Gmail, arriva l'assistente AI che scriverà le mail al posto vostro
L'intelligenza artificiale sbarca su Gmail
Sulla scia dell'arrivo di Google Bard, la risposta del gigante tecnologico a ChatGPT, Google sta introducendo una nuova funzione in Gmail sui dispositivi Android: la possibilità di chiedere a un'intelligenza artificiale di scrivere un'e-mail al posto vostro.
Il funzionamento è piuttosto semplice: una nuova icona a forma di bacchetta magica vi porterà a una casella di testo, dove potrete digitare una breve richiesta che l'intelligenza artificiale generativa di Gmail utilizzerà per produrre un'e-mail. Se la richiesta è troppo breve, Gmail suggerirà di "continuare a scrivere per creare un'anteprima". Una volta che il bot sarà soddisfatto della richiesta, si può premere "Crea".
Google sta anche lavorando a un'opzione di "perfezionamento", che consentirà di chiedere all'assistente AI di modificare un'e-mail già scritta. Ad esempio, si potrà chiedere all'assistente di accorciare un messaggio o di "formalizzarlo" automaticamente con un linguaggio più professionale.
Con l'arrivo di ChatGPT su Microsoft 365 dopo il nuovo Bing alimentato da ChatGPT, Google è chiaramente preoccupata di essere in svantaggio nel settore dell'intelligenza artificiale. Per questo motivo Bard arriverà anche su Docs, anche se sembra che Google stia adottando un approcciopiù cauto rispetto a Microsoft, il che potrebbe essere saggio visto lo scarso successo iniziale di Bard.
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Era davvero necessario?
Negli ultimi tempi abbiamo visto l'IA utilizzata per fare cose incredibili, come aiutare i ciechi a vedere e rimuovere la plastica dagli oceani.
L'utilizzo dell'IA per attività creative è una questione più controversa. Se spingiamo la tecnologia dell'IA a produrre sempre più contenuti a scopo di intrattenimento, che si tratti di scrittura, arte o video, corriamo il rischio di inondare Internet di contenuti generati dall'IA.
Le e-mail si possono considerare uno sforzo creativo? Più o meno. Saper scrivere è necessario, e se da una parte l'arrivo dell'assistente AI di Gmail su Android potrebbe finalmente bandire le e-mail scritte male dalla nostra casella postale, dall'altro comporta il rischio di creare altri problemi.
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Se tutti iniziassimo a far scrivere all'intelligenza artificiale le nostre e-mail al posto nostro, potremmo ritrovarci in un circolo vizioso di chatbot che rispondono a chatbot, una situazione piuttosto surreale che potrebbe causare fraintendimenti nella comunicazione.
Sappiamo quali sono i limiti e i difetti dell'IA, pericolosi nel caso in cui l'umano ne abusi. Insomma, abbiamo davvero bisogno dell'IA per scrivere le e-mail al posto nostro?
Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.
Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.
Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.
Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.
- Christian GuytonEditor, Computing