Recensione Oculus Rift

Oculus Rift è il visore VR per PC desktop più conveniente

Oculus Rift review
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Tra tutte le domande che ci sono state poste nelle due settimane in cui abbiamo testato Oculus Rift, le più frequenti sono state: "Com'è passare qualche ora nella realtà virtuale?" e "Mi farà star male?"

Bene, per cominciare, dovremmo probabilmente sottolineare che anche se i giochi, i film e le immagini sono in alta risoluzione, non avrete nessun problema a notare la differenza tra ciò che state vedendo su Oculus Rift e ciò a cui siete abituati a vedere nel mondo reale.

Questo non vuol dire che quando vi trovate nella realtà virtuale l'immersione si interrompe o che le immagini appaiono troppo granulose o pixelate, ma gli oggetti nei giochi non sono sempre del tutto definiti quando li guardiamo con attenzione. Non è lo stesso per i media locali riprodotti all'interno del visore tramite una TV virtuale installata in un finto soggiorno, ma in realtà, non siamo sicuri che inserire un'immagine 1080p su un dispositivo da circa €550 sia qualcosa di eccezionale.

In questa fase, almeno, è facile distinguere il mondo virtuale da quello reale. Alcuni pensano che ciò potrebbe far sembrare Rift una semplice novità, come la Wii di Nintendo, piuttosto che un visore all’avanguardia.

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Passiamo alla domanda sulla possibilità che l'utilizzo della realtà virtuale possa provocare la tanto temuta motion sickness.

La risposta è sì, probabilmente vi farà star male. Alcuni di voi, anche i più tenaci che giocano per sette o otto ore al giorno, potrebbero provare sensazioni di stordimento e disorientamento appena entrati nella realtà virtuale.

Motion sickness e rimedi per resistere alla realtà virtuale

Secondo Oculus, se siete intenzionati a rimanere nella realtà virtuale per più di qualche minuto, dovrete sviluppare una tolleranza.

La prima volta che abbiamo provato la realtà virtuale, siamo stati molto male. Solo provando in più occasioni sintomi dissociativi, ansia e sensazioni di paralisi procurati dall’indossare visori, sentiamo finalmente di aver superato il tutto e di poter iniziare a goderci davvero la realtà virtuale.

Il corpo non è abituato a sentirsi disconnesso dagli stimoli visivi che sta ricevendo. Anche se giocate per molte ore al giorno, restate seduti nel mondo reale, distaccando di tanto in tanto lo sguardo dalla televisione per guardare il vostro cellulare o interagire con un altro essere umano. Nella realtà virtuale, le uniche cose che vedete sono lo schermo e gli oggetti su di esso, ma non potete interagire fisicamente con loro. Ciò porta alla sensazione di distacco e alla conseguente nausea.

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Tuttavia, una volta indossato il visore, ci sono ancora due grandi problemi che dovete affrontare.

Il primo è che, indipendentemente dalla posizione in cui vi trovate, finché le braccia e le mani non sono rappresentate nel gioco, proverete un senso di dissociazione ogni volta che guarderete il vostro corpo.

Il secondo problema è che, mentre ci godevamo ogni secondo che passavamo nella realtà virtuale, la transizione del ritorno al mondo reale è stata particolarmente difficile. Senza esagerare, ci siamo sentiti come se non fossimo stati lì quando ci siamo tolti il visore. La sensazione prevalente è quella in cui ci si guarda allo specchio senza riconoscere la persona che si ha davanti.

Siete sempre voi, ma all'inizio non vi sentite tali.

Per quanto sconcertanti possano sembrare questi effetti collaterali, in realtà manterremo le nostre abitudini di uso prolungato dopo aver finito di scrivere questa recensione. Abbiamo giocato ai videogiochi su TV CRT abbastanza a lungo da sapere che, sebbene strani, questi effetti secondari svaniscono nel tempo senza lasciare danni permanenti.

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Il futuro di Oculus Rift e della realtà virtuale in generale 

Anche se avete passato gli ultimi minuti a leggere quello che finora abbiamo scritto dettagliatamente su come funzionano i giochi, com'è la realtà virtuale e cosa potete aspettarvi da Oculus Rift se ne possedete uno, resta ancora molto di cui parlare.

Oculus ha dei piani sorprendenti per Rift. Potrebbe benissimo essere la prossima evoluzione di Facebook. Un giorno potremmo tenere riunioni nella realtà virtuale. Avendo un microfono incorporato, non c'è assolutamente nulla che impedisca a Oculus di abilitare tale funzione in un futuro molto vicino (e Facebook di Mark Zuckerberg lo ha già dimostrato).

Un giorno potreste essere in grado di usarlo come strumento terapeutico, lasciando che l'hardware vi trasporti in una spiaggia dove poter meditare. Si progetta di usarlo come portale per partecipare ai festival musicali, come il South by Southwest e il Coachella, così come per assistere ai concerti dal vivo e ai giochi sportivi.

Ci sono persino compagnie  che girano video a luci rosse con visuale a 360 gradi da poter guardare su dispositivi come Oculus Rift.

Quello che cerchiamo di dire è che le potenzialità sono molteplici, e una volta che impareremo a sfruttare il visore al meglio, diventando utenti VR nativi, le cose potranno solo migliorare.

Non siamo ancora convinti che Oculus Rift rappresenti il "futuro dell'intrattenimento" onnicomprensivo come altri lo hanno etichettato, ma siamo ottimisti sul fatto che potrebbe guadagnare quel titolo nei prossimi anni, soprattutto quando saranno lanciati i nuovi modelli.