Ryzen 7 Extreme Edition: il debutto della nuova CPU di AMD

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(Immagine:: AMD)

Lo scorso maggio vi avevamo parlato del possibile arrivo sul mercato di un nuovo processore mobile ad 8 core, il Ryzen 7 Extreme Edition. Ieri queste voci sono state confermate da NEC, un rivenditore giapponese, che ha presentato il portatile Lavie N15 con a bordo questa CPU.

Purtroppo l’azienda non ha rivelato molti dettagli sul nuovo processore. Sappiamo solo che il Ryzen 7 Extreme Edition ha una frequenza di base di 1,8 GHz che in boost arriva fino a 4,2 GHz. Sembra dunque che AMD abbia limitato la frequenza di boost poiché nel leak trapelato in precedenza il Ryzen 7 Extreme Edition aveva quasi toccato i 4,3GHz su 3DMark.

Secondo quanto riportato su twitter da @momomo_us, un noto leaker, il Ryzen 7 Extreme Edition è un’APU con 8 core / 16 thread che appartiene alla famiglia di processori Ryzen 4000U (nome in codice Renoir). Pertanto, il nuovo processore dovrebbe ancora essere basato sulla microarchitettura Zen 2 con il nodo produttivo a 7nm.

In ogni caso, se le informazioni diffuse da NEC dovessero rivelarsi corrette, il Ryzen 7 Extreme Edition avrebbe le stesse frequenze di base e di boost del Ryzen 7 4800U. Questo ci porta a credere che i due processori potrebbero avere prestazioni simili se non addirittura essere lo stesso processore.

Qui in basso potete vedere come si comporta il Ryzen 7 Extreme Edition in confronto al Ryzen 7 3700U e all’i7 8565U nei benchmark Adobe Media Encoder 2020, Cinebench R20 e 3DMark 11.

Risultati dei benchmark effettuati su Ryzen 7 Extreme Edition, Ryzen 7 3700U e i7 8565U

Risultati dei benchmark effettuati su Ryzen 7 Extreme Edition, Ryzen 7 3700U e i7 8565U (Image credit: NEC)

Come si evince dai grafici il Ryzen 7 Extreme Edition surclassa, e di molto, gli altri due processori, anche se bisogna sottolineare come il processore Intel non sia il più recente e sia ottimizzato per offrire un’efficienza energetica migliore più che per le prestazioni, al contrario del Ryzen 7. 

Purtroppo, questi sono gli unici benchmark trapelati finora messi a disposizione direttamente da NEC, quindi non possiamo effettuare ulteriori confronti. Tuttavia, ciò ci fornisce una buona idea di cosa dovremo aspettarci quando i portatili dotati di questo processore arriveranno sul mercato.

Ryzen 7 Extreme Edition e Ryzen 7 4800U 

Non sono ancora chiari i vantaggi che offrirà questa Extreme Edition rispetto al Ryzen 7 4800U, ma ci potrebbe essere un’interessante spiegazione dietro l’esistenza di questo processore Extreme.

Il Ryzen 7 Extreme Edition potrebbe essere l’equivalente della serie HS di AMD.

Quando l’azienda di Sunnyvale ha presentato la serie di processori mobile Ryzen 4000H ha introdotto anche la serie HS. Questa, con la sola eccezione del Ryzen 9 4900HS offre le stesse frequenze di base e di boost delle varianti H, ma con un involucro termico inferiore.

Le CPU della serie H hanno un TDP (thermal design power) di 45W e un cTDP (TDP configurabile) che va da 35W a 54W. Il cTDP, come si evince dal nome, permette di regolare i valori di TDP in modo da garantire prestazioni maggiori o minori a seconda delle capacità di raffreddamento disponibili e del consumo energetico desiderato.

La serie HS si attiene rigorosamente ai 35W dichiarati.

Nel caso della serie U, i processori hanno già un TDP di 15W con un cTDP che va da 10W a 25W, quindi il Ryzen 7 Extreme Edition potrebbe forse avere un TDP più elevato intorno ai 20W o al massimo 25W. 

Dato che, a quanto sembra, il Ryzen 7 Extreme Edition non ha frequenze di clock maggiori rispetto al Ryzen 7 4800U, il suo unico vantaggio potrebbe essere rappresentato da un maggiore TDP che gli consentirebbe di sostenere frequenze di boost per un periodo di tempo più lungo.

È anche possibile che il chip sia dotato di una grafica integrata migliorata, ma finora nulla lo implica.

Fonte: Tom's Hardware

Luigi Famiglietti

Luigi Famiglietti è Editor presso Techradar Italia dal 2020. Da sempre appassionato di scienza e tecnologia, ha deciso di raccontare la continua evoluzione di questo mondo e le sue diverse sfaccettature.

Ha anche lavorato in un progetto applicativo mirato all’individuazione e valutazione di tecniche in grado di migliorare la somministrazione, l’assorbimento e il potenziale immunogenico di vaccini genetici a base di DNA.

Ama viaggiare, suonare il pianoforte e la fotografia. Inoltre, gli piace trascorrere parte del suo tempo libero a giocare con gli amici al pc.