Recensione Sony Alpha A7R III

Il mostro di Sony con 42 megapixel ottiene un aumento delle prestazioni

Sony Alpha A7R III
Editor's Choice
(Image: © Future)

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Prestazioni 

  • Scatto a raffica 10 fps 
  • Stabilizzazione del sensore a 5 assi 
  • Durata della batteria di 530 scatti 

L'A7R II era in grado di gestire solo scatti con una raffica massima di 5 fps, ma i miglioramenti del processore e la velocità di elaborazione maggiorata della A7R III hanno dato la possibilità di raggiungere una velocità di scatto in raffica raddoppiata, che ora arriva a ben 10 fps. Un altro grande vantaggio è che, durante la raffica a 10 fps la fotocamera mantiene la messa a fuoco continua automatica sempre attiva (dettaglio non da poco, dato che molte fotocamere durante la raffica mettono a fuoco solo il primo scatto). Il buffer è in grado di gestire fino a 76 immagini JPEG + Raw o 28 Raw non compressi a 14 bit.

Per eseguire gli scatti in raffica è possibile utilizzare l’otturatore meccanico della A7R III oppure se si desidera scattare senza far rumore (in modalità silenziosa) è possibile usufruire dell’otturatore elettronico, che non emette nessun suono in fase di scatto.

Inoltre è possibile continuare a utilizzare la fotocamera per azioni basilari anche quando sta scrivendo le immagini nella scheda di memoria, un’altra caratteristica molto importante che altre fotocamere anche di fascia superiore non permettono di fare.

La Sony Alpha A7R III monta un sistema di stabilizzazione a 5 assi basato sul sensore, chiamato “IBIS”(in body image stabilization). Questo sistema creato da Sony permette alla A7R III di arrivare fino ad un massimo di 5,5 stop di guadagno, migliorando il sistema, già ottimo, a 4,5 stop della A7R II. Per ridurre il rischio di sfocatura e micromosso delle immagini, in particolare quando si scatta a 10 fps, è disponibile un nuovo meccanismo dell'otturatore a basse vibrazioni.

La nuova batteria della A7R III le permette di arrivare fino a 530 scatti

Il mirino elettronico è eccellente, con una visione chiara, ampia e grazie alla velocità di aggiornamento molto veloce e alla risoluzione di 3.686k punti risulta veramente ottimo e soddisfacente da utilizzare.

Anche il display è molto buono e si comporta bene anche sotto la luce del sole.

Una delle più grandi lamentele sollevate sull'A7R II è stata la sua scarsa durata della batteria, riusciva ad arrivare ad un massimo di 270 scatti se la si usava con parsimonia. Sony ha sostituito la batteria della serie W utilizzata appunto nel modello precedente e l'ha aggiornata con le ultime batterie della serie Z, portando l’autonomia della A7R III a ben 530 scatti se si usa il mirino elettronico e 650 se si utilizza lo schermo posteriore. È un aggiornamento gradito ma risulta sempre sottotono rispetto ai 1850 scatti a cui riesce ad arrivare la Nikon D850. Confrontare una reflex con una mirrorless, lo sappiamo, è un po’ come confrontare mele e pere. D’altra parte, se l’autonomia è un criterio importante, allora questa differenza diventa qualcosa da tenere in grande considerazione.  

L’autonomia così alta di una reflex è data dal fatto che utilizza tecnologie più vecchie: utilizza il pentaprisma e non un mirino elettronico EVF e non ha il sensore stabilizzato. Mirrorless come questa Sony sono più sofisticate, ma la sofisticazione richiede più energia. È, in poche parole, una coperta corta. 

 Qualità dell'immagine 

  • Sensibilità ISO 100-32.000, espandibile a ISO 50-102.400
  • Gamma dinamica di 15 stop 
  • Scatto in Raw a 14 bit

Alpha A7R III è in grado di sfornare un livello impressionante di dettagli; è difficile trovare una reale differenza tra i file Sony e quelli della Nikon D850 da 45.2MP e la Canon EOS 5DS da 50MP. Anche effettuando delle stampe in formato A2 non resterete  certamente delusi dalla qualità e dal dettaglio delle foto prodotte della A7R III.

La gestione del rumore è un altro dei fattori in cui la A7R III è molto forte. I livelli di rumore sono mantenuti sotto controllo, offrendo risultati piacevoli con rumore granulare dall'aspetto naturale e un leggero rumore cromatico anche quando si scatta ai valori più alti della gamma di sensibilità nativa, circa 32.000 ISO. Come con la maggior parte delle fotocamere, vi sconsigliamo di superare i limite dei 32k ISO o di abilitare l’espansione ISO, poichè il rumore inizierà a diventare fastidioso, con il rischio di danneggiare irreparabilmente la foto. Con così tanti MP (42.2) è normale che la A7R III non riesca a spingersi a valori ISO molto alti, infatti è destinata principalmente ad alcuni tipi di fotografia, se desiderate scattare con dei valori ISO più alti senza incorrere in rumore di crominanza e luminanza molto accentuato, la A7 III e la A7s II, sono ciò che fa per voi.

Anche la gamma dinamica della Alpha A7R III è davvero impressionante. Se avete bisogno di scattare con valori ISO molto bassi e sotto esponendo la foto per preservare le luci, la straordinaria gamma dinamica di questa fotocamera vi permetterà di spremere il file in post produzione, fino a tirar fuori tutte le ombre senza rischiare di rovinare la foto. In fase di post produzione i file Raw della A7R III vi danno la possibilità di recuperare qualsiasi scatto e di tirar fuori tutte le informazioni luce e colore di cui avete bisogno, senza perdere qualità.