Samsung Galaxy S23, perché la fotocamera è quasi uguale al modello vecchio?

Samsung Galaxy S23 Ultra
(Immagine:: Future | Alex Walker-Todd)

La presentazione della nuova gamma Samsung Galaxy S23, avvenuta all'evento Unpacked che si è tenuto a inizio febbraio, ha finalmente tolto il velo a tutte le novità apportate negli smartphone dell'azienda coreana.

Naturalmente, la novità che più di tutte ha attirato l'attenzione è il comparto fotografico, ora dotato di un sensore principale dalla risoluzione di 200MP, la più alta finora vista su uno smartphone. Questa consente di utilizzare diverse nuove funzionalità, oltre a garantire una qualità maggiore nelle foto notturne, come sottolineato da Samsung stessa nei trailer pre-lancio.

Questa è però riservata al Galaxy S23 Ultra, dato che come precisato dalla società, i modelli S23 e S23+ continuano a far uso della medesima fotocamera della gamma S22. Il resto dei sensori è inoltre rimasto invariato in tutte le varianti.

In cosa migliora il sensore Samsung Isocell HP2 da 200 MP di Galaxy S23 Ultra

Il sensore da 200 MP che equipaggia il Galaxy S23 Ultra è un Isocell HP2, tecnicamente in grado di garantire un'effettiva risoluzione di 200 milioni di pixel. La maggior parte delle volte tuttavia, verrà utilizzato il metodo di pixel binning in modo da generare fotografie dalla risoluzione di 50 MP o meno, combinando più pixel in uno.

Il nuovo sensore, denominato da Samsung "Super Quad Pixel", consente così di catturare più luce in condizioni di scarsa luminosità. Isocell HP2 è inoltre, sempre secondo Samsung, di gran lunga il migliore nella messa a fuoco automatica e nel riconoscimento del soggetto.

Cosa cambia quindi in sostanza tra la fotocamera del Galaxy S23 Ultra e quella del Galaxy S23? Poiché la risoluzione è notevolmente più alta sul primo, i pixel combinati e ottenuti tramite il pixel binning avranno dimensioni più grandi, nell'ordine dei 2,4 μm se si scatta a 12MP, un valore che con la stessa risoluzione raggiunge i 2,0 μm nel secondo.

Ciò consente di raccogliere più luce e, in generale, più informazioni dall'ambiente, anche se la differenza maggiore è data dalla possibilità da parte del software di poter selezionare i pixel migliori, generando un'immagine di qualità superiore rispetto ai Galaxy S23 e S23+.

Samsung Galaxy S23 Ultra

(Image credit: Future | Alex Walker-Todd)

Come anche spiegato da Joshua Cho, responsabile del reparto ricerca e sviluppo di Samsung, la modalità "Nightography" sarà più facile da usare proprio per via del sensore da 200MP: i tempi di acquisizione scendono infatti da 2 a 1 secondo, prevenendo foto sfocate per via di movimenti accidentali.

La miglior stabilità nelle foto scattate di notte è anche garantita dalla nuova stabilizzazione ottica dell'immagine, che gode ora di una compensazione ben maggiore. Samsung ha inoltre aggiunto le modalità Astro Hyperlapse e Star Trail, strizzando l'occhio agli amanti dell'astronomia.

Le novità non riguardano però solo le foto notturne, dato che per la prima volta, l'intera serie Galaxy S23 può girare video in 4K HDR10+ a 60FPS e 8K a 30FPS. Tutte le varianti usufruiscono anche del Super HDR e di una gamma di colori più dinamica, mentre l'S23 Ultra si distingue ancora una volta per la presenza del nuovo stabilizzatore.

Oltre a ciò, non mancano i miglioramenti lato software, in particolare sugli algoritmi IA, con cui sarà possibile ottenere foto dai dettagli più nitidi e più pulite dal punto di vista del rumore, grazie all'elaborazione multi-frame.

Perché gli altri sensori del Galaxy S23 sono rimasti gli stessi

Non è di sicuro una novità che le aziende utilizzino la stessa tipologia di sensore per diverse generazioni di smartphone, prima di apportare dei cambiamenti o delle novità. È qualcosa che abbiamo già visto coi Pixel di Google, dove è stata mantenuta la stessa fotocamera per cinque generazioni.

Ciò è anche dovuto allo sviluppo software, un fattore che fa sempre la differenza nell'elaborazione e nella qualità delle foto, pur utilizzando lo stesso hardware. I recenti progressi nel campo dell'elaborazione IA, hanno consentito di sfruttare maggiormente i sensori già esistenti, come quello da 50MP presente su Galaxy S23 e S23+.

Migliorare sia il software che la fotocamera stessa è inoltre qualcosa che richiede del tempo e va fatto con gradualità. Mantenere quindi gli stessi sensori sulle varianti più economiche è quindi probabilmente la scelta più giusta, almeno per quanto riguarda questa serie di smartphone Samsung.

Fonte: Androidcentral

Redattore TechRadar