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Prestazioni
Le prestazioni non sono mai state un problema sulla gamma Xiaomi Redmi e Note 9S non fa eccezione. Monta il processore Snapdragon 720G e segna il ritorno ai SoC Snapdragon di Qualcomm dopo la parentesi con MediaTek del 2019. Il chip MediaTek Helio G90T del Redmi Note 8 Pro è eccezionale nei giochi, ma si scaldava e consumava troppo.
Al contrario, Snapdragon 720G (prodotto con nodo a 8 nm) offre un ottimo equilibrio tra prestazioni e autonomia. Le prestazioni in gaming sono leggermente inferiori rispetto a quelle del G90T, ma in quasi tutti gli altri scenari va alla grande.
Per un uso regolare, tra app, social media e altre attività, lo smartphone si è sempre fatto trovare pronto, non ci sono stati lag o tempi di caricamento insolitamente lunghi. Tuttavia, vi consigliamo di stare alla larga dalla variante da 4 GB di RAM, poiché il sistema operativo ne occupa una discreta parte. Sul nostro modello da 6 GB, la gestione della memoria era ottimale, MIUI era ottimizzato a dovere.
Infine, l'altoparlante del Redmi Note 9S produce un suono chiaro e dettagliato, ma il volume è piuttosto basso; per fortuna, supporta l'audio tramite USB Type-C e presenta un jack per cuffie da 3,5 mm.
Gaming
Giocare sul Redmi Note 9S è stata un'esperienza abbastanza piacevole: con i giochi più pesanti come PUBG Mobile, eravamo sempre a circa 40-45 fotogrammi al secondo (fps).
Vale la pena notare che MediaTek Helio G90T del Redmi Note 8 Pro è in grado di raggiungere i 60 fps, tuttavia si scalda molto di più dello Snapdragon 720G.
L’ampio display assicura un'ottima esperienza visiva e lo spazio per i controlli non manca. Peccato che l’altoparlante lasci a desiderare e potreste coprirlo con la mano, mentre giocate. Anche in questo caso, è preferibile l’uso degli auricolari o delle cuffie.
Software
L’interfaccia di Xiaomi non piace a tutti e quella del 2020, MIUI 11 (basata su Android 10), è alquanto differente da Android stock. Va però sottolineato che è ampiamente personalizzabile e supporta una vasta gamma di opzioni per soddisfare le esigenze degli utenti. Manca un app drawer, quindi tutte le applicazioni verranno visualizzate nelle schermate Home, come su iOS.
È disponibile anche una dark mode, ma il livello del contrasto del pannello LCD ne mina l’utilità. Ci sono moltissime app preinstallate, alcune utili, altre discutibili.
Vi suggeriamo di disattivare le notifiche dei bloatware. Non solo sono irritanti, ma occasionalmente pubblicano anche contenuti di NSFW (Not safe for work). È meglio ricevere solo le notifiche dalle app che effettivamente vengono usate e di cui avete bisogno.
Nonostante i bloatware, MIUI si è rivelato piuttosto fluido; il vero problema sono i bug. Va anche detto che abbiamo testato lo smartphone con driver non ancora ottimizzati, quindi l’esperienza “ufficiale” dovrebbe differire. Di seguito, abbiamo riportato tutti i problemi che abbiamo riscontrato.
L'app della fotocamera spesso non funzionava e veniva visualizzato l’errore "Impossibile connettersi alla fotocamera" (il problema è stato risolto dopo aver cancellato i dati dell'app). A volte, il caricamento della galleria richiede molto tempo e la cartella "Recente" non viene aggiornata.
Anche le statistiche sull'utilizzo della batteria non sono caricate. Cliccando sulle notifiche di Twitter, l'app si apriva normalmente, ma non venivamo reindirizzati al tweet selezionato.
È probabile che tutti questi bug verranno risolti con futuri aggiornamenti del software e sicuramente non sono un problema, tuttavia dovevamo menzionarli. Questi problemi potrebbero aver afflitto solo il nostro dispositivo di prova, quindi i prodotti in vendita non dovrebbero avere tali inconvenienti.
