TechRadar Verdetto
Il Galaxy S10 Plus di Samsung è il top di gamma 2019 dell’azienda sudcoreana, e rappresenta l’atteso distaccamento rispetto alle generazioni precedenti. Il suo schermo da 6,4” è così grande che “sposta” la fotocamera frontale, mentre la tripla fotocamera posteriore integra anche un grandangolo. E, anche se invisibile, il sensore d’impronte integrato nello schermo è una qualità aggiunta, mentre la funzione Wireless PowerShare piacerà ai vostri amici con la batteria sempre scarica. Ha molte caratteristiche interessanti, ma sappiate che Samsung lo vende a caro prezzo.
Pro
- +
Eccellente rapporto tra corpo e schermo
- +
Sensore d’impronte integrato nello schermo
- +
Wireless PowerShare
Contro
- -
Molto costoso
- -
C’è ancora il pulsante Bixby
- -
Scivoloso
Perché puoi fidarti di TechRadar
Recensione in 2 minuti
Il Samsung Galaxy S10 Plus (S10+) è un telefono che ha quasi tutto, nonché lo smartphone Samsung da scegliere se ve lo potete permettere - e se riuscite a tenerlo in mano considerate le sue dimensioni. E sempre se non volete l'ultimo modello, cioè il (recentemente annunciato) Samsung Galaxy Note 10 Plus o il più piccolo Samsung Galaxy Note 10
Questo smartphone, la versione più grande e migliore del Galaxy S10 e del più economico Galaxy S10e, richiama subito l’attenzione. L’S10+ ridefinisce il concetto di “phablet” nel 2019, con uno schermo Samsung Infinity-O, edge-to-edge da 6,4”, nonché un foro nello schermo per ospitare la fotocamera frontale. È una soluzione marginalmente migliore rispetto al notch dell'iPhone XS.
Con un rapporto tra corpo e schermo del 93,1%, i pixel vanno dal piccolo altoparlante superiore giù fino al bordo inferiore, e arrivano oltre i bordi verticali grazie alla curvatura dello schermo.
Sotto lo schermo c’è un sensore per le impronte digitali a ultrasuoni, una batteria da 4.100 mAh e la nuova funzione Wireless PowerShare, che permette di ricaricare un altro dispositivo.
La parte posteriore ha un aspetto più pulito e ospita la tripla fotocamera che sporge solo di poco. Ha un obiettivo standard, teleobiettivo e il nuovo grandangolo, che permette di inquadrare una scena più grande senza dover arretrare. È una fotocamera tra le migliori esistenti, insieme a quella del Pixel 3 e dello Huawei P30 Pro, ma è più versatile rispetto al prodotto Google.
Abbiamo già visto alcune di queste cose su prodotti di Huawei ed LG. Ma il Galaxy S10 Plus riunisce in un solo prodotto caratteristiche di diversi concorrenti, con alcune novità come il Wi-Fi 6 e lo schermo HDR10+.
Vi sembra convincente? Bene, ma a complicare la vostra decisione potrebbe intervenire il Samsung Galaxy S10 5G, una variante forse ancora migliore del Galaxy S10. Inoltre di recente è arrivato anche il Galaxy Note 10, e tra non molto dovrebbe arrivare anche (finalmente) il Samsung Galaxy Fold.
E ci sono anche ottimi concorrenti di altri marchi, come il citato P30 Pro, il Sony Xperia 1 o lo OnePus 7 Pro, che hanno caratteristiche simili e un prezzo uguale o a volte più basso di questo S10 Plus.
Il Samsung Galaxy S10+ ha un nuovo concorrente. Infatti è arrivato l'iPhone 11 Pro Max, il nuovo top di gamma Apple. In attesa di un confronto vero e proprio, possiamo dire che il modello Samsung costa molto meno.
Questo smartphone, la versione più grande e migliore del Galaxy S10 e del più economico Galaxy S10e, richiama subito l’attenzione. L’S10+ ridefinisce il concetto di “phablet” nel 2019, con uno schermo Samsung Infinity-O, edge-to-edge da 6,4”, nonché un foro nello schermo per ospitare la fotocamera frontale. È una soluzione marginalmente migliore rispetto al notch dell'iPhone XS.
Con un rapporto tra corpo e schermo del 93,1%, i pixel vanno dal piccolo altoparlante superiore giù fino al bordo inferiore, e arrivano oltre i bordi verticali grazie alla curvatura dello schermo.
Sotto lo schermo c’è un sensore per le impronte digitali a ultrasuoni, una batteria da 4.100 mAh e la nuova funzione Wireless PowerShare, che permette di ricaricare un altro dispositivo.
La parte posteriore ha un aspetto più pulito e ospita la tripla fotocamera che sporge solo di poco. Ha un obiettivo standard, teleobiettivo e il nuovo grandangolo, che permette di inquadrare una scena più grande senza dover arretrare. È una fotocamera tra le migliori esistenti, insieme a quella del Pixel 3 e dello Huawei P30 Pro, ma è più versatile rispetto al prodotto Google.
Abbiamo già visto alcune di queste cose su prodotti di Huawei ed LG. Ma il Galaxy S10 Plus riunisce in un solo prodotto caratteristiche di diversi concorrenti, con alcune novità come il Wi-Fi 6 e lo schermo HDR10+.
Vi sembra convincente? Bene, ma a complicare la vostra decisione potrebbe intervenire il Samsung Galaxy S10 5G, una variante forse ancora migliore del Galaxy S10. Inoltre di recente è arrivato anche il Galaxy Note 10, e tra non molto dovrebbe arrivare anche (finalmente) il Samsung Galaxy Fold.
E ci sono anche ottimi concorrenti di altri marchi, come il citato P30 Pro, il Sony Xperia 1 o lo OnePus 7 Pro, che hanno caratteristiche simili e un prezzo uguale o a volte più basso di questo S10 Plus.
Samsung Galaxy S10 Plus: prezzo e disponibilità
Peso: 175g
Dimensioni: 157.6 x 74.1 x 7.8mm
OS: Android 9
Diagonale: 6.4-inch
Risoluzione: QHD+
CPU: Octa-core chipset
RAM: 8GB/12GB
Archiviazione: 128/512GB/1TB
Batteria: 4,100mAh
Fotocamera posteriore: 16MP + 12MP + 12MP
Fotocamera anteriore: 10MP + 8MP
Il Samsung Galaxy S10+ è disponibile dall’inizio di marzo anche in Italia, un po’ prima per chi ha voluto prenotarlo in anticipo e risparmiare qualcosina.
È disponibile in due versioni: da 128 GB a 1.029 euro, oppure da 512 GB a 1.279 euro (listino). Rispetto al precedente Galaxy S9 Plus, il prezzo al lancio è più alto.
Esiste anche una terza variante dell’S10 Plus, che Samsung chiama “Ultimate Performance Edition”. Ha ben 12 GB di RAM e un terabyte di archiviazione, e un prezzo altrettanto mostruoso pari a 1.599 dollari. Potete ordinarlo direttamente dal sito Samsung.
Per quanto il Samsung Galaxy S10+ costi più del suo predecessore, vale la pena notare che costa comunque meno rispetto al suo rivale marchiato Apple.
A rendere la scelta un po’ più difficile, c’è il fatto che in futuro sarà disponibile anche il Samsung Galaxy S10 5G. Questa variante è compatibile con le reti 5G, ha uno schermo da 6,7” e quattro fotocamere posteriori, dotate del sensore time-of-flight e di funzioni di realtà aumentata che saranno da verificare.
Abbiamo usato per un po’ il Galaxy S10 5G, ed è più grande, più veloce e migliore per molti aspetti, ma le reti 5G non saranno pronte per il 2019 - forse per il 2020 - e dovreste tenerlo in considerazione prima di fare una spesa extra.
Oppure, se avete veramente tanto da spendere, potreste voler aspettare e prendere il Samsung Galaxy Fold, che al momento è presente sul sito Samsung ma offre solo una registrazione anticipata.
Display
- Schermo da 6,4” QHD con un impressionante rapporto schermo/corpo del 93,1%
- Schermo Infinity-o con foro per la doppia fotocamera anteriore
- Il primo telefono con HDR10+, ma attenzione ai falsi tocchi dovuti alla mancanza di cornici
Lo schermo Super AMOLED da 6,4” del Samsung Galaxy S10 Plus lo rende il più grande Galaxy S mai esistito, più grande rispetto ai 5,8” del Galaxy S9+ e alla pari con il Galaxy Note 9. Ed è anche nettamente migliore.
Il primo dettaglio impressionante è il rapporto schermo/corpo del 93,1%. Samsung ha trovato il modo di mettere più pixel sulla superficie frontale del telefono, in un corpo più compatto, il che significa un ulteriore assottigliamento delle cornici intorno allo schermo stesso.
La grande diagonale è possibile grazie anche alla soluzione Samsung Infinity-O, e al fatto che l’azienda sudcoreana abbia evitato il notch a favore di un foro nello schermo, fatto con il laser, che ospita la doppia fotocamera.
Inserire due fotocamere ha portato Samsung a realizzare un foto piuttosto grande, ma nonostante tutto non l’abbiamo trovato un elemento di distrazione.
Di default la risoluzione è impostata su Full HD+ (2280x1080), ma ci si può spingere fino a QHD+ (3040x1440 pixel) per una nitidezza dell’immagine senza pari, con lo standard HDR10+ per il massimo contrasto e colori. Un vantaggio importante per chi guarda film sul telefono, che oggigiorno non è certo un’idea assurda.
C’è un potenziale difetto nell’eliminazione delle cornici: abbiamo notato che di tanto in tanto si danno dei tocchi involontari con il palmo delle mani, in particolare quando si scrive. Chi è abituato all’iPhone, che ha un migliore software per riconoscere i tocchi indesiderati, potrebbe vivere il problema peggio di altri utenti.
Sopra e sotto questo smartphone c’è ancora una piccolissima cornice. Samsung pare non aver ancora trovato una soluzione per liberarsi dell’altoparlante superiore, ma crediamo che ce la farà per il 2020.
Lo schermo Infinity-O è la grande novità di Samsung per il 2019, ed è un cambiamento sufficiente per chi chiedeva qualcosa di nuovo. È fantastico da vedere, con colori fedeli e brillanti, e il modo migliore per godersi immagini, icone, applicazioni, giochi e video.
Design
- La versione top di gamma da 512GB/1TB ha la back cover in ceramica
- Tra i vantaggi, vanno citati la ricarica wireless inversa e la presa jack per le cuffie
- Probabilmente vorrete usare una custodia, perché è piuttosto scivoloso
A parte lo schermo, il design del Samsung Galaxy S10+ sarà familiare a un primo sguardo. Troverete però piccoli miglioramenti e alcune sorprese.
La cornice di alluminio è più sottile rispetto a quella dell’S9+, sempre incastonata tra due pannelli di vetro. Tutto nel Galaxy S10+ è ricoperto da Gorilla Glass 6, davanti e dietro, ma la variante da 512GB e quella da 1 TB hanno una back cover in ceramica, bianca o nera.
La versione di vetro, invece, è disponibile in bianco, nero o verde. Abbiamo avuto la prima per il nostro test, con 128 GB di archiviazione.
La parte posteriore del Galaxy S10+ è quasi del tutto liscia, grazie al fatto che la tripla fotocamera posteriore sporge solo di poco. L’area dedicata alla ricarica wireless inversa non è individuabile dall’esterno.
È grande più o meno quanto un S9 Plus e più piacevole da maneggiare rispetto al più grande Note 9, che ha un rapporto schermo/corpo dell'83,4%. È sorprendentemente facile da tenere in mano per un modello "Plus", anche se quelli con mani particolarmente piccole potrebbero faticare a trovare una presa sicura. In molte occasioni ci siamo ritrovati a usarlo con due mani, in particolare per scrivere. Consigliabile l'uso di una custodia protettiva.
Apprezziamo anche l’aspetto generalmente più pulito di questo smartphone. A sinistra troviamo il bilanciere per il volume, e sotto ad esso il pulsante Bixby - che non amiamo particolarmente. Lo si può usare per avviare l'assistente vocale Samsung, oppure per avviare un'applicazione a piacere - ha una doppia funzione configurabile.
Samsung, poi, resta una delle pochissime aziende che mette ancora la presa jack da 3,5 mm per le cuffie. Il che è notevole visto che ha in catalogo anche le Samsung Galaxy Buds.
Sensore d'impronte sotto lo schermo
Il sensore per le impronte digitali è invisibile, ma vi piacerà. Dopo una parentesi di due anni, Samsung ha riportato questo elemento nella parte frontale dei suoi smartphone top di gamma, ma stavolta integrandolo nello schermo grazie alla tecnologia a ultrasuoni di Qualcomm.
La scansione 3D dell’impronta dovrebbe garantire maggiore precisione e più sicurezza rispetto agli scanner ottici che troviamo su smartphone come lo Huawei Mate 20 e lo OnePlus 6T.
Abbiamo comunque avuto qualche problema, almeno all'inizio, perché non è facile trovare l'area dove posare il dito. Con il tempo ci si abitua, e infatti siamo passati da una percentuale di successo dell'80% a circa il 95%, con il tempo; ma crediamo che questo problemino non si risolverà mai del tutto. Il miglioramento è dovuto in parte anche a un aggiornamento software.
La scansione a ultrasuoni significa anche che lo scanner funziona anche con dita bagnate o calde, due situazioni che mettono in difficoltà gli scanner ottici. Abbiamo verificato che è effettivamente così, nel nostro test.
Un difetto del lettore di impronte digitali sul Galaxy S10 Plus è la velocità: non è svelto quanto i lettori ottici posizionati esternamente, cioè quelli per così dire tradizionali.
Ci vuole comunque meno di un secondo per sbloccare lo smartphone con il dito, ma se venite da uno smartphone con lettore ottico noterete un leggero ritardo.
Bisogna inoltre premere con più forza sullo schermo rispetto a un lettore ottico, e bisognerà mettere il dito nell’area precisa altrimenti non funzionerà - comparirà un’utile icona a schermo per questa operazione.
Il problema si può arginare usando lo sblocco tramite riconoscimento facciale, che è più veloce rispetto al lettore d’impronte. L’unico problema è che bisogna guardare direttamente il telefono, ed è meno sicuro.
Fotocamera
- Tripla fotocamera: normale, ultragrandangolo e zoom
- Il sensore principale da 12,3MP fa foto fantastiche, alla pari con il Pixel 3
- L’ultragrandangolo è una gradita novità
- I nuovi filtri per i ritratti sono divertenti
Il Samsung Galaxy S10 Plus, così come l’S10, ha una tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 12 MP, teleobiettivo da 12 MP e grandangolo da 16 MP.
Sensore principale da 12.3MP
Usando la lente dual-aperture di Samsung con l’applicazione in modalità standard abbiamo ottenuto immagini vivide e convincenti, e scatti piuttosto buoni con scarsa illuminazione. La qualità non è sempre al meglio (consigliamo di fare sempre molti scatti), e gli mancano cose come la modalità Night Vision di Google.
È senz’altro tra le migliori fotocamere per smartphone del 2019, grazie a immagini con colori vividi e convincenti. Le fotografie fatte con un iPhone sembrano spente a confronto dell'S10 Plus. Accanto al Pixel 3, d'altra parte, il top di gamma Samsung non si dimostra altrettanto valido con scarsa illuminazione. In particolare l'algoritmo per la riduzione del rumore, con poca luce, diventa troppo aggressivo e leviga molto la pelle, nel tentativo di ridurre il disturbo.
Ultragrandangolo da 16MP
Ciò che manca allo smartphone di google è il grandangolo da 123 gradi di Samsung, fantastico per inquadrare più elementi, come edifici o monumenti, senza dover arretrare.
Vi avvertiamo che il grandangolo può generare un effetto fisheye, una distorsione ai bordi dell’immagine che potrebbe renderla meno bella. In ogni caso, l’ottica grandangolare è eccezionale per ritrarre panorami e fare foto di gruppo, se non ci sono persone ai bordi dell’inquadratura per evitare che siano distorti.
Ritratti con Live Focus
Anche la funzione Live Focus è migliorata sul Galaxy S10 Plus, e ci sono diverse opzioni per i ritratti. C’è sempre lo sfondo sfocato (la quantità di sfocatura è regolabile tramite uno slider), ma anche tre nuove scelte.
Spin e Zoom sono effetti sulla sfocatura che permettono di ottenere immagini più artistiche. Ma è la terza funzione, Color Point, la nostra preferita: mantiene il soggetto principale a colori, ma lo sfondo è in bianco e nero.
Funziona molto bene e i risultati sono fantastici. Si può usare questa funzione anche con la fotocamera frontale, per autoscatti in cui potrete “saltare fuori” su uno sfondo in B/N.
Fotocamere frontali da 10MP e 8MP
La doppia fotocamera frontale ha un sensore da 10 MP e un altro da 8 MP, che serve per misurare la profondità. Questo permette di ottenere migliori ritratti in Live Focus, ed è una caratteristica presente solo sull’S10 Plus.
Le immagini ottenute con la fotocamera frontale sono in generale di ottima qualità, ma con scarsa illuminazione si perdono dettagli perché il software agisce in modo piuttosto aggressivo per eliminare il rumore. Un problema, comunque, che non è esclusivo degli smartphone Samsung.
Serve davvero una doppia fotocamera frontale? No, infatti la differenza nella qualità dei selfie tra il Galaxy S10 e il Galaxy S10 Plus è minima. È la differenza meno convincente, e grazie al software molte cose si possono fare anche con altri modelli.
Applicazione fotocamera
L’applicazione di Samsung è piena di opzioni ma comunque facile da usare, ed è in qualche modo avvantaggiata rispetto a quella di Google. Ci piace il fatto che tornino cose del passato, come il passaggio veloce dalla fotocamera posteriore a quella frontale con uno scorrimento del dito sullo schermo. Scattare un selfie è molto semplice, basta aprire la mano e poi chiuderla a pugno per avviare il timer.
Le 10 nuove categorie dell’Ottimizzazione Scene (Scene Optimizer) permettono al telefono di capire se sta inquadrando un cane, del cibo o altre cose. L’AI ci è sembrata abbastanza intelligente da riconoscere il soggetto principale in un’inquadratura affollata, e illuminare i vari elementi in modo appropriato.
I Suggerimenti di scatto (Shot Suggestions) ci danno idee su come fare le fotografie nel migliore dei modi, usando l’unità neurale del telefono (NPU, Neural Processing Unit). Ci è sembrata una funzione utile, con una griglia per inquadrare meglio il soggetto - specialmente i gruppi. A volte capita che siano suggerimenti sbagliati, ma nella maggior parte dei casi sono utili.
Qualità video
Rispetto al 2019 anche la qualità video è molto migliorata. Il Galaxy S10 Plus può registrare in HDR10+ e ha la stabilizzazione digitale sulla fotocamera posteriore.
Secondo Samsung questo smartphone è progettato per girare video Ultra HD fluidi quanto quelli di una action cam e, per quanto non sia altrettanto resistente, sembra che il Galaxy S10+ potrebbe rivaleggiare con la GoPro Hero7 Black.
La registrazione video HDR10+ è un notevole aggiornamento rispetto al passato, visto che i modelli Samsung non registravano nemmeno in HDR. Attivandolo, abbiamo notato che l’HDR10+ evita la sovraesposizione, e grazie al nuovo formato HEVC.
Batteria
- Oltre un giorno di autonomia con la risoluzione Full hd
- La batteria da 4.100 mAh è la più grande mai vista su un Galaxy S
- La ricarica rapida Samsung è più lenta rispetto ai concorrenti, ma meglio di quella Apple
La batteria del Samsung Galaxy S10 Plus stabilisce un nuovo record, con una capacità pari a 4.100 mAh. L’anno scorso il Galaxy S9 era sopra la media tra i top di gamma Android, con un’autonomia di una giornata piena ottenuta con una batteria da 3.500 mAh. Il Galaxy S10 Plus si è comportato meglio nei nostri test.
Samsung continua a dichiarare un’autonomia di “un giorno e un po’”, forse per via dello schermo più grande o forse per cautela. Con un uso moderato - un paio d’ore di streaming musicale con Spotify, un po’ di messaggi e social media, un’ora o due di Netflix e un po’ di gaming - siamo arrivati facilmente a fine serata, con una carica residua dal 10% al 30%.
Se si usano le funzioni aggiuntive del Galaxy S10 Plus la batteria naturalmente ne risentirà. Per esempio il display always-on, che mostra costantemente orario, data e icone delle notifiche anche quando il telefono è bloccato. Alzare la risoluzione dal Full HD+ al QHD+, similmente, farà scaricare più in fretta il Galaxy S10+.
L'opzione di risparmio energetico più aggressiva blocca quasi tutto tranne alcune app (a vostra scelta), ma riesce a garantire qualche ora in più di utilizzo dagli ultimi punti percentuali di ricarica.
Wireless PowerShare
- Wireless Power Share trasforma lo smartphone in una stazione Qi
- Non ricarica gli altri dispositivi molto velocemente, ma può essere utile
- I vostri amici lo ameranno più di voi
La nuova funzione Samsung Wireless PowerShare trasforma il retro del Galaxy S10 Plus in una stazione di ricarica wireless per dispositivi con standard Qi. Potete usarlo per aiutare un amico in difficoltà donandogli generosamente un po’ della vostra carica.
Nelle nostre prove PowerShare ha funzionato perfettamente e ci ha permesso di caricare i Galaxy Buds nella loro custodia, posandola sulla parte inferiore della back cover.
Samsung non fa alcun favoritismo, ed è possibile caricare qualsiasi dispositivo con standard Qi, compreso un iPhone XS Max. Abbiamo usato questa funziona più di quanto avremmo pensato durante l’MWC 2019, ottenendo una certa popolarità.
PowerShare si disattiva quando la batteria è al di sotto del 30%, il che è confortante quanto sapere che un iPhone XS ha una batteria da 2.658 mAh e costa quanto il Galaxy S10 Plus.
Anche altri smartphone hanno la stessa funzione, come lo Huawei Mate 20 Pro, ma averlo sui prodotti Samsung aiuterà senz’altro a renderla più popolare e diffusa.
Nel caso di Samsung è anche più facile attivare Wireless PowerShare tramite le impostazioni veloci, mentre con gli Huawei bisogna addentrarsi nelle impostazioni per trovare la voce giusta.
Interfaccia
- L’interfaccia OneUI di Samsung offre menu facili da gestire anche su schermi grandi
- Bixby AI non è molto utile, e il tasto dedicato è quasi una seccatura
- Vorremmo vedere app Samsung per mac/Windows, che diano continuità
Il Samsung Galaxy S10 Plus ha Android 9 Pie con l’interfaccia OneUI sviluppata dall’azienda sudcoreana. I giorni dell’oppressiva e invadente TouchWiz sono fortunatamente un ricordo del passato però, e l’attuale Samsung One UI è più leggera, per quanto ancora diversa da quella base di Android.
Ci sono ancora diverse applicazioni preinstallate, molte delle quali duplicano quelle di Google. Samsung però non ci convincerà a usare app come Samsung Notes senza una versione desktop convincente. In confronto a ciò che offre Apple, manca infatti una soluzione che offra continuità dallo smartphone al desktop. Ci sono anche tre applicazioni Microsoft (Office Mobile, OneDrive e LinkedIn) preinstallate, che si possono nascondere nel drawer o disattivare; ma non è possibile disinstallarle completamente.
Vorremmo vedere l'aggiornamento ad Android Q entro il 2019, invece di un anno. Se non altro Samsung ha sentito la nostra richiesta di poter rimappare il tasto Bixby, che ora si può usare per avviare un'app a nostra scelta. Oppure eseguire un comando rapido Bixby - praticamente è un modo veloce per cambiare la luminosità, impostare il Wi-Fi o cose del genere.
Nota: il pulsante Bixby riconosce il click singolo e quello doppio. Una di queste due azioni deve per forza avviare Bixby, mentre l'altra si può personalizzare con l'app che volete.
Se proprio non vi piace Bixby (com'è probabile), potete avviare Google Assistant con una pressione prolungata del pulsante Home.
Prestazioni
- Lo smartphone Android più veloce che abbiamo mai provato
- Il primo ad avere Wi-Fi, ma vi servirà anche un router con lo stesso standard
- Il primo smartphone con Wi-Fi 6, ma servirà un router compatibile
Il cuore pulsante del Samsung Galaxy S10 Plus è il processore octa core Samsung Exynos 9820, abbinato a 8 GB di RAM (12 GB per la Ultimate Performance Edition). C’è tantissima potenza.
Abbiamo eseguito Geekbench 4, ottenendo un valore medio di 10.385 punti, abbastanza vicino agli 11.481 punti dell’iPhone XS. La memoria disponibile è abbondante: la versione più piccola infatti ha ben 128 GB, di cui circa 110 GB effettivamente disponibili. Se non dovessero bastare, c’è uno slot microSD, oppure le versioni da 512 GB e 1 TB.
Questo è anche il primo smartphone al mondo compatibile con lo standard Wi-Fi 6, che permette trasferimenti ancora più veloci da e verso il vostro router (che dovrà anch’esso essere compatibile).
Per chi è?
Per chi cerca intrattenimento
Lo schermo da 6,4” è il migliore al mondo, grazie al rapporto schermo/corpo del 93% e ai colori vividi. E c’è la presa da 3,5 mm. Cosa chiedere di più?
Per chi ama i selfie
Ci piace la fotocamera del Google Pixel 3, ma i selfie del Galaxy S10 Plus sono davvero fantastici. E la modalità Color Point è davvero divertente.
Utenti avanzati
La batteria è molto più grande che in passato, così come l’autonomia. Questo smartphone dura tutto il giorno senza problemi, e la ricarica wireless inversa può essere molto comoda.
Per chi NON è?
Chi vuole spendere meno
Il Galaxy S10 Plus è un telefono bello ma anche molto costoso, per quando l’iPhone XS Max costi ancora di più. Ci sono modelli con un migliore rapporto qualità/prezzo.
Se vi cade spesso il telefono …
… il Galaxy S10 Plus non fa per voi. È uno smartphone scivoloso e fatto di vetro, e anche usando una custodia non diventa indistruttibile. Meglio evitare rischi.
Chi vuole la migliore fotocamera in assoluto
Se il vostro interesse principale è la qualità fotografica, il Samsung Galaxy S10, semplicemente, non è il migliore al mondo - pur restando eccellente da questo punto di vista. Meglio Huawei P30 Pro o Google Pixel 3.
Prima di buttarvi a pesce sul Galaxy S10 Plus, vale la pena di considerare le alternative
Concorrenza
Samsung Galaxy S10
Se volete le caratteristiche da top di gamma del Galaxy S10 Plus in un formato più gestibile e a un prezzo minore, la risposta è il Samsung Galaxy S10.
Il suo schermo da 6,1” ha ancora la risoluzione QHD+, ma la fotocamera anteriore ha un solo sensore.
C’è la stessa tripla fotocamera posteriore, Wireless PowerShare e il lettore d’impronte nello schermo, nonché molta potenza e spazio di archiviazione.
Leggi la nostra recensione Samsung Galaxy 10
Samsung Galaxy S10e
Per la prima volta dopo anni, Samsung ha introdotto anche una versione economica del suo top di gamma. Il Galaxy S10e è nato per competere con l’iPhone XR.
L’S10e ha uno schermo da 5,8” Full HD, due fotocamere posteriori e lo stesso potente processore degli altri due modelli.
Non ci sono i bordi curvi, e il lettore d’impronte è laterale invece che sotto lo schermo.
Leggi la nostra recensione hands on: Samsung Galaxy 10e
Huawei Mate 20 Pro
Se cercate uno smartphone con schermo grande, potente e con fotocamere multiple, dovreste prendere in considerazione lo Huawei Mate 20 Pro.
Ha uno schermo da 6,30 pollici QHD+, simile a quello del Galaxy S10 Plus, un processore potente e una versatile tripla fotocamera posteriore. C’è anche il sensore d’impronte sotto lo schermo, ma il notch è più grande rispetto al Samsung.
Il dettaglio determinante è il prezzo, visto che il Mate 20 Pro ha ormai sei mesi e il suo prezzo è ormai molto più basso rispetto al Galaxy S10 Plus.
Leggi la nostra recensione Huawei Mate 20 Pro
John joined TechRadar over a decade ago as Staff Writer for Phones, and over the years has built up a vast knowledge of the tech industry. He's interviewed CEOs from some of the world's biggest tech firms, visited their HQs and has appeared on live TV and radio, including Sky News, BBC News, BBC World News, Al Jazeera, LBC and BBC Radio 4. Originally specializing in phones, tablets and wearables, John is now TechRadar's resident automotive expert, reviewing the latest and greatest EVs and PHEVs on the market. John also looks after the day-to-day running of the site.