GeForce Now su MacBook Pro, bello ma la tastiera butterfly è un problema
Chiaramente un risultato abbastanza scontato
Sono il primo ad ammettere che i servizi di game streaming non ostacoleranno mai il mercato dei videogiochi tradizionali. Sono comunque servizi molto interessanti, soprattutto GeForce Now.
L'aspetto più intrigante del servizio di Nvidia rispetto agli altri servizi come Google Stadia è che non bisogna acquistare nessun videogioco: bastano quelli già in nostro possesso per giocare, si possono usare le librerie Steam, Origin ed Epic Games esistenti, in cui personalmente ho già moltissimi titoli.
È davvero piacevole poter giocare con i miei giochi, almeno la maggior parte, anche con il mio MacBook Pro, magari in salotto, a decine di metri dal mio PC di gioco. Questo però vuol dire dover usare la tastiera Butterfly.
Fatemi togliere un sassolino dalla scarpa
Prima di iniziare a lamentarmi del problema più ovvio al mondo (leggi: usare una tastiera MacBook durante il gioco), devo ammettere qualcosa di potenzialmente imbarazzante.
Mi piace la tastiera Butterfly. La adoro davvero.
Sono consapevole anche che la tastiera Butterfly sia la peggiore. Dovrei chiarire che la preferisco solamente quando la utilizzo per lavoro, poiché trovo che la breve corsa dei tasti sia comoda durante la scrittura, ed è in effetti la tastiera con la quale digito più velocemente. Ho anche accesso a moltissime tastiere meccaniche sia nel mio ufficio che a casa e uso comunque la tastiera di Apple per lavoro.
Capisco perfettamente perché le persone la odiano, e molti colleghi dell'ufficio mi hanno squadrato quando ho evangelizzato il mio amore per le tastiere di Apple. Molte persone detestano la tastiera Butterfly e molto probabilmente hanno buone ragioni. Apprezzo questa tastiera sotto certi punti di vista, ma sicuramente non durante le sessioni di gaming.
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Si chiamano tastiere gaming per un motivo
Le tastiere da gaming esistono per un motivo. La corsa dei tasti più profonda, le sensazioni che danno i tasti e sì, anche l'illuminazione RGB serve a migliorare l'esperienza di gioco su PC. Quando si sta giocando in modo abbastanza frenetico come Wolfenstein Youngblood, ci sono sicuramente dei momenti in cui la mano scivola e preme tasti che non dovrebbe. Idealmente, i tasti di una buona tastiera da gioco non si dovrebbero attivare solo per lo sfioramento con le dita.
E soprattutto sul MacBook Pro, dove è incredibilmente facile premere accidentalmente un altro tasto, premevo sempre quello sbagliato. Questo potrebbe potenzialmente dipendere dalla mia mancanza di coordinamento, ovviamente, ma non ho mai affermato di essere ben coordinato.
Ho ripensato a quando il MacBook Pro aveva guadagnato un posto sui titoli dei giornali, nel peggiore dei modi. Non importa quanto le adoro, le tastiere Butterfly sono notoriamente soggette a guasti, soprattutto con un MacBook Pro 2016 o un MacBook 2015. GeForce Now funzionerà su entrambi questi portatili, anche se il MacBook 2015 ha un processore molto lento, ma risulta alquanto frustrante il blocco di un tasto, magari in una sessione di gioco.
Quindi suppongo che ciò mi porti alla conclusione che con GeForce Now si potrà assolutamente giocare ai migliori giochi per PC, anche su un MacBook, ma forse potrebbe essere meglio prendere una tastiera da gaming.
Non è molto piacevole, ovviamente, perché alcune tastiere adatte al gioco sono molto costose, nessuna di esse è compatibile con USB-C e sono praticamente tutte progettate per PC Windows. Potrete comunque usare una tastiera Windows su un Mac, anche se non è una cosa gradevole.
Fortunatamente, TechRadar ha un elenco delle migliori tastiere gaming sul mercato in questo momento, quindi se vi impegnerete a giocare con GeForce Now su Mac, potrebbe valerne la pena provarle. Acquistando, naturalmente, anche un adattatore USB-C.
Bill Thomas (Twitter) is TechRadar's computing editor. They are fat, queer and extremely online. Computers are the devil, but they just happen to be a satanist. If you need to know anything about computing components, PC gaming or the best laptop on the market, don't be afraid to drop them a line on Twitter or through email.