Sony PS5, la nuova versione consuma e scalda meno

PlayStation 5
(Immagine:: Future)

Cosa succede? Sony ha da poco rilasciato una nuova versione della PS5.

Perché è importante? La nuova disposizione dei componenti e l'hardware aggiornato consentono di ridurre il consumo energetico, migliorando l'estrazione di calore, oltre che a ridurre il peso totale dell'unità.

Sony comincia a porre rimedio ad alcune "lacune" della sua PS5, presentata ormai due anni orsono. La nuova versione della console comparsa di recente sul mercato australiano è stata smontata dallo YouTuber Austin Evans, il quale ha avuto modo di mostrare le modifiche apportate alla console Sony.

Le nuove versioni di PS5 utilizzano una scheda madre di dimensioni più piccole, un nuovo dissipatore e una custodia migliore per l'SSD. Tali aggiornamenti, oltre a ridurre il peso complessivo della console, permettono di migliorare il raffreddamento dell'unità, abbassando al tempo stesso il consumo energetico.

A differire maggiormente è proprio la scheda madre, adesso più piccola di circa 5cm, che beneficia di un dissipatore, anch'esso di dimensioni ridotte, dotato di un tubo di calore aggiuntivo sul retro.

PS5 Digital Edition

(Image credit: Sony)

L'ultimo aggiornamento di PS5 rivede anche la disposizione della componentistica interna. Come si nota nel video di Evans, la batteria CMOS ora si trova sotto al dissipatore, il che renderà necessario smontare interamente la console in caso di sostituzione.

Inoltre, la custodia dell'SSD è ora interamente ricoperta di un metallo termoconduttivo. La nuova PS5 risulta più efficiente a livello energetico riducendo i consumi dai 20 ai 30W rispetto i modelli precedenti.

A rimanere invariati sono ovviamente la scocca esterna della console, che mantiene comunque le stesse dimensioni, nonché il livello di rumore emesso durante l'uso. Di recente l'azienda è anche stata costretta ad aumentare i prezzi di vendita per via dell'inflazione.

Il prezzo finale in Europa ha subito un aumento del 10%. Gli incrementi hanno interessato anche Regno Unito, Cina, Australia, Messico, Canada e Giappone, con quest'ultima nazione che ha subito l'aumento più alto, ovvero il 21%.

Fonte: TheVerge

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Redattore TechRadar