzazione. I gimbal mono-asse sono ideali se dovete livellare l'orizzonte (come ad esempio su un drone FPV), ma non sono in grado di offrirvi una grande libertà di movimento se usati a mano libera. Non a caso, gran parte dei gimbal per smartphone e fotocamere dispongono di un sistema di stabilizzazione a due o tre assi. 

I gimbal a due assi costano meno e sono leggermente più piccoli, ma la mancanza di stabilizzazione su un asse (di norma l'asse di rotazione) li rende più difficili da usare se siete in cerca di risultati ottimali, per esempio, mentre effettuate riprese mentre camminate o correte. 

Per questo gran parte dei gimbal di fascia medio alta dispongono di una stabilizzazione su 3 assi. Questi servono a correggere i movimenti involontari su tutti gli assi e, di norma, dispongono di funzioni avanzate assenti sui modelli di fascia bassa, come l'auto-tracking, il panning per i time lapse e molto altro. 

DJI Ronin 2

(Image credit: DJI)

Le funzioni extra sono uno degli elementi da tenere maggiormente in considerazione quando si sceglie un gimbal, soprattutto se volete effettuare delle riprese creative. Se invece cercate un modo per ridurre l'effetto mosso dalle riprese più classiche, i gimbal di fascia bassa (anche quelli senza motore) possono andare benissimo, almeno per iniziare.

Se invece siete alla ricerca di un gimbal controllabile da remoto con il vostro smartphone, dovrete puntare a prodotti più avanzati come Zhiyun Crane 2S e DJI RSC 2, entrambi dotati di connettività Bluetooth. Al contempo, se volete modificare le impostazioni senza usare il vostro smartphone, potete guardare i modelli dotati di schermo OLED come DJI RSC2 o i gimbal con touchscreen integrato come lo Zhiyun Weebill 2.

3. Fissate un budget di spesa

Certo, è fantastico passare dai video a mano libera alla stabilizzazione avanzata di gimbal come DJI Ronin 2, ma trattandosi di un modello professionale la spesa si aggira sui 7000€, prezzo difficile da giustificare se non lavorate nel mondo del cinema. All'opposto, modelli come DJI OM 4 costano 149€ e funzionano alla perfezione con gran parte degli smartphone moderni. Abbinando un OM 4 a un iPhone di ultima generazione è comunque possibile ottenere dei filmati ottimi con un budget di spesa davvero ridotto.

DJI OM 4

(Image credit: DJI)

Altri modelli come Zhiyun Crane-M2 sono pensati per i principianti e costano circa 199€, ma sono compatibili con qualsiasi dispositivo: reflex, mirrorless, smartphone e action camera. Grazie a un buon numero di modalità differenti, è facile raggiungere risultati soddisfacenti ed effettuare riprese creative anche se non si è particolarmente esperti. Molti dispositivi al di sotto dei 200€ sono ottimi per iniziare, sia che vogliate effettuare riprese con la vostra fotocamera sia che disponiate unicamente di uno smartphone.

4. Valutate prezzo e dimensioni

Proprio come le fotocamere, i gimbal hanno forme, dimensioni e pesi differenti. Per fare un esempio, i modelli di fascia alta hanno dimensioni elevate che costringono l'utente a utilizzare entrambe le mani e necessitano di una borsa per il trasporto. Considerate inoltre che questo tipo di gimbal necessita di batterie ricaricabili per l'alimentazione del motore elettrico e dei sensori, accessori che possono incrementare ulteriormente il peso complessivo dello stabilizzatore.

DJI RSC 2

(Image credit: Future)

Modelli come DJI RSC 2, Zhiyun Weebill-S e Crane o Manfrotto MVG460 sono concepiti per piegarsi su se stessi per facilitarne il trasporto, anche in uno zaino. Per questo la base e le maniglie possono essere smontate riducendo ulteriormente l'ingombro.

I mini gimbal per smartphone e action camera sono molto più compatti e possono essere piegati e inseriti in piccole borse o zaini, e in alcuni casi persino in tasca. Zhiyun Smooth-Q3 ad esempio è un gimbal per smartphone che misura 45x154x180mm quando è ritratto e pesa solo 340g, ma dispone di un flash integrato e di una serie di funzioni che lo rendono perfetto anche per riprese semi professionali.  

5. Considerate i tempi di montaggio

Uno degli aspetti più complessi che riguardano i gimbal, e in particolare quelli concepiti per le reflex, è il montaggio. Non basta aprire la valigetta, attaccare la fotocamera e iniziare a filmare. 

Per effettuare delle riprese decenti dovrete infatti bilanciare correttamente la camera in modo da garantire il corretto funzionamento dei motori e dei sistemi di stabilizzazione. Questo consente inoltre di evitare che i motori si rovinino a causa di un carico eccessivo o mal distribuito.

DJI RSC 2 app

(Image credit: Future)

Nella maggior parte dei casi i produttori forniscono app o software pensati per aiutare l'utente meno esperto a trovare le impostazioni giuste, ma è comunque necessario investire del tempo per ottenere dei buoni risultati. Di norma i modelli più economici per smartphones e action camera tendono a essere molto più semplici da usare, e richiedono pochi minuti per trovare il setup corretto.

Più è complesso il gimbal, più è probabile che dobbiate effettuare dei ritocchi ogni volta che decidete di filmare. Detto questo, se la vostra priorità è la praticità, provate a dare un'occhiata a modelli come Zhiyun Crane 2S o DJI RSC 2 che dispongono di meccanismi di fissaggio per ogni asse che permettono di intervenire singolarmente sui diversi assi.

Zhiyun Smooth Q3

(Image credit: Zhiyun)

I gimbal più recenti dispongono di un gran numero di opzioni che consentono di effettuare diversi tipi di ripresa, dalle panoramiche alle POV (point of view), ognuna delle quali richiede impostazioni diverse per ogni asse. Del resto i modelli più costosi che dispongono di tre assi sono in grado di adattarsi a ogni tipo di ripresa e dispongono di modalità apposite per dare priorità alla modalità desiderata.

Per esempio lo Zhiyun Smooth-Q3 utilizza un'app di supporto che facilita nettamente le riprese, e consente agli utenti di interagire con il display dello smartphone per cliccare sul soggetto in movimento e zoomare direttamente dalla fotocamera tramite delle levette poste lateralmente.

6. Quanto a lungo dovete filmare?

Qualsiasi gimbal dotato di motore elettrico e sensori di movimento richiede un sistema di alimentazione che di norma consiste in delle batterie ricaricabili. Più si va sui modelli professionali, come quelli per le reflex più pesanti, più è comune trovare delle batterie estraibili che possono essere sostituite in caso di riprese prolungate. 

I modelli entry level, come quelli per action camera e smartphone, tendono a utilizzare batterie integrate che pesano meno, ma hanno anche una durata decisamente inferiore. Inoltre, questi modelli vanno collegati alla presa di corrente per essere ricaricati, quindi una volta esaurita l'autonomia dovrete interrompere le riprese fino al completamento della ricarica.

DJI Ronin 2 è un gimbal di livello professionale utilizzato nelle grandi produzioni

(Image credit: DJI)

Detto questo, sia DJI RSC 2 che Zhiyun Crane hanno un'autonomia che si aggira sulle 12-14 ore. Certo, si tratta di dati dichiarati dalla casa, ma sono sempre modelli concepiti per riprese prolungate quindi dispongono di una buona autonomia. 

Dovete inoltre considerare che un buon numero di gimbal professionali alimentano la fotocamera e gli accessori supplementari tramite il battery pack integrato, offrendo un'ulteriore garanzia nel caso la batteria delle vostra reflex o mirrorless dovesse esaurirsi nel bel mezzo di una ripresa. 

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.