AMD sembra destinata a dominare il mercato delle CPU consumer, grazie all’utilizzo del processo a cinque nanometri e alle prestazioni dei suoi futuri chip.
Con i suoi processori Zen 2 e il nodo a 7 nm FinFet di TSMC, AMD ha sottratto una enorme fetta di mercato allo storico rivale, che sta ancora faticando con la produzione di CPU a 10 nm e ha ammesso che non raggiungerà il Team Red e il processo a 7 nm di TSMC fino al 2021.
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Sappiamo da tempo che AMD mira a produrre CPU Zen 4 a 5 nm in futuro (Zen 3 è previsto per la fine del 2020 e utilizzerà il processo 7 nm della fonderia di Taiwan), ma ora abbiamo scoperto le presunte prestazioni di suddetti chip, grazie a un articolo su WikiChips.
L'articolo esamina i piani futuri di TSMC, la società che lavora con AMD per la produzione dei processori Ryzen, e suggerisce che "la società ha riportato un miglioramento della densità di 1,84 volte rispetto al proprio nodo a 7 nm. Le nostre stime erano di 1,87 volte".
Come sottolinea PC Gamer, se questi numeri fossero confermati, potrebbe portare a un aumento dell'85% della densità dei transistor rispetto a quella dei chip a 7 nm, un risultato notevole di questi tempi.
La densità dei transistor è uno degli ingredienti chiave nelle prestazioni complessive di un processore, sicché le soluzioni Zen 4 a 5 nm potrebbero vedere enormi incrementi della loro capacità computazionali ed efficienza energetica, mettendo in crisi le proposte del Team Blue.
Questione di nanometri
Quanto è importante la dimensione dei processori e dei loro transistor? Per farla breve, più piccoli sono i transistor, più se ne possono inserire in un chip, che quindi sarà più potente.
La legge di Moore, ad esempio, affermava che il numero di transistor sarebbe raddoppiato ogni due anni, a fronte di una riduzione dei costi. Per molti decenni, dal 1965 per l'esattezza, questa “legge” è stata rispettata, motivo per cui abbiamo visto i computer (e altri dispositivi come gli smartphone) aumentare drasticamente la potenza, diventando sempre più piccoli e leggeri.
Di recente, tuttavia, la miniaturizzazione è notevolmente rallentata a causa dei problemi di dissipazione del calore; basti pensare alle difficoltà incontrate da Intel con i 10 nm. Questo è ironico poiché Moore era un tempo CEO della società.
Come accennato in precedenza, Intel produce processori mobile da 10 nm, tuttavia quelli desktop sono ancora fermi ai 14nm+++. Stando alla roadmap di AMD, potremmo vedere le CPU Zen 4 prima del 2022, e se dovessero effettivamente essere prodotte a 5 nm, Intel potrebbe trovarsi in guai seri.