Google Pixel 6: il sensore è al posto giusto ma non va come dovrebbe
Posizionamento perfetto, prestazioni da rivedere
I sensori di impronte digitali si trovano sugli smartphone da una decina d'anni e, nonostante Apple sembri determinata a mandarli in pensione, la gran parte dei produttori predilige ancora questo sistema di sblocco.
Non tutti i sensori di impronte si trovano nella stessa posizione. Quando abbiamo presto in mano Pixel 6 per la prima volta ci siamo subito resi conto che Google aveva azzeccato alla grande il posizionamento.
Il sensore di Pixel 6 si trova sotto il display (come su molti smartphone recenti), ma a differenza di gran parte dei dispositivi della concorrenza non è posto all'estremità bassa dello schermo.
Google ha optato per un posizionamento più centrale, a circa un terzo dell'altezza partendo dal basso, il che rende il sensore di Pixel 6 estremamente comodo da usare.
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Google ha fatto la scelta giusta, o quasi
Quando si utilizzano smartphone con sensori posti nella parte bassa dello schermo e si prova a sbloccarli con una mano, si ha sempre qualche difficoltà.
Al contempo sbloccare un Pixel 4a (che ha il sensore posto sul retro) è facilissimo, ma non si può fare se lo smartphone è appoggiato su una superficie.
Google Pixel 6 risolve entrambi i problemi. Lo schermo si sblocca facilmente tenendo il telefono con una solo mano e si può accedere al sensore anche se lo smartphone è appoggiato su un tavolo.
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Tra l'altro il comparto fotografico di Pixel 6 sporge in maniera uniforme costituendo un'ottima base d'appoggio ed evitando i dondolamenti che si hanno quando la fotocamera è rialzata solo da un lato.
Inoltre su Pixel 6, come su altri smartphone con sensore di impronte integrato sotto al display, si può sbloccare lo schermo con il pollice e con l'indice.
Tutto bene quindi, se non fosse che il sensore di Pixel 6 ha un serio problema di prestazioni.
Qualcosa non va
Il posizionamento del sensore di Pixel 6, come detto finora, è perfetto. Le prestazioni no.
Lo scanner di Pixel 6 è lento, troppo lento. Si tenga presente che stiamo ragionando in frazioni di secondo, ma il sensore del nuovo top di gamma Google risulta scattoso, molto più lento di altri smartphone più datati.
In aggiunta, nelle due settimane di prova con Pixel 6, abbiamo notato un elevato tasso di letture fallite.
Fortunatamente, come su altri smartphone, il lettore di impronte di Pixel 6 dovrebbe migliorare man mano che lo si utilizza, quindi in questo caso si può parlare di un problema temporaneo.
Detto questo, almeno inizialmente, ci è capitato molto spesso di non riuscire ad accedere alle app con il sensore e, anche per sbloccare lo schermo, è stato necessario posizionare il dito in maniera impeccabile.
Un vero peccato considerando che con un lettore più preciso Pixel 6 sarebbe stato estremamente comodo da sbloccare, forse uno dei più comodi in assoluto.
Se Google riuscisse a risolvere il problema (sempre che si tratti di un bug legato al software) saremmo i primi a gioirne, ma per ora non possiamo che constatare le scarse prestazioni del sensore di Pixel 6 (e 6 Pro).
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John joined TechRadar over a decade ago as Staff Writer for Phones, and over the years has built up a vast knowledge of the tech industry. He's interviewed CEOs from some of the world's biggest tech firms, visited their HQs and has appeared on live TV and radio, including Sky News, BBC News, BBC World News, Al Jazeera, LBC and BBC Radio 4. Originally specializing in phones, tablets and wearables, John is now TechRadar's resident automotive expert, reviewing the latest and greatest EVs and PHEVs on the market. John also looks after the day-to-day running of the site.