Windows 10, vendite in forte aumento grazie alla fuga da Windows 7
Windows sta facendo ancora guadagnare Microsoft
Windows 10 continua ad essere sempre più richiesto anche grazie alla fuga degli utenti da Windows 7 incentivata dallo stop al supporto da parte di Microsoft al vecchio sistema operativo. I risultati finanziari per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2020 (che si è chiuso il 31 dicembre) dimostrano che l’azienda ha realizzato un fatturato di 36,9 miliardi di dollari (circa 33 miliardi di euro).
Come riportato dal sito ZDNet, la crescita di Windows 10 è stata migliore del previsto, con i ricavi ottenuti dalla versione Home in aumento del 4% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso ed è anche stata la prima volta in cui sono aumentati nel corso dell’ultimo anno.
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Le entrate dalla versione OEM di Windows Pro (ovvero installazioni pre-caricate su PC realizzati dai produttori) sono aumentate del 27% su base annua.
Uno dei motivi principali delle vendite costanti di Windows è legato alla "forte domanda" dell'ultimo sistema operativo, dovuta sopratutto al fatto che Microsoft già qualche mese fa aveva annunciato di voler terminare il supporto a Windows 7 e gli utenti sono migrati al nuovo sistema operativo prima che ciò accadesse. Microsoft ha infatti cessato il supporto per Windows 7 il 14 gennaio, il che significa che il vecchio sistema operativo non riceve più aggiornamenti ufficiali o correzioni di sicurezza, se non a pagamento.
Come prevedibile, una buona parte della domanda e dei relativi ricavi proveniva dagli utenti aziendali, con vendite ai singoli consumatori che hanno rappresentato circa il 20% delle entrate complessive di Windows. Tuttavia, le aziende che apparentemente pagano per avere un supporto esteso di Windows 7 non sembrano aver dato un grande contributo alle casse di Microsoft, almeno non ancora.
Altri fattori
Ci sono stati altri fattori che hanno alimentato le impressionanti vendite di Windows, tra cui la "ripresa nelle forniture di chip Intel"; indirettamente questo ha portato a un aumento delle vendite di processori più recenti e in grado di gestire meglio Windows 10. Secondo la stessa Intel, questo problema è ancora in corso a livello generale, ma evidentemente le carenze nelle forniture non stanno più creando molti problemi a Microsoft.
Infine, un singolo produttore di hardware ha pre-acquistato un intero stock di licenze Windows 10 in previsione di problemi commerciali o tariffari, e deve essere stato un importo molto grande per meritare una menzione come rapporto di causa-effetto con l’impennata di vendite del sistema operativo.
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Il segmento di prodotti Microsoft legati ai personal computer che include Windows, Microsoft 365 (Office), Bing (risultati di ricerca), giochi (inclusa Xbox) e hardware come il Surface, ha incassato in totale 13,2 miliardi di dollari. Solo le entrate dovute alle vendite della gamma Surface hanno, per inciso, toccato 1,98 miliardi di dollari.
Coloro che desiderano rimanere con Windows 7 farebbero bene a ricordare che è possibile (ufficiosamente) eseguire l'aggiornamento a Windows 10 gratuitamente, tramite una scorciatoia che Microsoft non ha ancora “chiuso”.
Il passaggio gratuito alla nuova versione doveva ovviamente avvenire entro il primo anno di rilascio di Windows 10, ma è ancora attivo, sebbene con delle precauzioni (qui la guida completa).
Darren is a freelancer writing news and features for TechRadar (and occasionally T3) across a broad range of computing topics including CPUs, GPUs, various other hardware, VPNs, antivirus and more. He has written about tech for the best part of three decades, and writes books in his spare time (his debut novel - 'I Know What You Did Last Supper' - was published by Hachette UK in 2013).