Per Mark Zuckerberg il futuro della VR è tutto nei chip (e si allea con Qualcomm)

Cristiano Amon at IFA 2022
(Immagine:: Future / Lance Ulanoff)

Qualcomm e META hanno atteso l’IFA 2022 di Berlino per annunciare un’alleanza strategica che andrà a influire notevolmente sul futuro sviluppo della VR, la Realtà Virtuale.

Le due aziende avrebbero già collaborato in passato alla personalizzazione della piattaforma Qualcomm Snapdragon XR per creare lo Snapdragon XR2 usato nel visore Meta Quest 2 (precedentemente conosciuto come Oculus Quest 2). Il nuovo annuncio apre un nuovo capitolo di quella che sarà la continuazione di una collaborazione iniziata ormai sette anni fa.

Secondo le dichiarazioni del CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, i due partner lavoreranno per creare nuove esperienze d’uso della VR. In particolare la presenza di un grosso produttore di chip come Qualcomm servirà a realizzare i chip necessari per completare dal punto di vista strettamente tecnico la visione del leader di META Mark Zuckerberg. META è una società che comprende tra le altre anche Facebook e Oculus Quest VR.

Durante la presentazione Amon era presente di persona sul palco, mentre Zuckerberg si è collegato da remoto.

Amon ha spiegato che il chip Snapdragon XR è già installato su oltre 50 differenti dispositivi VR, ma si tratta della prima volta che la sua azienda partecipazione di un progetto di questo tipo partendo dall’inizio, il che potrebbe significare la realizzazione dei migliori visori VR di sempre, Quest 3 e Project Cambria. 

Questa partnership rappresenta un balzo in avanti verso il Metaverso, e un’importante opportunità di business per Qualcomm, che fino ad oggi ha sviluppato i propri chip per un enorme numero di dispositivi, tra i quali smartphone, laptop, e un crescente numero di periferiche per la realtà aumentata e la VR.

Nonostante il discorso di Amon e Zuckerberg abbia toccato diversi punti salienti, ha lasciato però alle sue spalle qualche punto di domanda.

Non sappiamo ancora, ad esempio, se i chip rimarranno relegati all’interno della partnership delle due aziende oppure se, anche in un’ottica di contenimento dei costi, verranno condivise con altre società per alimentare i loro dispositivi VR. I due CEO, inoltre, non hanno fatto nome di alcun headset specifico che verrà realizzato durante la loro collaborazione, rimanendo sul vago.

Inoltre, è necessario ricordare che il reparto Reality Labs di META ha bruciato 10 miliardi di dollari nel 2021, poiché è chiaro che se la realtà virtuale ha la sua schiera di appassionati, non è certo un elemento imprescindibile nella vita quotidiana delle persone come potrebbe esserlo lo smartphone.

La collaborazione con Qualcomm sarà quindi orientata a portare la realtà virtuale verso il grande pubblico per rendere il suo utilizzo, almeno idealmente, un’attività molto più comune di quanto lo sia oggi.

Infine il CEO di Qualcomm ha anche specificato il futuro supporto dei chip Snapdragon nelle comunicazioni via satellite, e nel settore automotive.

Nel primo caso si parla dell’uso di chip Qualcomm nella collaborazione tra Starlink e T-Mobile che vorrebbero portare le connessioni satellitari anche sugli smartphone 5G, in modo da poter comunicare da ovunque, senza doversi basare necessariamente sulla copertura degli operatori terrestri.

Nel secondo caso avrebbe invece fatto riferimento alla futura presenza di chip Qualcomm all’interno del settore auto, dove starebbe sviluppando il Qualcomm Digital Chassis, un sistema aperto per il mondo automotive che verrà svelato il prossimo 22 settembre all’Automotive Investor Day.