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Fotocamera
- Quattro fotocamere posteriori: 40MP + 8MP + 20MP + ToF (time-of-flight)
- Zoom fantastico
- Prestazioni incredibili in scarsa illuminazione
Il fiore all’occhiello dello Huawei P30 Pro è senza dubbio la sua fotocamera. L’azienda insiste molto su questo aspetto, e per una buona ragione: è una fotocamera eccellente.
Dietro allo smartphone troviamo un set di quattro fotocamere, che include un sensore principale da 40 MP, un teleobiettivo da 8 MP, un grandangolo da 20 MP e un obiettivo ToF (Time-of-flight) per la percezione di profondità.
Come in passato, Huawei ha collaborato con Leica per sviluppare la fotocamera del P30 Pro e ottenere il migliore risultato possibile.
L’applicazione - che permette di scattare velocemente (senza zoom) con il sensore da 40 MP - si avvia in modalità automatica, ma la risoluzione di base è impostata a 10 MP.
Bisogna usare le impostazioni (in alto a destra) per scegliere la risoluzione massima. Le foto risultanti hanno più dettagli - perfetti se progettate di fare foto editing professionale o stampe di grandi dimensioni - e i file avranno dimensioni più grandi. Questo aspetto non dovrebbe preoccuparvi, visto che lo Huawei P30 Pro offre molto spazio.
Alzare la risoluzione a 40 MP, inoltre, significa rinunciare allo zoom. Quindi, a meno che non vi serva un alto livello di dettagli, consigliamo di tenere la risoluzione di default a 10 MP. Si ottiene comunque un alto livello di dettagli, e si può usare il potente zoom.
Passare da un livello di zoom all’altro è molto facile. Basta toccare la piccola icona a destra che dice “1x” per passare a 5x e poi 10x.
Lo zoom 5X è ottico quindi non ci sarà perdita di qualità, con immagini nitide e ricche di dettagli (ma bisogna avere la mano ferma, come vedremo). Lo zoom 10x è “ibrido”, quindi usa sia quello ottico sia quello digitale; c’è una leggera perdita di qualità, ma le immagini hanno comunque molti dettagli.
Scorrendo l’icona dello zoom, poi, con lo Huawei P30 Pro si può arrivare a un ingrandimento digitale 50x (più si aumenta, più si perdono dettagli) grazie a cui ci si può avvicinare davvero tanto ai soggetti più lontani.
La quantità di zoom è davvero impressionante, ma i difetti non mancano. Le immagini ottenute hanno molta grana con fattori di zoom alti, e bisognerà toccare lo schermo per regolare la messa a fuoco.
Riuscire a tenere abbastanza fermo il P30 Pro è una sfida ardua. Anche il più piccolo movimento infatti sarà molto amplificato quando si usa lo zoom, specialmente a 50x. Ne può risultare un’immagine troppo mossa per essere utilizzabile.
Se possibile, è consigliabile tenere il telefono con entrambe le mani e poggiarsi su una superficie stabile, per ridurre al minimo le vibrazioni e riuscire anche a toccare lo schermo per regolare la messa a fuoco.
Bisognerà anche stare fermi per un secondo dopo aver premuto il pulsante di scatto, mentre il P30 Pro raccoglie le informazioni necessarie per ottenere la migliore immagine possibile.
Lo zoom 5x è quello con la qualità migliore, ed è quello che abbiamo usato di più perché permette di avvicinarsi al soggetto senza compromettere la qualità. I livelli più alti sono divertenti, ma se vi interessa la qualità vorrete usare solo questo.
Andando nella direzione opposta, sotto all’icona 1x si attiva il grandangolo, perfetto per ritrarre un panorama o un grattacielo dal suolo.
Con il grandangolo c’è un po’ di distorsione ai bordi dell’immagine, appena visibile quando si scatta in spazi aperti.
La fotocamera dello Huawei P30 Pro ha poi altro da offrire, oltre allo zoom. Per esempio è eccellente in condizioni di scarsa illuminazione.
Huawei ha deciso di abbandonare lo standard RGB (red geen blue, rosso verde blu) in favore di un sensore RYYB (red yellow yellow blue, rosso giallo giallo blu), che secondo l’azienda permette di raccogliere più luce. A giudicare dai nostri test, potrebbe essere vero.
Lo Huawei P30 Pro è infatti in grado di scattare immagini incredibili quando c’è poca luce, con un’enorme quantità di dettagli, colori vividi e una nitidezza che pochi smartphone possono uguagliare.
Quando la luce è veramente scarsa, quando persino la vista umana riesce a vedere pochi dettagli, il P30 Pro può fare meraviglie, aggiungendo luce in un modo che sembra magico e rendendo la foto più luminosa. Ed è il comportamento con la modalità di base.
Passando alla modalità Notte, il P30 Pro può scattare praticamente al buio e ottenere comunque immagini decenti. L’unico telefono che abbiamo visto fare qualcosa del genere è il Google Pixel 3 e la sua funzione notturna, ma lo Huawei P30 Pro è anche meglio.
Il sensore ToF (time-of-flight) del P30 Pro serve per misurare la distanza dei soggetti con precisione e permette di ottenere ritratti con il soggetto personale molto dettagliato e ben a fuoco, mentre lo sfondo è sfocato.
Il P30 Pro riesce a dare al soggetto principale una definizione accurata, mentre la sfocatura dello sfondo è convincente. La linea di separazione tra i due mostra pochissimi artefatti per un’immagine così nitida.
Frontalmente lo Huawei P30 Pro ha una fotocamera da 32 MP, per i selfie. Non c’è n sensore ToD qui, ma riesce comunque a scattare ritratti molto belli e ricchi di dettagli. In breve, gli amanti dei selfie saranno deliziati.
John joined TechRadar over a decade ago as Staff Writer for Phones, and over the years has built up a vast knowledge of the tech industry. He's interviewed CEOs from some of the world's biggest tech firms, visited their HQs and has appeared on live TV and radio, including Sky News, BBC News, BBC World News, Al Jazeera, LBC and BBC Radio 4. Originally specializing in phones, tablets and wearables, John is now TechRadar's resident automotive expert, reviewing the latest and greatest EVs and PHEVs on the market. John also looks after the day-to-day running of the site.