Windows 11 è sempre più popolare tra i gamer ma non riesce a sfondare

I giocatori stanno smettendo di odiare Windows 11
I giocatori stanno smettendo di odiare Windows 11 (Immagine:: Ralf Liebhold/Shutterstock)

Stando ai dati del sondaggio Steam di settembre, dopo le molte incertezze iniziali, i giocatori stanno gradualmente effettuando il passaggio a Windows 11.

Per chi non ne fosse a conoscenza, il sondaggio mensile di Steam domanda agli utenti di fornire informazioni anonime sul software e sull'hardware che utilizzano. Questi dati permettono ai giocatori, agli sviluppatori e a Valve stessa di conoscere i componenti e i sistemi operativi più popolari sulla piattaforma, in modo da orientare l'offerta di conseguenza.

Il recente sondaggio relativo al mese di settembre 2022 ci dice che un giocatore su quattro ha già effettuato il passaggio a Windows 11. La crescita costante dell'1,05% rispetto al mese precedente è accompagnata da una leggera diminuzione degli utenti di Windows 10. Nel maggio 2022, i giocatori che usavano Windows 10 erano circa il 76% dei partecipanti al sondaggio sui sistemi Windows, mentre ora la percentuale si attesta al 71,4% (-4,6%).

Windows 10 rimane il sistema operativo più popolare, anche se sta gradualmente perdendo utenti a favore di Windows 11. Al terzo posto troviamo ancora Windows 7, il sistema operativo lanciato da Microsoft 13 anni fa che continua ad essere piuttosto popolare. Nonostante Apple insista sul fatto che i Mac siano in grado di gestire bene molti giochi, gli utenti di macOS rappresentano solo il 2,36% di tutti gli intervistati.

Analisi: perché Windows 11 non è ancora popolare tra i giocatori?

Probabilmente, la piccola finestra che appare ogni tanto implorando gli utenti di aggiornare il sistema operativo è tra i pop-up più ignorati di sempre, sono i numeri a dirlo. 

Ma perché molti giocatori continuano a usare Windows 10 nonostante Windows 11 abbia delle funzioni dedicate al gaming assenti sul precedente OS Microsoft?

Innanzitutto, per passare a Windows 11 è necessario avere un PC dotato del modulo TPM 2.0, presente su gran parte delle schede madri recenti ma assente sui modelli più datati e ancora ampiamente diffusi tra gli utenti. Senza il supporto del TPM 2.0, non è possibile aggiornare il sistema operativo, motivo per cui molti utenti non possono aggiornare il loro OS.

In questi casi, la soluzione consiste nell'aggiornare l'intera configurazione, scelta che comporta un notevole sforzo economico. Tuttavia, dubitiamo che il passaggio a Windows 11, da solo, possa convincere qualcuno a fare un investimento simile, soprattutto visti i prezzi delle schede video.

Inoltre persiste il fattore abitudine. Molti utenti trascorrono parecchio tempo lavorando e giocando sui propri PC e portatili, e sono talmente abituati ai sistemi operativi in uso da essere restii al cambiamento. Del resto, come si suol dire, “Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova”.

A un anno dal lancio di Windows 11 sembra chiaro che molti utenti passeranno al nuovo OS solo quando saranno obbligati a farlo, nell'ottobre del 2025 (tra tre anni). 

Microsoft non è ancora riuscita a convincere molti utenti a passare a Windows 11 nonostante il sistema operativo presenti diverse migliorie interessanti e disponga di un'interfaccia grafica moderna e aggiornata rispetto a Windows 10. 

Inoltre, Microsoft ha recentemente rilasciato un aggiornamento dedicato ai giochi che dovrebbe far gola ai gamer e dispone di diverse funzionalità interessanti per chi gioca, come l'integrazione nativa di Xbox Game Pass o il supporto migliorato per la modalità HDR.

Tuttavia, finché il passaggio a Windows 11 non sarà obbligatorio, prevediamo che gran parte degli utenti continueranno ad utilizzare Windows 10 per comodità, per una questione di incompatibilità dell'hardware o semplicemente per abitudine.

Marco Silvestri
Senior Editor

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all'età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l'evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all'acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

Con il supporto di