TechRadar Verdetto
Il TCL C82 non è un televisore perfetto, ma in rapporto al suo prezzo è senza dubbio uno tra i migliori acquisti possibili oggi. Il nuovo pannello Mini LED porta a un balzo in avanti nella qualità dell’immagine, e l’audio della soundbar integrata è strepitoso. Il software, soprattutto la calibratura di fabbrica, richiede un po’ di messa a punto manuale.
Pro
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Rapporto qualità/prezzo
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Prestazioni audio
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Supporta tutti i formati HDR
Contro
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Le impostazioni vanno regolate a mano
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Il nostro aveva un problema di calore
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Il local dimming non è sempre preciso
Perché puoi fidarti di TechRadar
TCL C82: recensione in 2 minuti
Il TCL C82 è il primo televisore MiniLED che proviamo. Ha soddisfatto appieno le aspettative, e fornisce un nero profondo, elevato contrasto e nessun problema di blooming.
Non è un televisore perfetto, e a volte il sistema di local dimming non riesce a gestire l’immagine, producendo un livello di nero non adeguato. Similmente, qualche volta la luminosità eccessiva porta a colori non abbastanza intensi.
Ci sono diverse Modalità Immagine tra cui scegliere, ognuna con caratteristiche peculiari. Secondo la nostra esperienza, alcune sono eccellenti ma sarà opportuno andare a fare regolazioni nel menu Impostazioni. Non è la situazione ideale per un prodotto destinato al grande pubblico, ma se addentrarvi nei menu non vi spaventa, non sarà un problema.
Bello da vedere, il TCL C82 ha un design rivisto e migliorato rispetto al 2020. La cornice di metallo conferisce all’insieme stabilità e ed eleganza, ma gli elementi aggiuntivi fanno aumentare un po’ lo spessore. Considerata l’eccellente qualità audio, ne vale la pena.
Il TCL C82 non è privo di difetti ma è tra i migliori televisori che possiate prendere oggi, per rapporto qualità prezzo. Al momento non ha dei veri concorrenti, e se avete un budget intorno ai €1.000 è sicuramente il prodotto da prendere.
Anzi, al momento è promozione da Trony a 899 euro. Un prezzo che ne fa un'occasione da non perdere.
Il TCL C82 è un eccellente televisore con pannello Mini LED, disponibile a €899 da Trony. Il prezzo include le spese di spedizione ed è valido solo online.
TCL C82: Design
Il TCL C82 è tutto sommato un televisore sottile, considerando che sfrutta un pannello LCD, che è un prodotto di fascia media e che include soundbar e subwoofer. Un risultato ammirevole, quello ottenuto dall’azienda cinese, per un televisore che sarà facile posizionare anche a parete. Quest’ultima è la scelta che preferiamo, in genere, ma in questo caso forse non è quella ottimale.
Il fatto è che il subwoofer può creare un suono davvero fantastico, ma è orientato all’indietro e posizionare il TV troppo vicino alla parete potrebbe compromettere la qualità audio.
Più importante ancora, però, c’è un possibile difetto che emerge montandolo a parete. L’ho messo abbastanza vicino alla parete stessa (il più vicino possibile, praticamente addossato), ma così facendo il TCL C82 non riesce a dissipare il calore correttamente. Risultato, dopo un po’ l’immagine comincia a sfarfallare e bisogna spegnere per permettere il raffreddamento. Il problema si è presentato due volte, dopo circa un’ora di funzionamento. La soluzione è semplice: basta lasciare qualche centimetro (quasi 20 nel mio caso) di spazio tra la parete e il TV.
Abbiamo chiesto a TCL un commento su questo aspetto e aggiorneremo la recensione non appena ci risponderanno.
A proposito di montaggio a parete, TCL ha inserito i fori VESA a una distanza enorme, con un layout 40x40. È una scelta assurda, considerato il peso del televisore stesso: rende l’installazione più difficile, e probabilmente dovrete cambiare il supporto se già ne avete uno.
Se lo si monta su un mobile usando il suo piedistallo, invece, non avrete alcun problema. Un piedistallo che, a proposito, è davvero eccellente: realizzato in metallo, occupa pochissimo spazio e vi permetterà di posizionare il televisore con la massima flessibilità. Il profilo del televisore risulta “a filo” con la superficie del mobile ma non sarà un problema, visto che la soundbar Onkyo è integrata.
Nella confezione ci sono due telecomandi, il che è abbastanza normale per TCL. Uno è tradizionale, con molti pulsanti. L’altro è più compatto, con il volume al centro e solo due pulsanti speciali: uno per Netflix e l’altro per il canal TCL. Avremmo preferito una scelta diversa, e magari un paio di pulsanti personalizzati in più: oggi come oggi la maggior parte delle persone vuole avere accesso rapido ad almeno due app, e nessuna di queste sarà il canale promozionale di TCL (o LG, o Samsung o chi vi pare). Si poteva fare di meglio con il telecomando, che è realizzato in plastica e non sembra certo un prodotto premium.
Inclusa nel pacchetto c’è anche una cosa davvero unica, vale a dire una webcam. Volendo la si può montare sopra al TV in una manciata di secondi, e poi divertirsi con le videochiamate tramite Google Duo. Al momento non ci sono altre app supportate, ma è già un gran bel primo passo.
Con la pandemia tutti abbiamo iniziato a fare più videochiamate, e poterlo fare dal televisore del salotto è sicuramente una prospettiva interessante. Ottimo il fatto che la webcam sia inclusa nel prezzo - se prendete un Samsung dovrete pagare una webcam Logitech (le uniche supportate) per fare la stessa cosa.
Il vetro del pannello non è montato perfettamente e c’è un po’ di spazio agli angoli e lungo i bordi. È una cosa abbastanza normale nella fascia media ma comunque non è un belvedere: con il tempo quello spazio si riempirà di sporcizia, forse anche insetti, ed è un punto di entrata per l’umidità - non che i televisori abbiano certificazioni IP di alcun tipo, communque.
Rispetto all’anno scorso, in ogni caso, la qualità costruttiva di TCL ha fatto un enorme passo in avanti. Non vedo l’ora di scoprire cosa riusciranno a fare l’anno prossimo, restando in questa fascia di prezzo.
Da menzionare anche il fatto che questo TCL C82 ha una soundbar integrata e marchiata Onkyo, abbinata a un subwoofer, come menzionato prima. Anche l’anno scorso c’erano questi elementi, ma quest’anno il risultato è nettamente superiore, come vedremo.
TCL C82: Caratteristiche
L’elemento più rilevante di questo TCL C82 è il pannello con retroilluminazione a miniLED. TCL aveva già provato questa strada un paio di anni fa con il TCL X10, che si mostrò interessante per prestazioni e qualità dell’immagine, ma che tutto sommato non era competitivo.
Nel 2021 invece i televisori MiniLED sembrano essere maturi, e lo dimostra il fatto che anche Samsung ed LG hanno introdotto nuovi modelli che sfruttano questa tecnologia. Dovrebbe seguire anche HiSense, entro la fine dell’anno.
Il pannello MiniLED promette neri più profondi e un maggiore contrasto, ma anche una maggiore luminosità di picco (importante per le prestazioni HDR). Il fatto è che il pannello di retroilluminazione è composto da migliaia di LED piccolissimi; è un passo ulteriore rispetto alla retroilluminazione Full-Array e consente un local dimming con un maggiore numero di zone. Nel caso del TCL C82 abbiamo infatti 120 zone indipendenti, che diventano 160 per il 65 pollici.
Ognuna di queste zone si può spegnere separatamente, oppure regolare su un’intensità diversa da quelle attigue. In questo modo l'immagine mostrata può godere di neri più profondi e maggiore contrasto.
Il miglioramento è evidente sin dal momento in cui si accende il televisore. Lo splashscreen con il logo di TCL e poi quello di Android TV hanno come sfondo un nero incredibilmente profondo. Così profondo, in effetti, che si potrebbe pensare di avere davanti un televisore OLED.
Abbiamo poi un filtro Quantum Dot, e per questo il TCL C82 è anche un televisore QLED, in grado di riprodurre colori più brillanti. La frequenza di aggiornamento a 100 Hz aiuta nella gestione del movimento e del tremolio - ma su questo aspetto è il software a fare la differenza, come vedremo.
Naturalmente il pannello non è tutto, ma la nuova tecnologia MiniLED è palesemente una di quelle cose che cambiano le regole del gioco. Fino a oggi i televisori LED e QLED, anche i migliori modelli, hanno mostrato qualche criticità per via di un nero non abbastanza profondo. Oggi abbiamo un nero incredibile su un televisore che costa meno di mille euro, il che è davvero una notizia fantastica.
TCL ha posizionato tutti gli ingressi sul lato destro, orientandoli verso l’esterno. Nessun cavo che “punta dietro” quindi, il che può facilitare il montaggio a muro. Gli ingressi includono 4 HDMI 2.1 (uno supporta eARC), una porta USB 2.0, prese antenna e satellitare, Ethernet, Wi-Fi, Bluetooth, slot CI, uscita audio ottica e jack da 3,5 mm. Un dotazione basilare ma c’è tutto quello che serve.
Sotto abbiamo poi la soundbar Onkyo. Dietro è visibile il subwoofer, ma anche un pulsante di accensione, e una levetta per controllare l’attivazione del microfono. Chi ci tiene alla privacy potrà disattivarlo facilmente. TCL, infine, supporta tutti i formati HDR utilizzati: Dolby Vision (compreso Dolby Vision IQ), HLG, HDR10, HDR10+. A tal proposito, la luminosità massima di 1000 nit permette prestazioni HDR eccellenti (almeno in teoria).
Infine, come tutti gli Android TV anche il TCL C82 ha Chromecast integrato.
TCL C82: Qualità dell’immagine
In poche parole: TCL C82 è in grado di prestazioni eccellenti con le fonti 4K/HDR. Con l’upscaling dei contenuti a bassa qualità se la cava abbastanza bene ma ha difficoltà con le aree scure. È più che consigliabile regolare manualmente alcune impostazioni e disattivare il sensore di luce ambientale. Non ci sono problemi di bagliori (blooming).
Ero davvero molto curioso di provare il TCL C82; da una parte per vedere come si era evoluto il prodotto di punta rispetto al TCL C81 dell’anno scorso, e dall’altra per scoprire quali miglioramenti porta il pannello mini-LED.
In poche parole, l’anno scorso sembra il decennio scorso.
Tanto per cominciare, il nero è molto profondo. Per quanto si sia detto fin troppe volte (e a sproposito) che un QLED può sembrare un OLED, in questo caso è proprio così: se l’immagine lo permette il TCL C82 è in grado di “scomparire” in una stanza buia. Altro aspetto importantissimo, questo televisore riesce a gestire benissimo gli aloni di luce: i titoli bianchi su sfondo nero hanno una definizione incredibile, che raramente abbiamo visto su televisori LCD. E questo è un dettaglio davvero importante, perché il problema del blooming affligge quasi tutti i televisori “non OLED” usciti fino a quest’anno.
Tuttavia questo nero fantastico non è sempre presente. A volte il sistema di local dimming mostra il fianco e bisogna arrendersi a vedere grigio dove dovrebbe essere nero. Fatalmente, questo capita con le tipiche bande nere, sopra sotto quando si guarda in film. Una piccola ingenuità da parte di TCL, che avrebbe potuto progettare un qualche sistema (software e/o hardware) per compensare.
Si nota, ma ciò che conta è l’immagine vera, quello che sta tra quelle due strisce nere.
Con le fonti 4K/HDR il TCL C82 è in grado di riprodurre una qualità dell’immagine davvero eccellente. Dai film Marvel su Disney+ a Fattoria Clarkson su Prime Video, fino allo sport su RaiPlay, se un contenuto è in 4K ve lo potrete godere davvero al meglio. I colori sono brillanti e precisi, e il contrasto sempre altissimo. Durante le partite di Euro 2020 abbiamo notato, occasionalmente, un po’ di posterizzazione.
Il televisore non riesce sempre a gestire i contrasti al meglio, e a volte bisogna accontentarsi di un nero meno che perfetto, ma siamo comunque su ottimi livelli in questa fascia di prezzo.
Curiosamente, a volte i colori si sono mostrati poco brillanti, e abbiamo sentito il bisogno di regolare la saturazione (lo abbiamo notato con Infinity War). Altre volte, invece, è vero il contrario: il nostro esemplare aveva rossi un po’ invadenti rispetto alle altre tonalità (soprattutto in upscaling). La calibratura però cambia da un esemplare all’altro ed è difficile fare affermazioni che valgano per tutti i modelli.
La buona notizia è che sono inclusi strumenti per la calibrazione professionale, e che permetteranno di regolare i parametri d’immagine alla perfezione.
Per ottenere il migliore risultato la modalità che consigliamo è Cinema, che riduce o disabilità gran parte degli algoritmi di correzione e rende le immagini più naturali. La modalità Standard non è male ma crea un “effetto soap-opera” che non ci piace molto - ma magari voi apprezzerete la faccia di Jeremy Clarkson un po’ più liscia del solito.
Come l’anno scorso, le modalità d’immagine disponibili non sono particolarmente utili. Meglio tenere sempre “Cinema”, tranne che con i contenuti Dolby Vision: in questo caso si attiva automaticamente la relativa modalità, e potrete scegliere tra Dolby Vison IQ, Dolby Vision chiaro e Dolby Vision scuro.
Si possono anche attivare le funzioni di miglioramento intelligente, che sfruttano il machine learning per migliorare le immagini in tempo reale. Funzionano abbastanza bene ma abbiamo notato che il sensore di luce ambientale è un po’ capriccioso e può portare ad alterazioni improvvise della saturazione e della luminosità. Meglio disattivarlo.
Upscaling, meglio ma ancora non ci siamo
Alcuni di noi, non molti, guardano solo contenuti UHD con HDR. Ma ancora tanti telespettatori semplicemente “guardano la TV”, e tanti altri apprezzano ogni tanto qualche vecchio o film vecchia serie TV. Per esempio le vecchie serie di Star Trek e X-Files, o i vecchi episodi dei Simpson.
Il punto è che un televisore 4K deve elaborare quei segnali di bassa qualità e riprodurli su uno schermo moderno. L’idea è anzi di renderli anche più belli: visto che l’upscaling va fatto per forza, dopotutto, perché non approfittarne per abbellire il risultato finale?
Abbiamo provato con le modalità Standard, Miglioramento HDR e Cinema. Ancora una volta, Cinema è la migliore; ma rispetto all’anno scorso le altre sono se non altro utilizzabili, magari regolando manualmente qualche parametro.
Si riesce a ottenere un’immagine finale con colori naturali e buoni contrasti. Rispetto all’anno scorso il miglioramento è evidente ma TCL deve ancora lavorare sulle aree più scure (o meno illuminate) delle scene: qui si perdono molti dettagli, e si arriva a livelli di qualità davvero molto bassi. Certe scene notturne, con la terza e quarta stagione di X-Files, obbligano a rivedere i parametri (o almeno alzare la luminosità) altrimenti non si capisce nulla di quello che sta succedendo. Nelle aree scure, inoltre, c’è sempre parecchio rumore.
La gestione del movimento è buona. C’è qualche artefatto, e ogni tanto si notano degli strani “aloni” intorno agli oggetti in movimento, compresi gli atleti. Ma bisogna farci attenzione per notarlo.Rispetto al 2020, è una delle aree che sono migliorate di più.
Con il tremolio invece si poteva fare un lavoro migliore, con le impostazioni di fabbrica. L’immagine di default non è molto stabile, anche se per fortuna si può risolvere ogni criticità regolando i parametri manualmente. Il nostro consiglio è di disattivare la funzione “Nitidezza Movimento”, una scelta che nel nostro caso ha prodotto un miglioramento immediato ed evidente. Anche gli algoritmi per la riduzione del rumore, molto aggressivi sull’immagine, vanno regolati o disattivati.
Ed è quest’ultimo aspetto, in concreto, a rappresentare la criticità peggiore: un televisore dovrebbe essere “pronto all’uso” non appena acceso. Le regolazioni avanzate dovrebbero essere una cosa solo per gli utenti esperti, o magari per un tecnico che viene a farvi la calibrazione. In questo caso, invece, bisogna per forza passare dalle impostazioni, e regolare tutto nel migliore dei modi. Altrimenti avrete l’impressione di aver comprato un televisore peggiore di quello che è realmente.
Peccato, speriamo che TCL metta più attenzione su questo aspetto, in futuro.
TCL C82: Software
TCL è tra le aziende che hanno scelto Android TV (insieme a Sony e molte altre) e su questo TCL C82 troviamo Android TV 11. È un sistema operativo che conosciamo e apprezziamo da tempo, e su cui non ci sono molte novità da raccontare.
O meglio, la novità sarebbe la trasformazione in Google TV ma TCL non ha ancora fatto il passaggio verso la nuova versione. Avremmo preferito trovare Google TV, con il suo sistema di raccomandazioni intelligente e la sua schermata Home riprogettata.
Detto questo, tra i sistemi operativi per Smart TV, Android TV resta uno dei nostri preferiti. Sul TCL C82 è veloce e reattivo in ogni momento e ci sono moltissime app disponibili. Inoltre è in corso la distribuzione di Google Stadia (già installabile ma non funziona ancora), quindi a un certo punto potrete anche considerare l’idea di giocare sul TV anche senza una console, il che potrebbe essere interessante come prospettiva.
L’aggiornamento a Google TV, comunque, dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi mesi.
TCL C82: Audio
Soundbar integrata e subwoofer, per un impianto audio da 2x15 watt + 20 watt. Sembra poco, quel tipo di impianto che fa scena ma non suona, e invece no.
Questo televisore ha effettivamente prestazioni audio sopra la media: i bassi sono potenti e riempiono la stanza, e i suoni forti (tipo le esplosioni) sono davvero convincenti. Allo stesso tempo la soundbar garantisce un parlato sempre chiaro e comprensibile, anche nei momenti più confusi.
Volendo, poi, c’è la possibilità di spegnere lo schermo e usare il televisore come diffusore musicale. Una scelta più che praticabile: se non siete degli audiofili, ma volete solo sentire un po’ di musica, vi basterà installare Spotify (o un’altra app di streaming), scegliere la musica e poi spegnere lo schermo. Ottimo!
Volendo, poi, è possibile collegare un altoparlante Bluetooth e ascoltare allo stesso tempo l’audio del televisore. In teoria si può aggiungere un canale in questo modo, ma in pratica non siamo riusciti a sincronizzare correttamente i due sistemi di diffusione. Meglio usarne uno alla volta, oppure affidarsi a eARC.
TCL C82: Concorrenza
Samsung QE55QN85A
L’unica “vera” alternativa è questo Samsung, che monta un pannello QLED MiniLED e dovrebbe avere (non lo abbiamo ancora provato) prestazioni simili o superiori (non di molto) al TCL C82. Costa circa il 30% in più però.
Sony XH90
Pur senza usare un pannello miniLED né l’etichetta QLED, Sony ci aveva sorpreso l’anno scorso con questo televisore, capace di un upscaling fantastico, un qualità dell’immagine superiore, ed e pronto per le console next-gen. Bisogna accontentarsi di un modello dell’anno scorso, ma oggi potete trovarlo per meno di 800 euro.
LG Nanocell TV serie 75
Anche LG ha adottato i pannelli miniLED, ma purtroppo solo per televisori più grandi. Se volete un 55” il marchio coreano offre la serie Nanocell TV, con prestazioni tutto sommato simili a quelle del TCL C82. Hanno colori migliori WebOS, ma audio e profondità del nero sono a favore di TCL.
TCL C82, vale la pena comprarlo?
Il TCL C82 è un televisore davvero sorprendente, con tutte le qualità per essere il migliore nella sua fascia di prezzo.
Volete spendere poco ma senza troppe rinunce
Considerando pregi e difetti, il TCL C82 è tra i migliori acquisti possibili, per rapporto qualità/prezzo.
Volete un televisore con un audio eccellente
La soundbar integrata e il potente subwoofer fanno la differenza. Con questo televisore avrete un audio superiore senza bisogno di comprare una soundbar a parte.
Non vi spaventa smanettare
Il TCL C82 ha alcuni piccoli difetti di regolazione, e intervendo sulle impostazioni si può ottenere una migliore qualità. Ma bisogna saperlo fare, e arverne la voglia … ce l’avete?
Non compratelo se …
Volete un TV “pronto all’uso”
Il TCL C82 richiede di regolare le impostazioni, per tirare fuori la migliore qualità possibile. Se non sapete o non volete farlo, meglio guardare altrove.
Guardate molti vecchi programmi
Le capacità di upscaling sono migliorate rispetto allo scorso anno, ma c’è ancora del lavoro da fare. Se guardate vecchie serie o vecchi film, o programmi TV a bassa risoluzione, non è il televisore che va per voi.
Volete il top della qualità
Come detto, il TCL C82 è un televisore di fascia media. Se volete la migliore qualità dell’immagine possibile, cercate un prodotto di fascia superiore. Costerà di più, ma vedrete la differenza.
Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.