Come trovare il vostro smartphone Android smarrito

Trova il mio dispositivo Google
(Immagine:: Future)

Perdere lo smartphone è un'esperienza traumatica con la quale tutti, o quasi, hanno avuto a che fare almeno una volta. Gli smartphone contengono un gran numero di dati sensibili e ricordi importanti: foto, conversazioni private, documenti, contatti e molto altro, motivo per cui è sempre preferibile avere una strategia valida in caso di smarrimento.

Fortunatamente, gli smartphone Android recenti sono dotati di GPS e sistemi di tracciamento integrati. Come se non bastasse, sul Play Store di Google si possono scaricare diverse app di terze parti (gratuite e a pagamento) che possono facilitare la localizzazione e il ritrovamento del vostro smartphone.

Software a parte, il tempismo in questi casi gioca un ruolo fondamentale: dovrete agire il più rapidamente possibile se volete recuperare il vostro smartphone prima che sia troppo tardi.

Se avete perso uno smartphone Android e siete nel panico vi invitiamo alla calma, non tutto è perduto!

In questa guida vi spiegheremo come trovare la posizione del vostro telefono, come bloccarlo a distanza per tenere al sicuro le vostre informazioni e come prepararvi a tale evenienza.

Google Trova il mio dispositivo

Se avete uno smartphone Android collegato a un account Google potete accedere al servizio Trova il mio dispositivo.

Questo è in grado di localizzare il vostro smartphone indicandovi la posizione esatta in cui si trova sulla mappa. Per utilizzare il servizio basta digitare "Trova il mio dispositivo" nella barra di ricerca di Chrome da un PC connesso a internet dopo aver effettuato l'accesso al proprio account Google.

A questo punto, si aprirà una schermata "Trova il mio dispositivo" che vi fornirà una mappa con la location esatta del telefono e tre opzioni che vi permetteranno di interagire con il dispositivo.

Google

(Image credit: Google)

Riproduci audio: questa opzione consiste nell'invio di un segnale audio che farà squillare il telefono ininterrottamente per 5 minuti. Idealmente è preferibile usare questa funzione quando vi trovate vicini al luogo indicato sulla mappa o se avete perso il telefono in casa e non riuscite a trovalo.

Blocca il dispositivo e esci dal tuo account Google: con questa opzione potrete uscire dal vostro account Google collegato allo smartphone e bloccare l'accesso al dispositivo. Anche una volta bloccato potrete comunque localizzarlo, ma impedirete a chiunque lo trovi di accedere ai vostri dati.

Resetta dispositivo: Questa opzione risulta utile solo qualora abbiate la certezza che qualcuno vi ha sottratto il dispositivo o che chi lo ha trovato non sia intenzionato a rendervelo. Attivandola cancellerete tutto ciò he si trova in memoria e non sarete più in grado di localizzarlo, ma almeno metterete al sicuro i vostri dati.

A seconda della vostra posizione e della connessione a Internet di cui disponete, "Trova il mio dispositivo" potrebbe fornire risultati più o meno precisi. Ad esempio, potrebbe essere in grado di dirvi che il telefono si trova in un raggio di 10km, ma non di darvi la posizione esatta.

Se non riuscite a trovare la posizione con "Trova il mio dispositivo", probabilmente, avete smarrito lo smartphone in un'area poco coperta dal segnale.

Se la ricerca dovesse andare a buon fine l'app vi fornirà la location, la qualità del segnale, la batteria residua e naturalmente il modello di smartphone al quale vi state collegando. Badate bene, una volta esaurita la batteria non sarà più possibile ottenere la posizione aggiornata del telefono, quindi dovete fare in fretta,

Autenticazione 2FA

Se usate l'autenticazione a due fattori, e lo smartphone smarrito è il vostro token di accesso, allora è super importante salvare e conservare con cura i codici di emergenza

Google permette di generare 10 codici, ognuno dei quali permette di accedere all'account anche senza il telefono. Ovviamente sono necessari per usare Trova il Mio Dispositivo, e anche per eseguire le operazioni di emergenza. 

Bloccare lo smartphone con il codice IMEI

Se qualcuno dovesse trovare il vostro smartphone prima di voi e riuscisse a resettarlo, non potrete più accedere a nessun servizio o app per ritrovarlo. Il reset di fabbrica cancella tutti i dati, gli account e le password che sono necessari per trovare il telefono da remoto.

A questo punto vi rimane un'unica opzione per bloccare lo smartphone ed evitare che qualcuno lo utilizzi al posto vostro: il codice IMEI. Naturalmente dovrete conoscere il vostro codice IMEI per utilizzarlo, quindi assicuratevi di scriverlo tra i vostri appunti.

Non sapete come trovarlo? Niente paura, basta entrare nel menù impostazioni di Android e cercare la voce "Informazioni sul telefono". Qui, oltre al vostro numero di telefono, indirizzo email collegato e a molti altri dati troverete anche il codice IMEI. 

Bloccando lo smartphone con il codice IMEI potete avere la certezza che nessun'altro potrà utilizzarlo. A questo punto vi consigliamo di effettuare una denuncia di smarrimento presso la polizia e fornire alle autorità il codice IMEI, oltre ad avvertire il vostro operatore telefonico che, una volta ricevuta la segnalazione e il codice IMEI, aggiungerà il vostro dispositivo rubato alla blacklist per escluderlo dalla rete mobile.

Certo, in questo modo non riavrete il vostro smartphone, ma almeno sarete certi che nessuno potrà utilizzarlo al posto vostro.

Di certo, come in molte altri ambiti, la prevenzione è il modo migliore per non dover arrivare a tanto. Per questo di seguito vi forniremo qualche consiglio utile su come prepararvi al meglio in modo da essere pronti in caso di smarrimento o furto.

(Image credit: Future)

Come prepararsi al meglio

Attivate l'autenticazione a due fattori per le app importanti

Uno dei primi consigli che vogliamo dare ai nostri lettori consiste nell'attivazione dell'autenticazione a due fattori (2FA) su tutte le app contenenti dati sensibili e informazioni personali o tramite le quali è possibile effettuare acquisti con delle carte o dei conti collegati.  

Una volta attivata, l'autenticazione a due fattori vi aiuterà a proteggere i vostri account e impedirà l'accesso ai vostri conti e alle vostre informazioni private in caso di furto. Scegliete una mail di riferimento alla quale solo voi potete accedere. Volendo, usate i dati biometrici per l'accesso. 

Scrivete il vostro codice IMEI tra gli appunti

Abbiamo già trattato questo punto ma è importante ribadirlo. Nel menù impostazioni di Android, alla voce informazioni sul telefono, potete trovare un codice IMEI associato al vostro smartphone. 

Scrivetelo tra gli appunti in modo che, anche se doveste smarrire il telefono, potrete sempre decidere di bloccarlo rendendolo inutilizzabile a chi ve lo ha sottratto. Questo numero vi tornerà utile anche per sporgere denuncia alla polizia e disabilitare i servizi degli operatori telefonici che operano sul territorio nazionale.

Collegate il vostro account Google e attivate le opzioni di tracciamento integrate

Infine, ma non per importanza, dovete assicurarvi che il vostro smartphone Android abbia tutte le impostazioni necessarie a ritrovarlo in caso di smarrimento. Per farlo dovrete attivare le funzioni di tracciamento al momento del primo avvio, o in seguito collegando il vostro smartphone a un account Google.

In questo modo potrete accedere facilmente alla funzione "Trova il mio dispositivo" che, come spiegato in precedenza, vi consentirà di trovare e interagire con il vostro smartphone da remoto garantendovi il massimo della sicurezza in caso di furto. 

Se volete valutare altre alternative vi consigliamo di dare un'occhiata alle app di tracciamento sul Google Play Store. Anche se a nostro avviso la scelta più ovvia rimane affidarsi alla funzione dedicata di Google, ci sono App come Life 360 e Wheres My Droid che, oltre alle funzioni di tracciamento di base, dispongono di diverse soluzioni per monitorare gli spostamenti di minori e familiari.

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Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.