Huawei Mate X avrà il nuovo chipset Kirin 990

Huawei Mate X
(Immagine:: Future)

Durante un briefing con Huawei a New York, TechRadar ha saputo che Huawei Mate X potrà contare sul chipset Kirin 990.

Yanmin Wang, presidente della CEE, Consumer Business Group di Huawei delle regioni nordiche e canadesi, ha confermato a TechRadar che il chip Kirin 990 sarebbe stato presente nel prossimo dispositivo pieghevole, il Huawei Mate X.

"Sì, arriverà molto presto" è stata la dichiarazione di Wang. TechRadar in precedenza aveva scoperto che Mate X non sarebbe stato lanciato a settembre, ma che la data di rilascio è stata posticipata a novembre. Nonostante la notizia ormai sia pubblica, Huawei ha parlato di settembre.

Al MWC, quando il telefono è stato annunciato per la prima volta, Huawei ha affermato che sarebbe arrivato con il chipset Kirin 980, visto per la prima volta nel Huawei Mate 20 lo scorso anno.

Ci pare sensato che l'azienda voglia inserire nel suo smartphone pieghevole top di gamma il processore più potente a propria disposizione. Considerando le precedenti date di rilascio, aspettiamo che anche Huawei Mate 30 esca con Kirin 990, ed è probabile che lo stesso accada per l'Huawei P40, anche se non è stato ancora confermato.

Huawei ha inizialmente dichiarato a TechRadar che Mate X sarebbe potuto uscire già a giugno 2019, in seguito però la data di rilascio è stata posticipata a settembre e ora ci è stato detto che uscirà a novembre.

I motivi sono più di uno: abbiamo saputo che la cerniera è stata leggermente migliorata rispetto a quella che abbiamo visto sul modello presentato al MWC 2019 di marzo, inoltre dopo aver visto quanto lentamente hanno preso piede le reti 5G, Huawei non ha voluto avere fretta nel far uscire il suo smartphone.

Ovviamente, il Kirin 990 è compatibile con il 5G, con un modem 5G integrato nel chip, ha dichiarato Wang. Però è diverso dalla combinazione con modem che vediamo su Snapdragon 855 e Snapdragon 850. 

Kirin 990 e 5G 

In un rapporto HuaweiCentral ha affermato che Huawei presenterà due processori Kirin 990 all'IFA 2019: un processore standard e la sua variante compatibile con il 5G. Ma TechRadar ha sentito parlare solo del chipset compatibile con il 5G.

Il Kirin 990 è costruito con una tecnologia 7nm, consumerà meno energia rispetto al Kirin 980 e supporterà tutti i formati 5G più comuni, ha aggiunto Wang. Ma non ha chiarito se saranno incluse le bande di alta frequenza da 30 GHz a 300 GHz e quelle a bassa frequenza come il sub-6, che in genere non forniscono velocità particolarmente elevate, ma hanno una copertura maggiore.  

La Cina ha speso 180 miliardi di dollari negli ultimi cinque anni installando circa 350.000 stazioni per il 5G, secondo un rapporto IEEE dell'aprile 2019, favorendo fortemente le bande a 3 e 4 GHz a bassa frequenza - in altre parole il sub-6. Non è chiaro che percentuale di queste infrastrutture sia stata realizzata da Huawei, sebbene Huawei stessa abbia affermato in una nota di possedere fino al 50% del mercato delle apparecchiature 5G del Paese, via South China Morning Post.

Quindi non sappiamo ancora se le bande 5G "più comuni" che Mate X supporterà funzioneranno sia con mmWave che con sub-6 - ma dovrebbero supportare almeno quest'ultima visto che è la più usata sul mercato cinese degli smartphone (38% nel secondo trimestre del 2019, via Reuters).

Secondo Wang, oltre al Mate X, il Kirin 990 arriverà anche sui telefoni di fascia alta di Huawei nel 2020. Se questo includa la prossima generazione di telefoni Honor, che tradizionalmente hanno ottenuto gli ultimi chip Kirin - ed se saranno compatibili con il 5G - Wang ha risposto: “Forse. Tutto può succedere".

David Lumb

David is now a mobile reporter at Cnet. Formerly Mobile Editor, US for TechRadar, he covered phones, tablets, and wearables. He still thinks the iPhone 4 is the best-looking smartphone ever made. He's most interested in technology, gaming and culture – and where they overlap and change our lives. His current beat explores how our on-the-go existence is affected by new gadgets, carrier coverage expansions, and corporate strategy shifts.