Un data center fatto di legno, l'ultima follia di Microsoft per la sostenibilità

Microsoft builds wooden data centers
(Immagine:: Microsoft)

L'acciaio e il cemento, tradizionalmente impiegati nella costruzione dei data center, sono tra i principali responsabili delle emissioni di anidride carbonica. In un'ottica di sostenibilità, Microsoft sta testando il legno lamellare resistente al fuoco (CLT) nei suoi primi data center in legno situati vicino a un sobborgo della Virginia settentrionale. 

L'azienda sostiene che questo progetto fa parte di un impegno globale per raggiungere obiettivi climatici ambiziosi: diventare carbon negative entro il 2030 e compensare tutte le emissioni accumulate dalla sua fondazione entro il 2050. 

Nonostante i progressi compiuti, le emissioni indirette dei data center—derivanti dall'estrazione dei materiali, dalla produzione e dal trasporto—sono aumentate del 30,9% negli ultimi tre anni.

L'impegno di Microsoft 

L'uso del legno lamellare resistente al fuoco (CLT), insieme al calcestruzzo e all'acciaio, nel progetto ibrido mira a ridurre le emissioni di carbonio incarnato del 35% rispetto alla costruzione tradizionale in acciaio e del 65% rispetto al calcestruzzo standard. 

L'impegno di Microsoft per la decarbonizzazione va oltre questo progetto, supportato dal Climate Innovation Fund da 1 miliardo di dollari, che ha già investito 761 milioni di dollari in iniziative ambientali scalabili. 

Microsoft collabora con aziende che producono materiali ecologici per l'edilizia, come la svedese Stegra, che sta sviluppando un processo di produzione dell'acciaio basato sull'idrogeno, il quale emette vapore acqueo anziché carbonio, riducendo le emissioni fino al 95%. Inoltre, l'azienda ha stretto una partnership con Boston Metal, che utilizza energia elettrica rinnovabile per produrre acciaio generando ossigeno anziché anidride carbonica. 

Per ridurre la dipendenza dal cemento tradizionale, Microsoft collabora con aziende come CarbonCure, che inietta CO₂ nel cemento, e Prometheus Materials, che sviluppa un cemento a zero emissioni di carbonio utilizzando microalghe. Microsoft intende testare il cemento di Prometheus nei suoi data center in Virginia per valutarne la durata. 

"Microsoft si trova in una posizione unica grazie alle sue dimensioni," afferma Thomas Hooker di Thornton Tomasetti, uno studio di ingegneria strutturale che collabora con l'azienda. "Può diventare un market mover e contribuire a rendere queste tecnologie più diffuse, poiché la sostenibilità è una priorità per Microsoft".

Wooden data centers

(Image credit: Microsoft)
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Nato nel 1995 e cresciuto da due genitori nerd, non poteva che essere orientato fin dalla tenera età verso un mondo fatto di videogiochi e nuove tecnologie. Fin da piccolo ha sempre esplorato computer e gadget di ogni tipo, facendo crescere insieme a lui le sue passioni. Dopo aver completato gli studi, ha lavorato con diverse realtà editoriali, cercando sempre di trasmettere qualcosa in più oltre alla semplice informazione. Amante del cioccolato fondente, continua a esplorare nuove frontiere digitali, mantenendo sempre viva la sua curiosità e la sua dedizione al settore.