GeForce Now, altri giochi rimossi. Ne vale la pena?
Costruire un PC da gaming rimane il modo migliore per giocare ai titoli per PC
Nvidia GeForce Now ha debuttato circa un mese fa, rivelandosi il miglior servizio per lo streaming di giochi attualmente disponibile sul mercato. Tuttavia, non è privo di difetti.
Per coloro che non hanno seguito le ultime notizie, ricordiamo che diverse case produttrici stanno improvvisamente rimuovendo i loro giochi dal servizio, a partire da colossi come Bethesda fino ad arrivare agli sviluppatori indie come Hinterland Studio, che recentemente ha rimosso il suo The Long Dark dal servizio. GeForce Now consente di giocare ai giochi che "possedete" ed è un po' scoraggiante che gli sviluppatori possano sostanzialmente interrompere l'accesso ai giochi per cui avete speso dei soldi.
Tutta questa faccenda mette in dubbio se si debba o meno investire tempo e denaro per abbonarsi a GeForce Now. Ci sono sicuramente persone che pensano che lo streaming dei giochi sia il futuro, ma quando non è garantito l'accesso ai giochi per cui avete pagato, è un futuro di cui non vogliamo far parte.
Prima le cose buone
Una cosa che dobbiamo sottolineare prima di sconsigliarvi GeForce Now è che si tratta di un servizio davvero fantastico. Dobbiamo ammettere che i nostri amici di PC Gamer hanno messo alla prova il servizio in maniera più approfondita rispetto a noi e hanno accertato che ha una latenza molto inferiore rispetto a Google Stadia. Per un'azienda come Google, che è praticamente sinonimo di "Internet", è molto imbarazzante essere battuti da Nvidia in questo settore.
Inoltre, la grafica dei giochi ha il potenziale per avere un aspetto visivo migliore su Nvidia GeForce Now, supponendo che stiate giocando a 1080p (per la cronaca, Nvidia dovrebbe darsi da fare per poter offrire una versione 4K in streaming). Questo è in gran parte dovuto al fatto che state eseguendo versioni di giochi per PC, che supportano tecnologie come ray tracing e DLSS, che invece Google Stadia con la sua GPU AMD Vega non riesce a supportare.
Dobbiamo anche parlare dell'enorme quantità di giochi disponibili per GeForce Now, anche se molti di questi continuano a essere rimossi dal servizio. L’elevatissimo numero di giochi per PC in circolazione potrebbe permettere a GeForce Now di crearsi un catalogo capace di sbaragliare la concorrenza di qualsiasi console di gioco e di Google Stadia, ma è proprio qui che sta il problema.
Il caso dei giochi per PC che scompaiono
Non sappiamo a chi dare la colpa del fatto che i giochi continuano a scomparire da Nvidia GeForce Now. Secondo GameRant, è colpa di Nvidia che avrebbe aggiunto i giochi senza il permesso degli sviluppatori. La colpa potrebbe però essere anche degli sviluppatori, che non consentono agli utenti di giocare ai giochi per cui hanno pagato, o di entrambi.
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Bisogna dire che Nvidia GeForce Now è come un servizio di noleggio. Praticamente state prendendo in prestito un PC per giocare a giochi che altrimenti non sareste in grado di eseguire sull’hardware che avete a disposizione localmente. The Verge approfondisce i motivi legali sul perchè gli sviluppatori e le case produttrici di giochi non la vedano allo stesso modo, e poi funzionalmente debba risentirne l’utente.
Tutta questa controversia sembra mostri cosa succede quando un’azienda tecnologica entra nel settore dei giochi dall'esterno. Nvidia ha dichiarato a The Verge che le case produttrici "si stanno prendendo un po' di tempo per decidere" se i loro giochi saranno disponibili. Anche se noi apparentemente stiamo solamente noleggiando un PC da Nvidia per giocare, legalmente parlando non è così semplice. La concessione di licenze per i giochi digitali è una faccenda complicata, e questo pone in una situazione di svantaggio gli utenti paganti.
Nel mondo dello streaming, Nvidia non è l'unica a dover affrontare situazioni difficili. Anche Google Stadia sta iniziando a sentire la pressione degli accordi di licenza, in quanto ha difficoltà a far crescere il numero di giochi a disposizione. Secondo Business Insider, Google sta basando il suo servizio principalmente su giochi AAA disponibili su altre piattaforme, senza concentrarsi su una grande quantità di titoli indie. In soldoni, quando si tratta di dare agli sviluppatori indipendenti un incentivo per il port game, Google non muoverà un dito.
Quindi, in sostanza, in questo momento entrambi i servizi per lo streaming di giochi stanno avendo problemi a ottenere i titoli sulle loro piattaforme o a tenerli lì. Sia Google che Nvidia sono nuovi in questo settore, quindi è normale aspettarsi complicazioni. Se vivessimo in un mondo ideale, non dovremmo preoccuparci di accordi di licenza per giocare a giochi che già possedevamo, ma purtroppo il mondo è tutt’altro che perfetto.
Speriamo che Microsoft xCloud possa essere un servizio per lo streaming di giochi migliore sotto questo punto di vista. Microsoft ha sicuramente le capacità per entrare a testa alta in questo settore che, se combinate con la potenza di Azure, potrebbero permettere a Microsoft di conquistare facilmente il trono nel mondo dello streaming di giochi. Per scoprirlo bisognerà aspettare.
Un PC da gaming è ancora la soluzione migliore
Poiché le licenze creano problemi sia per Stadia che per GeForce Now, un PC da gaming resta la cosa migliore per giocare ai vostri titoli preferiti. Non fraintendeteci: il modo in cui funzionano le licenze per i giochi digitali significa che le case produttrici possono rimuovere i giochi per qualsiasi motivo anche su PC, ma è inverosimile che vi venga impedito di installare un gioco acquistato su Steam.
Riteniamo che GeForce Now sia un eccellente servizio secondario in questo momento. Se avete un MacBook che portate in viaggio e volete usarlo per giocare al vostro gioco preferito, è una scelta eccellente. È vero che ormai ci sono alcuni notebook da gaming estremamente sottili e leggeri, ma nessuno è al livello di un MacBook Air, almeno per ora.
Ma, poiché lo stato delle licenze di gioco su Nvidia GeForce Now è così incerto in questo momento, non possiamo consigliare a nessuno di usarla come piattaforma principale. Il fatto che dobbiate acquistare i giochi tramite Steam e sperare che la casa produttrice non rimuova il gioco dalla piattaforma di Nvidia non ci fa stare tranquilli. A quel punto vi sconsiglieremmo di comprare un gioco se Nvidia GeForce Now fosse per voi l'unico modo per giocarci.
Ve lo ripetiamo di nuovo: se volete giocare ai giochi per PC, dovreste considerare di assemblare o acquistare un PC da gaming.
Capiamo che è molto più costoso in termini di spesa iniziale, ma se giocate da una postazione fissa è molto meno probabile che abbiate a che fare con le magagne per gli accordi di licenza di case produttrici e piattaforme per lo streaming.
La buona notizia è che se volete assemblare un PC paragonabile all'hardware a cui state accedendo, non dovete spendere necessariamente una cifra enorme. Secondo diverse indiscrezioni, GeForce Now utilizza 14 GB di RAM, un processore Intel personalizzato con 4 core e 8 thread e una scheda grafica Nvidia personalizzata con 56 unità di calcolo, il che a livello prestazionale dovrebbe posizionarsi tra la Nvidia GeForce RTX 2080 Super e RTX 2080 Ti, ma con una velocità di clock molto più bassa per entrambe.
Quella GPU è sprecata per i giochi a 1080p, quindi una Nvidia GeForce RTX 2060 o una AMD Radeon RX 5600 XT sono più che sufficienti. Questo è il nostro consiglio: procuratevi un PC da gaming di fascia media e godetevi i vostri giochi preferiti.
Da parte nostra vi confermiamo ci stiamo divertendo un sacco con Nvidia GeForce Now, dato che possiamo giocare ad alcuni dei nostri giochi preferiti mentre siamo seduti sul divano con un MacBook. Riteniamo che questo sia il modo migliore per usare questa tecnologia in questo momento.
Servizi come Nvidia GeForce Now e Google Stadia sono tecnologie entusiasmanti e il futuro potrebbe veramente rivelarsi luminoso. Tuttavia, se teniamo conto di come funziona l'industria del gaming in questo momento, probabilmente questo non sarà il modo migliore per giocare ai vostri titoli preferiti per un bel po’ di tempo. Fino a quando Microsoft non salirà sul ring con xCloud, lo streaming di giochi sarà adeguato solo per una cerchia di persone ristretta, per coloro che hanno connessioni internet super veloci.
Fino ad allora, continueremo a giocare con un PC da gaming. Almeno abbiamo la certezza di poter giocare a Dragon Age: Inquisition fino a quando il Sole non imploderà.
Bill Thomas (Twitter) is TechRadar's computing editor. They are fat, queer and extremely online. Computers are the devil, but they just happen to be a satanist. If you need to know anything about computing components, PC gaming or the best laptop on the market, don't be afraid to drop them a line on Twitter or through email.