Recensione Honor 20

Un vero concentrato di potenza di fascia media

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Interfaccia e sicurezza

  • Interfaccia Magic UI 2.1 disordinata e con molte app inutili
  • Il software è stabile e veloce

L’Honor 20 ha come interfaccia utente Magic UI 2.1, sostanzialmente un nome diverso per la poco amata EMUI di Huawei.

Il software è senza dubbio il punto debole dell’Honor 20. Noi abbiamo optato per configurare lo smartphone con una nuova installazione, senza scaricare automaticamente nessuna delle nostre app preferite, e non abbiamo potuto evitare di trovare ridicola la schermata Home dell’Honor 20

Ci sono ben due schermate Home piene di app doppie e superflue, oppure di brutte app di Honor/Huawei. Le uniche che ci interessavano erano quelle di Google, che abbiamo trovato in una cartella Google separata.

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Facebook è già installato. Sicuramente ha senso che ci sia anche l’icona per installare Fortnite, dato che è uno dei giochi più alla moda del momento, anche se non è così semplice da trovare. Però non siamo riusciti a capire perchè fosse già installata anche l’app di Booking.com.

Molte delle icone delle app hanno un aspetto molto simile a quelle di iOS, ed è chiaro che Huawei/Honor si ispiri molto ad Apple.

Ci sono alcune piccolezze che danno un senso di pacchiano e di un prodotto a buon mercato. Si tratta di dettagli, come la suoneria di default, terribilmente melensa.

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Non possiamo negare che molte di queste piccolezze non si notano più con un utilizzo prolungato. È possibile personalizzare l’esperienza in base ai vostri gusti e nascondere tutte le app Huawei per lasciare le app di Google in primo piano (e installare app come Google Keep e Calendar), sostituendo la confusionaria tastiera di default con quella di Google. A questo punto, tutto dovrebbe risultare più ordinato.

Dobbiamo però dire che l’interfaccia Magic UI/EMUI funziona in maniera molto scorrevole. Non ci siamo praticamente mai imbattuti in intoppi, malfunzionamenti e rallentamenti durante il nostro periodo di prova con Honor 20. Il merito è anche dell’hardware, nonostante anche il software faccia la sua parte.

Film, musica e giochi

  • Display da 6.26'', ottimo per contenuti multimediali
  • L'altoparlante singolo posizionato in basso non è l'ideale
  • Memoria interna da 128 GB ma niente slot per schede microSD

L’Honor 20 è un ottimo dispositivo per la riproduzione di contenuti multimediali. Sicuramente ci sono dispositivi più grandi, più precisi e con display dai colori più vivaci, ma per queste caratteristiche bisogna spendere anche di più, oppure accontentarsi di un top di gamma più datato.

Il display dell’Honor 20 è piacevolmente bilanciato. I contenuti video si vedono bene sul display da 6.26’’, anche se il foro sullo schermo rende la visione leggermente asimmetrica.

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Il display è l’ideale anche per giocare. È un peccato che ci sia solo un altoparlante nella parte inferiore dello smartphone, un po’ troppo facile da coprire con la mano quando si tiene il telefono in orizzontale. Non è comunque una cosa insolita per i prodotti di questa fascia di prezzo.

Una delle cose peggiori è la mancanza del jack audio da 1.5 mm per gli auricolari. Honor però include nell’acquisto un adattatore USB-C, anche se è abbastanza fastidioso utilizzarlo.

Una cosa che invece non manca all’Honor 20 è lo spazio per l’archiviazione di tutti i contenuti multimediali. Non c’è lo slot per le schede microSD, ma la memoria interna è di 128 GB. Niente male.

Specifiche e benchmark

  • Processore Kirin 980, impressionante
  • I punteggi su Geekbench classificano lo smartphone quasi in cima alla classifica della fascia media

HiSilicon Kirin 980 è uno dei processori più vecchi per la fascia alta, poi rimpiazzato dallo Snapdragon 855.

In ogni caso funziona ancora benissimo per un utilizzo quotidiano, e i risultati sono ancora impressionanti. Si tratta dello stesso chipset del Huawei P30 Pro, uno smartphone che costa più del doppio, ma le prestazioni sono ancora più impressionanti per l’Honor 20.

Con 6 GB di RAM l’Honor 20 ha 2 GB in meno rispetto all’Honor 20 Pro. Comunque, è più che abbastanza per l’utilizzo di Android e delle app più avanzate senza intoppi. 

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Grazie alla configurazione rapida, l’Honor 20 è adatto per svolgere qualsiasi operazione vogliate senza inceppamenti, dal multitasking rapido alla riproduzione di video in contemporanea a una sessione di navigazione web. Inoltre, il sensore per le impronte digitali funziona in maniera istantanea.

Nessun problema anche per i giochi di fascia alta, e si può giocare senza alcun problema a PUBG e Asphalt 9 con le impostazioni massime.

I risultati del benchmark Geekbench 4 hanno confermato quello che pensavamo. Il punteggio medio multi-core di 9.645 punti batte i 9.014 del Nokia 9 PureView con il suo Snapdragon 845 e i 5.070 punti del Google Pixel 3a.

Generalmente si spende di più per avere performance migliori con dispositivi come il Samsung Galaxy S10e, nonostante il prezzo scontato dello Xiaomi Mi 9 sia un’eccezione. In ogni caso non si tratta di una differenza che si nota nell’utilizzo ordinario. 

Giulia Di Venere

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.