Intel Lakefield, le nuove CPU ibride potrebbero insidiare il primato di AMD

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(Immagine:: Intel)

In attesa dell’uscita dei nuovi processori Comet Lake-S di decima generazione, Intel è alle prese con il susseguirsi di voci riguardanti la futura gamma di CPU Alder Lake-S, che potrebbe presentare un’architettura di tipo ARM big.LITTLE.

Già nel 2018, Intel aveva fatto intendere di essere al lavoro su big.LITTLE, presentando le CPU Lakefield, la prima gamma di processori ibridi a essere prodotta dall’azienda di Santa Clara: si tratta di una soluzione comprendente un core principale Sunny Cove da 10 nm, per le operazioni complesse, e quattro core Atom da 10 nm per le attività che richiedono un basso consumo energetico. I processori Lakefield sono destinati ai settori in cui è necessario un design “ultra-low power” (vedi il tablet Microsoft Surface Neo), ma sembra che Intel voglia traslare questo tipo di architettura ibrida anche sulle prossime CPU Alder Lake-S, destinate al mondo dei PC. 

La fonte delle informazioni riguardanti l’utilizzo dell’architettura ARM big.LITTLE sulle future CPU Intel è rappresentata dalla piattaforma cinese PTT Bulletin Board System; inoltre, il sito Videocardz suggerisce che i prossimi processori prodotti dall’azienda statunitense potrebbero essere divisi in due grandi famiglie.

La prima potrebbe essere quella comprendente le configurazioni 8+8+1, basate su una combinazione di otto core principali per prestazioni elevate, otto core secondari a basso consumo e una GPU integrata, per un TDP complessivo di 125 W. 

La seconda famiglia sarebbe invece caratterizzata da configurazioni 6+0+1, comprendenti 6 core principali e una GPU integrata, ad esclusione dunque dei core secondari; ciò dovrebbe permettere un abbassamento della soglia di TDP a 80 W.

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Qualcosa non quadra...

Nelle righe precedenti, abbiamo parlato delle funzioni svolte dai core secondari (probabilmente basati su architetture Golden Cove e Gracemont) presenti nelle future CPU Intel, ma ci teniamo a sottolineare che si tratta soltanto di nostre ipotesi basate sull’esperienza: in effetti, la piattaforma big.LITTLE è già largamente utilizzata nel mondo degli smartphone (per favorire il risparmio energetico), assegnando ai core principali le attività che richiedono un maggiore dispendio di energia e a quelli secondari la gestione delle applicazioni più leggere.

Ovviamente, i PC portatili erogano più potenza rispetto ad altri dispositivi mobili e un futuro utilizzo di CPU dotate di tecnologia ibrida potrebbe migliorare sensibilmente la durata della batteria dei notebook delle generazioni future (partendo dal presupposto che Intel ripercorra le orme di ARM).

Inoltre, vi ricordiamo che recenti indiscrezioni apparse in rete sostengono che la nuova gamma di processori Intel per PC desktop potrebbe debuttare nel 2021, con processo produttivo a 10 nm++ e supporto a PCIe di quarta generazione.

Si vocifera che la nuova serie di CPU Intel Alder Lake-S potrebbe richiedere l’introduzione di un nuovo socket (LGA 1700), relegando i futuri socket LGA 1200 ai processori Intel Comet Lake-S di decima generazione e Rocket Lake-S di undicesima generazione.

Di recente, una fuga di notizie proveniente dal produttore Dell ha anticipato che i tanto attesi processori Intel Comet Lake di decima generazione potrebbero uscire da un momento all’altro. Si tratta di un video pubblicato da Dell sulla piattaforma YouTube (poi rimosso), per pubblicizzare gli ultimi sistemi desktop XPS Tower dotati di CPU Intel di decima generazione; tutto nella norma, se non fosse per il fatto che questa serie di processori è attualmente disponibile soltanto su PC portatili.

Il rischio che Intel possa non riuscire a raggiungere AMD prima del 2021 è sempre più concreto, dunque l’azienda di Santa Clara sta provando a sfruttare l’architettura ibrida per ridurre il gap con la concorrenza. Potremo vederci chiaro non appena saranno lanciati ufficialmente i nuovi processori Intel di decima generazione per sistemi desktop.

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Valerio Del Vecchio

Valerio Del Vecchio is an Editor at TechRadar.