Un nuovo codec lossless ridurrà il peso dei video del 50%

Fraunhofer ISS Headquarters, Erlangen, Germany
Fraunhofer ISS Headquarters, Erlangen, Germany (Immagine:: Fraunhofer Institute)

L’istituto per i circuiti integrati Fraunhofer, con sede a Erlangen, nella Baviera tedesca, è uno dei pionieri della compressione dei media digitali più importanti al mondo. Realizzatore del popolare formato di codifica musicale MPEG-3 e degli utilizzatissimi formati video H.264 (AVC) e H.265 (HEVC), l'istituto ha annunciato adesso un nuovo standard di compressione video chiamato VVC che sembra destinato a diventare fondamentale nell'era dei video ad altissima risoluzione trasmessi da dispositivi mobile.

Conosciuto anche come H.266 o Codifica Video Versatile, da cui l’acronimo inglese VVC, è il successore diretto di HEVC, lo standard di "codifica video ad alta efficienza" che è tutt'ora in uso dal 2013 e che venne considerato sin dal momento della sua introduzione come un protocollo incredibilmente efficiente. VVC viene declamato a sua volta come un "salto di qualità nell'efficienza della codifica", poiché è in grado di ridurre la banda richiesta di "circa il 50%" senza, tuttavia, compromettere la qualità visiva. 

Di conseguenza, affermano in Fraunhofer: “Un video 4K che in precedenza necessitava di 10 GB di dati per 90 minuti di video può venire adesso codificato in soli 5 GB, una condizione ideale per lo streaming di video ad altissima risoluzione su TV o video panoramici a 360 gradi su cuffie VR”.

Poiché i video 4K, 8K e a 360 gradi contengono molti più dati rispetto alle controparti più ridotte, aumenta notevolmente il rischio di soffocare le reti dati, in particolar modo quella mobile, un fattore che ha a scoraggiato l’utilizzo di formati ad altissima risoluzione nelle trasmissioni commerciali. La "codifica video versatile" promette di consentire una trasmissione e una archiviazione efficiente per tutte le risoluzioni video, che vanno dalla classica 480p SD fino a quella a 8K, oltre a supportare palette di colori ad alta gamma dinamica (HDR), che richiedono un maggior numero di bit per pixel e offrono video con caratteristiche dinamiche di livello superiore. Inoltre, VVC supporta modifiche adattive della risoluzione e tile streaming, con possibilità di supportare gamme di colori più ampie e risoluzioni anche superiori a 8K, quando sarà il momento.

Come già accaduto per i precedenti protocolli, H.266 / VVC richiederà nuovi chip di codifica e decodifica, l’istituto Fraunhofer stesso ha confermato che questi siano già in fase di progettazione. Diverse importanti società partner nella produzione dei chip, tra cui Apple, Ericsson, Intel, Huawei, Microsoft, Qualcomm, e Sony, garantiranno virtualmente un'adozione diffusa sin da subito.

Nel tentativo di evitare precedenti controversie in materia di licenze, Fraunhofer ha affermato che VVC sarà concesso in licenza in base ai principi FRAND dal Media Coding Industry Forum (MC-IF), composto da 30 aziende e organizzazioni del settore. Inoltre, la società prevede di pubblicare un nuovo software di codifica e decodifica H.266 tra pochi mesi, in autunno.

Fonte: Venturebeat