Sony Airpeak S1 è il drone definitivo, ma costa come un'auto

Sony Airpeak S1
Sony Airpeak S1 (Immagine:: Sony)

Sony Airpeak S1 è stato presentato ufficialmente e rappresenta una valida alternativa ai droni top di gamma DJI, anche se si tratta di un prodotto che si rivolge esclusivamente ai professionisti che lavorano in ambito cinematografico.

Airpeak S1 è costituito da un sistema di ripresa diviso in tre parti: il drone, l'app Airpeak Flight (disponibile solo per iOS) e il servizio cloud Airpeak Plus. Come potete immaginare, la più importante delle componenti è rappresentata dal drone stesso e Airpeak S1 ha delle specifiche davvero sbalorditive.

Stando ai dati forniti da Sony, Airpeak S1 è in grado di passare da 0 a 80 Km/h in 3.5 secondi, circa 1.5 secondi in meno rispetto a Inspire 2, il più veloce tra i droni DJI se si esclude il piccolo DJI FPV. 

Questa incredibile accelerazione culmina in un picco di velocità di 90 Km/h e, pur non essendo paragonabile ai droni da corsa, Airpeak S1 è piuttosto agile visti i suoi 2.53kg di peso (fotocamera inclusa). 

La robustezza di Airpeak S1 e le quattro eliche di cui dispone assicurano un'ottima stabilità con venti fino a 70 Km/h, il doppio rispetto a quando promesso da DJI Inspire 2.

Sony Airpeak S1

(Image credit: Sony)

Al di la di queste specifiche, una delle caratteristiche che rendono particolarmente interessante Sony Airpeak S1 è la compatibilità con le fotocamere della serie Alpha come Sony A7S III e Sony A1. Queste mirrorless full frame possono produrre delle riprese aeree di altissimo livello se abbinate alle lenti G Master e al drone Airpeak S1.

Anche se in precedenza era possibile utilizzare le fotocamere Sony a bordo di altri droni tramite i gimbal di altri produttori, l'elevato livello di integrazione tra il gimbal dedicato e Airpeak promette una maggiore stabilità, anche grazie al supporto dell'app Airpeak Flight.

Missione controllo

Stranamente l'app Sony è disponibile solo per iOS e non c'è un programma una versione Android, nonostante sia proprio questo il sistema operativo di riferimento degli smartphone Sony Xperia. Del resto chi piloterà i primi Airpeak S1 potrebbe preferire far affidamento su un iPad per avere un maggiore campo visivo, anche se non ci sembra un buon motivo per rendere l'app compatibile solo con iOS.

L'app Airpeak Flight fornirà un'ampia console di controlli separati per fotocamera, drone e gimbal. Per sottolineare il carattere professionale di Airpeak S1, Sony ha integrato persino un sistema di controllo doppio che permette di gestire contemporaneamente il drone e il gimbal da due dispositivi diversi per coordinare al meglio la fase di volo con le riprese.

Finora abbiamo visto solo delle brevi anteprime di Sony Airpeak S1 in fase di volo, quindi non possiamo essere certi che riesca effettivamente a competere con la stabilità dei rivali DJI. 

Del resto Sony è piuttosto sicura della qualità del suo Airpeak S1, che combina 5 fotocamere, due sensori infrarossi e il Sony Vision Sensing Processore studiato per la compatibilità con le fotocamera Alpha

La combinazione tra il sistema di elaborazione interna e la potenza di rilevamento dovrebbero permettere a Airpeak S1 di mantenere un'elevata stabilità anche senza i dati satellitari GNSS, caratteristica particolarmente utile quando si effettuano riprese nelle aree remote.

L'unico componente di Airpeak S1 prodotto da terza parti è il gimbal, che viene fornito da un'azienda chiamata Gremsy. Si tratta di una versione custom del gimbal T3 dotato di un sistema a tre assi con sgancio rapido.

Un drone da cinema che può portare le Alpha sul tetto del mondo

Sony Airpeak S1 non dispone di un gimbal incluso nella confezione, e se pensate che il drone in se sia spaventoso, aspettate di scoprire il prezzo. Sul sito Sony è possibile preordinare Airpeak S1 (che sarà disponibile nell'autunno 2021) per ben $8,999.

Il gimbal Gremsy T3 richiede un'ulteriore spesa di $1,750. Se si considera l'eventuale acquisto di una fotocamera da abbinare al drone, si fa presto a fare i conti. Come avrete capito dal prezzo e dalle specifiche si tratta di un drone destinato a un pubblico di professionisti al quale Sony intende abbinare un piano assicurativo per i risarcimenti in caso di danni da utilizzo.

Del resto i risultati promessi da Airpeak S1, fino a 10 anni fa, si potevano raggiungere solo con l'utilizzo di un elicottero.

Anche se gli elicotteri possono raggiungere altezze superiori senza andare incontro a problemi di batteria, mentre Sony Airpeak S1 ha un'autonomia massima di 12 minuti con una fotocamera abbinata o di 22 minuti senza fotocamera, i droni sono molto più agili e richiedono una spesa minore garantendo al contempo una maggiore flessibilità di ripresa.

Siamo certi che Sony Airpeak S1 ci regalerà riprese mozzafiato che vedremo nelle grandi produzioni cinematografiche in uscita nei prossimi anni, come Uncharted e Morbius.   

In definitiva il drone Sony non punta tanto a competere nel mercato consumer, già saturo e dominato da droni come DJI Air 2S e Skydio 2, ma si presenta come punto di riferimento nella fascia professionale promettendo risultati mai visti finora.

Dovremo attendere ancora qualche mese per scoprire le reali potenzialità di Sony Airpeak S1 e raccontarvi cosa è capace di fare.

Mark Wilson
Senior news editor

Mark is TechRadar's Senior news editor. Having worked in tech journalism for a ludicrous 17 years, Mark is now attempting to break the world record for the number of camera bags hoarded by one person. He was previously Cameras Editor at both TechRadar and Trusted Reviews, Acting editor on Stuff.tv, as well as Features editor and Reviews editor on Stuff magazine. As a freelancer, he's contributed to titles including The Sunday Times, FourFourTwo and Arena. And in a former life, he also won The Daily Telegraph's Young Sportswriter of the Year. But that was before he discovered the strange joys of getting up at 4am for a photo shoot in London's Square Mile.