Disney+ sta spaccando, Apple TV+ per ora è parecchio indietro

Riverdale
(Immagine:: Netflix / The CW)

Disney Plus è praticamente neonato rispetto a concorrenti "storici" come Netflix, ma sta già facendo sentire la propria presenza come concorrente temibile. Apple TV Plus è uscita più o meno nello stesso momento, ma Marc Randolph, ex CEO di Netflix, non ci vede una minaccia. 

Disney+ infatti ha già raggiunto quasi 100 milioni di abbonati, il che è incredibile se si considera la sua giovanissima età. Senza dubbio aiuta il fatto che è l'unico servizio dove si possono vedere i film di di Star Wars oppure i film Marvel, oltre che tutti i classici Disney e i successi Pixar. Netflix ha oltre 200 milioni di clienti paganti, dal canto suo, ma di questo passo presto Disney potrebbe colmare il divario e persino sorpassare. 

Quanto ad Apple TV Plus, Randolph crede che "non hanno scuse ... non sono ancora entrati in partita. Devono affrontare il gioco e i rischi, avvicinarsi allo strapiombo e lanciarsi". 

Disney+, il dilemma dei contenuti

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Il punto chiave, insiste Randolph, è la produzione dei contenuti. Si tratta di "una guerra per chi è pronto a creare contenuti". Netflix ovviamente ha i suoi contenuti originali, che sono sempre più abbondanti e di grande qualità. Disney+ è partita con un buon catalogo ma lo sta espandendo lentamente con nuove serie TV, documentari e film. 

I nuovi abbonamenti stanno per scadere (marzo 2021), e sarà quello il momento in cui capiremo se i clienti attuali di Disney+ hanno intenzione di rinnovare per un altro anno. Secondo me, probabilmente, la maggior parte resterà a bordo. 

Tornando su Apple TV Plus, Randolph (che è anche cofondatore di Netflix), ha anche commentato negativamente gli abbonamenti regalati a chi ha comprato un iPhone o un Mac. Una cosa che non è sbagliata di per sé, ma lascia passare l'idea che il servizio non sia così interessante da pagare per averlo. 

Ci dice inoltre che gli spettatori attuali di Apple TV Plus, il cui numero è sconosciuto, in buona parte non stanno generando fatturato. Il fatto che Apple tenga riservato il numero di abbonati, altresì, non ispira molta fiducia.

"Se Apple spendesse per i contenuti un quarto di quanto spende per gli omaggi, potrebbero giocarsela", ha detto Randolph. 

Qualche mela marcia

On The Rocks

(Image credit: Apple)

Vale ciò che si ripete da anni, e cioè che content is king. Facile criticare un servizio neonato, che sta ancora sviluppando il proprio catalogo; ed era chiaro, un anno fa, che tanto Apple TV Plus quanto Disney+ avevano parecchio lavoro da fare. Disney+ tuttavia ha mostrato molta più intraprendenza. 

Apple ha alcuni contenuti esclusivi e originali, comprese alcune cose meritevoli. Ma non sono molti, e in generale il catalogo non è dei più entusiasmanti. Apple deve fare qualcosa per risolvere questo punto prima di poter privare a competere con Disney o Netflix - ammesso e non concesso che sia possibile. 

Via MacRumors

Valerio Porcu

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.