Nikon Zf presentata ufficialmente: meglio di quanto ci aspettassimo!
Sarà davvero la "Fujifilm killer" ?
Dopo mesi di rumor e indiscrezioni sulla Nikon Zf l'attesissima fotocamera mirrorless full-frame dal look retro è arrivata sul mercato. Ma sarà davvero in grado di dare del filo da torcere alle classiche di casa Fujifilm? Dopo aver dato un'occhiata in anteprima alla fotocamera prima del lancio ufficiale, siamo convinti che abbia tutte le carte in regola per competere con le fotocamere della serie X di Fujifilm, e vi spieghiamo perchè.
Condividendo gran parte delle specifiche con la Nikon Z6 II, compreso il sensore full-frame da 24,5 MP, oltre ad alcune funzioni intelligenti della Nikon Z8 e a novità come la riduzione delle vibrazioni AI, la Zf offre un set di funzioni completo e al passo con i tempi.
La Zf, più costosa, è ciò che la Nikon Zfc avrebbe dovuto essere fin dall'inizio - anche se l'apripista APS-C a basso costo ha senso in ottica commerciale - e rappresenta un'opzione più potente e completa della reflex digitale retrò Nikon Df. È una mirrorless a pieno formato basata sul design dell'iconica reflex Nikon FM2.
Ma quali sono gli elementi chiave che, a nostro avviso, convinceranno molti ammiratori del genere neo-retro a scegliere la la Zf?
Questione di feeling
Avendo avuto modo di maneggiare sia la Nikon Zf che la Zfc, abbiamo notato più somiglianze che differenze. Le due retrò di casa Nikon hanno praticamente lo stesso design, lo stesso formato e la stessa disposizione dei comandi; anche la qualità del corpo macchina è piuttosto simile, almeno al tatto.
Tuttavia, ci sono delle differenze importanti.
La Nikon Zf costa $1,999 per il solo corpo macchina (il prezzo per il mercato Europeo dovrebbe essere di 2.299€) e sarà disponibile dal mese di ottobre 2023. Può essere acquistata con l'obiettivo Z 40 mm F2 al prezzo di 2.239 dollari, oppure con l'obiettivo Z 24-70 mm F4 al prezzo di 2.599 dollari. La Zf è disponibile solo nella colorazione nera presso i rivenditori online di terze parti, mentre se si acquista presso il negozio Nikon è disponibile in sei varianti di colore (vedere la galleria di immagini qui sotto). A breve Nikon renderà disponibile anche un accessorio per l'impugnatura, il cui prezzo è ancora da definire.
La Zf è fisicamente più grande della Zfc e il display del mirino è più ampio e comodo da usare, mentre l'impugnatura risulta più profonda ma rimane comunque risicata rispetto ad altri modelli Nikon Z dal design contemporaneo. Non a caso, a breve sarà disponibile un'impugnatura opzionale.
E poi ci sono i dettagli. Il tasto di scatto è dotato di una filettatura per l'avvitamento di un cavo di scatto in perfetto stile "old school". I quadranti del tempo di posa e dell'ISO sulla piastra superiore sono realizzati in ottone e, secondo il team di Nikon, il materiale dovrebbe deteriorarsi nel tempo rivelando delle tonalità vintage dopo un uso prolungato.
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Il corpo macchina è costituito da una parte superiore e da un pannello frontale in lega di magnesio che rendono la Zf un po' più robusta della Zfc (in plastica), anche se le fotocamere restituiscono una sensazione simile. Inoltre, per le riprese video, la Zf dispone di un jack per le cuffie per il monitoraggio dell'audio (oltre a un ingresso per il microfono); una porta in più rispetto alla Zfc. Queste sottili differenze si combinano con grande effetto e la Zf risulta una fotocamera molto più appetibile per i fan della FM2 e per i fotografi di strada.
Pro e contro per gli amanti delle fotocamere retrò
Un'interessante inclusione è la modalità B&W (bianco e nero) sull'interruttore foto/video che si trova sotto la bella ghiera dei tempi di posa. Potrebbe sembrare un'aggiunta eccessiva - perché non cambiare semplicemente il profilo di colore tramite il menu? Tuttavia se si guarda alle fotocamere Fujifilm retrò con cui la Nikon Zf mira a confrontarsi, sono tutte dotate del sistema Fujifilm di simulazione della pellicola per le foto e i video JPEG, motivo per cui un tasto che offre l'accesso diretto al B&N ha perfettamente senso.
Detto questo, nel momento in cui scriviamo Fujifilm mette a a disposizione 20 profili colore di simulazione della pellicola dedicati alle sue mirrorless retro, quindi la Nikon Zf ha ancora molta strada da fare se vuole imporsi come valida alternativa alle rivali Fuji. Tuttavia non è partita male e offre tre look B&N, tra cui il nuovissimo monocromatico piatto e il monocromatico a toni profondi, accessibili immediatamente tramite l'interruttore rapido.
Quello che purtroppo manca nel sistema Z di Nikon - ed è un aspetto che abbiamo notato due anni fa quando è stata presentata la Zfc - sono gli obiettivi Nikon Z mirrorless in omaggio. Ci sono un paio di obiettivi primari dal look retrò, tra cui il Nikkor Z 28 mm f/2,8 SE, ma nessuno dei due è dotato di una ghiera di controllo dell'apertura per completare le ghiere ISO e del tempo di posa della fotocamera; solo una singola ghiera di controllo che per impostazione predefinita viene utilizzata per la messa a fuoco manuale.
La ghiera può essere personalizzata per controllare l'apertura del diaframma ma non offre la stessa esperienza che si ottiene con gli obiettivi Fujifilm della serie X, che hanno una ghiera di apertura cliccabile e una ghiera di messa a fuoco manuale. Se Nikon vuole ritagliarsi uno spazio nel segmento mirrorless retrò - e speriamo che lo faccia - deve produrre più obiettivi mirrorless retrò con una ghiera di controllo dell'apertura.
Abbiamo approfondito le specifiche tecniche della Nikon Zf nella recensione pratica che pubblicheremo nei prossimi giorni, ma a primo impatto questa nuova bellezza a pieno formato sembra un'alternativa davvero entusiasmante, anche se più costosa, ai modelli Fujifilm.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
- Timothy ColemanCameras editor