Prime impressioni
DJI Mavic Mini è un drone pieghevole leggerissimo - ha un peso di soli 249 g - eppure riesce a girare dei video estremamente stabili e a fornire la rassicurante qualità costruttiva per cui il brand DJI è noto. I compromessi sono abbastanza tollerabili: non è previsto il tracciamento degli oggetti e registra con una risoluzione massima di 2,7K a 30fps, ciò significa che non gira in 4K. Tuttavia, quando lo tenete nel palmo della mano vi accorgete che pesa quanto cinque palline da golf, e vola per ben 30 minuti.
Pro
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Design intelligente e pieghevole
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Acquisizione video estremamente stabile
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Autonomia impressionante
Contro
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Nessun video in 4K o in 2.7K 60fps
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Nessun tracciamento degli oggetti
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Ricarica micro USB (non USB-C)
Perché puoi fidarti di TechRadar
Il nuovo drone DJI Mavic Mini è in commercio l'11 novembre, ma il mondo dei non droni è quello di una volta. Le leggi sui droni si sono inasprite come reazione ai fatti spiacevoli accaduti nell’aeroporto di Gatwick (Londra). Nel frattempo, la concorrenza è più accesa che mai, per via dell’incompleto, ma di grande valore, Anafi di Parrot, che offre l'acquisizione in 4K a meno di 800 euro; ma DJI continua a fare un ottimo lavoro e restare sul piedistallo con la sua serie Mavic.
Detto ciò, l'Anafi pesa oltre 300 grammi e i droni di peso superiore a 250 grammi devono essere registrati come autorità aeronautiche, come l’ENAC in Italia, la FAA negli Stati Uniti o la Civil Aviation Authority nel Regno Unito. Allora cosa fa un produttore di droni? Lancia ovviamente un drone da 249 g: ecco il nuovo favorito dei pesi piuma, il DJI Mavic Mini.
A differenza del più costoso Anafi, il Mavic Mini presenta una stabilizzazione meccanica a tre assi (il terzo asse dell’Anafi è EIS, cioè elettronico) e include funzioni utili come uno slot per schede microSD sostituibile al volo. Promette anche una migliore autonomia, con un tempo di volo di 30 minuti, da primo della classe. Noi lo stiamo ancora testando.
Le sue specifiche non risultano così favolose; il video del Mavic Mini arriva a una risoluzione di 2,7K con una frequenza di 30 fotogrammi al secondo, che lascerà alcuni video maker impassibili - quelli che vogliono filmati 4K. Manca anche l'incredibile praticità d’uso e maneggevolezza, caratteristica dei suoi fratelli più grandi. Quindi ci sono alcuni compromessi evidenti, anche se non sorprendenti. Dopo alcuni giorni di test, tuttavia, non possiamo fare altro che essere, largamente colpiti da questo quadricottero compatto e capace.
Il DJI Mavic Mini è ufficialmente in commercio dall'11 novembre, ma è già possibile prenotarlo in due versioni: il pacchetto base (drone, batteria, controller) o la versione Fly More Combo, inclusivo di un hub di ricarica bidirezionale che funge anche da power bank, un paraeliche circolare e due batterie aggiuntive.
La versione base costa 399 euro, mentre il prezzo della Fly More Combo è di 499 euro. Crediamo che questa versione valga il costo maggiorato solamente per le batterie aggiuntive, grazie alle quali è in grado di offrirvi circa 90 minuti di volo. Inoltre, sia per i principianti che per i piloti di droni professionisti, anche le protezioni di sicurezza hanno un valore inestimabile.
Design
Come la gran parte dei migliori droni disponibili attualmente, il Mavic Mini è pieghevole, con i bracci che si aprono per trasformarlo da una coccinella in un insetto più grande in un paio di mosse. La parte anteriore del drone ospita e protegge la fotocamera stabilizzata, mentre sul retro è presente uno slot per schede microSD sostituibili a caldo e una porta micro USB per la ricarica. Alla base troviamo il vano che ospita la batteria, e il pulsante di accensione.
La cosa sorprendente è il suo peso ridotto: Mavic Mini pesa solo 249 grammi. Come già accennato, il drone è stato progettato volutamente con il peso inferiore ai 250 grammi, perciò non ci dovrebbe essere bisogno di registrarlo presso le autorità competenti. Il condizionale è d’obbligo perché il regolamento ENAC non è proprio un esempio di chiarezza a riguardo. Con un prodotto come il Mavic Mini, comunque, non ci dovrebbero essere problemi.
La cosa interessante è la batteria di circa 100 grammi che copre buona parte del peso complessivo, così, se la si rimuove dal corpo del drone, questo peserà quasi la metà.
Mancano i sensori di visione, che permettono di evitare gli ostacoli sui lati, davanti o dietro il Mavic Mini, ma ne trovate un paio rivolti verso il basso, con un indicatore di batteria e una luce in modo da poter tenere sotto controllo il drone in volo.
Il kit Fly More include anche protezioni antinfortunistiche e, come abbiamo già detto, consigliamo vivamente di utilizzarle quando possibile. I bracci sono relativamente sottili e una caduta da 1,8 metri ne ha intaccato uno che tuttavia è ancora perfettamente funzionante - ciò si sarebbe potuto evitare se fossero state presenti le protezioni.
Per quanto riguarda l'estetica, è pervaso dal logo del brand cinese; ha una combinazione di colori grigio e grigio scuro, ha l’aspetto di un insetto e la parte anteriore presenta una serie di "occhi", disposti al di sotto di una superficie piatta e smussata.
Controller
Come lo stesso DJI Mini, il suo controller si dispiega, creando un supporto per il telefono, un joystick, un'antenna. Sulla parte sinistra c’è una micro USB per caricare e connettere il vostro telefono, con i connettori Lightning, micro USB e USB-C che trovate in confezione.
Il jog-dial del controller nella parte superiore permette di ruotare la telecamera di 90°, in modo che possa guardare avanti e verso il basso. A differenza dell'Anafi, non può inclinarsi di molto verticalmente, perciò la telecamera non guarda verso l’alto. Il grilletto L avvia la registrazione video, mentre premendo R è possibile scattare una foto. Agganciare il telefono al drone risulta un po’ complicato: dovete sistemare i cavi di alimentazione, collegare il joystick e avviare l'app (che richiede circa un minuto), ma dal punto di vista della portabilità, si ripiega completamente ed è compatto come speravamo, pur avendo una struttura robusta.
App
L'app che abbiamo utilizzato con il drone, DJI Go Lite, è in versione beta cinese, quindi per ora ci stiamo trattenendo dall’essere troppo critici. In questa fase, svolge appieno le funzioni basiche, tuttavia sembra avere anche alcune limitazioni rispetto alle app associate ai droni più costosi.
Una volta effettuato l'accesso e aver associato il Mavic Mini tramite il controller, viene presentato un tutorial per una facile configurazione, un suggerimento per scaricare le informazioni più recenti sulla sicurezza del volo (Database FlySafe) e impostata la funzione per il ritorno automatico al punto di decollo, qualora venisse persa la connessione con il controller.
Finora non siamo riusciti a trovare un'opzione di tracciamento con l'app, anche se il Mavic Mini è dotato della funzionalità Quickshot, come il Mavic Air. Queste rotte di volo preprogrammate possono attivare le panoramiche dinamiche con la semplice pressione di un pulsante, ruotando attorno a un oggetto.
Il controllo sull’acquisizione di immagini e video è minimo, senza possibilità di modificare il contrasto o la saturazione. Potete comunque sovrapporre strumenti utili come un istogramma e una griglia che aiutano l'inquadratura, tuttavia noi avremmo preferito il controllo dell'immagine.
Inoltre, il gimbal supporta due modalità: la modalità follow, che mantiene il livello della linea dell'orizzonte, e la modalità FPV, che prende la prospettiva del drone stesso, mantenendo comunque tutto perfettamente stabile.
Videocamera
Il Mavic Mini registra video con risoluzione 2.7K a 30fps o video 1080p a 60fps. Il suo sensore da 1/2,3 "può anche catturare immagini da 12 MP mediante diverse modalità, tra cui la modalità Posizione per le operazioni semplici, la modalità Sport per i piloti più esperti e la modalità CineSmooth, che allunga il tempo di scatto per scatti più fluidi e filmati di qualità cinematografica.
Dopo il trasferimento su computer, le riprese dei droni sembrano molto più veloci rispetto a quelle sul campo, quindi ci siamo attenuti alla modalità CineSmooth per ottenere le inquadrature che stavamo cercando. Il fatto che non ci sia un'opzione da 60 fps a 2,7 K comporta la necessità di rallentare il filmato poiché, a meno che non si desideri scendere a 1080p, che permette di raggiungere i 60 fps, non sarà possibile ridurre la velocità del filmato in fase di modifica.
È possibile gestire le foto attraverso la modalità manuale, impostando la velocità dell'otturatore fino a quattro secondi e il valore ISO a 3200. In condizioni di scarsa luminosità, tuttavia, non si vorrebbero fare dei video con qualsiasi drone, soprattutto non con un sensore da 1/2.3".
Collegamenti e autonomia
Il Mavic Mini si connette tramite WiFi, trasmettendo il feed video in diretta al controller, che si collega al telefono e si connette all'interfaccia dell'app.
Quando è collegato, il controller carica il telefono, con la sua batteria da 2.600 mAh, che fornisce energia per un paio d'ore di volo. Per quanto riguarda il drone stesso, le sue batterie sono da 2.400 mAh, ed è stato calcolato un tempo di volo di 30 minuti, considerando l’ambiente e l’utilizzo.
Per quanto riguarda la connettività, ci sarebbe piaciuto vedere la ricarica USB-C, ad oggi questa è sicuramente la nostra più grande lamentela.
Primo verdetto
Dalle nostre prime impressioni emerge che il DJI Mavic Mini non ha eguali, unisce un corpo compatto e leggero con un’esperienza di volo sicura e un'acquisizione video di buona qualità.
Senza dubbio, ci sono alcune cose che vorremmo fossero integrate nel Mavic Mini: la registrazione a 60 fps, in 4K o in 2.6K, un controllo più preciso sulla registrazione video, come il contrasto, la saturazione o l’impostazione cine, e una funzione di tracciamento oggetto, che potrebbe arrivare con un aggiornamento dell'app. DJI è nota per aggiungere funzionalità a quasi tutti i suoi prodotti, in seguito al loro lancio sul mercato.
È un gioco di equilibrio che intende mantenere la semplicità. Il Mavic Mini è il drone più economico e leggero di DJI fino ad oggi, con un set di funzionalità che presenta alcuni ovvi compromessi. È pur vero che 399 euro per un drone non è poco, ma con un peso di 249 g, entro i limiti minimi imposti dalle autorità, il Mavic Mini è ottimo per gli utenti occasionali e i principianti per delle fantastiche riprese aeree.
Basil Kronfli is the Head of content at Make Honey and freelance technology journalist. He is an experienced writer and producer and is skilled in video production, and runs the technology YouTube channel TechEdit.
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