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Autonomia
L’autonomia di Oppo Reno 10x Zoom arriva a un giorno con un utilizzo medio-intenso, un giorno e mezzo se si usa meno. Siamo nella media insomma. Non rimarrete stupiti dalla durata, ma nemmeno delusi.
In realtà, vista la capacità di 4,065 mAh ci si poteva aspettare qualcosa di più, ma poi basta considerare le dimensioni dello schermo AMOLED per capire l’impatto sulla batteria. E questo senza citare il meccanismo che fa sollevare la fotocamera anteriore che abbiamo utilizzato molto spesso!
Siamo invece rimasti stupiti dal consumo nella riproduzione dei video, nei nostri test per verificare l’autonomia riproduciamo un video di 90 minuti e in questo caso abbiamo notato una diminuzione solo del 10%, lasciando sempre attivi Wi-Fi e notifiche.
Si tratta di un ottimo risultato per uno smartphone, soprattutto per uno con uno schermo così grande. In confronto iPhone XS ha consumato l’11% e la maggior parte degli altri dispositivi consuma tra il 15% e il 20%, sembra perciò che Oppo Reno 10x Zoom eccella proprio nella riproduzione video.
La ricarica veloce avviene attraverso il sistema VOOC Flash Charge da 20 W, un valore non eccezionale ma comunque buono per una ricarica veloce. C’è un leggero ritardo tra l’inserimento del cavo di ricarica e la comparsa dell’avviso sul display. Non sappiamo se sia un difetto del nostro modello oppure se sia una caratteristica standard.
Fotoamera
Oppo Reno 10x Zoom ha tre fotocamere posteriori. La principale è da 48 MP con apertura f/1.7, vi è poi un grandangolo da 8 MP e un teleobiettivo da 13 MP con zoom ottico.
Nonostante il nome del dispositivo non bisogna pensare che lo zoom ottico sia effettivamente 10x. In realtà lo zoom ottico arriva a 5x attraverso la lente a periscopio, comunque un risultato ottimo, mentre con l’inserimento dello zoom digitale si arriva addirittura a 60x.
È superiore anche a quello di Huawei P30 Pro, che raggiunge i 50x. Chiaramente non è possibile aspettarsi immagini ben definite con uno zoom simile.
Stranamente non è facile raggiungere i 5 ingrandimenti ottici visto che le impostazioni predefinite permettono di ingrandire a 2x, 6x e 10x.
Anche lo zoom ci è sembrato impostato in maniera strana. I 10x sono riferiti allo zoom ibrido ma molti continueranno a pensare che si tratti di quello ottico.
Resta il fatto comunque che Oppo Reno 10x Zoom riesce a riprendere immagini sempre colorate e ben definite, sia all’interno che all’esterno. Anche in condizioni di poca luce siamo riusciti ad ottenere immagini ben definite.
La messa a fuoco è sempre perfetta anche con gli scatti a distanza ravvicinata, così come l’effetto sulla profondità di campo. Per quanto riguarda le immagini catturate con il grandangolo, non tutto ha funzionato come doveva, ma ritorneremo a breve su questo aspetto.
C’è uno strumento per l’ottimizzazione che ormai è presente in molti dispositivi. Grazie a questo la fotocamera ha potuto modificare velocemente le impostazioni in modo da adattarsi alla situazione, anche se non siamo ai livelli di Huawei P30 Pro.
L’unico problema con il sistema di ottimizzazione riguarda i colori, che ci sembra abbiano una gamma limitata e non risaltino sempre come dovrebbero.
Ad esempio, in un’immagine catturata in un bosco il verde delle piante e quello delle foglie risultano praticamente identici, anche se in realtà c’erano diverse sfumature di verde. Una volta esclusa l’Intelligenza Artificiale i risultati sono stati migliori, con colori più vibranti anche se i tempi di scatto sono stati aumentati.
Negli scatti da vicino i colori risultano invece più fedeli, quindi riteniamo si tratti di un problema con il software che Oppo potrebbe risolvere.
Per quanto riguarda la fotocamera frontale, il sensore da 16 MP compare quando serve e la forma a pinna di squalo della fotocamera ci ha convinto per la sua originalità.
Anche rispetto ad altri modelli di fotocamera a scomparsa, come quella di OnePlus 7T, il modello di Oppo ci è sembrato più efficiente e non abbiamo mai notato alcun blocco.
Il fatto che ci piaccia il meccanismo della fotocamera frontale non significa però che faccia buone fotografie. Quelle che abbiamo scattato in modalità Ritratto infatti risultavano sempre un po’ slavate e con lo sfondo troppo luminoso. Nella modalità Paesaggio questo effetto era ridotto, anche se lo sfondo veniva sempre sfocato artificialmente.
Così per esempio, scattando una foto a una persona che teneva in mano un oggetto, più di una volta abbiamo notato che questo non era perfettamente a fuoco. Si tratta di un problema comune alle fotocamere anteriori e posteriori, e probabilmente si tratta di un problema software che accentua troppo l’effetto ‘bokeh’.
Nessun problema invece per i classici selfie, che risultano ben definiti in ogni situazione di luce.
Camera samples
un bel gatto, ma parte della testa sembra un po' scapigliata (e non nel modo in cui lo sono tutti i gatti).
Grazie alla Modalità Notturna possiamo vedere le foglie, anche d notte.
La profondità di campo è resa molto bene se si guarda la rosa, poi le foglie e poi i rami sullo sfondo.
This macro image has the appropriate amount of background blur, although the image is a tiny bit overexposed.
The colors aren't as vibrant as they could be, but it's rather atmospheric too.
Color is a lot bolder here, against the white background.
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