Recensione DJI Mavic Air 2

Il miglior drone in circolazione per principianti e hobbisti

DJI Mavic Air 2
Best in Class
(Image: © Future)

TechRadar Verdetto

DJI Mavic Air 2 è il drone perfetto per la maggior parte degli utenti e rappresenta un aggiornamento significativo rispetto al suo predecessore. La durata della batteria è migliorata notevolmente e il comparto fotografico è di primissimo livello: Mavic Air 2 permette di girare ottimi video in 4K a 60 fps e ha alcune nuove funzionalità di scatto, il tutto allo stesso prezzo di lancio del predecessore. A parte qualche lieve pecca, Mavic Air 2 è la scelta ideale per fotografi e videomaker.

Pro

  • +

    Molto facile da pilotare

  • +

    Elevata portabilità

  • +

    Durata della batteria notevolmente migliorata

  • +

    Foto e video di qualità eccellente

Contro

  • -

    La fotocamera a volte traballa

  • -

    Radiocomando privo di display

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Che siate alla ricerca di una macchina fotografica, un'auto o una macchina per il caffè, vi troverete sempre dinanzi a un modello di riferimento per ciascun settore e DJI Mavic Air 2 è quel modello per quanto riguarda i droni.

Si tratta del successore di DJI Mavic Air uscito nel 2018. Il nuovo modello del 2020 è facile da pilotare e presenta alcune funzionalità di livello pro, nonostante sia stato ridisegnato completamente da zero. Il risultato è una versione più piccola e più economica di DJI Mavic 2 Pro che eguaglia (e, in alcune circostanze, surclassa) il fratello maggiore.

Il design completamente rinnovato di Mavic Air 2 sembra essere frutto di un “raggio restringente”. Anche il radiocomando presenta alcune novità. Mavic Air 2 non è semplicemente un clone del fratello maggiore, con DJI che afferma che si tratta del drone più smart mai realizzato fino a oggi.

Ogni singola funzionalità di Mavic Air 2 (dal drone stesso all'app utilizzata per controllare le impostazioni della fotocamera e del volo) è stata progettata per ottimizzare l’usabilità. 

Il produttore ha risolto le carenze nella progettazione e nelle prestazioni che hanno afflitto l’originale Mavic Air e Mavic 2 Pro, costruendo un drone che, pur non rivelandosi perfetto, rappresenta un nuovo punto di riferimento nell’intera gamma di droni DJI di oggi e di domani.

DJI Mavic Air 2 power button

(Image credit: Future)

Data e prezzo di lancio di DJI Mavic Air 2 

  • Questo drone di fascia media ha un prezzo base di € 849 
  • Disponibilità immediata (consegna in 2-5 giorni lavorativi dopo la conferma del pagamento) 
  • Il pacchetto “Fly More” è disponibile a € 1.049 

DJI Mavic Air 2 è attualmente disponibile sullo store ufficiale DJI. La consegna impiega un periodo di tempo che oscilla tra i due e i cinque giorni lavorativi dopo la conferma del pagamento.

Come i precedenti modelli di droni DJI, Mavic Air 2 è disponibile in due diversi pacchetti: quello “standard” include il drone, una batteria, il telecomando, tutti i cavi necessari e costa € 849. Si tratta dello stesso prezzo di lancio del primo DJI Mavic Air e, dunque, il rapporto qualità-prezzo risulta estremamente elevato. 

Se volete girare riprese con una durata maggiore e aumentare il grado di portabilità, potete optare per il pacchetto “Fly More” che, oltre agli articoli del bundle standard, include anche una borsa a tracolla, un set di filtri ND (neutral density), un hub di ricarica e due batterie extra. “Fly More” ha un costo di € 1.049 e rappresenta la scelta migliore per gli utenti con maggiore esperienza.

Lo store ufficiale riporta che “a causa di una disponibilità limitata del prodotto, ogni cliente può acquistare soltanto una unità. Gli ordini effettuati superiori a una unità saranno cancellati”.

Design e radiocomando

  • Il nuovo design del telaio lo rende simile a un mini Mavic 2 Pro 
  • Il nuovo radiocomando include la tecnologia di trasmissione video Ocusync 2.0 
  • A causa del peso di Mavic Air 2, è richiesto il conseguimento del patentino 
SPECIFICHE DEL DRONE DJI MAVIC AIR 2

Sensore: CMOS da 12 MP (1/2 pollice)
Lunghezza focale equivalente della fotocamera: 24 mm
Apertura: fissa f/2.8
Video: 4K MP4 e MOV, D-Cinelike, fino a 240 fps
Gimbal: 3 assi
Peso: 570 g
Autonomia in volo: fino a 35 minuti 

DJI Mavic Air 2 è stato completamente ridisegnato rispetto al suo predecessore in modo da poter offrire miglioramenti significativi in tutti i settori, come la qualità dell’immagine, la velocità massima e l’autonomia in volo. 

Esternamente, Mavic Air 2 ricorda un DJI Mavic 2 Pro in miniatura e possiede dei bracci pieghevoli che consentono al drone di ripiegarsi comodamente su sé stesso per occupare il minimo spazio possibile (ovviamente non ci riferiamo alle fasi di volo).

DJI Mavic Air 2 size

(Image credit: Future)

In posizione chiusa, Mavic Air 2 misura 180 x 97 x 84 mm (all’incirca come una bottiglia da mezzo litro). Durante il volo, le dimensioni si attestano sui 183 x 253 x 77 mm per via dell’estensione dei bracci.

Il peso di 570 g è pari a poco più della metà di quello di Mavic 2 Pro e rende Mavic Air 2 un drone dotato di un’elevata portabilità, ideale per fotografi e videomaker. In Italia, secondo le regole vigenti, è necessario il conseguimento di un patentino per pilotare Mavic Air 2 (maggiori informazioni nella sezione "DJI Mavic Air 2: le regole da sapere").

A causa del particolare design, le eliche posteriori di Mavic Air 2 sfiorano il suolo quando il drone non è in volo. Per questo motivo, vi consigliamo di trovare un terreno perfettamente pianeggiante e non eccessivamente erboso, in modo da non avere intralci nelle fasi di decollo e atterraggio.

Nel peggiore dei casi, una manovra errata potrebbe causare gravi incidenti. Dunque, vi suggeriamo di portare sempre con voi un piccolo tappetino di atterraggio da poter ancorare a terra e ottenere un'area di decollo sicura e libera da ostacoli. Ovviamente, le superfici più dure e piatte (come asfalto e cemento) non presentano problemi simili.

Il radiocomando di Mavic Air 2 si differenzia da quello dei modelli precedenti, in quanto è più grande e non presenta un design pieghevole. Si tratta di una versione più piccola di DJI Smart Controller, purtroppo senza schermo. 

Il nuovo design contribuisce a aumentare il tasso di ergonomicità, grazie anche alle impugnature sagomate poste nella parte posteriore e al peso di 393 g. Inoltre, il radiocomando si avvia e si collega al drone più rapidamente rispetto ai modelli precedenti. 

Nella parte superiore è presente un supporto in grado di ospitare smartphone di qualsiasi dimensione, inclusi i phablet. Il cavo di connessione tra smartphone e radiocomando non è ingombrante e non interferisce mai con le operazioni di pilotaggio.

DJI Mavic Air 2 controller

(Image credit: Future)

Il radiocomando ha un’ottima ergonomia ma i cavi sono leggermente troppo lunghi e inseriti in una cavità sottoposta alla pressione costante dello smartphone, che potrebbe essere causa di potenziali danni nel tempo. Gli stick di controllo sono rimovibili e possono essere riposti in sezioni gommate presenti nella parte inferiore. In confezione sono presenti due stick di ricambio.

Il radiocomando di Mavic Air 2 è più grande rispetto al passato, ma presenta qualche funzionalità in meno. Oltre ad agire da classico joystick per il controllo in volo, sono presenti i pulsanti per impostare la modalità desiderata (treppiede, standard e sport), attivare Return To Home, passare da foto a video (e viceversa), FN, scattare foto, accendere e spegnere il drone e un quadrante di controllo del gimbal.

Come già accennato, le funzionalità sono ridotte al minimo. Tuttavia, la maggior parte dei controlli della fotocamera è accessibile tramite la nuova app DJI Fly.

DJI Mavic Air 2

(Image credit: Future)

Funzionalità e volo 

  • Mavic Air 2 ha una velocità massima di circa 67 km/h e un’autonomia di volo di 34 minuti 
  • La portata di trasmissione video è notevolmente migliorata, passando dai 4 km del suo predecessore ai 10 km attuali 
  • A volte il feed video si blocca per alcuni istanti 

DJI Mavic Air 2 è dotato di nuovi motori, nuovi regolatori elettronici di velocità, tecnologia della batteria migliorata e aerodinamica aggiornata. Questi elementi si combinano per garantire una velocità massima di circa 67 km/h in modalità sport e un’autonomia di volo di 34 minuti.

Si tratta di un notevole passo in avanti rispetto ai 21 minuti di volo raggiunti da Mavic Air, superando anche quota 31 minuti dei modelli Mavic 2. L’aumento della durata del volo e il consumo più lento della batteria risultano evidenti sin dalle battute iniziali. Allo stesso modo, il radiocomando offre un’autonomia maggiore rispetto al predecessore.

Pilotare Mavic Air 2 è molto semplice, proprio come ogni altro drone realizzato da DJI. Ciò è reso possibile grazie a una serie di tecnologie intelligenti, come OcuSync 2.0, ovvero un metodo di trasmissione tra radiocomando e drone di gran lunga migliore rispetto a quello utilizzato dall'originale Mavic Air

OcuSync 2.0 supporta frequenze di 2,4 GHz e 5,8 GHz e può passare da una all'altra se necessario. La tecnologia anti-interferenza contribuisce a bloccare i segnali di disturbo.

A discapito della tecnologia innovativa impiegata, che consente di estendere il raggio di trasmissione video tra drone e radiocomando fino a una distanza di 10 km, il feed video di Mavic Air 2 è soggetto a blocchi momentanei mentre il drone è in movimento. 

Si tratta di un problema già visto sull'originale Mavic Air che, nonostante non sia la fine del mondo, può creare non poco fastidio. Ciò potrebbe dipendere dal fatto di aver utilizzato in fase di recensione una versione non definitiva della nuova app DJI Fly. Ci auspichiamo che il problema possa essere risolto in futuro grazie ad aggiornamenti del firmware o della stessa applicazione. In tal caso, non tarderemo ad aggiornare questa recensione. 

Per quanto riguarda le specifiche legate alla sicurezza, Mavic Air 2 è dotato di sensori di rilevamento degli ostacoli sia nella parte anteriore che in quella posteriore. I sensori sono attivi come impostazione predefinita e consigliamo di non disattivarli, se non in casi eccezionali. 

Nella parte inferiore del drone (accanto a una luce ausiliaria) sono presenti altri sensori, del tutto simili a quelli di Mavic Pro, che consentono di migliorare le fasi di atterraggio automatico. Il sistema di geofencing permette di impedire al drone di volare nelle immediate vicinanze delle no-fly zone, come aeroporti e altri luoghi ad alto rischio.

Le funzionalità di sicurezza non finiscono qui: Advanced Pilot Assistance System (APAS) 3.0 è una modalità di volo assistita che consente al drone di evitare gli ostacoli lungo il percorso. In questo modo, i piloti possono volare in sicurezza anche nei luoghi più ostici, senza il timore di schiantarsi. 

AirSense (una novità per un drone consumer DJI) si basa sulla tecnologia aeronautica ADS-B per captare segnali da aerei ed elicotteri nelle vicinanze e mostrare le loro posizioni sulla mappa dell'app DJI Fly. Questa tecnologia è stata adottata per ridurre il rischio di incursioni aeree, ma è disponibile soltanto in Nord America. Tuttavia, alcune voci di corridoio sostengono che AirSense sia recentemente approdata anche a bordo dei droni distribuiti in Europa: aprendo il vano batterie, è possibile notare la dicitura 1N (senza AirSense) o 3W (nuova versione con AirSense). 

Oltre ai miglioramenti operati nel campo della sicurezza, Mavic Air 2 ha ereditato molte funzionalità avanzate da Mavic Pro 2 e da altri droni professionali, in modo da rendere il volo sempre più smart e migliorare la qualità di foto e video.

Tra queste citiamo FocusTrack, Hyperlapse (fino a 8K) e quattro differenti modalità: Libero, Cerchio, Direzione e Percorso. 

La modalità "QuickShot" (l'equivalente drone della modalità "auto" di una fotocamera) vi consente di catturare video automatici con il semplice tocco di un pulsante, scegliendo tra varie traiettorie disponibili: Dronie, Cerchio, Spirale, Ascesa, Boomerang e Asteroide. 

DJI Mavic Air 2 camera

(Image credit: Future)

Qualità fotografica e video 

  • Il nuovo sensore fotografico offre una qualità dell'immagine notevolmente migliorata rispetto a Mavic Air 
  • Ampio ventaglio di modalità di scatto disponibili, tra cui Hyperlapse 8K. 
  • I fermi immagine dalla modalità 48 MP ad alta risoluzione sono leggermente deludenti 

La qualità delle immagini offerta da Mavic Air 2 è notevolmente migliorata rispetto al suo predecessore. Ciò è dovuto soprattutto al nuovo sensore Quad Bayer da 12 MP e 1/2 pollice, che è in grado di fornire immagini più nitide rispetto al passato a ogni valore ISO. Tuttavia, come tutti i droni dotati di sensori piccoli, il rumore è evidente già a ISO 100, quindi vi consigliamo di non spingervi oltre il valore ISO 400. 

L'obiettivo della fotocamera è caratterizzato da una lunghezza focale equivalente di 24 mm con un'apertura fissa f/2.8. Nonostante questo aspetto limitante e la messa a fuoco dell'obiettivo impostata sulla distanza iperfocale, la profondità di campo risulta abbastanza soddisfacente. 

In generale, le immagini appaiono più nitide al centro dell'inquadratura, in una sorta di particolare “effetto a goccia”. Si tratta di una peculiarità che accomuna tutti i droni Mavic, anche se la nitidezza dei bordi di Mavic Air 2 è notevolmente migliorata rispetto al suo predecessore.

Mavic Air 2 è dotato di varie funzionalità pensate in primis per i fotografi. I professionisti possono optare per gli scatti in formato Raw (DNG), allo stesso modo di una reflex digitale. Così facendo, è possibile utilizzare tecniche di ripresa personalizzate e apportare modifiche manuali in post-produzione con maggiore libertà.

Tutte le funzionalità che seguono in questa recensione producono file in formato JPEG anziché Raw.

La modalità foto HDR permette di scattare sette diverse foto che vengono poi unite per produrre un’immagine estremamente dettagliata, sia per quanto riguarda le ombre che le luci. Lo stesso risultato si può ottenere anche in formato Raw attivando la modalità Automatic Exposure Bracketing prima di elaborare le immagini con il software HDR.

Hyperlight è una modalità progettata per effettuare scatti in condizioni di scarsa luminosità e si basa sull’unione di più immagini in modo da ridurre il margine di rumore. La stessa operazione può essere eseguita manualmente effettuando diversi scatti in formato Raw da combinare in un secondo momento utilizzando un software come Photoshop.

Infine, la funzionalità di riconoscimento della scena consente di adattare i parametri della fotocamera all’acquisizione delle immagini in scenari differenti e supporta cinque categorie di riconoscimento: tramonto, sereno, erba, neve e alberi. Ancora una volta, è possibile ottenere un effetto simile anche su scatti in formato Raw utilizzando il software Adobe Lightroom. Il punto di forza della fotocamera di Mavic Air 2 consiste nel riuscire a soddisfare tutti i tipi di utente, dal professionista all’amatore di turno.

Un'altra caratteristica molto importante è rappresentata dalla possibilità di scattare foto da 48 MP con il sensore da 12 MP. Le immagini acquisite in questa modalità sono in formato JPEG e, purtroppo, i risultati non sono al livello dei file Raw o JPEG di dimensioni standard, rispetto ai quali le immagini appaiono desaturate, quasi sbiadite. 

Ciò lascia intendere che le foto da 48 MP sono realizzate utilizzando un algoritmo di interpolazione. Nel caso dovesse presentarsi la necessità di ingrandire le immagini, Photoshop è in grado di fornire risultati di interpolazione migliori, semplicemente utilizzando l’opzione “Mantieni dettagli” presente nella finestra di dialogo “Dimensione immagine”.

Mavic Air 2 è anche un drone particolarmente adatto ai videomaker, poiché è dotato persino di funzionalità non presenti nei modelli Mavic di punta. Ci riferiamo ai video in 4K a 60 fps e alle riprese in slow motion fino a 240 fps in risoluzione 1080p. Alla luce dei fatti, il drone di casa DJI è sicuramente adatto a un utilizzo video a livello professionale, a discapito delle dimensioni ridotte. 

È possibile registrare video in formato standard (l’equivalente del JPEG per quanto riguarda il comparto foto) o utilizzare Il profilo di colore piatto D-Cinelike che acquisisce più dettagli per la post-produzione delle immagini.

I video HDR sono disponibili in risoluzione 4K, 2.7K e FHD fino a 30 fps. Invece, è possibile registrare video standard in risoluzione 4K e 2.7K fino a 60 fps e Full HD fino a 240 fps. I formati disponibili sono MP4/MOV (H.264/MPEG-4 AVC, H.265/HEVC) con un bitrate massimo di 120 Mbps.

DJI Mavic Air 2 camera

(Image credit: Future)

Il nostro giudizio 

Proprio quando pensavate che il Mavic Mini fosse il drone compatto migliore in circolazione, DJI ha alzato ulteriormente l’asticella con Mavic Air 2, che si posiziona esattamente a metà strada tra il Mini e i due modelli Mavic 2 destinati al mercato prosumer. 

Mavic Air 2 rappresenta un grande passo in avanti compiuto da DJI rispetto al modello originale: il design ha subito cambiamenti radicali, la connessione tra drone e radiocomando è ora più stabile, la durata della batteria è notevolmente migliorata, è possibile registrare video in 4K a 60 fps, il sensore Quad Bayer da 1/2 pollice consente di scattare foto da 48 MP e le varie funzionalità innovative introdotte sono davvero degne di nota.

Mavic Air 2 è la soluzione fatta apposta per fotografi e videomaker che sono alla ricerca di un drone caratterizzato da una portabilità elevata, dalla possibilità di scattare foto in formato Raw, girare video in 4K a 60 fps e slow motion in FHD. Mavic Air 2 rappresenta il nuovo punto di riferimento per quanto riguarda ciò che possiamo aspettarci dai droni DJI di oggi e di domani.

Con il lancio di Mavic Air 2, DJI ha prodotto un drone dotato di un appeal considerevole grazie a un ampio ventaglio di funzionalità smart, all’ottimo comparto foto/video, al design rivisitato, ai nuovi motori e alla batteria di più lunga durata che garantiscono un netto incremento delle prestazioni rispetto al modello precedente.

Mavic Air 2 non è perfetto, ma è estremamente divertente da pilotare. Grazie anche alla notevole qualità espressa dalla sua fotocamera, potrebbe facilmente acquisire i gradi di drone DJI più popolare tra quelli realizzati finora dal noto produttore cinese.

DJI Mavic Air 2: le regole da sapere 

In Italia, l’utilizzo dei droni è attualmente regolamentato dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). L’articolo 9 del Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto prevede che Mavic Air 2 (avendo un peso superiore a 300 g) può essere utilizzato nelle operazioni non critiche, a patto di rispettare alcuni vincoli: non sorvolare aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture sensibili (eccetto i casi riportati nell’articolo 12). Inoltre, è obbligatorio mantenere una distanza orizzontale di sicurezza di almeno 150 metri dalle aree congestionate e di almeno 50 m dalle persone non coinvolte.

L’attestato per le operazioni non critiche consiste in un patentino online che è possibile conseguire tramite il portale dedicato messo a disposizione sul sito ENAC. L’utente ha l’opportunità di prepararsi mediante un supporto didattico fruibile gratuitamente sul portale online dell’ente. 

Nei casi in cui non sia possibile rispettare le restrizioni citate in precedenza, si ricade nell’ambito delle operazioni critiche e, dunque, è necessario conseguire un particolare attestato (diverso dal patentino online) rilasciato da una scuola di volo. L’esame finale prevede una parte teorica e uno skill test pratico per accertare di essere in grado di pilotare il drone. 

Vi ricordiamo che l’entrata in vigore del nuovo Regolamento EASA ha subito uno slittamento al 2021. Tale Regolamento prevede l’istituzione di una Open Category e una Specific Category rispettivamente per le operazioni non critiche e le operazioni critiche. Inoltre, la Open category comprende le sottocategorie da A1 a A3 e le classi di peso da C0 a C4.

Al momento della stesura di questa recensione, Mavic Air 2 non è in possesso della certificazione CE C1 (per cui è richiesto il solo attestato equivalente al patentino online ENAC) e, dunque, rientra nella Open Category A2C2. Questa categoria prevede il conseguimento sia del patentino online che del certificato supplementare presso una scuola di volo menzionato in precedenza. 

Fonte: Archeodigital.it 

La concorrenza

DJI Mavic 2 Pro

(Image credit: Future)

DJI produce una vasta gamma di droni destinati al mercato consumer per soddisfare le esigenze di un ampio ventaglio di utenti, non solo fotografi o videomaker.

A causa della miriade di prodotti presenti sul mercato, il piccolo DJI Mavic Mini (che pesa 249 g, scatta foto solo in formato JPEG e registra video in 2.7K) e i fratelli maggiori Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom sono tutti diretti concorrenti di Mavic Air 2. 

DJI Mavic Air 2 è un drone estremamente versatile, il più adatto per gli utenti non professionisti, poiché dispone di una gamma di modalità (incluso il tracciamento degli oggetti) molto più ampia rispetto a Mavic Mini. Mavic 2 Pro e Zoom offrono rispettivamente un sensore più grande e funzionalità di zoom che non è possibile trovare su Mavic Air 2, ma quest'ultimo è caratterizzato da un rapporto qualità-prezzo decisamente migliore. 

Prima revisione: aprile 2020 

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Valerio Del Vecchio

Valerio Del Vecchio is an Editor at TechRadar.