iPhone 15 senza tasti fisici, un incubo che diventerà realtà
Dopo aver tolto il jack per le cuffie e i pulsanti, cosa rimarrà?
Se si pensa al miglior iPhone esistente, si pensa anche a una certa estetica "utopica" che Apple ha tenuto in considerazione sin dall'uscita del primo iPhone e verso la quale si orienta il mercato degli smartphone in linea generale. Non c'è dubbio che un futuro iPhone "perfetto" sia privo di cornici, porte, e pulsanti di qualsiasi genere: una solida lastra di vetro priva di ornamenti che possano distrarre dalla sua elegante semplicità.
Anche se Apple eliminasse i pulsanti per il volume e l'accensione dai futuri iPhone, ci saranno comunque troppi tasti. Centinaia di tasti di troppo: l'intero display touch è un pulsante, e ogni pixel può essere un pulsante.
Se ci pensate, un display touch è indiscutibilmente fantastico proprio per la sua capacità di creare pulsanti al bisogno, con un'interfaccia che può cambiare e adattarsi.
D'altra parte, un display touch può anche diventare difficile da usare per chi ha problemi di precisione motoria, capacità visive limitate e altre esigenze speciali che sono state messe da parte dal design aspirazionale di Apple. Quelle centinaia di pulsanti che rispondono al minimo sfioramento sono un campo minato per chiunque non sia perfettamente abile.
Come se non bastasse, a differenza degli smartphone Android, Apple ha rinunciato anche al pulsante Indietro.
Da quando i pulsanti sono diventati una cosa negativa? Uno dei fattori che ha sempre caratterizzato i telefoni Apple, copiata solo da una minima parte dei produttori di telefoni Android, è l'interruttore Suoneria/Silenzioso, che potremmo non vedere più su iPhone 15 Pro.
C'è poi il fattore riguardante la connettività: anche se l'Unione Europea ha finalmente imposto l'adozione dello standard USB-C per tutti gli smartphone, si dice che Apple stia pensando di abbandonare completamente le porte a favore di un iPhone portless.
Apple da e Apple toglie
Purtroppo questo è un fattore di scarsa rilevanza nel DNA Apple. Quando Steve Jobs tornò in Apple alla fine degli anni '90, il suo primo grande successo fu l'iMac. Oltre che per il design straordinario e i colori accattivanti, l'iMac si distingueva per l'abbandono di quasi tutte le porte a favore della semplice USB-A.
Questo avveniva in un periodo in cui i prodotti USB erano usciti da poco e non erano accessibili a molti nel mercato dell'istruzione, uno dei maggiori fan di Apple (almeno negli USA). L'archiviazione su chiavette USB non sarebbe stata accessibile alle masse per più di un decennio.
La storia di Apple è costellata di caratteristiche hardware che erano sempre state scontate fino a quando l'azienda non ha arbitrariamente deciso che non erano abbastanza valide per adottarle in cambio di rovinare l'estetica dei suoi dispositivi. Non per rivangare la decisione di eliminare dall'iPhone 7 la porta da 3,5 mm per le cuffie, la più vecchia e la più usata di tutta l'elettronica di consumo, ma è stata una decisione a dir poco controversa.
Non è chiaro, quindi, per chi sarebbe un vantaggio la rimozione dei pulsanti su un iPhone. Per nessuno, praticamente. Può essere esteticamente gradevole e rivoluzionario, ma non ne migliorerebbe l'usabilità, nè aggiungerebbe funzionalità che prima mancavano.
Sarà una cosa positiva?
In effetti, potrebbe esserci un vantaggio. Se il nuovo iPhone fosse più resistente perché dotato di meno parti mobili, allora si potrebbe discuterne. Probabilmente i pulsanti non fanno una grande differenza in termini di durabilità, dato che l'iPhone è già impermeabile sia per quanto riguarda i liquidi che le polveri.
Se un iPhone senza pulsanti fosse in qualche modo meno costoso, anche questo sarebbe un vantaggio accettabile. Che sia più economico il prezzo di lancio o più economico per delle eventuali riparazioni, l'importante è che la rimozione dei pulsanti non comporti un aggravio di costi.
La parte peggiore di un futuro senza pulsanti e senza porte per Apple è sapere che Samsung seguirà il suo esempio, e poi Google e tutti gli altri. Se Apple elimina i pulsanti dal suo miglior smartphone di fascia alta, Samsung deciderà immediatamente di apportare le stesse modifiche sui suoi futuri top di gamma.
Grazie, Apple, per un futuro senza tasti che nessuno ha mai chiesto. Sarebbero stati sufficienti una batteria più grande e una copertura più resistente, senza ricorrere a inutili perfezionamenti estetici del design.
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Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.
Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.
Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.
Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.
Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.
- Philip BerneUS Mobiles Editor