Nel 2020 potremmo avere troppi servizi di streaming
HBO Max e Peacock si uniranno nel 2020 alla competizione per lo streaming
Il 2019 è stato molto chiaro circa l’andamento della guerra per lo streaming. Sono stati annunciati grandi accordi di esclusiva negli Stati Uniti per alcuni programmi classici molto popolari come Seinfeld (Netflix), Friends (HBO Max) e The Office (Peacock), a dimostrazione del fatto che avere un catalogo sostanzioso abbia la medesima importanza dei programmi originali per il successo dei servizi di streaming. Nel frattempo, sono stati avviati altri servizi come Apple TV Plus e Disney Plus, che hanno dato un ulteriore imbarazzo della scelta ai consumatori. Ma non finisce qui! Altri servizi di streaming hanno già annunciato le date di pubblicazione, i prezzi e i cataloghi dei contenuti esclusivi.
All’inizio, la TV in streaming era molto più semplice e, sebbene la possibilità di scelta sia di solito un fattore positivo per i clienti finali, resta da vedere se sia davvero questo il caso, anche se la conseguenza potrebbe essere un sovraccarico di contenuti da guardare che eccede il tempo a disposizione degli abbonati.
Il dominio dei colossi come Netflix, Amazon Prime Video e Hulu ha reso disponibile un gran numero di programmi e film molto amati su un numero limitato di piattaforme. Nel 2020, invece, se vorrete accedere a ogni contenuto disponibile, dovrete sborsare molto di più.
Ciononostante, i nuovi servizi di streaming hanno del potenziale in termini di contenuti esclusivi e non tutti prevedono una sottoscrizione a pagamento.
Ecco cosa ci aspetta nella corsa allo streaming del 2020.
HBO Max e Peacock si mettono in gioco
Il primo servizio di streaming di una certa importanza ad arrivare nel 2020 sarà, nel mese di aprile, Peacock di NBC Universal. Maggiori dettagli saranno comunicati durante la riunione degli investitori il 16 gennaio, in ogni caso il servizio sarà a pagamento, con alcune opzioni coperte da pubblicità. Secondo una relazione della CNBC di novembre, le funzionalità di base saranno gratuite per tutti, una mossa alquanto scaltra, considerato il numero di servizi di streaming che prevedono solo l’abbonamento mensile.
La programmazione di Peacock comprenderà sitcom classiche come Parks and Recreation e The Office (in arrivo nel 2021). Quest’ultima è una delle serie più popolari di Netflix a distanza di qualche anno dalla sua conclusione. Alcuni dei programmi di originali di Peacock sembrano altrettanto promettenti, come una nuova versione di Battlestar Galactica dell’autore di Mr Robot, Sam Esmail e una nuova sitcom intitolata Rutherford Falls, dell’autore di The Good Place, Mike Schure. A quanto pare, il servizio vorrebbe creare anche una nuova versione di The Office, che sarebbe un’operazione di indubbio successo.
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Infine, se il servizio non sarà troppo vincolante sulla parte a pagamento e se sarà fruibile su vari dispositivi, Peacock potrebbe generare un certo numero di download da parte degli amanti delle sitcom classiche. Inoltre, il catalogo includerà i titoli della Universal e di Lionsgate.
Nel frattempo, HBO Max sarà lanciato a maggio al costo di $14,99 al mese. Il modo più semplice per presentare il servizio è dire che si tratta di HBO e Warner Bros (con qualche altro contenuto). A oggi, la HBO è fra i migliori produttori di contenuti televisivi (con Watchmen e Chernobyl a confermarlo nel 2019) e già questo dato è un ottimo punto a suo favore. Se si considera anche che HBO Max proporrà ogni singolo film di Batman mai realizzato o tutti gli episodi di Friends e The Big Bang Theory, il suo potenziale diventa più chiaro.
Anche i contenuti originali sembrano interessanti. Fra questi spicca Tokyo Vice, una serie basata sull’omonimo libro di Jake Adelstein. La puntata pilota è stata diretta da Michael Mann (Heat: La Sfida) e vede fra i protagonisti Ansel Elgort (Baby Driver). Questa è comunque la punta dell’iceberg: leggete la nostra presentazione di HBO Max per saperne di più.
Il costo di abbonamento è fra i più elevati anche se il catalogo di programmi e film è molto solido. Oltre ai contenuti citati in precedenza, HBO Max ospiterà anche i lungometraggi animati dello Studio Ghibli e serie come South Park e Rick & Morty.
E poi c’è Quibi
Quibi è un altro servizio in arrivo nel 2020 (6 aprile), specializzato in video di breve durata, con episodi di 10 minuti o meno, con un costo di $4,99 al mese con inserzioni e di $7,99 senza. Quibi sta per “quick bites”, che potremmo intendere con il significato di “mordi e fuggi” e la programmazione iniziale prevede diversi nomi importanti. Il servizio si rivolge a un pubblico della fascia di età che va dai 25 ai 30 anni.
I programmi comprendono una serie di Steven Spielberg che può essere guardata solo di notte, un reality condotto da Chrissy Teigen e un remake de Il fuggitivo con Kiefer Sutherland. Probabilmente, a Hollywood questo servizio non viene visto come un concorrente diretto dei servizi di streaming più tradizionali, dato che ha ricevuto investimenti anche da Disney e Warner Bros che hanno le proprie piattaforme.
Dove si posizionerà Quibi non è ancora chiaro, ma il formato lo differenzia praticamente da tutti i concorrenti. D’altronde, episodi da 10 minuti potrebbero essere un toccasana per chi è stufo dei programmi Netflix con episodi dalla durata di un’ora.
Le persone manterranno gli abbonamenti ai servizi già disponibili?
Considerato l’aumento della concorrenza, la sfida principale affrontata dai servizi esistenti sarà mantenere il numero di abbonati.
Disney Plus, che ha esordito con The Mandalorian e un repertorio quasi completo dei propri contenuti, dovrà attendere fino all’autunno 2020 per la stagione 2 della serie TV dedicata a Star Wars e per The Falcon and the Winter Soldier, la sua prima serie Marvel.
Sebbene sia prevista anche una nuova stagione della serie animata The Clone Wars, mantenere l’andamento positivo non sarà facile. Senza dubbio, però, la situazione migliorerà all’arrivo, nei prossimi mesi, dei lungometraggi Disney più recenti, come il film di Aladdin con attori in carne e ossa e Il Re Leone.
Apple TV Plus, che non ha brillato particolarmente al lancio, ha annunciato una programmazione molto ricca a partire dal 2020, come la sitcom ambientata nel mondo dei videogiochi Mythic Quest, dagli autori di C’è sempre il sole a Philadelphia e in arrivo a febbraio. Anche la maggior parte dei contenuti originali, come The Morning Show e See, tornerà per una seconda stagione.
Sebbene i servizi consolidati come Netflix e Prime Video abbiano già un catalogo molto vasto di contenuti originali, non è chiaro l’impatto che avrà il passaggio dei programmi più vecchi alle nuove piattaforme di streaming.
Secondo una relazione di Nielsen, The Office e Friends sono stati, rispettivamente, i primi due programmi più visti su Netflix nel 2018. Entrambi sono stati grandi successi andati in onda per anni e, per certi versi, oggi un successo del genere sarebbe impossibile da replicare, considerata la concorrenza incredibile che, semplicemente, non c’era ai tempi della loro pubblicazione su questa piattaforma.
Se intendete aumentare il vostro budget per i servizi in streaming nel 2020, dovrete essere flessibili. Star Trek: Picard è uno dei contenuti originali più importanti in arrivo a gennaio su CBS All Access. Questo servizio conta già otto milioni di abbonati e si sta arricchendo con tutte le serie di Star Trek e una terza stagione in programma di Discovery, nonché due spin-off, Lower Decks e Section 31.
La domanda principale è: avremo tutti abbastanza tempo per guardare ogni programma valido nel 2020? Il prezzo è un fattore, tuttavia i servizi non si contendono solo il vostro denaro ma anche il vostro limitato tempo libero.
Ogni servizio di streaming principale sembra avere adottato una strategia che unisce contenuti originali ad alto budget a un catalogo di contenuti classici. Se i primi richiamano il pubblico, gli altri offrono ore e ore di intrattenimento per mantenerlo. Sarà interessante vedere quale sarà l’influenza di Friends nel passaggio a HBO Max, per fare un esempio. Oppure, quanto peso avrà la presenza di Seinfeld nel catalogo statunitense di Netflix e se sarà sufficiente per compensare la perdita de The Office.
Il 2020 cambierà le carte in tavola
Gli annunci eclatanti hanno il loro peso. ma per molti spettatori, Netflix e Amazon Prime Video sono una presenza costante già da anni. Entro la fine del 2020, sarà più facile capire la selezione ottimale dei servizi di streaming disponibili. Alcuni consumatori si iscriveranno a tutti, ma molti vorranno tenerne solo un paio. Per questo motivo, ogni servizio di streaming deve avere un’identità: è probabile che le persone si abbonino in base ai propri interessi, specialmente se le proposte di valore sono chiare, come quella di Disney Plus o di CBS All Access che punta tutto su Star Trek.
La concorrenza è sempre positiva in termini di programmazione originale: i programmi TV migliorano sempre di più anno dopo anno. Pagare, però, oltre €150 al mese per vedere tutte le nuove serie più importanti non è proprio l’ideale per la maggior parte delle persone, specie se si considera che i servizi in streaming nascono come alternativa ai costosi servizi via cavo.
È possibile che non tutti sopravviveranno alla guerra dello streaming, tuttavia anche questo non è negativo per gli spettatori. L’esistenza di ogni servizio di streaming deve avere un senso: non basta che un grosso studio inizi a proporre i propri contenuti d’archivio sperando che qualcuno decida di abbonarsi.
Samuel is a PR Manager at game developer Frontier. Formerly TechRadar's Senior Entertainment Editor, he's an expert in Marvel, Star Wars, Netflix shows and general streaming stuff. Before his stint at TechRadar, he spent six years at PC Gamer. Samuel is also the co-host of the popular Back Page podcast, in which he details the trials and tribulations of being a games magazine editor – and attempts to justify his impulsive eBay games buying binges.